Agenzia Stampa Aspapress
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19 dicembre 2015
Valeria Marini, madrina dell'AMRI, in visita all'ospedale Gaslini di Genova
Continua l'impegno di Valeria Marini in campo benefico. La bionda amatissima show-girl, il 15 dicembre, ha fatto visita ai bambini ricoverati presso l'ospedale Gaslini di Genova, nelle vesti di madrina dell'AMRI (Associazione per le Malattie Reumatiche Infantili) ed è stata l'ospite d’onore della Festa del Santo Natale, organizzata dal reparto di Pediatria II. Valeria, sempre con il sorriso sul viso, per infondere positività a chi la circondavac ha distribuito tanti bellissimi doni, dedicando un po' del suo tempo a chi è meno fortunato. Ogni anno di più, la Marini dimostra attaccamento e affetto alla causa dell'AMRI e segue con interesse ed impegno le iniziative a sostegno dei bambini malati e delle loro famiglie. AMRI è un’Associazione di volontariato (ONLUS) che opera in favore dei bambini affetti da malattie reumatiche infantili. É nata nel 1992, presso il Policlinico S. Matteo di Pavia, da un gruppo promotore composto da genitori e medici. Dal giugno 2002 opera presso l’Istituto Gaslini di Genova, a seguito del trasferimento del professor Martini attuale direttore di Pediatria II.
16 dicembre 2015
Tamara Donà torna in televisione da grande protagonista: dal 19 dicembre condurrà su laeffe Hashtag
Torna #Hashtag su laeffe con Tamara Donà e la partecipazione straordinaria di Alessandro Bergonzoni. Tre nuove puntate e tre nuove parole per un racconto originaledella contemporaneità tra cultura, scienza, spettacolo e società civile. #SCATTO, #REALTÀ e #COMMEDIA: sono queste le tre nuove parole che segnano il ritorno di #HASHTAG su laeffe (canale 50 DTT e tivùsat, 139 di Sky) in prima tv assoluta a partire da sabato 19 dicembre 2015 alle ore 18.15. A guidare la nuova stagione del programma, nato nel 2013 dalla collaborazione creativa di laeffe ed Eni, è Tamara Donà, che in ogni puntata approfondisce una parola chiave, un hashtag appunto, attraverso la voce di personaggi autorevoli di vari ambiti scientifici e culturali, restituendo un racconto curioso e diverso della contemporaneità. Ad arricchire questo viaggio tutto italiano, la partecipazione straordinaria di Alessandro Bergonzoni, che chiude ogni tappa con un suo pensiero originale ed inedito, tra poesia e teatro, della parola che dà il titolo alla puntata. #SCATTO è l’hashtag attorno cui ruota la prima puntata, in onda sabato 19 dicembre, e il cui significato viene analizzato all’interno di quattro discipline, apparentemente molto lontane tra loro, quali la fotografia, lo sport, la cultura e l’economia. Tamara Donà affronta l’argomento nelle sue varie sfaccettature insieme a Lorenza Bravetta, direttrice del Centro Italiano per la Fotografia – Camera, ambizioso progetto torinese aperto ad ottobre 2015, il giornalista di cultura Rocco Moliterni, l’economista e startupper Matteo Bartolomeo e il giornalista e scrittore sportivo Gianni Mura, cantore dello sport italiano e dei tanti momenti, fugaci e irripetibili, che ne hanno segnato la storia. La seconda tappa del viaggio di #HASHTAG, in onda sabato 26 dicembre sempre alle 18.15, è dedicata alla#REALTÀ, un termine dai molteplici significati, qui reinterpretato in chiave tecnologica e scientifica: come si trasforma in realtà la visione di un futuro possibile? Tra gli ospiti della puntata, Leonardo Benuzzi, local manager del MIT Mobile Experience Lab, il fondatore di Deewear Paolo Bucciol e il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia Roberto Cingolani, inventore, tra i tanti progetti, del celebre e rivoluzionario robot iCub. Sabato 2 gennaio è la volta del terzo e ultimo appuntamento che, partendo dalla parola #COMMEDIA, mira a indagare la difficile arte del far ridere e del raccontare temi importanti, a volte anche scomodi, attraverso questo registro stilistico, declinato nell’ambito del cinema, della narrazione popolare e del teatro.Tamara Donà ne parla con diversi personaggi dello spettacolo e della cultura, tra cui l’attore, regista e scrittore Iacopo Fo, ideatore dello speciale progetto “Il teatro fa bene” per Eni Foundation in Mozambico, ilcritico cinematografico e regista Steve Della Casa, il professore di Antropologia del teatro e Drammaturgia Claudio Bernardi, per concludere con un uomo che sull’arte del far ridere ha costruito tutta la sua carriera televisiva e non solo, Gene Gnocchi. Con #HASHTAG laeffe arricchisce ancora una volta la sua esclusiva offerta d’intrattenimento edapprofondimento culturale, con un progetto innovativo per costruire una riflessione e un dialogo sulla contemporaneità e le sue dinamiche, spaziando attraverso realtà che costituiscono l’identità del nostro paese: la ricerca scientifica, la cultura, lo sport, l’arte, lo spettacolo. #HASHTAG, prodotto da laeffe in collaborazione con Eni, è in onda in prima tv assoluta da sabato 19 dicembre 2015 alle ore 18.15 su laeffe (can. 50 DTT e Tivùsat, 139 di Sky).
15 dicembre 2015
I Venerdì di Propaganda con Giovanni Bellini di Mario dal Bello
Città del Vaticano, 7 dicembre 2015 – «Il divino e l'umano che si toccano, il tempo e il senza tempo in dialogo sereno. È questo il mondo di Giovanni Bellini» contenuto all'interno dell'ultimo volume Giovanni Bellini. I seilenzi (LEV, 2015) curato dal critico d'arte prof. Mario Dal Bello che verrà presentato giorno 11 dicembre alle ore 17,30 presso la Libreria Internazionale Paolo VI (via di Propaganda, , 4). L'incontro fa parte della rassegna culturale de I Venerdì di Propaganda. Temi e Autori curata dalla critica letteraria Neria De Giovanni che introdurrà e coordinerà l'autore del volume in una conversazione attorno al tema de "La Madonna con il Bambino". Un'occasione per incontrarsi, riflettere, ascoltare, viaggiare nell'arte e scambiarsi gli Auguri di un Sereno Natale.
