Agenzia Stampa Aspapress

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29 ottobre 2015

Pietro Valsecchi presenta "CHIAMATEMI FRANCESCO" diretto da Daniele Luchetti


PIETRO VALSECCHI
presenta
CHIAMATEMI FRANCESCO
IL PAPA DELLA GENTE
regia di DANIELE LUCHETTI
con RODRIGO DE LA SERNA e SERGIO HERNÁNDEZ
MURIEL SANTA ANA, JOSE ANGEL EGIDO, 
POMPEYO AUDIVERT, PAULA BALDINI
e con ALEXANDER BRENDMUHL
con la partecipazione di MERCEDES MORÁN
NELLE SALE DAL 3 DICEMBRE
Una produzione                     Una distribuzione



"Chiamatemi Francesco" è il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. È un viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo, sullo sfondo di un paese – l'Argentina – che ha vissuto momenti storici controversi, fino all'elezione al soglio pontificio nel 2013.
Negli anni della giovinezza Jorge è un ragazzo come tanti, peronista, con una fidanzata, gli amici, e una professoressa di Chimica, Esther Ballestrino, cui rimarrà legato per tutta la vita. Tutto cambia quando la vocazione lo porterà a entrare, poco più che ventenne, nel rigoroso ordine dei Gesuiti.
Durante la terribile dittatura militare di Videla, Bergoglio viene nominato, seppur ancora molto giovane, Padre Provinciale dei Gesuiti per l'Argentina. Questa responsabilità in un momento così tetro metterà alla prova, nel modo più drammatico, la fede e il coraggio del futuro Papa. Jorge nonostante i rischi si impegnerà in prima persona nella difesa dei perseguitati dal regime – ma pagherà un prezzo umanamente altissimo vedendo morire o "scomparire" alcuni tra i suoi più amati compagni di strada.
Da questa esperienza Bergoglio uscirà cambiato e pronto a vivere il suo impegno futuro nella costante difesa degli ultimi e degli emarginati. Divenuto Arcivescovo di Buenos Aires continuerà la sua opera di aiuto agli abitanti delle periferie, difendendoli dalle sopraffazioni del potere e promuovendone la crescita individuale e collettiva. Il racconto si conclude con l'indimenticabile serata in cui, in una piazza San Pietro stracolma di folla, Jorge Bergoglio vestito di bianco e con una croce di ferro, saluterà il mondo con il nome di Francesco, con la schietta semplicità e l'umanità profonda con cui tutti siamo abituati a conoscerlo.

