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27 febbraio 2016

A ROMA 'LO SPIRAGLIO FILMFESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE' PER CORTI E LUNGOMETRAGGI SESTA EDIZIONE DAL 31 MARZO AL 2 APRILE

Lo Spiraglio
FilmFestival della salute mentale
6a edizione

MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
Roma, 31 marzo, 1 e 2 aprile 2016

Si svolgerà a Roma dal 31 marzo al 2 aprile 2016 presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo la sesta edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, evento di corti e lungometraggi, diretto da Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente per la parte scientifica ed artistica. Promosso da ASL ROMA 1 - Dipartimento Salute Mentale, MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e con il contributo di ROMA CAPITALE - Assessorato politiche Sociali, Salute, Casa ed Emergenza Abitativa, il festival è nato con lo scopo di raccontare il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varietà, attraverso le immagini. L'obiettivo è quello di avvicinare un vasto pubblico alla tematica, contribuendo alla riduzione dello stigma e del pregiudizio e permettendo nello stesso tempo a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all'argomento, di mettere in evidenza risorse creative e qualità del prodotto.
Presentati in concorso, dagli stessi autori, lungometraggi e cortometraggi: il panorama delle opere selezionate propone viaggi alla scoperta di mondi sconosciuti, indagini su dichiarate patologie, ma anche riflessioni sul disagio psichico, con protagonisti di ogni età e ambientazione. Numerosi gli eventi speciali del festival, dalle proiezioni per le scuole, ad un grande gruppo di psicoanalisi multifamiliare, ai concerti dal vivo di band 'integrate'.
Tra i film in cartellone, il lungometraggio in concorso Abbraccialo per me, diretto da Vittorio Sindoni e interpretato da Stefania Rocca, Moisè Curia, Giulia Bertini, Vincenzo Amato, Paolo Sassanelli, Pino Caruso e Paola Quattrini. E' la storia, tra commedia, dramma e sentimenti, di una donna e suo figlio e del sogno divenuto realtà di sentirsi madre del più straordinario bambino sulla faccia della Terra, fino a scoprire che quel figlio, proprio lui, in mezzo a tanti, è affetto da disagio mentale. Ma grazie all'amore e alla passione del ragazzo per la musica, madre e figlio troveranno una luce e una speranza di salvezza.
Nella serata finale del festival, una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all'ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà il Premio "Fausto Antonucci" di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio "Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre" di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Il festival, inoltre, premierà il regista e attore Sergio Rubini, quale cineasta particolarmente sensibile e interessato ai temi legati al mondo della salute mentale. Nelle edizioni passate sono stati premiati Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.

ESCLUSIVA A CINECITTA’ STUDIOS: THE HATEFUL EIGHT PROROGA FINO AL 13 MARZO 2016

Roma, 25 Febbraio 2016 – A grande richiesta di pubblico continuano le proiezioni del film The Hateful Eight a Cinecittà: con oltre 24mila spettatori e 300.000 euro di incasso nel mese, il Teatro 5 si conferma il "cinema" a Roma con la maggiore affluenza e attrattiva  per il pubblico di  Quentin Tarantino. Grande successo anche per le proiezioni in lingua originale, cui verrà dedicata la proiezione serale del mercoledì oltre che i matinée del weekend che hanno costantemente accolto migliaia di appassionati spettatori.

Allestito in occasione dell'anteprima italiana dello scorso 28 gennaio alla presenza di Quentin Tarantino, degli attori Kurt Russell e Michael Madsen e del Maestro Ennio Morricone, lo storico Teatro 5 di Cinecittà è l'unica sala a Roma che proietta la versione originale in pellicola 70mm, della durata di 187 minuti. A dare il benvenuto agli spettatori e rendere ancor più suggestive le proiezioni, la scenografia "innevata" disegnata da Tonino Zera che ricrea l'atmosfera del film.



PROGRAMMAZIONE THE HATEFUL  EIGHT
PROIEZIONI FINO AL 13 MARZO (TEATRO 5)

Luogo: Cinecittà Studios - Via Tuscolana 1055
Tel:  06 /72293265
E-mail: visit@cinecittastudios.it
Parcheggio sotterraneo su complanare direzione Anagnina 1,50 euro
Metro A fermata Cinecittà
Orari Spettacoli
Teatro 5: capienza 888 posti (proiezione in 70 mm) - biglietto: 15,00 euro

Proiezioni da Lunedì a Venerdì:ore 20:00 Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì – doppiato in italiano
ore 20.00 Mercoledì – lingua originale sottotitoli in italiano
Proiezioni Sabato e Domenica:ore 10:30 – lingua originale sottotitoli italiano
ore 16:00 – doppiato in italiano
ore 20:00 – doppiato in italiano

Riduzioni Speciali Cinecittà si Mostra per chi acquista i biglietti delle proiezioni:

Mostra: 5 euro anziché 10,00 (mostra chiusa il martedì)
Visite guidate: 10,00 euro anziché 20,00
Biglietteria: Via Tuscolana 1055

Per usufruire al meglio dell'offerta si consiglia di pre-acquistare i biglietti su Ticketone.it
Per chi acquista il biglietto delle proiezioni sarà possibile avere riduzioni sulle visite guidate e sull'ingresso ai percorsi espositivi di Cinecittà si Mostra, l'iniziativa culturale che, dal 2011, permette al pubblico di visitare gli Studios e di immergersi nel mondo della creazione cinematografica.

Consultare gli orari previsti per le visite  guidate e per la chiusura della biglietteria sul sito: www.cinecittasimostra.it


Nastri d'Argento Doc - Premi agli attori e ai film su Pasolini

Nastri d'Argento Documentari
Premi agli attori con Elio Pandolfi e Silvana Stefanini
 protagonista di Mia madre fa l'attrice
Riconoscimenti ai film su Pasolini
La premiazione giovedì  25 Febbraio, alla Casa del Cinema

Roma, 22 febbraio- Ci sono anche riconoscimenti per un grande attore come Elio Pandolfi (A qualcuno piacerà, di Caterina Taricano e Claudio de Pasqualis) e Silvana Stefanini oggi tornata dopo molti anni in scena protagonista del docufilm girato da suo figlio Mario Balsamo (Mia madre fa l'attrice) nel palmarès sui migliori documentari dell'anno che saranno premiati giovedì prossimo in una serata dedicata al cinema del reale alla Casa del Cinema di Roma. Per Pandolfi in particolare il Premio dei Nastri d'Argento vuol essere anche un omaggio a una lunga, affascinante carriera tra cinema, radio, doppiaggio e naturalmente teatro, mai abbastanza frequentata dal mondo dei premi e molto apprezzata, invece, dal pubblico.
Riconoscimenti speciali, tra i 20 titoli finalisti- oltre le  tre 'cinquine' tra le quali saranno scelti i  Nastri DOC dell'anno, anche ai film dedicati quest'anno a ricordare Pier Paolo Pasolini. Un Premio va a Pasolini, il corpo e la voce di Maria Pia Ammirati Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini. Due menzioni speciali a La voce di Pasolini di Matteo Cerami e Mario Sesti e Pasolini maestro corsaro di Emanuela Audisio. Si tratta di tre film che con un'attenta e appassionata ricostruzione, nell'anno di un anniversario importante, hanno riacceso la curiosità e l'indagine  non solo giornalistica ma di autentico approfondimento, oltre il potere della divulgazione, sulla cultura, la poesia, l'originalità e in una parola, appunto, sulla voce unica di uno straordinario protagonista del '900 e non solo sul suo cinema che continuiamo ad amare.

Sono stati già annunciati
I due Nastri speciali 2016
Vanno a Fuocoammare di Gianfranco Rosi : "grande cinema, con un effetto di denuncia potente che richiama i Governi del mondo a responsabilità colpevoli e ormai indilazionabili". E a Ridendo e scherzando, Ritratto di un regista all'italiana di Paola e Silvia Scola, prodotto da Palomar e Surf film in omaggio a Ettore Scola, che sarà festeggiato così anche la sera del 25.