Stefano Massini e la compagnia dello spettacolo "Credoinunsolodio" incontrano il pubblico
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Secondo appuntamento con PIER PAOLO, POETA DELLE CENERI (Teatro Argentina)
Martedì 15 dicembre ore 19
Cosimo Cinieri in PIER PAOLO POETA DELLE CENERI Video-opera di IRMA IMMACOLATA PALAZZO e GIANNANTONIO MARCON Teatro Argentina SALA SQUARZINA Largo di Torre Argentina, 52, Roma Ingresso libero Coordinatore Prof. Gianfranco Bartalotta con COSIMO CINIERI GIANNI DE FEO MARCELLO MAIETTA Direzione, orchestrazione, pianoforte - DOMENICO VIRGILI Batteria e percussioni - MARCO ARIANO Contrabbasso - ROBERTO BELLATALLA Flauto e sax - PIERO BRONZI Violino - CARLO COSSU Fisarmonica - MARCELLO FIORINI Chitarra classica ed elettrica - ANTONIO IASEVOLI Installazione - MAX CIOGLI Pittore-scultore - GIANCARLINO BENEDETTI CORCOS Scenografia - FABIANA DI MARCO Costumi - GIAN MARIA SPOSITO Foto di scena - DANIELE LANCI Video - GIANNANTONIO MARCON Drammaturgia - IRMA IMMACOLATA PALAZZO e GIANNI BORGNA Regia teatrale - IRMA IMMACOLATA PALAZZO Da spettacolo a video-opera. Pier Paolo Pasolini secondo Irma Immacolata Palazzo insieme al compianto Gianni Borgna per la co-scrittura drammaturgica e a Cosimo Cinieri per l'interpretazione diventa PIER PAOLO POETA DELLE CENERI, un'operazione performativa firmata nelle immagini insieme a Giannantonio Marcon e con le installazioni di Max Ciogli che, insieme ad un elaborato live di musica formato da un organico di sei musicisti, mette a nudo le azioni in versi del grande regista, autore e drammaturgo di cui quest'anno si celebrano i 40 anni dalla morte. Dall'apprezzato spettacolo andato in scena all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 25 aprile 2012, la stessa regista - insieme a Marcon - ha rielaborato dunque una performance videografica che gode di una propria autonomia estetica e di un originale temperamento cinematografico. La macchina a spalla, così come amava girare Pasolini con la sua Arriflex, ha consentito di vivere dall'interno i versi, la voce, il canto, le immagini, le azioni, la musica fondendoli in un magma che esalta il paesaggio poetico di Pasolini e che verrà proposto al Teatro Argentina di Roma il 15 dicembre alle ore 19. Dal testo critico di Gabriella Palli Baroni sullo spettacolo "Pier Paolo Poeta delle ceneri": È grande l'emozione che, sin dal titolo Pier Paolo poeta delle ceneri, ci comunica la video-opera ideata da Irma Immacolata Palazzo e Gianni Borgna e firmata per la regia teatrale da Irma Immacolata Palazzo, e per il video insieme a Giannantonio Marcon. Emoziona per la drammatica e altamente lirica voce narrante di Cosimo Cinieri; per l'intensità del dettato e la bellezza e potenza dei frammenti tratti dalle opere di Pasolini in prosa e in versi; per l'originalità dell'idea registica; per l'installazione di Max Ciogli; per le scelte musicali e per gli elementi scenografici di Benedetti Corcos infine: altari-teatrini, lampadine prima colorate da balera poi bianche, bandiere rosse stracciate, travestimenti (l'angelo nero di Gianni De Feo, comprimario con Marcello Maietta), camera e cameraman in scena e in movimento, una lingua di sabbia. Poche volte abbiamo ascoltato e partecipato con tanta vicinanza ad una lettura poetica che qui diviene azione teatrale, pur conservando gli spazi e i tempi del vissuto che si è fatto poesia. Ma sorprende anche la scelta degli scritti, tra i più alti di Pasolini, "brandelli" che appaiono rinnovati e trasfigurati in Cinieri, voce e volto e persona, che dà sostanza e corpo sonoro alle parole del poeta e esalta e potenzia la musica dei suoi versi. Pasolini aveva pensato di intitolare col semplice Le ceneri il libro che poi divenne Le ceneri di Gramsci. Anche una sua autobiografia in versi, pubblicata da Archinto nel 2010, si intitolò Poeta delle ceneri. "Ceneri" era il termine che, più d'ogni altro, racchiudeva in sé il pensiero della morte e segnava tutto il suo cammino d'artista: che altro dice la sua opera - di poesia, di saggistica, di teatro, di cinema - se non l'itinerario arduo e doloroso di Pasolini poeta, la divisione intimamente e dolorosamente sentita tra valori di un vecchio mondo, che non si vogliono perdere, ma che vanno modificandosi e spegnendosi, e il nuovo, che ne è oscura conseguenza e tradimento? Le parole di Pasolini, tratte dai suoi libri, scorrono in un piano-sequenza "potenzialmente infinito", come potenzialmente infinita era la sua idea di cinema; scorrono intensamente vere e profonde, incise, si direbbe, nella maschera forte e antica di Cosimo Cinieri, e fermano sulla scena il colore del tempo, il calore della vita, il dolore della perdita, il conflitto tra passato e presente, la complessità e la conflittualità dell'esistenza, i tragici mutamenti sociali, lo sfiorire della bellezza di un mondo agreste che le lucciole testimoniavano; il pensiero della morte e di sé "scheletro / senza neanche nostalgia del mondo". Si veda, in apertura, Cosimo di spalle con il maglione verde di Pasolini trovato la notte della sua morte: avvia dal "vuoto", lasciato dal poeta, un piano sequenza aperto "all'infinito", su cui si innestano i frammenti della sua storia