PER 6 ITALIANI SU 10 IL RISVEGLIO E’ UN INCUBO, DAGLI ESPERTI ARRIVA IL DECALOGO DEL BUONGIORNO

Stress, nervosismo e nessuna voglia di alzarsi dal letto, il risveglio è una sfida quotidiana con se stessi per il 61% degli italiani. Secondo gli esperti però è possibile vincere queste difficoltà con il “decalogo del buongiorno”, 10 consigli da mettere in pratica durante la prima colazione, uno dei pasti fondamentali per iniziare bene la giornata
Il risveglio mattutino è il momento in cui si decide con quale spirito si affronterà la giornata. Lo stato d’animo che si acquisisce al suonare della sveglia influenza, oltre all’umore, la produttività e il rapporto che si avrà nel corso della giornata con famigliari e colleghi. Ben 6 italiani su 10 però identificano questa fase della giornata come un vero e proprio incubo, un trauma impossibile da affrontare con energia e spensieratezza, che influenza negativamente tutto il corso della giornata: se il 71% degli italiani afferma di svegliarsi nervoso, il 52% è molto assonnato o, nel 39% dei casi, addirittura arrabbiato. Secondo psichiatri e nutrizionisti l’antidoto perfetto per vincere la “crisi da risveglio” è la colazione, il momento ideale per ritrovare la pace dei sensi (65%), l’armonia con la famiglia (57%) e acquistare il giusto umore per affrontare la giornata (48%). Tra i consigli contenuti nel “decalogo del buonumore”, dedicare più tempo alla prima colazione, ricordarsi di dialogare con i propri vicini di tazza, spegnere tv e smartphone. 
E’ quanto emerge da uno studio condotto da Nestlé su circa 1800 italiani, maschi e femmine di età compresa tra i 18 e i 65 anni, condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) in occasione del lancio del video su YouTube “Insieme per un buon giorno” (https://www.youtube.com/watch?v=rhF5yYqj6yk), attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per esaminare in che modo gli italiani affrontano il risveglio e il rito della colazione.
“È risaputo che la prima colazione sia uno dei pasti fondamentali della giornata – commenta il Dott. Nicola Sorrentino, Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica – Interrompe il digiuno della notte e fornisce la giusta energia per riprendere le attività psico-fisiche. Circa il 30% degli adulti sceglie alimenti sbagliati sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Per una prima colazione completa ed equilibrata non dovranno mancare una porzione di cereali e derivati, una tazza di latte o yogurt e frutta fresca di stagione. Il latte e i suoi derivati forniscono proteine, calcio, fosforo e potassio. Anche le persone intolleranti al lattosio possono godere di tutti i principi nutritivi del latte, optando per il latte a ridotto contenuto di lattosio il quale permette una migliore digeribilità e mantiene inalterate qualità e bontà. Il latte è la bevanda d’elezione mattutina che unita al caffè, crea il “cappuccino” ormai famoso in tutto il mondo. Il caffè contiene più di 900 sostanze diverse ed individuarle tutte non è facile”.

La colazione è il primo momento della giornata dedicato a se stessi, un lasso di tempo che può aiutare a organizzare le attività della giornata e ottenere l’energia e la serenità necessarie per affrontarle. A dispetto delle raccomandazioni degli esperti però, il 14% degli italiani non la consuma nemmeno, mentre il 39% dedica a questo fondamentale pasto solo fino a un massimo di 5 minuti del proprio tempo. Scende al 29% la percentuale di coloro che dedicano alla colazione fino a 10 minuti, mentre si ferma al 15% per chi vi dedica fino a mezz’ora. Il 21% delle persone la consuma inoltre in solitudine, sui mezzi pubblici (10%), appena arrivati sul luogo di lavoro (12%) o a direttamente a letto (6%), precludendosi le possibilità di dialogo e confronto che la prima colazione offre. Ben il 35% degli italiani invece preferiscono fare una colazione veloce al bar.

Secondo gli ultimi dati emanati da Eurisko (2014) inoltre la colazione del 15% degli italiani è composta soltanto da un caffè, mentre il 25% vi aggiunge una brioche. L’indagine ha fatto emergere inoltre dati preoccupanti per quanto riguarda il trend degli ultimi 10 anni: se nel 2004 era il 92% la percentuale di coloro che non rinunciavano alla colazione, negli ultimi due anni questa si è abbassata all’86%. Un altro dato interessante riguarda il rapporto tra la percentuale dei giovani che non consumano il primo pasto della giornata e il comportamento alimentare dei genitori: se uno di questi ultimi infatti non consuma la prima colazione, la percentuale dei giovani “breakfast-free” sale dall’11% fino al 26%.

