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3 marzo 2023

Biografie di vita sul set di produzione per un Docufilm autobiografico dai risvolti surreali

Da una storia reale alla macchina da presa: 
biografie di vita sul set di produzione per un Docufilm 
autobiografico dai risvolti surreali


L'autore Maiorano ed il suo Best Seller L'usciere maledetto, versione inglese.





Da sinistra: Avv. Taormina, A.Maiorano, M.C.Acquaotta,
Dott.ssa C.Laziosi, conferenza Hotel Villa Medici.



Il pubblico inteviene

Quando una storia di vita vera dai risvolti surreali diviene un documentario ed un’avventura avvincente, tutte le sue si trame si sono intrecciate, inevitabilmente ed inesorabilmente, forse ignari, di quanto sta avvenendo, vivendo le nostre storie quotidiane non sapevamo di esser finiti in un vero e proprio giallo d’autore: thriller, intrighi di palazzo, cronistoria con colpi di scena e stesure di paesaggi pirandelliani. Questo è quanto accaduto ad Alessandro Maiorano e che ha presentato a Firenze il 18 febbraio scorso.

Una sala gremita di vasto pubblico eterogeneo ad attenderci nelle sale dell’Hotel Villa Medici a Firenze (è stato necessario aprirne una contigua per accogliere il flusso dei partecipanti in piedi); una sala attenta e partecipativa, dove dopo la conferenza stampa pubblica si è reso possibile un breve ma esauriente dibattito col tavolo dei relatori, con fare rispettoso ed amichevole ma anche sobrio e assertivo, il tutto svolto senza sconti né accenti fuori luogo sui contenuti trattati, di certo non troppo lievi quando si tratta di palesare verità scomode che rischiano di far cadere e ritrovarsi in territori sdrucciolevoli, in cui può essere facile perdere la misura e la gestione sia dei fatti che nell’uso verbale delle parole.

Questo fare ha accompagnato tutto il percorso di Alessandro Maiorano, già primo attore protagonista delle vicende vissute in prima persona, sulla sua pelle e sulla persona a lui più cara al mondo, mamma Graziella, e sicuramente la vera musa ispiratrice che ha rinnovato il già insito spirito battagliero che lo contraddistingue, la grinta e l’audacia a tratti osata e sfrontata in apparenza, ma assolutamente naturale per il Maiorano, quando si tratta di far valere il diritto abusato, la dignità lesa e offesa di un cittadino comune, che potrebbe essere ognuno di noi, in qualsiasi momento. E come un sogno tutto questo sta per trasformarsi in una regia dietro una macchina da presa che vedrà romanzata questa biografia di vita vissuta dei nostri giorni e già narrata nei due libri da cui verrà tratta.

A presenziare la serata di sabato 18 Febbraio, con tutti dovuti crismi di ufficialità, un tavolo aperto alla stampa, i media, ed a tutti i cittadini, la Dott.ssa Cristina Laziosi, sceneggiatrice, Maria Cristina Acquaotta, addetta alle relazioni e promozione, Alessandro Maiorano, già autore dei testi…e di un fumetto, ed infine l’immancabile Avv. Taormina, legale e difensore del Maiorano che lo assiste in questa crociata da ben sette anni “Questa storia" – le sue testuali parole – "deve rappresentare un momento di riflessione per tutti noi e la nostra capacità di reagire, per non dimenticare e saper riannodare le fila delle nostre storie in cui troviamo un riflesso di violenze subite, che a volte vorremmo sopprimere, ma invece poi riemergono più forti” – ed ammette l’avvocato – “la drammaticità e i toni esilaranti delle situazioni con cui ci siamo dovuti confrontare per addirittura sette anni, sono stati una enorme fatica … un processo nel quale ‘facevamo la storia del gatto e del topo’, noi andavamo puntualmente a tutte le udienze che venivano celebrate, con la speranza che venisse il nostro contraddittore, ….e il topo non arrivava mai a causa dei suoi impegni istituzionali, come chiunque altro  che avesse avuto la sua posizione, e così tra un rimando e l’altro son trascorsi i sette anni…”

Infine l'avvocato ha colto l'occasione per ricordare l'importanza dell'avvicinare la cittadinanza alle istituzioni, tessere rapporti che accocicino le distanze, e più che solo lamentarsi e solo scontrarsi  quale migliore opportunità per i presenti in sala, e non solo, se non quella di presenziare alla prossima udienza indetta il 12 aprile p.v. alle 12,30? Siamo tutti invitati.