I premi dei 70 anni
Per Antonietta De Lillo e Gianfranco Pannone, alla carriera per il loro impegno nel cinema del reale , rispettivamente quest'anno con Oggi insieme, domani anche e L'esercito più piccolo del mondo. Due riconoscimenti anche a Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti, con la produzione di Andrea Sisti, e a Filmstudio mon amour di Toni D'Angelo. Raccontano due luoghi 'mitici' non solo per il cinema romano ma per la tradizione e la storia quotidiana del grande cinema italiano.

Platinette intanto ho perso 30 chili e ora voglio ballare

Raimondo Todaro vincitore di 4 Ballando ora lancia la sfida con Platinette

Lando Buzzanca dopo Ballando farò un film dove interpreto un Gay e vorre...

Giancarlo Leone: Il mio sogno è ballare a Ballando confida nell'intervista

Nicole Orlando e Stefano Oradei A Ballando con le Stelle una nuova sfida...

26 febbraio 2016

L'ULTIMA TERRA di Svenja Leiber


La musica, l'amore, il riscatto in un'inedita voce tedesca

L'ULTIMA TERRA (titolo provvisorio) di Svenja Leiber traduzione dal tedesco di Elisa Leonzio Keller editor
Inizio del XX secolo. Nord della Germania.
 Un paese scandito dalla caccia ai piccioni selvatici e il caprone dalle corna torte che tiranneggia il cortile.

Ruven Preuk è figlio del carraio, ma ha mani delicate che sembrano fatte per abbracciare il ricciolo del violino e orecchie che sentono il mondo a colori. Il suo talento per la musica è innegabile, ma questo non lo aiuta a inserirsi nella piccola comunità di campagna, lo allontana piuttosto in un mondo solitario.
Infatti, solo percorre la strada che lo porta in città, a studiare violino con Goldbaum nel ghetto ebreaico di Amburgo, dove ad accoglierlo c'è Rahel, dal viso perfetto e i capelli scurissimi. Solo sente bruciare l'amore per lei. E solo nutre una fiducia incrollabile in un futuro raggiante.
Ma non sempre il talento e l'impegno restituiscono la realtà dei sogni. A volte ci sono impedimenti insuperabili: la religione, la classe sociale, la Storia, che ruzzola nella vita di una persona e si porta appresso tutte le sue speranze. Perché quando Ruven sta per avere l'occasione della sua vita, la Seconda guerra mondiale trascina la Germania nel baratro e lo costringe, ora che tacciono tutte le melodie, a cercare di nuovo la sua strada. 

Svenja Leiber è nata nel 1975 a Amburgo, è cresciuta nel Nord della Germania e ha vissuto per un periodo in Arabia Saudita. Oggi abita con il marito e i due figli a Berlino.

1 paziente su 5 con diagnosi di intestino irritabile è in realtà sensibile al glutine.

Gonfiore addominale, stanchezza generalizzata, mal di testa sono solo alcuni dei sintomi comuni a celiachia ed intestino irritabile, ma secondo gli esperti la diagnosi vera per un paziente su cinque, può essere sensibilità al glutine non celiaca. In questo caso la dieta senza glutine è la terapia in grado di risolvere il problema.
  
Lo ha dimostrato il “Glutox” uno studio tutto italiano, promosso dalla associazione italiana gastroenterologi ospedalieri (AIGO), appena pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients. Un lavoro coordinato dal Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca della Fondazione IRCCS Ca' Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che ha coinvolto 15 centri di gastroenterologia ospedalieri in tutta Italia ed esaminato 140 pazienti di età compresa tra i 18 ed i 75 anni per un periodo di circa 6 mesi. Risultato: se si interrompe l’assunzione di glutine tre pazienti su cinque, non soffrono più dei sintomi e dei disturbi sinora attribuiti alla sindrome dell’intestino irritabile o ad altre alterazioni del funzionamento dell’apparato digerente. Inoltre, 1 su cinque risponde sintomatologicamente alla reintroduzione “nascosta” del glutine.

“Lo studio Glutox, grazie all’osservatorio qualificato delle gastroenterologie ospedaliere, è partito dall’ambizione di dare una dimensione epidemiologica alla sensibilità al glutine non celiachia (SGNC) – spiega il Dottor Luca Elli, coordinatore dello studio “Glutox” e membro del Dr. Schär Institute ma è andato oltre perché ha dimostrato chiaramente che 1 paziente su 5 con sintomi gastrointestinali funzionali, ossia non spiegati da una patologia organica, potrebbe avere una sensibilità al glutine non celiaca.”

Lo studio Glutox. In assenza di biomarker specifici, la diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca avviene per esclusione: i pazienti che, pur presentando sintomi simili a quelli della celiachia e indotti dal glutine, non risultino, dopo esami ematici e biopsie endoscopiche, né celiaci né allergici al grano sono classificati come affetti da “sensibilità al glutine”. Sono quindi i sintomi, che essendo comuni ad altre patologie, quali per esempio la sindrome del colon irritabile, hanno evidenziato come ci fosse lo spazio per un supplemento di indagine. Per verificare, quindi, che i sintomi dichiarati dai pazienti siano effettivamente causati dal glutine ed escludere altre cause, gli esperti hanno disegnato un percorso di tre settimane a dieta priva di glutine e hanno verificato l’andamento dei sintomi. Dopo questo periodo, per essere certi della diagnosi è stato integrato come modello di verifica lo studio in “doppio cieco” dove né i medici né i pazienti sono a conoscenza di cosa assumono. I pazienti sono stati divisi in due gruppi, uno ha assunto glutine e l’altro un placebo per marcare in modo scientifico la differenza tra sintomi reali ed effetto psicosomatico.

“Il successo dello studio– conclude Elli – è stato quello di aver identificato in modo chiaro un sottoinsieme di pazienti con diagnosi certa di SGNC tra quelli reattivi al glutine. Questo approccio rappresenta un punto di partenza per lo sviluppo di un protocollo diagnostico per la SGNC ed in assoluto è il primo lavoro ad aver integrato i criteri di Salerno. Infine c’è un riscontro molto pratico: per un numero rilevante di pazienti si apre la prospettiva di una terapia dietetica di facile introduzione, come l’alimentazione senza glutine, quale soluzione al proprio stato di malessere, con il conseguente abbandono di terapie farmacologiche inadatte e spesso gravate da importanti effetti collaterali.”

La SGNC. La Sensibilità al Glutine Non Celiaca è una sindrome, distinta dalla celiachia, caratterizzata da sintomi multi-sistemici intestinali ed extra-intestinali, collegati alla reazione del nostro organismo ai cibi contenenti glutine. Secondo gli esperti un adulto su 10 potrebbe essere sensibile al glutine. Oggi la diagnosi della sensibilità al glutine avviene per esclusione: i pazienti che, pur presentando sintomi simili a quelli della celiachia e indotti dal glutine, non risultino, dopo esami ematici e biopsie endoscopiche, nè celiaci nè allergici al grano sono classificati come affetti da sensibilità al glutine non celiaca. In generale, l’insorgenza dei sintomi appare dopo poche ore o giorni rispetto all’assunzione di glutine. Per quanto riguarda la terapia, la risposta degli esperti è che questa sia rappresentata da una dieta senza glutine, esattamente come nel caso della celiachia. Quello su cui attualmente non ci sono ancora certezze precise sono, invece, le modalità con cui la dieta dovrebbe essere seguita dai pazienti. Uno degli elementi che è apparso chiaro fin da subito, infatti, è che la SGNC può presentarsi in molti casi come una sindrome transitoria, che non rende necessario un regime di dieta senza glutine, particolarmente rigido e sicuramente non a vita, come è invece necessario per la celiachia.

