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27 ottobre 2023

Teatro del Popolo di Castelfiorentino: "Lo sapevamo anche noi" per la regia e la direzione artistica di Teresa Delogu

 

LO SAPEVAMO ANCHE NOI

Regia di Teresa Delogu

 Si è svolto al Teatro del Popolo di Castelfiorentino la commedia teatrale Lo sapevamo anche noi per la regia e la direzione artistica di Teresa Delogu.










 Lo spettacolo ha visto in scena ben 23 anime di ogni età e genere sull’ottocentesco e prezioso palco il più antico della Valdelsa e tra i più importanti della Toscana: sono gli allievi e allieve del corso di teatro promosso dallo stesso Teatro del Popolo a cura di Giallo Mare Minimal Teatro.

 Alessandra Campatelli, Alfredo Agili, Aurora Puggelli, Bianca Frangioni, Cinzia Campisano, Claudio Tinelli, Emiliano Terzuoli, Franca Gaggelli, Francesca Conforti, Giulia Conforti, Giulietta Brogi, Lapo Biagini, Lavinia Meo, Margherita Cacciapuoti, Martina Ciampolini, Martina Fabozzi, Orazio Aiello, Patrizia Salerno, Pippo Meo, Rita Biocca, Sibilla Campaioli, Susanna Tamburini, Virginia Tumminia

Gli allievi e allieve, guidati dalla sapiente mano della regista e formatrice teatrale M. Teresa Delogu, si son confrontati immergendosi con vera passione foga nella vicenda lunga, complessa, articolata, dell'emigrazione italiana.

 



LO SAPEVAMO ANCHE NOI …il colore dell’offesa e un abitare magro e magro che non diventa casa.  Lo sapevamo anche noi questo guardare muto e sapevamo la pazienza di chi non si può fermare e la santa carità del santo regalare..” a Noi pubblico Si apre e si chiuderà il sipario sulle note di Gianmaria Testa, note poetiche che suonano e ci cantano mentre nella trasparenza del pannello antistante il palco si dipanano le immagini di repertorio storico/documentale, sapientemente ricercate, che accompagnano le scene ed i performers in un susseguirsi di coreografie dai molteplici colori, musiche e copione a tratti anche ironico nelle pieghe interpretative degli attori, dal/la più giovane al/la più grande, i quali non ci privano degli aspetti di sdrammatizzazione legate agli accenti dialettali delle regioni che rappresentano il campione umano e la sua storia ultrasecolare che attraversò oceani e mari in cerca di fortuna. Sono i nostri avi, nonni e bisnonni, i racconti che forse anche noi abbiamo ascoltato al caldo di un focolare, probabilmente meno amaro e crudele dei nostri progenitori che da qualche parte in Europa e nelle Americhe ancora oggi ci imparenta più o meno ignari che ne siamo

Un fenomeno che ha avuto differenti fasi, ma che non è cessato mai lungo il corso della storia della nostra giovane nazione: dalla grande ondata di partenti subito dopo l'Unità d'Italia, all' odierno emigrare degli "Expat" odierni, giovani spesso qualificati e istruiti, ma che ugualmente trovano patria - in condizioni diverse- come i loro avi di fine ‘800. Un filo narrativo, che tocca i temi mai mutati del partire: la necessità economica, il razzismo subito, i nomignoli affibbiati. "Bel Paese, brutta gente", questo dicevano degli Italiani- nomèa che ci ha accompagnato a lungo. Siamo stati trafficanti di esseri umani, abbiamo fatto naufragio, non potevamo iscrivere i figli alle scuole dei bianchi. Lo sapevamo, appunto, cosa c'era dentro quella enorme massa - calcolata in circa 30 milioni di persone - che ha lasciato il Paese in poco più di 150 anni. Riflettere sulla nostra emigrazione, ora che il tema migranti è sotto la lente quotidiana, può essere uno spunto per inquadrare in un'ottica più consapevole un fenomeno complesso e che non si presta a facili e superficiali soluzioni.

Notevole e toccante la scena delle Balie: ‘le più fortunate a cui andava meglio’ - “andavamo a fare le balie, le serve dei ricchi borghesi americani; a le altre non restava che il bordello.. Non c’era mercato che noi italiani non rifornissimo. Nei porti di Genova, Napoli, Trieste, Messina, Brindisi partivano navi cariche di donne destinate ai bordelli del mondo”.

Ed infine ancora un momento suggestivo: ci regala la memoria dedicata ai nostri compatrioti Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti condannati a morte nonostante le prove che li scagionavano, uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario del Massachussetts, simbolo sacrificale per antonomasia del pregiudizio raziale verso gli immigrati, nonché italiani, di quel versante storico, la cui assoluzione deve attendere 50 anni esatti ad esserne riabilitata e rivendicata inconfutabilmente.