di uomo e di autore: la fisicità estrema; il disgusto per la folla; il sentirsi indifeso e inerme; il rifiuto di un mondo che coniuga possesso e distruzione; e, a ritroso nel montaggio, l'angelo nero irridente di Ninetto; l'unione affettuosa e ineluttabile con la madre ("Saremo insieme, / presto, in quel povero prato gremito / di pietre grige") e il sacro (Cristo), in cui si manifestano scandalo, verità e risurrezione. E ancora: la diversità che spinge ai margini e l'inferno neocapitalistico; il sogno di una gioia che sola può aprire una stagione di «dolore armato»; la denuncia delle stragi ("Io so…io so…io so") e la rivolta antiborghese; l'utopia di un mondo nuovo (l'Africa) e la poesia "incivile"; il teatro e la scoperta del cinema. Sono tutti i temi che la sapiente regia di Irma Immacolata Palazzo ha riversato in un'opera che unisce lo scavo nella storia di Pier Paolo, "vissuto dentro una lirica", al teatro di parola e alla visività, che la musica, ora popolare ora sublime, mette in risalto e accompagna. Che sia poi il campo di lucciole, con le piccole luci bianche della scena, a chiudere una festa paesana è commovente fondale per un addio, che vede Cosimo Cinieri prostrato allontanarsi nel buio. Con le parole di Edipo re, che richiamano Elliot: "Sono giunto. La vita finisce dove comincia". |
Da Natale il Francisco Ensemble Channel sbarca sul Digitale Terrestre e sul Satellite in tutta Europa
Il Francisco Ensemble Channel, l’unica tv al Mondo dedicata a Papa Francesco, da Natale 2015 approderà anche sul Digitale Terrestre, partendo dal Lazio, e sul Satellite, entrando a far parte della piattaforma multimediale più grande in Europa, Canale Europa Tv, resterà comunque visibile in tutto il Mondo attraverso il web, i telefonini e sulle smart tv di ultima generazione.
Una tv nata nel 2013 in occasione del GMG di Rio di Papa Francesco,ideata e diretta magistralmente dal regista e Art Director internazionale Maximo De Marco, tutor di Sister Cristina e regista di personaggi come Claudia Koll e Fabrizio Frizzi...
Sul Francisco Ensemble Channel, che e’ andato affermandosi ogni anno di più, sino ad arrivare ad un pubblico di oltre un milione di telespettatori sparsi in tutto il Mondo, si possono vedere una varietà di programmi, rivolti principalmente ad un pubblico di giovanissimi, la tv infatti sin dall'inizio ha come obiettivo quello di Evangelizzare attraverso lo spettacolo e la musica le nuove generazioni.
In questo mese in programmazione il film dello stesso De Marco dal titolo "Petali di Rosa" con Claudia Koll e Antonella Ponziani, vincitore al Festival Internazionale del Cinema di Salerno e il film documentario sulle apparizioni di Medjugorje, inoltre le testimonianze di Paolo Brosio e di Claudia Koll e l’ultimissimo video di Sister Cristina, di Friar Alessandro e le hit musicali del momento, da Madonna a Ricky Martin,in più reportage e interviste e ovviamente le ultime omelie di Papa Francesco per l’inizio del Giubileo della Misericordia.
14 dicembre 2015
L'Aquila Film Festival Proiezione in anteprima assoluta del lungometraggio d'animazione italiano "East End"
Domani, martedi 15 dicembre, h. 21:00
c/o Auditorium del Parco dell'Aquila
c/o Auditorium del Parco dell'Aquila
Nell'ambito del L'Aquila Film Festival sarà presentato in anteprima assoluta e in concorso, il lungometraggio di animazione "East End", diretto da Giuseppe Squillaci e Luca Scanferla e scritto a sei mani con Federico Moccia. L'appuntamento è per domani, martedì 15 dicembre alle ore 21.00 presso l'Auditorium del Parco dell'Aquila. L'ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
Il film - prossimamente nelle sale italiane, prodotto da EAR cinema e CANECANE e distribuito nel mondo da AMBI distribution - racconta la storia di un gruppo di bambini del quartiere East End nella periferia romana, che per vedere gratuitamente il derby Lazio-Roma, dirottano sullo stadio Olimpico un satellite militare supersegreto che gli Stati Uniti stanno utilizzando nella caccia al terrorista più pericoloso del mondo, il famigerato Al Zabir Muffat. Così, mentre i protagonisti della politica mondiale gestiscono la crisi strategica causata dalla sparizione del satellite, i bambini, ignari di tutto, devono districarsi in faticose disavventure fatte di bullismo, dispetti e piccoli problemi quotidiani, specchio di una realtà dove il piccolo e il grande, lo straordinario e l'ordinario, si incrociano in continuazione senza incontrarsi mai. Un'avventura esilarante che mette in luce il valore dell'amicizia e della diversità, contornato da personaggi ispirati alla realtà - da Obama a Roberto Saviano, da Francesco Totti a Nanni Moretti, ai due Papi, Bergoglio e Ratzinger, senza tralasciare i politici italiani.
"Intorno ai bambini - dichiarano i registi Giuseppe Squillaci e Luca Scanferla - si muovono degli adulti inadeguati, che influiscono in maniera marginale sulle vite dei figli, in una realtà disgregata e confusa, dove le relazioni familiari risultano prossime alla dissoluzione. Un film dove l'amicizia, la tolleranza e l'accettazione della diversità sono le uniche risposte sensate alla stupidità di un mondo governato dall'egoismo e dall'integralismo".