Identikit in breve di A. Maiorano

L’autore Maiorano prima di essere scrittore, è un buon cittadino, e tal ritenuto fin oggi e sin a prova contraria, un buon dipendente comunale a Palazzo Vecchio dal 1979 al 2017. Già in quegli anni giungono voci di scorrettezze amministrative compiute dall’allora Primo cittadino di Firenze, nella carica di Sindaco. Approfondendo le questioni si va presto dipanando un mondo spettrale ed oscuro di malefatte e trame di corte tessute nel sottobosco del Reame negli anni della storia di Firenze. Un vero Robespierre a spada tratta che contribuirà, sempre affiancato dal suo avvocato, a tutte le indagini che sveleranno oltre a gli sperperi ed enormi ingiustificabili spese folli fatte coi soldi dei cittadini, anche l’attribuzione di cariche e nomine dirigenziali ad personam non avente requisiti per i ruoli ricoperti, e fino ad arrivare a coinvolgimenti parentali stretti, cui già son note le vicende mediatiche rese pubbliche.

Da qui l’uscita dei libri Il bandito da Firenze e L’usciere maledetto, di cui l’ultimo risulta il più venduto tanto da diventare un Best Seller tradotto anche in lingua inglese. L’opera letteraria di Maiorano è evocativa e non si arresta, nasce in seguito Gli amici miei di Firenze che sarà a breve trasposto nel comics d’autore Il diavolo e l’acqua santa, corredato dai disegni di Vito Ventura.

Ed eccoci giunti all’idea del film. Il passo è breve.  Gli elementi ormai ci son tutti, saputi tener in caldo, curati e sostenuti con lo stesso zelo e fervore dei suoi albori, e finalmente questa tenacia verrà premiata, inizierà ad attrarre produttori, sceneggiatori e tutti gli addetti ai lavori necessari per rendere ancora più palpabile e visiva una storia vera, che potrebbe essere quella di ognuno di noi, su un set…  Di una cosa siamo certi: il pubblico non mancherà, gran parte è già pronto in vivida attesa.. tanto altro sta per arrivare..ciak ..Si gira!

Daniela Zappavigna

Iustitia in Veritate: presentato un esposto all’AGCOM dopo l’ultima edizione del festival di Sanremo.


Iustitia in Veritate, facendo seguito alla diffida preventiva inviata alla RAI e al Comune di Sanremo, ha presentato un esposto all’AGCOM, unendosi così al coro delle sacrosante proteste che si sono levate dopo l’ultima edizione del festival di Sanremo.

Nell’esposto sono stati segnalati i gravi episodi, purtroppo ormai arcinoti, di violazione della normativa vigente, a danno in particolare dei piccoli telespettatori.

L’abito di Chiara Ferragni, che riportava la raffigurazione del suo stesso corpo nudo, unito alla scritta “pensati libera” che la co-conduttrice del festival aveva mostrato su uno scialle precedentemente indossato, ha costituito un inequivocabile messaggio secondo il quale essere liberi significa mostrarsi nudi.

Inutile sottolineare quanto tutto ciò sia tanto diseducativo per i bambini e gli adolescenti, quanto degradante per le donne. Tale scritta sullo scialle ha poi dato l’input ai social, dove sono comparsi i più svariati meme che sostituivano quel messaggio con altri ironici e irriverenti.

La popolare influencer ha poi indossato un gioiello a forma di utero e ovaie che, per sua stessa ammissione, era volto a promuovere a Sanremo i “diritti riproduttivi”.

Tra tali “diritti” rientrerebbero sia l’aborto volontario, che nel nostro ordinamento, salvo determinate eccezioni, è una condotta vietata, sia la procreazione assistita, che costituisce reato nel caso comporti la pratica del c.d. utero in affitto, della clonazione e della cessione illegale di gameti.