Il pubblico numeroso ha potuto fruire gratuitamente di questa magnifica pièce grazie alla Fondazione Teatro del Popolo, Fondazione Toscana Spettacolo, Comune di Castelfiorentino & Partners.


D. Zappavigna
26 Ottobre 2023

23 ottobre 2023

"La guerra non è perduta. Gli ufficiali italiani nell'8ª Armata britannica (1943-1945)", di Luciano Garibaldi

 






A ottant'anni dall'Armistizio, oltre al profilo di Biggini Ares ripropone un altro celebre lavoro di Luciano Garibaldi La guerra non è perduta. Gli ufficiali italiani nell'8ª Armata britannica (1943-1945). Il testo riporta alla luce una pagina poco conosciuta della Guerra di Liberazione italiana. Dopo l'8 settembre 1943 222 ufficiali e 18 sottoufficiali del Regio Esercito si arruolarono nell'8a Armata Britannica e combatterono contro i tedeschi per riscattare l'onore del nostro Paese.

____________

Carlo Alberto Biggini (Sarzana 1902 - Milano 1945), professore e costituzionalista, fu uno dei protagonisti dimenticati di quel tragico periodo. Intellettuale di formazione liberale, che aveva abbracciato la causa fascista idealizzandone la visione corporativa della società, il Professore rifuggiva da ogni deriva totalitaria.

Venne chiamato da Mussolini a guidare il ministero dell'Educazione nazionale nel delicato passaggio che portò alla Repubblica sociale italiana. In queste circostanze cercò di gettare le basi per una restaurazione culturale che agevolasse la transizione alla futura democrazia.
Chi si accosta alla sua storia, culminata in una morte prematura, scoprirà la figura di un intellettuale innamorato dell'Italia e del suo popolo, di un uomo coraggioso capace di nascondere decine di ebrei sotto la sua protezione.

Luciano Garibaldi, giornalista d'inchiesta e saggista con la passione per la storia, ha collaborato con prestigiose testate nazionali ed è autore di molti libri per numerose case editrici. Con le Edizioni Ares ha già pubblicato il bestseller La pista inglese. Chi uccise Mussolini e la Petacci? I Giusti del 25 aprileLa guerra non è perduta, la biografia Maurizio e Ferrante Gonzaga e i due volumi "Gli anni Spezzati", Il Giudice e Il Commissario, con le ricostruzioni delle drammatiche vicende del rapimento Sossi e dell'omicidio Calabresi.


"Mussolini e il professore. Vita e diari di Carlo Alberto Biggini", di Luciano Garibaldi



A ottant'anni dall'Armistizio dell'8 settembre 1943, Ares ripropone uno dei "classici" di Luciano GaribaldiMussolini e il professore. Vita e diari di Carlo Alberto Biggini. 
Biggini venne scelto da Mussolini nel febbraio 1943, dopo Gentile e Bottai, come ministro dell'Educazione Nazionale. L'autore ne ripercorre la vita e l'operatoattraverso l'utilizzo dei suoi scritti privati, come le lettere e i diari.


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Carlo Alberto Biggini (Sarzana 1902 - Milano 1945), professore e costituzionalista, fu uno dei protagonisti dimenticati di quel tragico periodo. Intellettuale di formazione liberale, che aveva abbracciato la causa fascista idealizzandone la visione corporativa della società, il Professore rifuggiva da ogni deriva totalitaria.
Venne chiamato da Mussolini a guidare il ministero dell'Educazione nazionale nel delicato passaggio che portò alla Repubblica sociale italiana. In queste circostanze cercò di gettare le basi per una restaurazione culturale che agevolasse la transizione alla futura democrazia.
Chi si accosta alla sua storia, culminata in una morte prematura, scoprirà la figura di un intellettuale innamorato dell'Italia e del suo popolo, di un uomo coraggioso capace di nascondere decine di ebrei sotto la sua protezione.

Luciano Garibaldi, giornalista d'inchiesta e saggista con la passione per la storia, ha collaborato con prestigiose testate nazionali ed è autore di molti libri per numerose case editrici. Con le Edizioni Ares ha già pubblicato il bestseller La pista inglese. Chi uccise Mussolini e la Petacci? I Giusti del 25 aprileLa guerra non è perduta, la biografia Maurizio e Ferrante Gonzaga e i due volumi "Gli anni Spezzati", Il Giudice e Il Commissario, con le ricostruzioni delle drammatiche vicende del rapimento Sossi e dell'omicidio Calabresi.