Dati IBS: La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo comune che può colpire oltre il 15 per cento della popolazione generale, si manifesta con dolori addominali, stipsi o diarrea, meteorismo e gonfiore. Riguarda, in particolare, le donne con un’età media compresa fra i 20 ed i 30 anni ma, non di rado, riguarda anche altre fasce d’età. La sindrome dell’intestino irritabile, nei momenti di maggior severità può compromettere le normali abitudini di vita.

L'11 marzo esce "LA FORZA DI DIRE SÌ", il nuovo disco di RON, 24 duetti con grandi artisti della musica italiana e 2 brani inediti (progetto a sostegno di AISLA)


Il progetto sosterrà AISLA
per la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica

L’11 marzo esce “LA FORZA DI DIRE SÌ” (Le Foglie e il Vento in collaborazione con F&P Group/Universal Music), il nuovo album di RON, dove l’artista sostiene ancora una volta, dopo 10 anni dal disco “Ma quando dici amore”, AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.

“LA FORZA DI DIRE SÌ” è un doppio album contenente 24 duetti con grandi artisti della musica italiana sui brani più conosciuti di Ron e 2 suoi brani inediti, “Aquilone” e “Ascoltami”.

Tra i duetti contenuti nel disco, spiccano quello con Lucio Dalla sulle note di “Chissà se lo sai” e quello con Pino Daniele in “Non abbiam bisogno di parole”, un omaggio a due grandi e indimenticabili artisti.
«Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto discografico – dichiara Ron – Soprattutto, sono felice di poter riavere anche in quest’album due artisti con cui ho già duettato in “Ma quando dici amore”, disco di 10 anni fa a favore di AISLA: Loredana Bertè, amica di sempre, che non si è mai tirata indietro per sostenere questa causa, e il mio amico Lorenzo Jovanotti, al quale mi lega un rapporto speciale. Lorenzo è un artista sensibile che sempre si è speso in prima persona dimostrandomi stima e affetto con il suo sostegno».



Questa la tracklist di “LA FORZA DI DIRE SÌ”:

CD 1
“Al centro della musica” con Marco Mengoni
“Io ti cercherò” con Lorenzo Fragola
“Un momento anche per te” con Francesco Renga
“Aquilone” (brano inedito di Ron) con La Scelta
“Anima” con Malika Ayane
“Il sole e la luna” con Kekko Silvestre
“Il gigante e la bambina” con Lorenzo Jovanotti
“L’amore guarisce il dolore” con Giusy Ferreri
“Non abbiam bisogno di parole” con Pino Daniele
“Prigioniera a distanza” con Emma Marrone
“Attenti al lupo” con Elio e le Storie Tese
“Malala” con Loredana Bertè
“Nuvole” con Biagio Antonacci

CD 2

“Una città per cantare” con tutti gli artisti partecipanti e Neri Marcorè
“Stella Mia” con Max Pezzali
“Ascoltami” (brano inedito di Ron)
“I Ragazzi Italiani” con Francesco De Gregori
“Cuore di vetro” con Luca Barbarossa
“Piazza Grande” con Arisa
“Caro amico fragile” con Nek
“Aquila” con Giuliano Sangiorgi
“Il mare nel tramonto” con Gigi D’Alessio
“Joe Temerario” con Mario Biondi
“Libertà” con Syria
“Per questa notte che cade giù” con Bianca Atzei
“Il mondo avrà una grande anima” con Niccolò Fabi
"Chissà se lo sai” con Lucio Dalla

AISLA è impegnata da oltre 30 anni nella tutela, nell’assistenza e nella cura dei malati di SLA, sostenendo anche lo sviluppo della ricerca scientifica su questa malattia neurodegenerativa. AISLA, infatti, ha co-fondato e sostiene AriSLA, Fondazione Italiana di ricerca per la SLA, che promuove, finanzia e coordina la ricerca scientifica d’eccellenza sulla SLA.

Rosalino Cellamare, in arte Ron, è uno dei più amati cantautori italiani. Fin da ragazzino, manifesta un’innata passione per la musica, e fin da allora la sua carriera è costellata di successi, esperienze e collaborazioni. Nel 1970, a sedici anni, sale sul palco del Festival di Sanremo insieme a Nada, conquistando il settimo posto con “Pa’ diglielo a ma’”. Nel 1971 suscita attenzione la sua partecipazione al Disco per l’estate con il brano “Il gigante e la bambina”, con un testo in parte censurato. La sua carriera come autore comincia nel 1972, quando scrive con Lucio Dalla la musica di “Piazza Grande”, brano presentato poi a Sanremo dallo stesso Dalla. Restano indimenticabili alcune sue canzoni: “Non abbiam bisogno di parole”, “Anima”, “Joe Temerario”, “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, “Attenti al Lupo”. Negli anni Novanta, Ron riesce finalmente a coronare un sogno: la realizzazione di un proprio studio di registrazione, l’Angelo Studio, che ospita da anni grandi artisti italiani e internazionali. 
Nel 2015 Ron ha pubblicato la sua autobiografia “Chissà se lo sai”, edita da Piemme Spa (Gruppo Mondadori) per la collana Piemme Incontri.

Il sabato delle stelle e del Gala a Danzainfiera 2016

Il fenomeno Yanis Marshall e, da “Amici”, Maria Zaffino, Attila, Alice Bellagamba, Vincenzo Durevole e Giovanna D'Anna 
Il programma di domani, sabato 27 febbraio, di Danzainfiera 2016: Firenze, Fortezza da Basso 
Il fenomeno del momento 
Sabato alle 12 , il pubblico di Danzainfiera incontrerà Yanis Marshall , il "ballerino sui tacchi a spillo" amato dalle più grandi popstar, vincitore di Britain's Got Talent, questo fenomeno di You Tube (con video da milioni di visualizzazioni) terrà anche due attesissimi stage, andati esauriti in pochissimi giorni. 

Gli “Amici” più amati 
Direttamente da Amici di Maria De Filipppi sono tanti i volti noti del programma tv che sabato saranno a disposizione del pubblico di Danzainfiera per foto, autografi e curiosità.
Alice Bellagamba, concorrente dell'ottava edizione del talent show, risponderà alle domande del pubblico alle 11 . Alle 13, poi, spazio a Vincenzo Durevole e Giovanna D'Anna, una coppia sempre in prima pagina. Alle 17 sarà la volta di Maria Zaffino, ballerina professionista storica della trasmissione, e del coreografo Marco Calogero.

Le stelle della danza classica
Ci saranno Vittorio Galloro e Arianne Lafita due special guests del Ballet Nacional de Cuba di Alicia Alonso. Alle 16, spazio a Stéphane Fournial, alla guida della Scuola di Ballo del San Carlo di Napoli, mentre alle 18 Anna Maria Prina, già direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. A seguire, Daniel Agesilas, il Direttore degli studi coreografici del Conservatoire National Superior de Musique et de Danse di Parigi. 

Il magico Gala e gli spettacoli più coinvolgenti
Attesa per il prestigioso Gala del sabato alle 18, presentato da Stefano Baragli: uno spettacolo in pieno spirito di Danzainfiera con gli stili di danza più coinvolgenti . Sul palco de La Ronda si alterneranno Vittorio Galloro e Arianne Lafita in Carnevale di Venezia , Alessandro Frola , il Billy Elliot italiano, in Harlequinade , Fundanza Family Crew in B. Boys en Sabor Latino , Attila - allievo di “Amici” 2012-2013 – che ballerà sui tacchi a spillo in A-tion . Catlike Mood in Midnight, l'ora della donna gatto , One thousand Dance in Suspension , Dah2AhDem DhSquad in Dancehall couple up e la partecipazione speciale degli Atleti della Squadra Nazionale della Federazione Italiana Danza Sportiva : Andrea Roccatti e Flaminia Iannone che si esibiranno nelle danze standard e Milo Calza e Martina Ragone nel rock 'n' roll acrobatico. 