Questioni così sensibili non possono evidentemente essere trattate con una tale superficialità e senza un contraddittorio, per giunta in una manifestazione canora che dovrebbe essere essenzialmente di intrattenimento.

Procedendo nella rassegna di quanto accaduto sul palco dell’Ariston, non possiamo non rilevare quanta verità ci sia nel popolare adagio “Chi si somiglia, si piglia”. Infatti dopo le prodezze della moglie, sono arrivate quelle del marito.

Fedez e Rosa Chemical hanno simulato un rapporto omosessuale (compiendo gesti qualificabili come atti osceni in luogo pubblico) sotto gli occhi della moglie del rapper, presentando così l’infedeltà coniugale come usuale e accettabile e compiendo un altro passo nel percorso di umiliazione della donna già precedentemente intrapreso.

Il tutto, ancora una volta, davanti a un pubblico composto anche da piccoli telespettatori.

La circostanza che i contenuti della trasmissione fossero rivolti anche a un pubblico minorile è stata indirettamente confermata anche dal conduttore della trasmissione, il quale consta che abbia affermato, in conferenza stampa, di volersi rivolgere proprio ai bambini.

Nel bel ritratto di famiglia presentato al grande pubblico di Sanremo, non poteva mancare il nonno, ed ecco arrivare sul palco Fedez, J-Ax e Gianni Morandi che hanno espressamente promosso l’uso di sostanze stupefacenti, vietate dalla legge, davanti a un vasto pubblico di spettatori, anche minorenni. Il “nonno” Gianni Morandi, nella conferenza stampa prima della puntata, riferendosi alla cannabis aveva incredibilmente dichiarato “non l’ho mai provata, devo rimediare”.

Non poteva poi essere da meno la prestazione del giovane Blanco il quale, nonostante abbia tenuto una condotta che costituisce reato, devastando le decorazioni floreali presenti sul set del festival, non è stato né rimproverato, né punito adeguatamente dai responsabili del programma.

Il risultato è stato un altro bel messaggio diseducativo inviato ai minori: quando qualcosa non va come si vorrebbe, sarebbe legittimo sfogare i propri attacchi di rabbia contro qualsiasi cosa ci si trovi davanti, senza badare se si tratti di beni pubblici o altrui.

Concludiamo questa triste rassegna citando quanto dichiarato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza: “La voce dei ragazzi reclusi negli istituti penali minorili è arrivata finalmente nelle case di tutti gli italiani grazie al monologo di Francesca Fagnani sul palco di Sanremo. Un testo che ha il merito di aver portato in prima serata le storie complesse, difficili e umane di ragazzi che hanno sbagliato, ma ai quali va data la possibilità di avere un futuro”.

Condividiamo certamente queste affermazioni, ma ci sentiamo di aggiungere che meglio sarebbe stato non veicolare parallelamente sul palco di Sanremo messaggi che rischiano di far diventare i bambini di oggi i reclusi di domani, reclusi nelle dipendenze e nei vizi, se non addirittura nelle patrie galere.

Alla luce di tale quadro completo dell’evento, Iustitia in Veritate sta valutando quali ulteriori azioni intraprendere, secondo quanto in via preventiva comunicato con le diffide legali già inviate alla Rai e al Comune di Sanremo.

Milano, 25 febbraio 2023 – San Gerlando di Agrigento


https://www.iustitiainveritate.org/la-rieducazione-dei-bambini-in-prima-serata-le-oscenita-di-sanremo-nel-mirino-dellagcom/

24 febbraio 2023

Stranizza d’Amuri di Giuseppe Fiorello, il trailer del film che racconta il delitto di Giarre. L’amore senza tempo di Giorgio e Antonio

 



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Negli abiti di uno dei due protagonisti troviamo Samuele Segreto, attuale ballerino ad Amici di Maria.

 

 

 

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Aspidi ha fatto coming out in diretta tv nel 2021, mentre Licitra è stato "vittima" di outing televisivo da parte del fidanzato Gabriele Rossi.

 

 

 

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Proprio con Ranieri in panchina Jankto conquistò una maglia da titolare alla Samp, giocando quasi 70 partite con 8 goal realizzati e la fascia di capitano a inizio 2021.