Novità al Teatro Villa Lazzaroni: Ecce (h)omo una diversa storia di normalità


10 ottobre 2023

SALA LYSISTRATA: MI FIDO DI TE - Spettacolo tema eutanasia


                                                                                                  
                                                                                    
                                                                                


SALA LYSISTRATA

Roma, via Amerigo Vespucci, 40




Dal 5 all’ 8 ottobre 2023

MI FIDO DI TE

Da un’idea di Sasà Russo e Gianpaolo Quarta

Scritto e Diretto da Sasà Russo

Aiuto regia di Valentina Grimaldi

Con: Gianpaolo Quarta e Sasà Russo

Produzione: Bro&Sisters – Iposcenio Spettacoli

 

Note di regia

Uno spettacolo che tratta il tema dell’amicizia, quella vera, fedele. Marco e Fabio, due quarantenni uniti da una profonda amicizia trentennale, si trovano ancora una volta a supportarsi, davanti a nuovi imprevisti che la vita sbatte loro in faccia.

Da una parte, Marco, uomo dal cuore buono e dall’irrefrenabile passionalità nei confronti della vita, dall’altra, Fabio, uomo rispettoso, altruista, ma molto spesso rigido e distaccato verso tutti e tutto.

Un connubio amicale davvero imprescindibile, nei confronti del quale i protagonisti trovano sempre riparo e sostegno vicendevolmente, nonostante le loro esponenziali differenze. Se per Marco, Fabio è un punto di riferimento assoluto, per Fabio, Marco è la parte più pura e umana del suo essere quello che è, così com’è.

Una storia piena di ironia e cinismo, con dei risvolti mai banali e scontati. In amicizia è così, nulla è davvero come appare, perché in fondo niente è mai scontato come sembra.

30 settembre 2023

SUGAR MAN - AL CINEMA DAL 16 OTTOBRE

 

Arriva al cinema il nuovo titolo I WONDER CLASSICS

 

SUGAR MAN

Un grande ritorno in sala per il decimo anniversario dell'uscita
e per i 10 anni di I Wonder Pictures

di Malik Bendjelloul

 DAL 16 OTTOBRE AL CINEMA

 Torna in sala nel decennale dalla sua uscita SUGAR MAN, premio Oscar® 2013 per il Miglior documentario, un instant cult che dieci anni fa travolse pubblico e critica con la sua incredibile storia di musica, talento, caduta e rinascita. Il documentario di Malik Bendjelloul che ha rivelato al mondo la storia del cantautore americano Sixto Rodriguez sarà nei cinema italiani dal 16 ottobre.

Sarà l'occasione per celebrare il decimo compleanno di I Wonder Pictures – che proprio con Sugar Man iniziò la sua avventura nella distribuzione cinematografica e che deve il suo nome al titolo di una canzone di Rodriguez – e ricordare e onorare il protagonista del film, recentemente venuto a mancare.

Sixto Rodriguez – il cui vero nome era Jesus Sixto Diaz – è scomparso all'età di 81 anni l'8 agosto di quest'anno, chiudendo definitivamente il sipario su una delle carriere più incredibili dello show business, raccontata perfettamente in Sugar Man. Scoperto in un bar di Detroit sul finire degli anni Sessanta, Rodriguez incise due album che ebbero poco successo negli Stati Uniti ma divennero oggetto di culto in diversi paesi. In Sudafrica, in particolare, le sue canzoni di protesta diventarono la colonna sonora delle manifestazioni contro l'Apartheid. Tutto questo si svolse però all'insaputa del loro autore, che era tornato a fare il meccanico. Solo dopo la caduta del regime sudafricano e l'avvento di Internet due fan sudafricani decisero di partire per Detroit alla ricerca della verità: cos'era davvero successo a Rodriguez?

 

"SUGAR MAN è la più avvincente detective story in ambito musicale mai girata", scrisse Variety quando il film uscì in anteprima al Sundance Film Festival, vincendo due premi e iniziando una marcia trionfale che lo avrebbe portato a vincere il premio del pubblico e quello come miglior documentario musicale all'IDFA di Amsterdam, il BAFTA come Miglior Documentario, e altre decine di premi in giro per il mondo fino all'Oscar® 2013.

SUGAR MAN sarà nei cinema dal 16 ottobre con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

SINOSSI:

Ci sono storie che valgono più di un premio Oscar®. È il caso di Sixto Rodriguez, il più insolito successo nella storia della musica. Lo scoprono in un bar di Detroit, alla fine degli anni Sessanta, due produttori convinti d'aver trovato il profeta di una generazione. Avevano ragione, ma il pubblico non se ne accorge: il primo disco di Rodriguez è un capolavoro ma anche un fiasco. Negli Usa. Ma nel Sudafrica dell'Apartheid, dove arriva clandestinamente, Rodriguez diventa una leggenda, la sua musica la colonna sonora di una generazione in lotta. All'insaputa dell'autore, che si ritira dalle scene; finché, trent'anni dopo, due fan decidono di mettersi sulle sue tracce, scoprire che fine ha fatto e cosa è andato storto.

A 10 anni dal premio Oscar® per il Miglior Documentario, torna in sala il film evento che all'uscita conquistò pubblico e critica, un instant cult indimenticabile che ha rivelato al mondo il talento e la musica di Sixto Rodriguez.