Dall’infertilità alla gravidanza - nel 2015 più di 320 bambini nati con ProCrea
Il centro di medicina della
riproduzione di Lugano si avvia quest’anno a festeggiare 322 coppie che hanno
realizzato il sogno di avere un figlio, l’80% sono italiani. «Non c’è gioia più
grande di una vita che nasce. Ogni giorno dell’anno può essere Natale»
Quanti sogni è possibile coronare in un anno? Difficile dirlo. Il
centro per la fertilità ProCrea nel 2015 è arrivato a 322. Tanti sono i bambini
nati da coppie con problemi di infertilità grazie alle terapie e ai percorsi
dedicati. Di questi, quasi 260 sono italiani. I restanti sono per lo
più svizzeri, ma non mancano tedeschi, francesi, russi e persino arabi.
«Considerando anche le gravidanze in corso i cui termini sono previsti entro il
2015 dovremmo arrivare a quasi un bambino nato per ogni giorno dell’anno»,
afferma dalla sede di Lugano, in Svizzera, Michael Jemec specialista in
Medicina della riproduzione di ProCrea. «Più che un risultato statistico,
la soddisfazione di aver contribuito alla gioia di molte coppie alla ricerca di
un figlio».
Una gioia che, per chi ha problemi di infertilità, è spesso inattesa. Il
cammino verso la maternità non è per tutti semplice: Quello che per alcune
coppie rappresenta un normale sbocco di una vita affettiva, per altre diventa
un percorso ad ostacoli. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima
che quasi una coppia su sei - circa il 15% delle coppie in età fertile - abbia
problemi di infertilità, ovvero non arrivi ad un concepimento dopo un
anno di rapporti liberi non protetti.
«Per queste coppie il cammino verso la maternità è fatto di alti e bassi, di
ostacoli che sembrano insormontabili, grandi speranze e infinite attese. È
fatto di forza di volontà, di desiderio, di sofferenze e, anche, di un pizzico
di ostinazione. Ma alla fine, quando arriva la gravidanza passa tutto in
secondo piano», aggiunge Jemec. «Di infertilità si parla ancora troppo poco -
aggiunge Jemec -. Troppe persone scoprono di avere dei problemi solamente nel
momento in cui vanno alla ricerca di un figlio. L’importante è non scoraggiarsi
e affrontare questi problemi nel modo più corretto».
I 322 sogni che ProCrea ha realizzato nel 2015 assumono una luce particolare
alla vigilia delle feste natalizie. «La passione per la vita è l’elemento
attorno al quale si radunano la coppia, lo staff del centro e le più moderne
tecniche medico-scientifiche. Il desiderio di un figlio è il punto di partenza
nel quale trovare le giuste risposte alle singole difficoltà perché non ci sono
termini di paragone per descrivere la gioia di una vita che nasce. Il nostro
obiettivo è fare in modo che ogni giorno dell’anno possa essere Natale. E per
il 2015 ci siamo quasi riusciti».
ProCrea - Con una lunga esperienza nel campo della medicina
della riproduzione, ProCrea è il maggiore centro di fertilità della Svizzera ed
è un polo di riferimento internazionale. ProCrea è composto da un’équipe
professionale di medici, biologi e genetisti specialisti in fisiopatologia della
riproduzione. Unico centro svizzero ad avere al suo interno un laboratorio
accreditato di genetica molecolare ,
ProCrea esegue analisi genetiche per lo studio dell’infertilità con tecniche
d’avanguardia. La sede principale è a Lugano in via Clemente Maraini, 8.
Paolo Pellegrin - ANOTHER COUNTRY
Dal 17 dicembre al 31
gennaio alla Leica Galerie Milano, in mostra
gli ideali e i
paradossi dell’America attraverso lo sguardo del grande fotografo italiano
membro di Magnum Photos
Il 17 dicembre 2015 alle ore 18.30,
presso la Leica Galerie Milano in
via Mengoni 4 (angolo Piazza Duomo), si inaugura la mostra Another Country di Paolo
Pellegrin. Tra i più apprezzati fotografi internazionali e membro di Magnum Photos dal 2005, Pellegrin ha
lavorato in alcune delle principali zone di conflitto ed emergenze umanitarie
nel mondo, dalla Palestina allo tsunami in Giappone, dall’Afghanistan all’Iraq
al Kosovo.
Il
progetto presentato alla Leica Galerie è il risultato del viaggio che dal 2010
l’ha visto nel Sud ovest degli Stati Uniti
al confine con il Messico, dove approdano molti immigrati del Centro e Sud
America che cercano di raggiungere gli USA. Un luogo di forti tensioni
razziali, in cui le minoranze – poveri e immigrati legali o illegali – sono al
centro di un intenso controllo da parte della polizia. Nei 30 scatti che
compongono la mostra, lo sguardo di Paolo Pellegrin è rivolto alla violenza
costante e quotidiana della società americana, alla discriminazione razziale,
al problema delle armi, alle disparità economiche e alla cultura della
sorveglianza su poveri e immigrati.
Another
Country è un reportage sociale e di denuncia che mette in luce le
contraddizioni presenti nella cultura e nella società statunitense: tra
tensioni razziali e giochi di potere, tra violenza e senso di ribellione, tra
maniacale controllo della polizia e apparente libertà per le minoranze presenti
nel Paese. Parte del lavoro è inoltre dedicata a Guantanamo Bay e al carcere
statunitense di massima sicurezza che Pellegrin ha fotografato a più riprese
tra il 2006 e il 2012.
“Questi temi mi hanno affascinato, e dopo quel primo
viaggio a sud-ovest sono tornato in America quasi ogni sei mesi. Non ero alla
ricerca di una storia particolare, ma del tentativo di dare un senso a un
ethos. Ho cercato di arrivare al nocciolo di qualcosa sull'America, il suo
spirito e i suoi ideali, e i paradossi che contengono” (Paolo Pellegrin)
PAOLO PELLEGRIN
Paolo
Pellegrin è uno dei più apprezzati fotografi nel panorama internazionale,
membro di Magnum Photos dal 2005.