La quinta edizione della vetrina per gruppi emergenti e allievi talentuosi – Metro Talent – assegnerà premi esclusivi ai gruppi migliori. L'Oriente sarà protagonista di Magie D'Oriente,per immergersi in atmosfere ricche di fascino. La Tap Dance sarà protagonista nel Pop Tap Festival, in cui solisti, duo, trio, gruppi e formazioni si esibiranno in tutti gli stili del ballo. 

Casting e concorsi per i talenti della danza 
Secondo giorno per International Academies Open Days con i talent scout della ADT-Akademie des Tanzes, Staatliche Hochschule für Musik und Darstellende Kunst Mannheim e Iwanson International School of Contemporary Dance , dalla Germania. 
I talenti della danza saliranno ancora sul palco del Concorso Internazionale Expression, mentre ilVII trofeo Danzainfiera sarà la pista per coppie di amatori e professionisti che vogliono competere in balli da sala, latini e caraibici. 

Le 3 aree tematiche 
Nell'Area Street il sabato l'energia sarà al massimo con Everybody Dancehall , il contest dedicato al popolare ballo giamaicano in cui si contenderanno il gradino più alto del podio sia i gruppi, sia i singoli ballerini nella sfida dell'1vs1. Tutte le categorie della Street Dance scenderanno sul dance floor del Five Skillz , il 5vs5 mozzafiato in cui danno spettacolo le crew. 
Lavorerà a pieno ritmo la Baby Dance Area, lo spazio per mamme e bambini 0-10 anni con lezioni di danze del passato, l'area gioco, il truccabimbi, e la stanza allattamento . 
Anche sabato, l'Area Dance Fitness sarà una no-stop nel mondo del benessere a ritmo di danza con le discipline più in voga del momento. 

Per essere aggiornati basta seguire l'evento su Facebook e sul sito www.danzainfiera.it 
Danzainfiera 2016 – 25/28 febbraio - Firenze - Fortezza da Basso 
Orari : giovedì: 15.00-20.00 / venerdì, sabato, domenica: 09.00-20.00 
Ingresso : 15 € 1 giorno / 40 € 4 giorni / 10 € ridotto per bambini 8-12 anni 
Gratuito: disabili, bambini sotto gli 8 anni 

UNHCR E UNICEF LANCIANO CENTRI ‘‘BLUE DOT’’ PER GARANTIRE MAGGIORE PROTEZIONE PER MINORI E FAMIGLIE IN TRANSITO IN EUROPA

Come parte di un impegno congiunto per garantire maggiore protezione per il numero crescente di minori e di persone con bisogni specifici che arrivano in Europa, l’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) e l’UNICEF stanno creando centri specializzati nel sostegno di bambini e famiglie lungo le rotte di migrazione più frequentemente attraversate in Europa.
I venti Centri di Sostegno per Bambini e Famiglie, che saranno conosciuti come centri ‘’Blue Dot,’’ forniranno, in un unico luogo, spazi sicuri per i minori e le loro famiglie, servizi di base, attività ricreative, protezione e consulenza. Questi centri si pongono l’obiettivo di supportare famiglie vulnerabili in transito, e i numerosi minori non accompagnati o separati, a rischio di malattia, traumi, violenza, tratta e sfruttamento. 
Mentre la situazione è in continua evoluzione, i primi centri sono già operativi o lo saranno presto in Grecia, nell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, in Serbia, in Croazia e in Slovenia. Tutti e 20 i centri saranno operativi nei prossimi tre mesi.
I centri “Blue Dot” arrivano in un momento in cui due terzi delle persone in transito in Europa sono donne e bambini: a febbraio, donne e bambini rappresentano quasi il 60% degli arrivi via mare rispetto al 27% di settembre 2015. I centri “Blue Dot” avranno anche lo scopo di identificare e proteggere i bambini e gli adolescenti che viaggiano da soli e ricongiungerli con le loro famiglie laddove possibile, e laddove questo rappresenti il superiore interesse del minore.

“Siamo preoccupati per il benessere dei bambini e delle bambine non accompagnati in transito e senza protezione in Europa, molti dei quali hanno dovuto passare da soli attraverso guerre e avversità durante il viaggio,“ ha detto Volker Türk, Assistente Alto Commissario per la Protezione dell’UNHCR. “I centri avranno un ruolo chiave nell’identificare i minori e nel fornire loro la protezione di cui hanno bisogno in un ambiente estraneo, dove potrebbero essere a rischio,” ha aggiunto.

“Le vite dei bambini in transito sono state sconvolte, hanno dovuto affrontare situazioni di caos ed angoscia ad ogni passo del loro cammino. I centri rappresenteranno un punto di riferimento sicuro e stabile nelle loro vite di incertezze, un posto dove ricevere l’aiuto e il supporto di cui ogni bambino ha diritto. I centri contribuiranno a rafforzare i sistemi nazionali di protezione dei minori,” ha detto Marie-Pierre Poirier, Coordinatore Speciale dell’UNICEF per la crisi dei rifugiati e dei migranti in Europa.

Tuttavia identificare i bambini che hanno bisogno è una sfida impegnativa. In alcuni paesi, infatti, i giovani in viaggio dichiarano di essere adulti per evitare di essere trattenuti o che il loro viaggio sia rallentato, ma si espongono così al rischio di sfruttamento. Lo scorso anno, oltre 90.000 minori non accompagnati o separati sono stati registrati e hanno presentato richiesta di asilo o sono stati affidati in Europa, principalmente in Germania e in Svezia.

I Centri di Sostegno per Bambini e Famiglie saranno chiaramente identificabili e forniranno un pacchetto base di servizi standardizzato, offerto da diverse organizzazioni tra cui le Società Nazionali della Croce Rossa e ONG partner. Questi centri comunque non si sostituiscono alla responsabilità e all’obbligo degli Stati di fare tutto ciò che è nelle loro facoltà per sostenere e proteggere i minori non accompagnati o separati e prevenire eventuali violenze sessuali e di genere.
I centri saranno ubicati in luoghi strategici - punti di entrata/uscita lungo i confini, in prossimità di luoghi di registrazione o di centri urbani strategici – ma funzioneranno anche attraverso unità mobili/outreach.
 I servizi includono:
• Ripristinare i legami familiari – servizi forniti dal network della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa;
• Ricongiungimento familiare;
• Spazi a misura di bambino e spazi dedicati a madri e neonati;
• Stanza private per colloqui di orientamento e consulenza;
• Primo sostegno psicosociale;
• Consulenza legale;
• Spazi sicuri dove dormire per donne e bambini;
• Assistenti sociali per le attività esterne di prossimità/outreach;
• Desk informativo con connessione Wi-Fi.