Foto

 https://bit.ly/SugarManfoto

Poster

 https://bit.ly/IWC_SUGARMAN_poster_web

https://bit.ly/IWC_SUGARMAN_poster_IG_web

https://bit.ly/IWC_SUGARMAN_poster_70x100_esec

Trailer

 https://bit.ly/SUGAR_MAN_23_TRL_H264

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 https://youtu.be/WfpQTrVNIL4

 

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28 settembre 2023

il giorno nero del diritto di sciopero in Italia. Dobbiamo reagire, iniziando dal 9 ottobre



27 settembre: il giorno nero del diritto di sciopero in Italia. Dobbiamo reagire, iniziando dal 9 ottobre

Nella prima mattina di giovedì 27 settembre, USB lavoro privato ha ricevuto dal Ministro delle Infrastrutture Salvini l'ordinanza di riduzione a 4 ore su tutto il territorio nazionale dello sciopero del trasporto pubblico locale, regolarmente indetto per il 29 settembre.

Le motivazioni alla base di questa decisione, che di solito dovrebbe essere riservata esclusivamente a eventi gravi e imprevedibili, sono "l'intermodalità" dei trasporti, per la prima volta citata da un rappresentante delle istituzioni, e la concomitanza con la "Ryder Cup", un evento mondiale destinato alla parte più ricca della popolazione e che stravolgerà la viabilità e i trasporti di tutto il quadrante di Roma Est.

Nella tarda serata del medesimo giorno abbiamo ricevuto, sempre a firma Matteo Salvini, la stessa ordinanza di riduzione a 4 ore relativo allo sciopero nazionale del settore handling del trasporto aereo, regolarmente indetto da più organizzazioni e anch'essa basata su motivazioni del tutto pretestuose e illegittime.

Un giorno nero per il diritto di sciopero nel nostro Paese, un altro giorno nero per il lavoro in Italia.

Per l'ennesima volta, infatti, occorre ricordare come in Italia sia vigente la più restrittiva normativa anti sciopero in Europa. Per fare uno sciopero di 24 ore nel settore dei trasporti, un sindacato deve prima espletare una procedura obbligatoria di minimo due gradi: indire un primo sciopero di massimo 4 ore negli spazi lasciati liberi tra rarefazioni oggettive, soggettive e i numerosi periodi di franchigia. Poi, solo una volta fatta la prima azione di lotta, è libero di indire lo sciopero di 24 ore non prima, però, di aver trovato un'altra casella libera. Tutto questo normalmente impiega non meno di 3 mesi di tempo. Un tempo enorme rispetto alla velocità con la quale le aziende tagliano salari, diritti e servizi alla cittadinanza, spesso approfittando proprio delle mani legate delle categorie. Per fare un esempio: la preparazione dello sciopero nazionale del 29 settembre dei trasporti urbani è iniziata a giugno scorso.

Queste sono alcune delle motivazioni per le quali USB ha presentato ricorso presso il Comitato Europeo per i Diritti Sociali con sede a Strasburgo, contro questa legislatura anti sciopero e contro le delibere assunte negli anni dalla commissione di garanzia dalla stessa costituita. Il ricorso è stato ammesso al dibattimento ed è previsto arrivi in discussione nelle prossime settimane. 

Quindi, in questo contesto, il ministro era ed è perfettamente cosciente che il ridurre lo sciopero a 4 ore voglia dire annullare mesi interi di preparazione; oltre a mettere in dubbio le legittime attese di intere categorie che quotidianamente aspettano rinnovi contrattuali, lottando per condizioni di lavoro migliori, contrastando violazioni, privatizzazioni e licenziamenti. Un modo barbaro per far rassegnare migliaia di lavoratori e lavoratrici all'ineluttabilità della concertazione e del sindacalismo complice.

Oltre questo aspetto l'appello al concetto di "intermodalità", come motivazione della precettazione di uno sciopero nei trasporti, è un fatto non solo inedito, che non tiene conto che il divieto di concomitanza tra settori affini dei trasporti è già previsto dalle legge, ma che lascia trasparire una nuova frontiera della limitazione del diritto di sciopero: un ulteriore giro di vite che si estenderà ad altri settori, magari quelli che gestiscono la filiera del valore delle merci finora esclusi dai divieti.

Infine, ma non meno importante, impedire lo sciopero a un autista di Bolzano o di Napoli perché a Roma si svolge la "Ryder Cup", ed è ovvio che dentro una Capitale ci siano eventi importanti durante tutto l'anno, è qualcosa che farebbe ridere se non si trattasse di un diritto costituzionale. Lo sciopero, infatti, è un diritto essenziale per l'esercizio del conflitto di classe, caduto nelle mani di un ministro in pieno delirio e già in campagna elettorale.

