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25 febbraio 2016

Presunta morte naturale - un dramma pubblico

ARGOT STUDIO
Margine Operativo

3 - 6 marzo 2016


ideazione/drammaturgia: Pako Graziani
regia: Alessandra Ferraro e Pako Graziani
con: Tiziano Panici
musiche: Dario Salvagnini

light designer Valerio Maggi
produzione: Margine Operativo

in collaborazione con: Kollatino Underground, Argot Studio, Attraversamenti Multipli        

Quattro giorni di repliche straordinarie per lo spettacolo
Presunta morte naturale, in scena dal 3 al 6 marzo 2016 all’Argot Studio di Roma. Da un’idea di Alessandra Ferraro e Pako Graziani lo spettacolo ripercorre la storia di Stefano Cucchi, geometra trentunenne morto a Roma il 22 ottobre 2009 per presunta morte naturale. Una settimana prima era stato arrestato per spaccio: sette giorni nelle mani dello Stato, dai carabinieri alla polizia penitenziaria, dai magistrati ai medici del carcere e  dell’ ospedale. La famiglia lo rivedrà dietro una teca di vetro: sul suo corpo, inequivocabili segni di percosse. Tiziano Panici dà voce e corpo alla storia di Stefano, attraverso una drammaturgia che affronta la sua vicenda da prospettive diverse, un intreccio di fonti e di voci diverse che si accavallano e si rincorrono.

Note di regia:
"Presunta morte naturale è spettacolo nato da una necessità: che  non si ripeta più quello  che è successo già troppe volte. Molte sono le storie "simili" a quella di Stefano, la storia di Federico Aldrovandi,  quella di Davide Bifolco solo per ricordarne alcune. Presunta morte naturale nasce   sia  dalla consapevolezza che  quello che è successo a Stefano poteva succedere a ciascuno di noi, ad un nostro fratello,  ad un nostro amico sia come contributo al  coraggio incredibile non solo della famiglia di Stefano, ma anche di tutte quelle famiglie e  dei cittadini    che non hanno accettato le versioni ufficiali e hanno intrapreso lunghe  battaglie per chiedere verità e giustizia. La storia di Stefano ci ha colpito  anche  perché viviamo a Torpignattara  il quartiere di Roma  dove Stefano Cucchi abitava e dove tuttora vive la sua famiglia.  I  muri del quartiere dove viviamo, le strade che attraversiamo quotidianamente sono piene di scritte per Stefano, è una memoria pubblica che ci interroga. Il nostro spettacolo è il nostro "piccolo" contributo perché nessuno più muoia come Stefano  per " presunta morte naturale".  
(Pako Graziani e Alessandra Ferraro)
Margine Operativo è un progetto artistico multidisciplinare. I suoi campi d’azione sono: il teatro, le arti performative, il video. Fin dall’inizio del suo percorso ha avuto una natura poliforme che lo ha portato ad agire su più fronti della creazione artistica contemporanea: dalla produzione di spettacoli teatrali e di formati performativi in bilico tra diversi codici artistici, alla ricerca sul linguaggio video che spazia dalla realizzazione di documentari ai format televisivi, dai remix di film ai live set visuali. Nel suo DNA porta iscritta la convinzione che l’ arte è un dispositivo che può creare cambiamenti e la propensione alla creazione di connessioni con altri progetti / gruppi e con gli spazi dell’ attivismo culturale. Queste caratteristiche hanno delineato un altra zona di azione di Margine Operativo: l’ideazione e l’ organizzazione di eventi e del festival Attraversamenti Multipli – con cadenza annuale dal 2001 – che si interroga sulle relazioni e interferenze tra i linguaggi artistici contemporanei.           

Tiziano Panici Giovane regista e interprete, nato a Roma nel 1985, sceglie da subito di non intraprendere studi accademici ma di perseguire la sua formazione attraverso l’esperienza diretta sul campo, indagando nuovi percorsi e linguaggi di scena innovativi caratterizzati dall’interazione della voce e del corpo dell’attore con tecnologie digitali, ambienti sensibili e scenografie virtuali, senza mai perdere interesse verso la parola. Dedica molte delle sue prime messe in scena alla nuova drammaturgia italiana e straniera. Dal 2010 è responsabile della direzione artistica del teatro Argot Studio di Roma. Nel 2013, condivide la direzione artistica del progetto Dominio Pubblico: una speciale programmazione artistica che ha come principale obbiettivo quello di diffondere e promuovere le arti sceniche contemporanee e di implementare il coinvolgimento di un pubblico attivo all'interno del progetto stesso.