 

 

 

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All'uscita da un locale l'aggressore ha iniziato a prenderlo in giro. "Aveva tra i 25 e i 30 anni" racconta la vittima a Gay.it.

 

 

 

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Dal 9 al 13 Maggio a Liverpool, nella città dei Beatles. Vi ricorda qualcosa?

 

 

 

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"Io resto affettuoso", la replica di Rosa Chemical alle parole di Renato Zero. "Quello che penso è che il lavoro non è finito", ha proseguito.

 

 

 

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Il gabbiano da Anton Cechov regia Leonardo Lidi dal 28 febbraio al 5 marzo

DEBUTTA presso il Teatro Vascello di Roma dal 28 febbraio al 5 marzo dal martedi al venerdi h 21 - sabato h 19 - domenica h 17, inoltre colgo l'occasione per invitarvi allo spettacolo che debbutta martedi' 28 febbraio alle h 21

Dal 28 febbraio al 5 marzo
Dal martedi al venerdi h 21 - sabato h 19 - domenica h 17
Il gabbiano
PROGETTO CECHOV - prima tappa
da Anton Cechov
regia Leonardo Lidi
con (in o.a.) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna, Angela Malfitano
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono Franco Visioli
assistente alla regia Noemi Grasso
adattamento e regia Leonardo Lidi
produzione Teatro Stabile dell'Umbria,
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi
durata 1h 50'
Guarda il
trailer:
Ne Il gabbiano l'autore sembra creare un testo che possa interrogarsi sulla differenza tra Simbolismo e Realismo. Come in un patto. Come se un gruppo di uomini e di donne lavorasse assieme con impegno e gioia confidando nell'arrivo della vita in scena. Ho scelto una trilogia che lavora con lo stesso alfabeto: Il gabbiano, Zio Vanja, Il giardino dei ciliegi. Tre case, o forse la stessa, tre famiglie, o forse la stessa, e l'amore che soppianta il lavoro. Mentre aspettiamo di sapere qual e' il Teatro giusto per parlare allo spettatore o se venderemo la casa di Vanja o se verra' distrutto il nostro storico Giardino, noi aspettiamo e incontriamo la vita attraverso l'amore. Aspettiamo un bacio.

 

 

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78

Cap 00152 Monteverde Roma

www.teatrovascello.it

UNO SPAZIO DI LIBERTA' DOVE L'IMMAGINAZIONE DIVENTA REALTA'
#Prosa #Danza #Musica #Circo #Concerti #FestivaL #Eventi #Laboratori

Come raggiungerci Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma.
con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.
Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43/G, Roma;
Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si pu/ prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello   

 

I nuovi dati di lettorato della stampa Audipress

 

PRIMAONLINE.it

 

Dati di lettura della stampa
Audipress 2022/III

 

Testo alternativo

 

Osservando lo scenario che emerge dai dati Audipress, abbiamo assistito in questi ultimi anni al percorso di trasformazione e maturazione di un nuovo approccio alla lettura, volto a cogliere la molteplicità dell’offerta dei brand editoriali anche attraverso una sempre maggiore fruizione digitale.

Nell’edizione Audipress 2022/III prosegue il trend positivo e in costante crescita dei lettori che scelgono l’informazione certificata e di qualità in formato digitale, che arrivano a quota 7 milioni (+7,1% rispetto all’edizione precedente) mentre la readership del mezzo stampa nel complesso per carta e/o replica appare sostanzialmente stabile (-0,8% per i Lettori Stampa Ultimi 30 giorni).

“In un contesto sempre più crossmediale – osserva il Presidente Mauri – è con grande piacere che voglio ricordare che il 2023 sarà un anno di evoluzione e innovazione per il sistema delle media-metrics. Il processo di fusione già in atto tra Audipress e Audiweb consentirà infatti di offrire al mercato una misurazione integrata e comparabile per inquadrare adeguatamente la complessità del mercato dei media print e digital, fornendo strumenti fondamentali per far fronte ai suoi profondi cambiamenti”. continua su Primaonline.it

 

 

 

 

 

 

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