Questi sono i motivi per i quali USB non poteva accettare lo smantellamento degli scioperi nazionali nel TPL e nel Trasporto Aereo indetti per il 29 settembre, magari limitandosi a un comunicato di protesta.

Abbiamo deciso di respingere quest'ennesima aggressione al diritto di sciopero riposizionando subito gli scioperi alla prima data utile: quella del 9 ottobre con la medesima durata di 24 ore e le medesime modalità.

Ci aspettiamo che i lavoratori e le lavoratrici del TPL e del settore Handling sappiano comprendere che la piena riuscita dello sciopero, riposizionato proprio per evitarne la compressione e assicurare la massima durata con il conseguente blocco delle attività, possa rappresentare il primo vero segnale che la misura è colma.

Anche gli utenti dei servizi essenziali, che poi sono a loro volta lavoratori e cittadini, devono comprendere che dietro l'aggressione in atto dal 1990 a questo diritto costituzionale si nasconde, invece, l'attacco al cuore del lavoro, del salario e dei servizi di cui le classi popolari hanno un enorme bisogno.

Abbiamo deciso di non accettare l'ennesimo stop di Salvini, dobbiamo reagire per riprenderci il nostro diritto a difenderci e vogliamo iniziare a farlo il 9 ottobre prossimo.

Unione Sindacale di Base

GIORNATA DELL’ASSOCIAZIONISMO, FORUM TERZO SETTORE: “MANOVRA CI DIA SEGNALE IMPORTANTE”

 

GIORNATA DELL'ASSOCIAZIONISMO, FORUM TERZO SETTORE: "MANOVRA CI DIA SEGNALE IMPORTANTE"

Roma, 28 set – In occasione della prima Giornata dell'Associazionismo che si è svolta oggi a Roma, e che ha visto la partecipazione di circa 250 persone del mondo delle associazioni, organizzazioni di volontariato e imprese sociali, oltre che rappresentanti delle istituzioni, il Forum Terzo Settore ha rivolto un appello al Governo per la prossima legge di Bilancio: serve più attenzione al welfare e alleggerimenti burocratici e fiscali per questo fondamentale comparto socio-economico. 

"Chiediamo di essere messi nelle condizioni giuste per continuare a operare a favore delle comunità e di riuscire a cogliere gli aspetti più positivi introdotti dalla riforma del Terzo settore, nella direzione di una maggiore trasparenza e inclusione" ha dichiarato la portavoce Vanessa Pallucchi. 
"Il nostro Paese vive una profonda crisi sociale e partecipativa, troppo spesso piegato sul sentimento di paura. Cresce il disagio giovanile, l'impoverimento culturale, l'isolamento delle persone. Il ruolo del Terzo settore, allora, è ancora più cruciale per costruire coesione e fiducia nel futuro, creare spazi di democrazia, per realizzare un'economia sana, producendo anche occupazione". 

 "Ma molte di queste realtà, soprattutto le più piccole, da tempo portano avanti le loro attività in sofferenza, spesso a causa della mancanza di politiche di sostegno adeguate, di oneri amministrativi e fiscali eccessivi. La prossima Manovra è l'occasione per dare un segnale importante, in particolare riportando il Terzo settore in regime di esclusione Iva ed eliminando l'Irap: una tassa che finisce per gravare più sul non profit che su aziende profit".

 

Soci del Forum Nazionale del Terzo Settore ETS:

ACLI | ACSI | ActionAid International Italia ETS | ADA NAZIONALE | ADICONSUM | ADOC Aps | AGCI Imprese sociali | AGESCI | A.I.A.S. | Ai.Bi. | Aicat | AICS | A.I.D.O. | AISLA | AISM APS/ETS | AMESCI | ANCC-COOP | ANCeSCAO Aps | ANCOS | ANFFAS Onlus | ANMIC | ANMIL Onlus | ANOLF | ANPAS | ANSPI |ANTEAS | AOI | APICI | ARCI APS | ARCIGAY | ARCIRAGAZZI | ASC Attività Sportive Confederate | ASC Arci Servizio Civile APS | ASES | ASI | Associazione AMBIENTE E LAVORO | Associazione della Croce Rossa Italiana | Associazione Italiana Sindrome X Fragile | Associazione di promozione sociale Santa Caterina da Siena | Associazione Nazionale Banche del Tempo | Assoutenti | AUSER | AVIS | CAPIT APS | CdO Opere Sociali | CINI| CITTADINANZATTIVA Onlus | CNCA | CNESC | CNGEI | CNS Libertas | COCIS | COMUNITA' EMMANUEL | Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia | CSAIn | CSEN | CSI | CTG | EMMAUS ITALIA | ENS | Europa Donna | EVAN | Fairtrade Italia | FEDERAVO Onlus |Federazione Colombofila Italiana | Federconsumatori | Federludo | Federsolidarietà – Confcooperative | FENALC | Fict | FICTUS | FIDAS | FIMIV | FISH | FITeL | FOCSIV | Fondazione Exodus | Forum Nazionale per l'Educazione musicale | IdeAzione – C.I.A.O.  | LEGACOOPSOCIALI | LEGAMBIENTE | LINK 2007 | MCL – Movimento Cristiano Lavoratori | Movimento Difesa del Cittadino | Mo.VI | MODAVI | Movimento Consumatori | MSP-Movimento Sportivo Popolare Italia | OPES | Parent Project Aps | Polisportive Giovanili Salesiani | PROCIV- ARCI | Rete delle Culture | Salesiani per il sociale APS | SLOW Food | U.Di.Con | U.S.ACLI | Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti | UILDM Onlus | UISP | Uneba | Uniamo | UNPLI