Ha
ricevuto i più significativi award internazionali, come il Kodak Young
Photographer Award / Visa d'Or at Visa Pour l’Image nel 1996, la Leica Medal of
Excellence nel 2001, l’Hansel-Mieth prize nel 2002, l’Olivier Rebbot prize by
the Overseas Press Club nel 2004, il W. Eugene Smith Grant in Humanistic
Photography nel 2006, la Robert Capa Gold Medal nel 2007, il Deutsche
Fotobuchpreis e il Lucie International Photography Awards nel 2008, il Getty
Image Professional Editorial Photography Grant nel 2009 e il Dr. Erich Salomon
Award nel 2013.
Ha
inoltre vinto il World Press Photo nel 1995, 1998, 1999, 2004, 2005, 2006, 2012
e 2013.
Le sue
foto sono apparse sulle più prestigiose testate internazionali, e ha pubblicato
numerosi libri: 100 Photos of Paolo Pellegrin for Press Freedom (Reporters Sans
Frontières, France, 2013); Paolo Pellegrin (Kunstfoyer der Versicherungskammer
Bayern 2012); Dies Irae (Contrasto, Italy, 2011); Photo Poche (Actes Sud,
France, 2010); As I Was Dying (Actes Sud, France, 2007); Double Blind (Trolley,
2007); Kosovo 1999-2000: The Flight of Reason (Trolley, USA, 2002); L'au delà
est là (Le Point du Jour, France, 2001); Cambogia (Federico Motta Editore,
Italy, 1998) e Bambini (Sinnos, Italy, 1997).
Another
Country – Paolo Pellegrin
Leica Galerie Milano –
Via Mengoni, 4
Dal 17 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016
Orari: lun 14.30-19.30/ mar-sab 10.30-19.30 –
domenica chiuso
Ingresso gratuito
Al Teatro delle Palme il capodanno si festeggia con ‘Caruso, La voce dei due Mondi’
L’associazione Noi per
Napoli omaggia il grande tenore Enrico Caruso con il concerto del primo gennaio
2016, presso il Teatro delle Palme alle ore 19,30.
Lo
spettacolo, nato da un’ idea di Olga
De Maio soprano e Luca
Lupoli tenore esponenti
e rappresentanti legali dell’ Associazione Culturale “ Noi per Napoli”,
in un’alternanza
di arie d’opera,canzoni classiche napoletane e scene che ripropongono i momenti
importanti della vita del tenore, costruisce una panoramica d’insieme sugli
aspetti artistici e umani di Caruso.
Con un cast formato da
quasi 40 artisti in scena tra cantanti, musicisti, attori e coristi, lo
spettacolo con la regia di Gianni Villani e i testi di Barbara
Bonaccorsi, vedrà l’esibizione di Olga De Maio soprano e Luca Lupoli tenore
artisti del San Carlo, reduci dei successi ottenuti al Teatro Politeama, al
Teatro Totò e al Maschio Angioino.
Un’occasione per salutare il
nuovo anno sulle note de “La donna è Mobile, Non ti scordar di me, Core
‘ngrato, O sole mio Na sera ‘e maggio e tanti altri brani che hanno scandito la
vita, la carriera, gli amori e la musica del grande interprete
Lo spettacolo Caruso, La voce dei due Mondi è
destinato non solo agli appassionati della musica e del teatro, ma a tutti gli
amanti della città di Napoli. Amalgamando la rappresentazione fedele della vita
di Caruso con l’esecuzione di un vasto repertorio delle sue opere lo spettacolo
saprà raffigurare a tutto tondo il personaggio, l’uomo e l’artista che ha
scritto una pagina fondamentale della musica a Napoli. Per gli amanti del
teatro, la natura dello spettacolo non potrà che essere un’importante novità:
distaccandosi dai canoni classici della narrazione biografica, l’alternanza tra
la musica e la rappresentazione teatrale regalerà allo spettatore uno spunto di
rilievo dal punto di vista della struttura narrativa.
Artisti
lirici: Olga De Maio
soprano, Luca Lupoli tenore,Marco Cristarella Orestano baritono, artisti del
Teatro San Carlo, Lucio Lupoli tenore .
Attori: Massimo Bonaccorsi, Maira Baldari, Barbara Bonaccorsi, Maurizio Rata, Mariano Grillo, Fabio Felsani, Maria Senese, Luciano Scarpati, Sergio De Simone.
Ensemble orchestrale: Maurizio Iaccarino pianoforte, Cira Romano arpa, Valerio Starace violino, Giovanna Moro violino, Artan Tauzi violoncello.
Coro dell'Associazione Culturale A.Barchetta
Direttore: Antonio Barchetta
Direttori di scena: Matteo Campagnoli, Diego Macario e Susan Cevani
Disegno luci: Marco de Cesare.
Attori: Massimo Bonaccorsi, Maira Baldari, Barbara Bonaccorsi, Maurizio Rata, Mariano Grillo, Fabio Felsani, Maria Senese, Luciano Scarpati, Sergio De Simone.
Ensemble orchestrale: Maurizio Iaccarino pianoforte, Cira Romano arpa, Valerio Starace violino, Giovanna Moro violino, Artan Tauzi violoncello.
Coro dell'Associazione Culturale A.Barchetta
Direttore: Antonio Barchetta
Direttori di scena: Matteo Campagnoli, Diego Macario e Susan Cevani
Disegno luci: Marco de Cesare.
L’associazione Noi per Napoli
nasce nel 1991 con lo scopo di collaborare alla soluzione dei problemi sociali
e morali che angustiano la città di Napoli.
Noi per Napoli mette in campo
risorse umane e competenze a favore della promozione umana, dell’arte, del
tempo libero e dell’assistenza ai ragazzi svantaggiati e agli anziani. E’
impegnata sul territorio con progetti volti a garantire l’accesso all’istruzione
di giovani e adulti e ad avvicinare i cittadini all’alba cultura e alle
molteplici attività ricreative vissute come un’occasione di socializzazione e
d’incontro.