A sottolineare l’importanza della buona colazione interviene lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano: “Anche se la colazione è ancora troppo spesso un pasto sottovalutato in Italia, si tratta di un momento che andrebbe valorizzato come un rito. Anche 15 minuti possono bastare, ma i vantaggi che ne conseguono durano tutta la giornata. Non è facile trovare il tempo per fare colazione, soprattutto a causa della sensazione di essere di fretta causata dall’ansia anticipatoria per la giornata impegnativa che ci aspetta. E' quindi importante dare qualità al tempo della colazione: molti individui sono in tensione di prima mattina e il loro corpo non è ben disposto ad assumere cibo. Staccare dalla trance della giornata che sta per cominciare è quindi fondamentale per iniziare bene la giornata: contemplare la propria famiglia o commentare insieme le notizie dal mondo sono ottime soluzioni. Il valore sociale della colazione è rilevante: svegliarsi e stare insieme alla propria famiglia, con gli odori e i sapori del caffè, influenza la qualità del nostro umore, attraverso il sistema della gratificazione. Diversi studi hanno rilevato che una prima colazione adeguata è associata nei bambini ad un miglioramento della capacità di memorizzazione, del livello di attenzione e della comprensione durante la lettura e dell’ascolto. La prima colazione, infatti, fornisce i nutrienti indispensabili per il sistema nervoso centrale e, a lungo termine, migliora l’apporto nutrizionale complessivo della dieta”.

Per le famiglie italiane infatti fare una buona e salutare prima colazione non significa solamente mangiare insieme. Per il 75% delle persone infatti questa routine che si ripete ogni mattina rappresenta anche un'importante occasione di confronto e dialogo. Col proprio compagno di tazza si parla dei più svariati argomenti, dal lavoro (64%) alle commissioni da programmare per la casa (61%), dalla scuola per gli studenti (45%) ai problemi del quartiere (38%), fino alle questioni politiche (34%), alle notizie sportive (31%) e ai fatti di cronaca nazionale (28%). Solo un italiano su 3 focalizza la propria attenzione sulla televisione (31%) e sul pc (27%), mentre addirittura il 76% delle persone controlla il proprio smartphone e le notifiche dei social network.

L’Italia è un Paese eterogeneo riguardo gli usi e i costumi, che variano anche a brevi distanze. A questa logica non sfugge nemmeno la colazione, che infatti ha delle peculiarità rispetto alle regioni in cui si consuma. Dallo studio è emerso infatti che nelle regioni settentrionali il primo pasto si consuma principalmente tra le mura domestiche (65%) in compagnia della propria famiglia (54%) poco dopo le 7.00. Al Centro invece la prima colazione si effettua più spesso da soli (25%) dopo le 7.30, con una media di circa 15 minuti di tempo dedicato. Al Sud infine la colazione non viene consumata da oltre il 20% delle persone, la media più alta nello Stivale, e l’orario medio si spinge oltre le 8.00. 

Numerose anche le differenze nell’accingersi alla colazione tra uomini e donne del Belpaese. Mentre il 90% delle appartenenti al gentil sesso non vi rinuncerebbe mai, solo per l’81% dei maschi ricopre la stessa importanza. Gli uomini inoltre variano decisamente meno il menu (14%), saltano più frequentemente uno dei pasti più importanti della giornata (21%) e lo consumano più spesso fuori casa (35%) rispetto alla sfera femminile che sceglie diversi e più fantasiosi abbinamenti culinari (56%) e preferiscono il tavolo della cucina (49%) al bancone del bar. Il 40% dei giovani invece, indifferentemente uomini e donne, dai 18 a i 30 anni, saltano molto spesso la colazione.

Interessante anche il dato che fa riferimento alle pietanze scelte per la prima colazione che, nell'86% delle famiglie, sono gli stessi per genitori e figli. In top alla lista dei gradimenti si trova il gettonatissimo caffè (64%), seguito dal latte, protagonista della colazione del 41% della popolazione, e i popolari biscotti, immancabili per il 37% delle persone. Chiudono la top 10 dei cibi preferiti dagli italiani le brioches (30%), i cereali (26%), i succhi di frutta (25%), i modificatori solubili (orzo, cacao, caffè (23%), il thè (22%), il cappuccino (21%) e le tisane (16%).

ECCO INFINE IL “DECALOGO DEL BUONUMORE” STILATO DAGLI ESPERTI:
OCCHIO AL MENU 
Addirittura il 30% delle persone segue un menu sbagliato per la propria prima colazione. Per una colazione completa ed equilibrata non dovranno mancare una porzione di cereali e derivati, una tazza di latte o yogurt, e frutta fresca di stagione.