Enti aderenti: Fondazione SODALITAS | Comitato Italiano per l'UNICEF


In Puglia si corre il Campionato Nazionale Ciclismo su Strada CSI 2023

 

La Puglia ospita il Campionato Nazionale Strada CSI 2023

A Vieste il traguardo del ciclismo su strada

Domenica 1° ottobre attesi al via oltre duecento ciclisti da 11 regioni diverse. In palio le maglie tricolori nelle 10 categorie regolamentari. Tre giri da compiere sul circuito di 21 km in Gargano

Sono duecento i ciclisti attesi domenica 1° ottobre al via del Campionato Nazionale Strada CSI 2023, manifestazione ciclistica amatoriale organizzata dall'associazione Cicloamatori Vieste e valida come ultima prova del Campionato regionale Puglia CSI Strada, Trofeo Sant'Antonio – Memorial Michele Notarangelo.
Undici le regioni CSI rappresentate dalle società ciclistiche iscritte (Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Molise, Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Lombardia).
I corridori si misurano lungo un circuito di 21 km con tre brevi salite da ripetere tre volte. La prima di 900 metri subito dopo il via ufficiale con pendenza media del 6%, un secondo strappo di 700 metri con pendenza media del 5% e nel finale, in vista dell'arrivo, 700 metri con pendenza media del 2%.
Due le partenze in programma alle 9:30; saranno in gara le categorie Élite Sport, Master 1, Master 2, Master 3, Master 4, mentre cinque minuti più tardi prenderanno il via le altre: Master 5, Master 6, Master 7, Master 8 e Donne. Il primo di ciascuna categoria arrivato al traguardo vestirà la maglia di campione nazionale.
Attesi alla manifestazione Marco Calogiuri, Vicepresidente nazionale del CSI, Ivano Rolli, Presidente Comitato regionale CSI Puglia, Biagio Nicola Saccoccio, Responsabile Commissione Tecnica Nazionale Ciclismo, Antonino Anzivino, Presidente Comitato provinciale CSI Foggia, e i delegati tecnici del ciclismo CSI Puglia.

Ivano Rolli, Presidente del Comitato regionale CSI Puglia, che conta oltre 35.000 tesserati e ben 600 associazioni affiliate, sottolinea l'importanza dell'evento tricolore: «Sono orgoglioso che una delle più belle realtà turistiche della nostra regione, Vieste, ospiti domenica prossima il Campionato Nazionale Strada CSI. Il ciclismo, grazie all'impegno e alla competenza di Biagio Nicola Saccoccio, sta crescendo e coinvolge un numero sempre più elevato di appassionati delle diverse discipline. Ci auguriamo che questo appuntamento continui ad essere organizzato in Puglia anche nella prossima stagione per promuovere, attraverso il turismo e l'attività sportiva, la nostra terra».

LUCIO CORSI : prosegue il tour di uno dei principali cantautori della scena contemporanea italiana

 

 

 


PONDEROSA MUSIC AND ART

PROSEGUE IL TOUR DI UNO DEI PRINCIPALI CANTAUTORI
DELLA SCENA CONTEMPORANEA ITALIANA

LUCIO CORSI
"LA GENTE CHE SOGNA"

 6 Ottobre - Brescia – Latteria Molloy / Musica da Bere
 7 Ottobre - Faenza (RA) – Piazza del Popolo / MEI
 10 Novembre - Taranto – Spazioporto
 24 Novembre - Livorno – The Cage
15 Dicembre - Lugano (CH) – Studio Foce
 20 Gennaio - Saluzzo (CN) – Cinema Teatro Magda Olivero
 26 Gennaio - Roma – Orion

 I biglietti sono disponibili sui principali circuiti di prevendita

ponderosa.it

Dopo aver registrato quasi ovunque il tutto esaurito con un primo "assaggio" indoor nelle principali città italiane, e aver riscontrato unanime consenso da stampa e critica durante il la prima parte del suo tour estivo, Lucio Corsi torna dal vivo per sette imperdibili date invernali.