E' importante salvare la natura
Di e regia di Enzo
Fasoli
UNA FAVOLA raccontata
in tre versioni: I PICCINI (infanzia e primarie),
PER GRANDICELLI
(primarie e medie) e, IL DOVERE PER I
GRANDI (adulti)
Arbor’s Day ovvero “La
Festa degli Alberi” ebbe origine nella città di Nebraska City nel Nebraska nel 1872 da J. Sterling Morton. Il primo Arbor Day fu indetto il 10 aprile 1872 e si stima che circa 1
milione di alberi vennero piantati quel giorno nel Nebraska. “I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si
pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e
alle sofferenze degli esclusi.” (Enciclica Laudate Sìi – Papa Francesco)
Con le Muse in Scena puoi mettere a dimora un albero nella
tua scuola anche dopo il 21 Novembre (giorno della Festa degli Alberi in
Italia).
L’ambiente
dove si vive è devastato dall’uomo ma, può migliorare con l’impegno di
tutti.
“Salvare la natura”
è una fiaba teatrale ecologica proposta per
i bimbi delle materne e i primi 2- 3
anni delle elementari in uno
versione da fiaba ambientata in una foresta fatata i cui personaggi, le musiche
e i colori che ricordano le nostre realtà contadine.
Possiamo veramente “Salvare
la Natura” con la raccolta differenziata, con l’energia alternativa, con il
sole, la pioggia, con un maggiore rispetto delle piante e tutto ciò che ci
circonda?
La favola guiderà i più
piccoli al rispetto dell’ambiente che già fin dalla tenera età può essere utile
da imparare e insegnare ai più grandi, compresi i genitori che basta poco per
aiutarci a vivere meglio rispettando quando ci circonda.
Per i ragazzini degli ultimi anni delle elementari e delle medie “Salvare
la Natura” esce dal
mondo della favola e si trasforma nella realtà quotidiana con un tracciato più
esemplificativo. Ai ragazzi viene presentato il loro futuro non certo positivo,
del quale non sono colpevoli. Davanti all’esistenza della distruzione, se non
vi si porrà rimedio, e senza catastrofismo, dovranno essere promotori e
ambasciatori affinché il loro futuro non peggiori.
Per i più piccoli sarà
un gioco, per i più grandi una partecipazione per riflettere.
Disponibile anche date su richiesta a teatro e/o interno istituto
Teatro DELLE EMOZIONI
via Tor Caldara 23 - 00179 Roma
Per info e prenotazioni: Ass.Cult. Le Muse In Scena
Tel. 06 7823381 cell. 338 1604968 - Fax 1786058876)
I GRANDI MUSEI NEL XXI SECOLO raccontati dai loro direttori
TEATRINO DI PALAZZO GRASSI
Tornano gli appuntamenti con I Grandi Musei nel XXI secolo, il ciclo di incontri che invita i direttori dei più importanti musei francesi a discutere delle nuove impegnative sfide che le istituzioni museali devono affrontare nel ventunesimo secolo.
Lunedì 14 dicembre 2015 - Fabrice Hergott, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris
Lunedì 18 gennaio 2016 - Laurent Le Bon, Musée national Picasso-Paris
Lunedì 8 febbraio 2016 - Sylvie Ramond, Musée des Beaux-Arts de Lyon
Dopo il successo della prima edizione che ha coinvolto come ospiti Alain Seban, presidente del Centre Pompidou, Guy Cogeval, presidente del Musée d’Orsay e Jean-Luc Martinez, presidente del Musée du Louvre, il Teatrino di Palazzo Grassi e l’Alliance française di Venezia presentano una nuova serie di tre incontri dedicati alle sfide che i musei del nostro tempo si trovano ad affrontare attraverso la viva voce dei loro direttori.
Il primo appuntamento è in calendario per lunedì 14 dicembre 2015 alle ore 18.00 e vedrà la partecipazione di Fabrice Hergott, direttore del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris dal 2006, in conversazione con Martin Bethenod, direttore di Palazzo Grassi-Punta della Dogana. Il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris è ospitato dal 1961 nell’ala orientale del Palais de Tokyo, costruito nel 1937 in occasione dell’Esposizione universale. Dal 2 ottobre 2015 al 7 febbraio 2016 il MAM ospita una grande mostra dedicata a Andy Warhol, in cui è esposta per la prima volta in Europa la serie Shadows, un insieme di 102 tele serigrafate per 130 metri di lunghezza totale.
Il ciclo di incontri proseguirà lunedì 18 gennaio 2016 con Laurent Le Bon, direttore del Musée national Picasso-Paris dal 2014, in conversazione con Martin Bethenod. Il Musée Picasso, dopo essere stato chiuso per 5 anni per ristrutturazione, ha riaperto in una veste completamente rinnovata il 25 ottobre 2014 in occasione dell’anniversario della nascita di Pablo Picasso. A ottobre 2015 ha celebrato il suo trentesimo anno di attività inaugurando la mostra “¡Picasso! L’exposition anniversaire”, accompagnata da una speciale programmazione culturale e scientifica volta a offrire un nuovo sguardo sulla collezione del museo. In precedenza Laurent Le Bon è stato a capo del progetto del Centre Pompidou -Metz, prima esperienza in assoluto di museo decentralizzato, di cui è divenuto direttore nel 2010.
L’ultimo appuntamento in calendario sarà lunedì 8 febbraio 2016 con Sylvie Ramond, direttrice del Musée des Beaux-Arts de Lyon in dialogo con Pierre Rosenberg, presidente onorario del Musée du Louvre. Il Musée des Beaux-Arts de Lyon, con la sua monumentale sede in un’abbazia del XVII secolo, è uno dei maggiori musei francesi ed europei; la sua ampia collezione - dalle antichità all’arte moderna - si arricchisce continuamente grazie a una politica intensa di acquisizioni: tra le più recenti figura La Fuite en Égypte, il capolavoro di Nicolas Poussin. Prima di diventare direttrice del Musée des Beaux-Arts de Lyon nel 2004, Sylvie Ramond è stata direttrice del Musée Unterlinden di Colmar dal 1989 al 2004.