LA CARICA PER UN BUON GIORNO E PER LA MENTE 
E’ fondamentale non dimenticarsi di fare colazione ogni mattina, non solo per l’apporto dei nutrienti necessari al nostro organismo, ma anche per affrontare al meglio la giornata con la giusta carica a livello mentale: non farla rischia di far insorgere ansia, spossatezza e nervosismo eccessivo.

AD OGNUNO LA PROPRIA BEVANDA 
Iniziare la giornata con una bevanda gustosa e appagante garantisce un maggior tasso di buonumore. Grazie alla praticità e versatilità dei prodotti solubili nel latte, ognuno può godersi ciò che preferisce: caffè per iniziare la giornata, oppure orzo per chi ama il gusto dei cereali tostati senza aggiungere caffeina o ancora il cacao perfetto per i bambini o i golosi.

DEDICA ALLA COLAZIONE ALMENO 15 MINUTI 
E’ fondamentale non lasciarsi trascinare dalla fretta di recarsi sul luogo di lavoro. La colazione è un momento che andrebbe valorizzato come un rito. Il lasso di tempo necessario a godersi una buona colazione secondo gli esperti è di almeno 15 minuti.

KEEP CALM AND EAT YOUR BREAKFAST! 
Non si può prescindere dalla calma per essere di buonumore. Saltare la colazione è segno di nervosismo che si accumula e porta a un livello di tensione troppo elevato. Staccare dai pensieri negativi della giornata che sta per cominciare è molto importante per il nostro benessere. Senza il giusto apporto nutritivo fornito dalla colazione ci si espone alla rabbia e a pericolosi comportamenti aggressivi.

A TAVOLA IN COMPAGNIA 
La colazione può diventare un’importante occasione di confronto e di dialogo spensierato con la famiglia. Per il tempo dedicato ad essa, sarebbe ottimale spegnere tv, mettere da parte lo smartphone e godere della compagnia del proprio compagno di tazza. 

ANTICIPA LA SVEGLIA 
Puntare la sveglia 15 minuti prima è sufficiente a dilatare il tempo a disposizione per la colazione. Questo momento importantissimo verrà dunque vissuto con maggiore serenità, rilassatezza e soprattutto senza la fretta che interviene solitamente.

PREPARA LA TAVOLA PRIMA DI ANDARE A LETTO 
Andare a letto preparando già la tavola e i cibi che possono aspettarci pronti significa approcciarsi alla colazione con un atteggiamento del tutto differente: stop agli sbuffi emessi da chi ha il compito di preparare la colazione assonnato, la tavola vi aspetta già imbandita.

GODITI IL GUSTO 
Provare a sentire l'esperienza sensoriale della colazione, concentrandosi solo sul gusto, cambia completamente il nostro modo di assaporare la prima colazione. Non è più un gesto meramente meccanico, ma una degustazione di sapori che a volte passano totalmente inosservati a causa della fretta.

UN RAGGIO DI SOLE AIUTA IL BUONUMOREUn ultimo accorgimento per abbattere il malumore la mattina è dormire con le tapparelle alzate. La luce infatti è un fattore antidepressivo e aiuta a svegliarsi già con un piede in pista e con buonumore.

Shockdom presenta a Lucca Comics 40 talenti italiani e l’innovativo progetto SmartComiX per smartphone e tablet

Due nuovi volumi di Giulio Rincione e le opere in stile manga di due autrici incredibili 
come Fiore Manni e Angela Vianello. E molto ancora.
A Lucca Shockdom stupisce gli appassionati anche con SmartComiX,
i primi fumetti 3.0 pensati ad hoc per i device mobili, oltre alle cartoline a fumetto

Shockdom sarà presente a Lucca Comics&Games (29 ottobre-1 novembre), la fiera del fumetto più importante d'Italia e d’Europa e la seconda al mondo dopo Tokio, per presentare ben 40 talenti italiani ed una serie di innovazioni uniche.
La casa editrice avrà a propria disposizione un’ampia area all’interno di uno dei padiglioni principali dell’evento e nei cinque stand interni si alterneranno gli autori con sessioni di firme e dediche.
Dalle opere di Giulio ‘Batawp’ Rincione, a quelle di Angela Vianello e Fiore Manni, Shockdom si conferma come uno dei più importanti talent scout in Italia, capace di lanciare fenomeni come Sio, Loputyn, Bigio e molti altri.