OLIO - Rapporto Unaprol - Ixè, contro italian sounding, nasce marchio sostenibilità vero prodotto italiano

Nel mondo, Il 99% dei consumatori considera il fenomeno dell’italian sounding una frode. A rischio c’è la propensione dichiarata all’acquisto di olio italiano da parte del 79% dei consumatori europei, del 68% di quelli asiatici e dell’84% di quelli americani che pensano di acquistare, come italiano, un prodotto che non è fatto con olive italiane. Il dato è stato diramato da EXTRACT, l’osservatorio costituito da Unaprol - consorzio olivicolo italiano ed Istituto Ixè per l’olio extra vergine di oliva di qualità, che ha presentato il primo rapporto sulla percezione tra olio extra vergine di oliva italiano e consumatore mondiale realizzato durante l’EXPO di Milano 2015.
L’indagine campionaria quantitativa, realizzata nell’ambito del progetto Regg. CE 611 - 615/2014 di Unaprol, ha permesso di selezionare durante l’esposizione universale un campione di consumatori eterogeneo realizzando tra il 3 ed il 18 ottobre 2015, 1214 interviste. Il rapporto, il primo in assoluto in questo campo, traccia il profilo del consumatore mondiale con le sue aspettative rispetto al prodotto e le sue abitudini. “Il rapporto - afferma il presidente di David Granieri -  traccia finalmente un profilo del consumatore mondiale rispetto alla conoscenza del prodotto, che ora Unaprol mette a disposizione delle istituzioni per migliorare le politiche d’intervento nel settore”.
Emerge, infatti, che nel mondo, una media dell’86% dei consumatori conosce o ha sentito parlare dell’olio extra vergine d’oliva e il 72% dei consumatori sa che l’Italia è un paese produttore di olio extra vergine d’oliva. In entrambi i casi il prodotto è meno conosciuto in Asia, in particolare in Cina. In Europa la conoscenza è molto elevata, con una flessione in Gran Bretagna cui fanno compagnia Nuova Zelanda e Australia, dove la conoscenza del prodotto è inferiore alla media mondiale citata. La metà dei consumatori non sa che la produzione italiana si differenzia in base al territorio di origine; tra le aree produttive più conosciute spicca quella dell’Italia Meridionale. In Europa e America sanno che in Italia si produce olio extra vergine di oliva al Nord, al Centro e al Sud e isole comprese, ma in Asia non sanno che si produce olio extra vergine anche nell’Italia settentrionale.
Nel mercato globale, l’Italia detiene la maglia rosa per quanto concerne la classifica di notorietà tra Paesi produttori seguita da Spagna, Grecia e Portogallo. I più informati sono gli europei ma in Asia il 33% dei consumatori non sa ancora oggi quali siano i paesi che producono olio. Il 37% dei consumatori a livello mondiale dichiara di utilizzare frequentemente l’olio extra vergine d’oliva italiano. Il restate 63% lo usa raramente o mai. I paesi dove si concentra una maggior percentuale di consumatori di olio extra vergine italiano sono l’Europa, in particolare Francia, Austria e Russia, USA, Centro e Sud America. In Asia la percentuale di consumatori di olio d’oliva è inferiore.
In generale il mercato risponde molto bene all’olio extra vergine di oliva italiano. Il 75% dei consumatori si dichiara propenso all’acquisto se si tratta di prodotto italiano e la maggioranza assoluta dichiara che al momento di acquistare un olio extra vergine d’oliva non bada al prezzo per avere la massima qualità. L’olio extra vergine nel mondo è utilizzato soprattutto per condire, in primis verdure e poi carni e pesci.  L’utilizzo per la cottura si ferma a poco più del 40% degli users di olio.  Il 20% di coloro che acquistano olio extra vergine lo fa per usi estetici e curativi, una percentuale di poco inferiore lo usa come ingrediente per pani e dolci. In Asia viene utilizzato più che in altri Paesi a fini estetici, curativi e come ingrediente, ma meno per cucinare, friggere e come condimento. In Europa è la Francia a farne un uso più vario e più spiccato per fini estetici e curativi; in Gran Bretagna l’uso è più vario e più diffuso per preparare dolci, biscotti e pani; gli stessi comportamenti si registrano nei paesi dell’Est e in Olanda.
Quello che il rapporto mette in risalto è che Il 55% degli acquirenti di olio extra vergine d’oliva nel mondo, quando fa un acquisto legge l’etichetta. Il 38% la legge solo occasionalmente, il 7% non la legge mai. Il continente che meno degli altri bada all’etichetta è l’Asia, mentre in Giappone i consumatori sono più attenti. In Europa a leggere le etichette è mediamente il 60% dei consumatori, ma la pole position ce l’hanno gli americani. Il 54% dei consumatori nel mondo è convinto di acquistare un prodotto di origine italiana, quando un’etichetta riporta un nome o un marchio italiano. Ma tutti ritengono sia una frode scoprire che l’olio spacciato per made in Italy non è prodotto con olive italiane.
“Per questo ha concluso Granieri, insieme al rapporto consegniamo alle Istituzioni lo studio di fattibilità su un marchio di sostenibilità di tutta la filiera che dovrà contraddistinguere sul mercato mondiale la qualità del vero olio extra vergine di oliva italiano. Un marchio che racchiude valori economici, etici contro il lavoro nero, di tracciabilità e con parametri qualitativi superiori del vero prodotto italiano”. 

OLIO: Agenzia ICE e Unaprol 20 anni di successi made in Italy su tutti i mercati del mondo
Un’intesa di successo quella tra l’Agenzia ICE e l’Unaprol che produce ottimi risultati da oltre vent’anni sui principali mercati di tutto il mondo. Il segreto di questo successo sta in un clima di collaborazione “inossidabile” che dura nel tempo nonostante avvicendamenti ai vertici dei due organismi: una statale e l’altro del settore privato. In vent’anni di iniziative congiunte, il tricolore con i logo di ICE e Unaprol ha sventolato nei cinque continenti e nello specifico in Australia, Kuwait, Pakistan, India, Repubblica Popolare Cinese, Giappone, Singapore, Federazione Russa, Nord Corea, Slovenia,  Spagna, Belgio, Olanda, Danimarca,  Germania, Francia, Regno Unito, Irlanda, Canada, Stati Uniti, Brasile, Serbia, Taiwan e Uruguay
Grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, l’olio extra vergine italiano di qualità è stato anche l’ambasciatore del gusto del made in Italy nei numerosi vertici internazionali organizzati dal ministero dello sviluppo economico, Simest e Sace in ambito FAO e Nazioni Unite. Molto apprezzata la presenza e l’omaggio di bottiglie targate Unaprol sui tavoli di tutti i vertici dei Capi di Stato e dei consigli dei ministri UE durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo e le numerose iniziative realizzate ad Expo 2015 con il lancio della bottiglia SOLO 
OLIVE ITALIANE.
L’iniziativa congiunta dell’Agenzia ICE e di Unaprol, in occasione del lancio del rapporto EXTRACT sulla percezione del consumatore mondiale nei confronti dell’olio extra vergine italiano di qualità, si concretizza con un’azione di incoming di buyer e di giornalisti dagli Stati Uniti.
Dopo la sigla del primo accordo di settore tra MISE e Unaprol, poi sfociato nell’intesa operativa tra ICE e lo stesso consorzio olivicolo italiano, sono al vaglio nuove misure per intensificare iniziative ed azioni di sensibilizzazione e fidelizzazione del consumatore mondiale a sostegno del vero olio extra vergine di oliva di qualità italiano. Tra le aree di interesse al primo posto sempre gli Stati Uniti il cui mercato è caratterizzato negli ultimi anni da una pesante concorrenza. Gli USA confermano la pole position come mercato di sbocco per l’olio extra vergine di oliva proveniente dall’Italia. Un mercato che rappresenta mediamente in valore 1miliardo e trecento milioni di export all’anno di oli di oliva vergini in generale.
  
OLIO:  marchio sostenibile per distinguere sullo scaffale il vero extra vergine italiano nel mondo
L’olio extra vergine italiano potrà contare sui mercati esteri su un marchio di sostenibilità condiviso da tutta la filiera dell’olio italiano. L’idea progetto è stata annunciata nel corso della presentazione di Extract l’osservatorio di Unaprol ed Istituto IXè per l’olio extra vergine di qualità, nel corso della presentazione del primo rapporto olio extra vergine di oliva italiano e consumatore mondiale.
“Il marchio – afferma David Granieri presidente di Unaprol racchiude quattro semplici concetti”: ambientale, perché capace di tutelare risorse naturali, biodiversità e territori diversi;   economico, perché si preoccupa di garantire un reddito equo agli agricoltori ed uno sviluppo alle comunità rurali; sociale ed etico perché garantisce trasparenza nell’occupazione, sicurezza nei luoghi di lavoro, uso di prodotti ecosostenibili e riciclabili; salutistico, perché proviene da una filiera tracciata, che esalta le proprietà salutistiche dell’olio extra vergine di oliva con parametri nutrizionali più restrittivi di quelli previsti dalla legge e, quindi,  in grado di soddisfare le attese di tutti i consumatori.