Il tour toccherà alcuni tra i più attivi club e teatri italiani. Il primo appuntamento è fissato per il 6 ottobre alla Latteria Molloy / Musica da Bere di Brescia, il 7 ottobre a Piazza del Popolo a Faenza in occasione del MEI. Il 10 novembre Lucio si esibirà presso lo Spazioporto di Taranto, il 24 novembre al The Cage di Livorno, il 15 dicembre allo Studio Foce di Lugano per poi terminare il 20 gennaio al Cinema Teatro Magda Olivero di Saluzzo e il 26 gennaio all'Orion di Roma.

Lucio Corsi sarà accompagnato alla batteria da Marco Ronconi, alle tastiere e all'organo elettrico da Giulio Grillo, al basso da Tommaso Cardelli, al pianoforte da Iacopo Nieri e alla chitarra elettrica e slide guitar da Filippo Scandroglio.

Un incontro musicale che vedrà il cantautore toscano vestire i panni di eroe di un'avventura musicale, la sua, durante la quale ricorderà al suo pubblico l'importanza di non smettere mai di sognare. Prendere parte a un concerto di Lucio Corsi significa sintonizzarsi su una stazione radio spaziale dalle cui casse si dipana una musica a cavallo tra utopia e mistero, realtà e immaginazione, in un vortice di note che porta ogni spettatore a danzare in compagnia dell'artista e delle proprie ombre.

Lucio Corsi si è affermato sulla scena cantautoriale per il suo stile originale in cui mescola il rock d'autore alle sonorità folk di canzoni surreali che lo rendono un autore e musicista dalla cifra unica e una poetica altamente riconoscibile nel panorama nazionale. Il 2022 è stato l'anno in cui ha presentato il suo ultimo progetto "La gente che sogna" (Sugar Music), un album in cui il glam rock incontra uno sguardo bambinesco incantato sul mondo.

LUCIO CORSI – NOTA BIOGRAFICA

Lucio Corsi è un cantautore toscano classe 1993, proveniente da Val di Campo di Vetulonia. Con una buona dose di cocomeri, dinosauri, farfalle e sigarette per la testa, decide di intraprendere la carriera solista proponendo brani propri in italiano. Apprezzato dal grande pubblico dopo l'esordio nel 2015 con il disco "Altalena Boy / Vetulonia Dakar" e nel 2017 di "Bestiario Musicale", è nel 2020 con "Cosa faremo da grandi?" – prodotto da Francesco Bianconi e Antonio Cupertino per la Sugar Music – che il cantautore viene consacrato tra le più interessanti personalità musicali della sua generazione e pioniere del genere 'cantautorato glam'. Il 21 aprile è la data in cui viene rilasciato il suo terzo album "La gente che sogna" (Sugar).

Lucio Corsi
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27 settembre 2023

Unione Nazionale Consumatori su stima Nomisma luce e gas

 

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI

Tabarelli, verso +12% per la bolletta della luce e +9% gas

Bollette: Unc, +77 euro per luce, +114 per gas

 Rialzo grave, urge prorogare tutelato

 

Secondo Nomisma vi sarà un aumento del 12% per la bolletta della luce per l'ultimo trimestre del 2023 mentre dovrebbe un rincaro del 9% dovrebbe riguardare il gas per la bolletta relativa a settembre.

“Se fossero confermate le stime di Nomisma, un rialzo della bolletta della luce del 12% significherebbe far salire la bolletta di una famiglia tipo del mercato tutelato di 77 euro su base annua, portandola a 721 euro, nell'ipotesi ovviamente di prezzi costanti per un anno, mentre un rincaro del gas del 9% farebbe decollare la bolletta di 114 euro, facendola salire a 1381 euro" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Rialzi gravi, ma meno di quelli che si sono finora verificati nel libero, come attestano i dati Istat.

Ecco perchè urge il rinvio della fine della tutela" conclude Vignola.

Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, infatti, che ha elaborato i dati Istat, da dicembre 2021 ad agosto 2023, ultimo dato disponibile, il gas del mercato tutelato è sceso del 15,6%, quello del libero è salito del 48,8%, la luce del tutelato è finora diminuita dell'8,8%, quella del libero è decollata del 74,4%.

 


Roberto Latini PAGLIACCI ALL'USCITA da Leoncavallo a Pirandello Prima Assoluta Dal 29 settembre all'8 ottobre - CRISTINA CAMPO lunedÏ 2 ottobre h 17.15 ingresso libero

 



Dal 29 settembre all'8 ottobre
dal martedi al venerdi h 21 - sabato h 19 - domenica h 17
debutto Prima Assoluta venerdi 29 settembre h 21
PAGLIACCI ALL'USCITA
da Leoncavallo a Pirandello
di e con Roberto Latini
e con Elena Bucci, Ilaria Drago, Savino Paparella, Marcello Sambati
musiche e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
regia Roberto Latini
produzione La Fabbrica dell'Attore - Teatro Vascello - Compagnia Lombardi Tiezzi
Durata: 70'