Gli incontri sono a ingresso libero sino a esaurimento posti e si svolgeranno in francese con traduzione simultanea in italiano.
Tutti gli appuntamenti del Teatrino sono comunicati, costantemente aggiornati, sul sito di Palazzo Grassi nella rubrica “attività”,
Partner istituzionale
Grande debutto degli allievi attori diversamente abili e normodotati dell’Accademia L’Arte nel Cuore al Teatro San Genesio con “O’ Scarfalietto”
Lo spettacolo sarà in scena da 17 al
20 dicembre 2015
“Dove c’è talento, non esistono le barriere” lo ha detto l’attrice e regista Imma Piro che il 17 dicembre alle 20.30 presenterà al Teatro San Genesio la commedia “’O Scarfalietto”. In scena gli speciali allievi dell’Accademia l’Arte nel Cuore, presieduta da Daniela Alleruzzo, primo esperimento in Europa di formazione nel mondo dello spettacolo per disabili e normodotati che recitano, cantano e ballano fianco a fianco abbattendo le barriere del pregiudizio. “Il testo, dinamico e spiritoso – spiega la Piro - è occasione stimolante per i ragazzi dell’Accademia da una parte per mettersi alla prova con i ritmi incalzanti della commedia italiana e dall’altra per farsi portavoce di un messaggio molto prezioso per l’Arte nel Cuore, il talento abbatte tutte le barriere”.
“O Scarfalietto” è un’opera scritta da Eduardo Scarpetta nel 1881 ed è ispirata all’opera francese La Boulé di Meilhac e Halévy. Il teatro napoletano è quasi sempre teatro di autore che è anche attore, ed è in questa peculiarità che discende direttamente dalla commedia dell’arte la forza comica e drammaturgica. Scarpetta qui riprende il modello francese, e lo fa esplodere: da vero innovatore scopre forme nuove partendo dalle radici.
La commedia ruota tutta attorno al personaggio di Felice Sciosciammocca, una delle maschere più frequenti nelle opere di Scarpetta, che racchiude in sé i caratteri fondamentali della commedia napoletana – e di sua moglie Amalia. Michele il servitore ordisce una trama contro i due coniugi i quali cominciano a litigare continuamente a causa dei tanti quotidiani fraintendimenti, a cominciare dall’invadente “scarfalietto” (scaldaletto) che tormenta le notti trascorse nel talamo nuziale. Un giorno, esausti l’uno dell’altra, decidono di separarsi convocando i rispettivi avvocati.
A questo punto entrano in scena altri molteplici personaggi che amalgamandosi intorno alle vicende più esilaranti dei due coniugi, convergeranno nell’epilogo, in un’aula di tribunale, per quella che è una delle chiusure di atto più celebri della commedia napoletana. Ma è tutta la storia, e non solo il colpo di scena finale, a snodarsi in un’atmosfera esagerata ed inverosimile che è debitrice sia del vaudeville che della pochade, generi tra i più frequentati a fine ottocento.
Lo spettacolo è realizzato interamente dall’Accademia L’Arte nel Cuore con i propri allievi attori, danzatori e con la supervisione di Daniela Alleruzzo.
Regia e adattamento di Imma Piro, scenografie di Pasquale Cosentino, costumi di Annalisa Di Piero, coreografie di Maria Isabel Rincon e Francesca Cinanni.
“Nonostante Tutto”
Il nuovo album in uscita il
22 gennaio 2016
(Tanta Roba Label /
Universal Music Italia)
GEMITAIZ (Davide De Luca, classe ’88) il prossimo 22 gennaio
pubblicherà con Tanta Roba Label e Universal Music Italia, il nuovo lavoro di
studio dal titolo “NONOSTANTE TUTTO”.
Più che in ogni altro caso per
Gemitaiz sono i numeri sempre in ascesa a parlare e la positiva risposta che
ogni sua produzione registra non appena viene resa disponibile (in ordine di
tempo basti citare il mixtape QUELLO CHE VI CONSIGLIO Vol. 6 disponibile
gratuitamente e con più di 300.000 download in pochi giorni). Con un album al
primo posto in classifica Fimi-GfK (KEPLER con Madman - maggio 2014), un
conseguente disco d’oro per le vendite, un’intensa e prolifica serie di
concerti in tutta Italia, il nuovo atteso lavoro di studio sarà nei prossimi
giorni anticipato dall’inedito “SCUSA”.
Gemitaiz, la scorsa estate ha
pubblicato il brano crossover “Bene” affiancandosi al duo di produttori
Frenetik & Orange ed ha reso disponibile un video diretto da Fabrizio Conte
che, ad oggi, conta più di 3 milioni di visualizzazioni.
GEMITAIZ “NONOSTANTE TUTTO”
: 22 gennaio 2016
TURISMO - ROMA CAPITALE SOSTITUISCE PROMOTER TURISTICI CON 100 VOLONTARI
USB, LE ISTITUZIONI TUTELINO IL
DIRITTO AL LAVORO
Si è svolto questa mattina a Roma
l'incontro tra una delegazione di promoters turistici organizzati con l'Unione
Sindacale di Base e la vice Capo di Gabinetto del Commissario Straordinario
Tronca, Rossella Matarazzo.
I lavoratori, interdetti dall'attività
di promozione di tour turistici da ben due ordinanze del Commissario Tronca,
dopo aver esposto le conseguenti gravi difficoltà in cui ora versano centinaia
di famiglie hanno richiesto alla Dott.ssa Matarazzo un intervento urgente volto
al ripristino immediato dell'attività lavorativa.