Il marchio, il cui progetto di ideazione grafica è in corso di elaborazione, verrebbe adottato attraverso un regime facoltativo di certificazione. Sarà identificativo di tutta la filiera dell’olio extra vergine di oliva italiano e dovrà essere condiviso con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

ESCLUSIVA A CINECITTA’ STUDIOS

 THE HATEFUL EIGHT
PROROGA FINO AL 13 MARZO 2016

A grande richiesta di pubblico continuano le proiezioni del film The Hateful Eight a Cinecittà: con oltre 24mila spettatori e 300.000 euro di incasso nel mese, il Teatro 5 si conferma il "cinema" a Roma con la maggiore affluenza e attrattiva  per il pubblico di  Quentin Tarantino. Grande successo anche per le proiezioni in lingua originale, cui verrà dedicata la proiezione serale del mercoledì oltre che i matinée del weekend che hanno costantemente accolto migliaia di appassionati spettatori.

Allestito in occasione dell’anteprima italiana dello scorso 28 gennaio alla presenza di Quentin Tarantino, degli attori Kurt Russell e Michael Madsen e del Maestro Ennio Morricone, lo storico Teatro 5 di Cinecittà è l'unica sala a Roma che proietta la versione originale in pellicola 70mm, della durata di 187 minuti. A dare il benvenuto agli spettatori e rendere ancor più suggestive le proiezioni, la scenografia "innevata" disegnata da Tonino Zera che ricrea l’atmosfera del film.

                                        PROGRAMMAZIONE THE HATEFUL  EIGHT
PROIEZIONI FINO AL 13 MARZO (TEATRO 5)

Luogo: Cinecittà Studios - Via Tuscolana 1055
Parcheggio sotterraneo su complanare direzione Anagnina 1,50 euro
Metro A fermata Cinecittà
Orari Spettacoli
Teatro 5: capienza 888 posti (proiezione in 70 mm) - biglietto: 15,00 euro 

Proiezioni da Lunedì a Venerdì:
ore 20:00 Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì – doppiato in italiano
ore 20.00 Mercoledì – lingua originale sottotitoli in italiano
Proiezioni Sabato e Domenica:
ore 10:30 – lingua originale sottotitoli italiano
ore 16:00 – doppiato in italiano
ore 20:00 – doppiato in italiano

Mostra: 5 euro anziché 10,00 (mostra chiusa il martedì)
Visite guidate: 10,00 euro anziché 20,00
Biglietteria: Via Tuscolana 1055

Per usufruire al meglio dell’offerta si consiglia di pre-acquistare i biglietti su Ticketone.it

Per chi acquista il biglietto delle proiezioni sarà possibile avere riduzioni sulle visite guidate e sull’ingresso ai percorsi espositivi di Cinecittà si Mostra, l’iniziativa culturale che, dal 2011, permette al pubblico di visitare gli Studios e di immergersi nel mondo della creazione cinematografica.

25 febbraio 2016

Presentazione Chiesa Sinodo Famiglia giorno 25 febbraio 2016 a Radio Vaticana

Città del Vaticano, 23 febbraio 2016 – Un libro nato dall’esperienza straordinaria delle due Assemblee sinodali sulla famiglia cui l’Autore ha preso parte, come esperto e consultore, in ogni fase dall’inizio alla conclusione. All’interno di Chiesa, Sinodo, Famiglia (LEV, 2016) don Maurizio Gronchi, riprende temi e problemi trattati nel corso delle due Assemblee sinodali alla luce dell’itinerario che la Chiesa ha intrapreso nello spirito della collegialità e della sinodalità, auspicato dal Concilio Vaticano II.

La presentazione del volume avrà luogo giovedì 25 febbraio 2016 alle ore 17 presso Radio Vaticana (piazza Pia, 3). Dopo il saluto di don Giuseppe Costa, SDB, direttore della Libreria Editrice Vaticana, interverranno: il prof. Manuel Arroba Conde, CMF, Preside Institutum Utriusque Iuris della Pontificia Università Lateranense, il prof. François-Xavier Dumortier, SJ, Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana. L’incontro sarà coordinato dal prof. Giovanni Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano.



Dr. Alessandra Maria Turco
Ufficio Stampa – Press Office
Libreria Editrice Vaticana
00120 Città del Vaticano

Tel. +39 06 698.81204
Cell. +39 335 460.727



Presunta morte naturale - un dramma pubblico

ARGOT STUDIO
Margine Operativo

3 - 6 marzo 2016


ideazione/drammaturgia: Pako Graziani
regia: Alessandra Ferraro e Pako Graziani
con: Tiziano Panici
musiche: Dario Salvagnini

light designer Valerio Maggi
produzione: Margine Operativo

in collaborazione con: Kollatino Underground, Argot Studio, Attraversamenti Multipli        

Quattro giorni di repliche straordinarie per lo spettacolo
Presunta morte naturale, in scena dal 3 al 6 marzo 2016 all’Argot Studio di Roma. Da un’idea di Alessandra Ferraro e Pako Graziani lo spettacolo ripercorre la storia di Stefano Cucchi, geometra trentunenne morto a Roma il 22 ottobre 2009 per presunta morte naturale. Una settimana prima era stato arrestato per spaccio: sette giorni nelle mani dello Stato, dai carabinieri alla polizia penitenziaria, dai magistrati ai medici del carcere e  dell’ ospedale. La famiglia lo rivedrà dietro una teca di vetro: sul suo corpo, inequivocabili segni di percosse. Tiziano Panici dà voce e corpo alla storia di Stefano, attraverso una drammaturgia che affronta la sua vicenda da prospettive diverse, un intreccio di fonti e di voci diverse che si accavallano e si rincorrono.

Note di regia:
"Presunta morte naturale è spettacolo nato da una necessità: che  non si ripeta più quello  che è successo già troppe volte. Molte sono le storie "simili" a quella di Stefano, la storia di Federico Aldrovandi,  quella di Davide Bifolco solo per ricordarne alcune. Presunta morte naturale nasce   sia  dalla consapevolezza che  quello che è successo a Stefano poteva succedere a ciascuno di noi, ad un nostro fratello,  ad un nostro amico sia come contributo al  coraggio incredibile non solo della famiglia di Stefano, ma anche di tutte quelle famiglie e  dei cittadini    che non hanno accettato le versioni ufficiali e hanno intrapreso lunghe  battaglie per chiedere verità e giustizia. La storia di Stefano ci ha colpito  anche  perché viviamo a Torpignattara  il quartiere di Roma  dove Stefano Cucchi abitava e dove tuttora vive la sua famiglia.  I  muri del quartiere dove viviamo, le strade che attraversiamo quotidianamente sono piene di scritte per Stefano, è una memoria pubblica che ci interroga. Il nostro spettacolo è il nostro "piccolo" contributo perché nessuno più muoia come Stefano  per " presunta morte naturale".  
(Pako Graziani e Alessandra Ferraro)
Margine Operativo è un progetto artistico multidisciplinare. I suoi campi d’azione sono: il teatro, le arti performative, il video. Fin dall’inizio del suo percorso ha avuto una natura poliforme che lo ha portato ad agire su più fronti della creazione artistica contemporanea: dalla produzione di spettacoli teatrali e di formati performativi in bilico tra diversi codici artistici, alla ricerca sul linguaggio video che spazia dalla realizzazione di documentari ai format televisivi, dai remix di film ai live set visuali. Nel suo DNA porta iscritta la convinzione che l’ arte è un dispositivo che può creare cambiamenti e la propensione alla creazione di connessioni con altri progetti / gruppi e con gli spazi dell’ attivismo culturale. Queste caratteristiche hanno delineato un altra zona di azione di Margine Operativo: l’ideazione e l’ organizzazione di eventi e del festival Attraversamenti Multipli – con cadenza annuale dal 2001 – che si interroga sulle relazioni e interferenze tra i linguaggi artistici contemporanei.           