Pagliacci, dal libretto dell'opera di Ruggero Leoncavallo, con debutto a Milano nel 1892 e All'uscita, l'atto unico che Pirandello definisce mistero profano, andato in scena a Roma per la prima volta, nel 1922.
Sono due testi molto diversi per stile e contenuto, ma capaci di una comune sensazione che li rende profondamente accostabili: il primo immerso nel Verismo di fine '800, il secondo una parabola metafisica, quasi filosofica. Sembrano, per struttura e doti, collocabili da una parte all'altra di un ponte ideale, fondamentale per la letteratura teatrale, che a cavallo dei due secoli, riesce a trasformare i percorsi sintattici in prospettive drammaturgiche; uno accanto all'altro, creano un terzo materiale, indipendente, per evocazione e compromissione: il sipario metateatrale che Pirandello aprira' sul nuovo secolo, viene scucito da Leoncavallo nel suo Pagliacci. Insieme, sono una dichiarazione d'indipendenza tra il Verismo e il teatro borghese.
guarda il video di presentazione
Biglietteria Intero: 25 euro - Ridotto over 65: 20 euro - Ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro - Ridotto studenti: 16 euro
acquista direttamente alla biglietteria oppure acquista on line
acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell'Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842
info promozioneteatrovascello@gmail.com - telefono 06 5881021
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78
Monteverde Roma

IL TEATRO VASCELLO e' LIETO DI INVITARVI ALL'EVENTO
lunedì 2 ottobre h 17.15 sala Giancarlo Nanni
CRISTINA CAMPO
UNA PASSIONE PER L'INVISIBILE

a 100 anni dalla nascita
interventi di
Roberta Ascarelli, Gabriella Caramore, Elisabetta Rasy
Letture di Manuela Kustermann
ingresso libero
VI ASPETTIAMO NUMEROSI
INFO 06 5881021 e prenotazioni promozioneteatrovascello@gmail.com 
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma

STAGIONE TEATRALE 2023 - 2024 del TEATRO VASCELLO 

dal 29 settembre 2023 al 26 maggio 2024

29 spettacoli si alterneranno in uno dei palcoscenici piu' sinergici d'Italia,
anche quest'anno insieme al pubblico e agli artisti avremo il privilegio di condividere emozioni, stupore ed energia.
a questo
link  potete visionare il video della stagione 2023-2024 presentato da Manuela Kustermann e da tutti gli artisti in cartellone

a questo link potete visionare il cartellone della stagione 2023-2024

qui potete scaricare il libretto della stagione 2023-2024

Campagna abbonamenti

Abbonamento Zefiro 105 euro (7 titoli) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Abbonamento Eolo 120 euro (8 titoli) (
ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Abbonamento Ponentino 120 euro (8 titoli) (
ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Abbonamento Danza 48 euro (4 titoli) (
ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Card libera 108 euro (6 spettacoli a scelta) (
ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Card love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persone - 4 ingressi) (
ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto

 

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#Prosa #Danza #Musica #Concerti #FestivaL #Eventi #Laboratori

Come raggiungerci Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma.
con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.
Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43/G, Roma;
Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si puo' prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
   

 

"Doppio passo", di Lorenzo Borghini, lunedì 2 ottobre presso Casa del Cinema


 



DOPPIO PASSO

Regia: Lorenzo Borghini
Con: Giulio Beranek, Valeria Bilello, Giordano De Plano
Nazionalità: Italia
Uscita: 12 ottobre 2023

Durata: 92 min
Distribuzione: Garden Film



SINOSSI 

Claudio è lo storico capitano della Carrarese Calcio, un trascinatore, sia nella vita calcistica che in quella familiare. Tutto sembra andare per il meglio: la squadra raggiunge la promozione in serie B e, insieme alla moglie, apre finalmente il ristorante che ha sempre desiderato per stabilizzare il futuro economico della famiglia. La tanto agognata serie B però si rivela una condanna: a Claudio non viene rinnovato il contratto per la sua età. Sarà l'inizio della caduta, come atleta e come uomo. Claudio sarà trascinato in un vortice di eventi che metterà in crisi le sue certezze e il suo stesso rigore morale.

Lorenzo Borghini si occupa di film, documentari, cortometraggi, format televisivi e pubblicità. Critco, sceneggiatore, giornalista e scrittore, ha diretto diversi cortometraggi e i documentari Strade interrotte e Il pittore dei due mondiDoppio passo è il suo esordio alla regia di un lungometraggio di finzione.

Garden Film è una casa di produzione cinematografca indipendente, fondata nel 2017 a Firenze. Si occupa di film, documentari, cortometraggi, format televisivi e pubblicità. Ha realizzato numerosi progetti cinematografici, tra i quali Strade interrotte (2020), Lawrence (2021), Insieme a loro (2021), Los Tres Mario (2021) e Il pittore dei due mondi (2022).