"Questa vicenda sta facendo
emergere aspetti rilevanti”, osserva Fabiola Bravi dell'Unione Sindacale di
Base. “Sarà forse una semplice coincidenza, ma dopo aver emanato lo scorso 25
novembre la prima ordinanza che mette fuori gioco i promoters turistici, a
distanza di soli cinque giorni il Commissario Tronca ha pubblicato ben tre
bandi per il reclutamento di 100 volontari da impiegare nei poli turistici con
maggiore affluenza di pellegrini. Alquanto paradossale che tra gli obiettivi
che i volontari reclutati dovranno raggiungere vi sia ‘l'apprendimento
delle capacità progettuali, organizzative e gestionali del lavoro di gruppo
finalizzato alla promozione culturale del patrimonio archeologico e
storicoartistico’”.
"Così, con due ordinanze, Tronca
stronca centinaia di posti di lavoro e contemporaneamente apre nello stesso
ambito le porte al lavoro gratuito – denuncia la sindacalista USB - offrendo
formazione on the job sebbene abbia a disposizione figure professionali
già altamente qualificate e formate a svolgere le stesse attività".
“Non vorremmo che migliaia di lavoratori
divengano le vittime sacrificali di uno spostamento delle attività di
promozione turistico-culturale durante il Giubileo in forma esclusiva e
preferenziale alle agenzie gestite dal Vaticano e all'Amministrazione
Capitolina. Anche per questo, unitamente al prossimo incontro che la Vice Capo
di Gabinetto Matarazzo si è impegnata a convocare, solleciteremo anche
l’intervento della Regione Lazio”, conclude Bravi.
"Ti porterò con me". Storie di giovani e dei loro maestri di strada
Il nuovo spettacolo di Pierluigi Bartolomei
Anteprima nazionale a Roma
18 dicembre 2015 ore 20.30
Teatro Italia
Spettacolo di storytelling con ingresso gratuito
Con il ricavato delle offerte sarà possibile aiutare alcune famiglie di migranti
ospitate dalla Caritas di Roma
Quando vedi un ragazzo col piercing e il sopracciglio rigato, ricorda: hai davanti un piccolo Dante. È così che la pensano Pierluigi Bartolomei e un pugno di professori di una scuola di periferia voluta da san Giovanni XXIII e san Josemaría Escrivá. Laddove gli altri vedono ragazzacci, figli di migranti o disagiati, Pierluigi e i suoi vedono opere d’arte intrappolate in blocchi grezzi, pieni di umanità. Il 18 dicembre va in scena il più grande spettacolo della vita: le lacrime, le risate, le battute fulminanti di questi piccoli Dante in cammino. A Natale dopo lo shopping, fai un regalo al tuo cuore: ti aspettiamo al Teatro Italia.
Lo spettacolo è gratuito, ma richiede prenotazione. All’ingresso sarà possibile fare una donazione libera a favore di alcune famiglie di migranti ospitate nelle strutture della Caritas di Roma. Per iniziare bene il Giubileo della misericordia…
In teatro sarà inoltre possibile acquistare il libro di Pierluigi con le storie dei ragazzi e la prefazione di Francesco Totti (anche una parte del ricavato dalla vendita dei libri sarà devoluto alla Caritas di Roma)
L’EVENTO
Roma – venerdì 18 dicembre alle ore 20.30 presso il Teatro Italia (Via Bari, 18) si terrà la «prima» del nuovo spettacolo ideato e interpretato da Pierluigi Bartolomei e liberamente ispirato al libro Ti porterò con me (Edizioni Ares). Parteciperanno Alessandro Papotto (fiati) e Massimo Alviti (chitarra). L’evento è organizzato da Ares in collaborazione con la scuola Elis e la Caritas di Roma. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti (ma è necessario prenotarsi scrivendo a prenota.teatro.italia@gmail.com). Le offerte raccolte, così come una percentuale del ricavato dalla vendita dei libri, saranno devolute alla Caritas per le iniziative a favore di rifugiati e migranti.
IL LIBRO
«Ci sono cose nella vita che valgono più delle altre e io credo che i ragazzi di via Sandri le abbiano capite scegliendo di venire a scuola al Centro ELIS. Prima di tutto l’educazione, la sincerità e l’umiltà che fa della persona, una brava persona». Dalla Prefazione di Francesco Totti
Educare è una delle sfide più complesse e appassionanti del nostro tempo. Ed è la vocazione che anima le pagine, così cariche di vita, di humour e di colori, di Pierluigi Bartolomei, preside della scuola Elis di via Sandri a Roma, che ha raccolto tra i suoi allievi, una sorprendente «galleria» di storie di redenzione. Sono storie così intense da far invidia a un esperto sceneggiatore, avventure di ragazzi passati dall’abisso (violenza, droga, povertà o semplicemente dolore) alla luce di un lavoro qualificante e di un nuovo progetto di vita.
L’AUTORE
Pierluigi Bartolomei, laurea in Economia e commercio, cinque figli, un passato da aspirante attore cinematografico e una forte passione per il teatro, specialmente per il cabaret, è direttore della scuola di formazione ELIS e docente di Comunicazione efficace e public speaking. «Romano de Roma», figlio di un poliziotto, Gregorio, e della sora Margherita, ai quali dedica questo libro, scopre ben presto un’altra vocazione, quella di educatore, che realizza pienamente con i suoi ragazzi del Centro ELIS nei quali si rivede così com’era alla loro età.
Concerto di Natale della Banda della Marina Militare italiana - Fondazione Telethon (Teatro Parioli, 22 dicembre)
MARTEDÌ 22 DICEMBRE ORE 21.00
CONCERTO DI NATALE DELLA
BANDA MUSICALE DELLA MARINA MILITARE ITALIANA
Dai grandi brani della musica operistica per banda alle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema, passando per i classici della tradizione natalizia!
L'intero ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione Telethon.
BIGLIETTO POSTO UNICO € 15,00
Teatro Parioli Peppino De Filippo
Via Giosuè Borsi, 20 - 00197 Roma
Sito Ufficiale:
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