Tiziano Panici Giovane regista e interprete, nato a Roma nel 1985, sceglie da subito di non intraprendere studi accademici ma di perseguire la sua formazione attraverso l’esperienza diretta sul campo, indagando nuovi percorsi e linguaggi di scena innovativi caratterizzati dall’interazione della voce e del corpo dell’attore con tecnologie digitali, ambienti sensibili e scenografie virtuali, senza mai perdere interesse verso la parola. Dedica molte delle sue prime messe in scena alla nuova drammaturgia italiana e straniera. Dal 2010 è responsabile della direzione artistica del teatro Argot Studio di Roma. Nel 2013, condivide la direzione artistica del progetto Dominio Pubblico: una speciale programmazione artistica che ha come principale obbiettivo quello di diffondere e promuovere le arti sceniche contemporanee e di implementare il coinvolgimento di un pubblico attivo all'interno del progetto stesso.

LE ALI DELLA NOTTE - CONOSCIAMO I PIPISTRELLI

Un affascinante viaggio alla scoperta del mondo dei Chirotteri
Sabato 27 febbraio 2016 dalle 20.30 alle 23.30
Sale Civiche di Borgo di Colle Ameno a Pontecchio di Sasso Marconi (BO)
INGRESSO GRATUITO aperto al pubblico
all’interno di CHIRecuperO
il primo convegno italiano sul recupero
e la riabilitazione dei CHIROTTERI

“Il pipistrello non è un uccello; e certa gente, chissà perché, pare umana e non lo è” scriveva
Gianni Rodari.
E proprio per conoscere meglio i pipistrelli, si svolgerà a Sasso Marconi un evento a loro dedicato. In una serata tematica e attraverso una mostra fotografica si parlerà infatti di recupero e riabilitazione dei Chirotteri, l’ordine dei mammiferi di cui fanno parte i pipistrelli. In Italia ne esistono ben 34 specie, che nutrendosi di insetti, rivestono ruoli strategici per il mantenimento degli equilibri naturali in molti ecosistemi, non ultimo quello artificiale delle nostre città.
Le immagini uniche della mostra sono di Paolo Taranto e di Francesco Grazioli.
Interverranno all’incontro aperto al pubblico Palumbo Davide, Alessandra Tommasini, Gianna Dondini, Marco Riccucci, Davide Sita e Paolo Taranto.
L’iniziativa si inserisce all’interno di CHIRecuperO il primo convegno italiano, che si svolgerà il 27 e 28 febbraio sempre a Colle Ameno, dedicato agli esperti di settore con l’obiettivo di diffondere ed
aggiornare le corrette tecniche di recupero e riabilitazione alla libertà degli individui ritrovati feriti o in difficoltà e che vengono ricoverati nei centri di recupero animali selvatici.
Il convegno è organizzato dal Centro Tutela Fauna Monte Adone insieme a Tutela Pipistrelli Onlus, Centro naturalistico e archeologico Appennino pistoiese, Itinerari società cooperativa, Quelli della Notte Associazione e in collaborazione con la Regione Lazio - Agenzia regionale Parchi e l’Istituto
superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
Durante la serata saranno consegnati due premi in memoria di Susan Barnard, una delle più importanti recuperatrici di Chirotteri a livello mondiale: un premio sarà consegnato per ringraziare chi si è distinto per opere concrete per la tutela di colonie di chirotteri, mentre l’altro verrà consegnato alla miglior presentazione o poster del Convegno CHIRecuperO.

Basket Case, lo sport come integrazione e riscatto in un fumetto


Shockdom e Andrea Pecile, campione della Pallacanestro Trieste 2004, insieme per raccontare la storia 
di tre ragazzi che trovano la loro rivincita nel basket e nell’amicizia

L’Italia è ultima in classifica tra i Paesi occidentali per l’attività fisica giovanile . Oltre il 60% dei giovani italiani trascorre tra le 10 e 11 ore seduto e solo il 40% di loro pratica almeno due ore di attività fisica settimanali . Eppure lo sport previene il disagio sociale giovanile ed è un fondamentale strumento di crescita e di integrazione: questo è il tema al centro di Basket Case, fumetto edito da Shockdom con la collaborazione del celebre cestista Andrea Pecile, in uscita il 29 febbraio. 
Basket Case, scritto da Manuel Piubello, disegnato da Davide ‘Dado’ Caporali e colorato da Alberto ‘Albo’ Turturici, racconta la storia di tre ragazzi: Michele ha quasi quindici anni, è introverso, timido e vive in un mondo tutto suo; Riccardo non ha nemmeno vent’anni, ma ha già un bimbo e un lavoro che non gli piace; Karim ha diciassette anni, è di origine libanese, ma vive in Italia da sempre. Tre ragazzi con nulla in comune, ma uniti da una grande passione: il basket. 
Mary Floriddia, esperta di marketing sportivo, ha organizzato l'incontro tra Lucio Staiano, Fondatore di Shockdom, e Andrea Pecile, cestista italiano che ha collezionato 78 presenze nella Nazionale Maggiore (partecipando agli Europei del 2001, ai Giochi del Mediterraneo del 2005 vinti grazie a un suo tiro da tre punti allo scadere, e ai Mondiali del 2006), e sin dal primo meeting hanno deciso di collaborare per creare un fumetto italiano dedicato al basket. L’opera racconta lo sport come elemento centrale nella crescita delle persone, sia perché rappresenta un elemento necessario per il proprio benessere psico-fisico, sia perché contribuisce a far sperimentare in modo diretto valori importanti nelle fasi di sviluppo: rispetto delle regole e degli altri, autodisciplina, abitudine alla fatica e all’impegno, cooperazione all’interno della squadra, accettazione della sconfitta, capacità di gestire le difficoltà e i problemi. Lo sport anche come veicolo per superare differenze linguistiche, religiose, culturali, sociali, per creare contesti in cui può essere favorito il dialogo e l’accoglienza. 
“Basket Case è un progetto interessante, nuovo e stimolante” dice Andrea Pecile, “e da subito mi è sembrata una ottima occasione per promuovere i valori dello sport che tanto amo. Credo che in questo momento i ragazzi abbiano bisogno di input positivi e che il compito di uno sportivo sia anche quello di migliorare la cultura sportiva della nazione in cui gioca, dando l'esempio sul campo, e non, e provando a migliorare con iniziative e lavori anche la società in cui vive. Oltre a proporre diversi temi adolescenziali e problematiche attuali, Basket Case saprà di certo comunicare che si può affrontare tutto con la giusta dose di serenità, canestro dopo canestro.”.
“Pratico sport di squadra da sempre, e ancora adesso alla veneranda età di 47 anni, non ne posso fare a meno” dice Lucio Staiano, Fondatore e Responsabile di Shockdom “Grazie allo sport di squadra un bambino timido e insicuro ha preso consapevolezza delle proprie possibilità, delle proprie responsabilità, è cresciuto ed è diventato uomo. Per questo quando Andrea e Mary mi hanno proposto di produrre un fumetto sullo sport, non mi è sembrato vero. Abbiamo deciso di raccontare una storia che non parlasse di campioni invincibili, ma di ragazzi che affrontano problemi quotidiani, in cui molti si possano rivedere. Manuel è stato bravissimo nello scriverla e Dado e Albo fantastici nel disegnarla e colorarla.”

Artrosi del ginocchio: nuove protesi su misura per un recupero totale. In aumento gli interventi, 85mila solo in Italia

I più soggetti all'artrosi sono anziani, ex sportivi, giovani adulti che presentano una deformità avanzata, con grado 3 e 4 della scala di Halback.
“Ad oggi sono solo quattro i centri a cui ci si può rivolgere: a Genova, Roma, Arezzo e a Bologna. Valutiamo al meglio prima l’approccio medico e poi quello chirurgico”-  sottolinea lo  specialista ortopedico Dott. Mario Manili



L'artrosi del ginocchio è causa di un dolore molto intenso e di deformità: questi due problemi rappresentano, per chi ne è affetto, una grave limitazione, al punto che il paziente cammina sempre di meno, si chiude in casa, sino all'annullamento della propria vita. L'artrosi è una malattia che colpisce, uomini e donne, generalmente il 50 % della popolazione al di sopra dei 65-70 anni. Sono in aumento, inoltre, i soggetti che, a causa di una condotta sportiva intensa, si ritrovano in questa situazione di degenerazione in età più giovanile, tra i 55 e i 65 anni, più frequentemente tra i maschi.  La risoluzione della problematica è impossibile se non si interviene chirurgicamente, ma la scienza ha ottenuto notevoli progressi, che oggigiorno permettono un recupero totale.

LA NOVITA' DELL'INTERVENTO - La novità consiste nella personalizzazione della protesi: prima di operare, infatti, viene fatta una TAC (acronimo di tomografia assiale computerizzata) che studia l'osso, permettendo all'ingegnere e al chirurgo di adoperare una serie di scelte esclusive per quel ginocchio e per quel paziente. La protesi, che viene installata in un'ora, è quindi un abito su misura, e consente un recupero totale del ginocchio. Questo protocollo nasce in Svizzera e si è diffuso soprattutto in Francia e Spagna, ma poco in Italia. Attualmente sono solo quattro i centri a cui ci si può rivolgere: a Genova, a Roma, ad Arezzo e a Bologna. Gli interventi di protesi di ginocchio nel 2014 sono stati circa 85mila in Italia e sono sicuramente in aumento.

"La qualità dei risultati - precisa il Mario Manili ortopedico, Socio SIOT – Società di Ortopedia e Traumatologia- Consulente presso il Centro Chirurgico Toscano di Arezzo e la Clinica Villa del Rosario di Roma - dipende dalla precisione dell'applicazione della protesi, perché bisogna togliere la parte malata, riequilibrare l'asse del ginocchio, intervenendo quindi anche sui legamenti, e fissarla all'osso. Tutto questo si fa con un gesto unico, ma richiede un altissimo livello di precisione, altrimenti si rischia un risultato poco efficace. C'è soltanto un 2% dei pazienti che continua a subire un lievissimo dolore, ma di gran lunga inferiore al precedente. Con il tempo però, anche in questi casi, si raggiunge il perfetto equilibrio".


L'INTERVENTO NEI SOGGETTI ANZIANI - I più soggetti all'artrosi sono anziani, ex sportivi, giovani adulti che presentano una deformità avanzata, con grado 3 e 4 della scala di Halback. "Per gli anziani l'intervento di protesi risolve il problema pressoché nel 100% dei casi: il paziente, dopo poche settimane, è in grado di camminare, muoversi autonomamente, guidare l'auto e non assumere più i farmaci. Successivamente potrà anche riprendere a fare sport, ma rimangono sconsigliati calcio, basket e arrampicata", conclude il Dr. Manili.

FINALMENTE UN DATO IN RIALZO!

VENDITE 2015 POSITIVE DOPO 4 ANNI CALI, +0,7%
 PICCOLI NEGOZI: ANCORA IN CALO VENDITE ALIMENTARI, -0,4% NEL 2015
E -13,2% DAL 2008 AL 2014

Le vendite al dettaglio tornano a crescere nel 2015 dopo quattro anni di calo. L'Istat rileva un aumento medio dello 0,7%, in valore, rispetto al 2014.
"Finalmente un dato in rialzo. Anche per le vendite al dettaglio si passa da territorio negativo a positivo. Non c'è, comunque, da essere entusiasti! Se, infatti, consideriamo il dato che conta, ossia le vendite depurate dall'effetto dovuto alla dinamica dei prezzi, si registra un ben misero +0,3%, +0,1% per gli alimentari. Insomma, dopo anni di discesa ben venga questa inversione di tendenza, ma teniamo presente che dal 2008 al 2014 le vendite sono scese, in valore, del 6,9%" ha  dichiarato Massimiliano Dona, segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Per quanto riguarda, poi, le imprese operanti su piccole superfici, la vera cartina di tornasole per  verificare segnali di ripresa, le vendite nel 2015, in valore, registrano un aumento minimo dello 0,1% rispetto al 2014, e quelle per gli alimentari sono ancora in discesa, -0,4%  Ricordiamo che dal 2014 al 2008 avevano registrato un crollo dell'11,9%, -13,2%  nel campo alimentare" ha concluso Dona.

UNIONI CIVILI/GENERAZIONE FAMIGLIA- ‘FRANKENSTEIN’ GIURIDICO CHE ROTTAMA IL MATRIMONIO E APRE ALLE ADOZIONI GAY

“Il maxiemendamento del Governo è un orribile ‘Frankenstein’ giuridico che rottama il matrimonio e apre alle adozioni gay per via giudiziaria, lo respingiamo totalmente”. Lo afferma in una nota Filippo Savarese, portavoce di Generazione Famiglia e membro del Comitato promotore del Family Day del 30 gennaio a Roma, commentando il nuovo testo sulle unioni civili blindato da Renzi e Alfano col voto di fiducia previsto per stasera in Senato. “Data l’omologazione sostanziale delle unioni gay al matrimonio - continua Savarese - lo stralcio della stepchild-adoption è del tutto ininfluente: i giudici hanno ora una corsia giuridica preferenziale per portare l’Italia sul mercato dei ‘figli a portar via’ con utero in affitto. Personalmente mi vergogno di aver parlato al Circo Massimo davanti a parlamentari che oggi esultano per aver contribuito ad attivare questa bomba a orologeria, che devasterà la società in cui vivranno i nostri figli e i nostri nipoti”, conclude Savarese.

Arthur & Merlin - prossimamente al cinema con Draka


Arthur & Merlin
 La Draka Distribution distribuirà in Italia l'attesissimo fantasy epico inglese

All'ultimo European Film Market di Berlino, la Draka Distribution di Corrado Azzollini ha acquistato dal distributore internazionale Carnaby i diritti per Italia e Spagna di Arthur & Merlin, un colossal di produzione inglese, opera prima di Marco Van Belle. Il film, un avvincente fantasy sulla scia de "Il Signore degli Anelli" e "Il Trono di Spade",  si ispira al mito che Tolkien lesse da giovane e ripropone lo scontro epico tra Bene e Male, raccontando, come mai fino ad ora, la storia di due icone delle leggende celtiche.
Nella Gran Bretagna di un'epoca oscura, in un tempo avvolto dalla magia e  dalla leggenda, un potente druido vuole distruggere le popolazioni celtiche. Arthur (Kirk Barker), un guerriero bandito dalla comunità  e Merlin (Stefan Butler), un mago solitario, uniranno le loro forze nell'eroica missione di salvare il loro popolo, prima che diventi solo un ricordo disperso nel mito.
La pugliese Draka Distribution, nata dalla società di produzione cinematografica ed etichetta discografica indipendente Draka Production, ha già al suo attivo, solo nel 2015, titoli come "Io sono Mateusz", "Nomi e Cognomi", "Ameluk" e "Babbo Natale non viene da nord".