“Il settore del fumetto in Italia sta vivendo una stagione di grande fermento e crediamo presenti un potenziale enorme, spesso non riconosciuto o sottovalutato – ha sottolineato Lucio Staiano, Fondatore e Responsabile di Shockdom - Molti disegnatori italiani sono punti di forza di case editrici straniere e autori come Gipi sono candidati ai premi letterari. Abbiamo fondato Shockdom con l’idea di poter essere una casa per i molti talenti che il nostro paese sa esprimere. Innovare è nel nostro DNA da sempre: individuare nuovi grandi autori e scoprire come utilizzare le nuove tecnologie, sono due facce della stessa medaglia. Per questo abbiamo sposato il progetto SmartComix, unico in Italia, che ci permette di presentare fumetti finalmente pensati fin dal principio per i device mobili”.

I nuovi volumi di Batawp
Giulio Rincione, in arte Batawp, è un giovanissimo autore palermitano, classe 1990: aspetto peculiare delle sue graphic novel è lo stile dalla colorazione sorprendente, il tratto che non bada al realismo ma piuttosto all’emozione che vuole infondere nel lettore. Uno stile che rimandando a Schiele e all’espressionismo nordico, applicato ad un mezzo come il fumetto, crea opere d’arte di livello altissimo. A Lucca, Rincione presenta Paranoiæ e il secondo volume di Noumeno, scritto da Lucio Staiano.
Paranoiæ racconta un viaggio fatto di ansie, ricordi e paure: il protagonista Alan, un ragazzo affetto da frequenti crisi che lo conducono ad uno stato di depersonalizzazione, arriverà dritto al cuore delle proprie paranoie ed affronterà una profonda rivelazione.
Noumeno è invece un thriller quantistico: quantistico perché si basa sul fatto che il come una persona viene “misurata” dagli altri, influenza la vita di tutti, della persona stessa prima di tutto; quantistico perché parla dell’indeterminazione dell’individuo, di come esso, alla fin fine, non esista se non nei pensieri di chi lo conosce. Il secondo volume di Noumeno inizia con un omicidio ambientato nel mondo della politica, della legge, dei giornalisti, dell’opinione pubblica, e parla di massimi sistemi, ma anche di umanità, di rapporti personali e di come questi influenzino la Storia.

Fiore Manni e Angela Vianello: Il manga in versione italiana, tutto al femminile
A Lucca verranno presentate anche due tra le autrici di punta del manga in versione italiana: Fiore Manni e Angela Vianello.
Fiore, che vive a Roma con i suoi tre gatti Capitano, Werther e Kiki, lavora come conduttrice del programma per ragazzi «Camilla Store» e mantiene viva la sua passione per il disegno attraverso i fumetti. Presenta il primo volume della trilogia 4 O’Clock, Patetico: la storia, ambientata nell’Inghilterra vittoriana, dei gemelli Anna e Alexander, dal prodigioso talento musicale.
Angela prosegue invece la serie fantasy e fantascientifica Aeon, con il terzo volume che attinge a piene mani dal linguaggio e dalla narrazione dei manga pur essendo ambientato a Roma: l’eleganza e precisione del tratto caratterizzano l’autrice fin dai suoi esordi su YouTube con l’anime autoprodotto White.
Il progetto SmartComiX: per smartphone e tablet e su carta
Nato da un'idea di Fabio Celoni e pubblicato da Shockdom, SmartComiX è il progetto che riunisce alcune fra le più grandi firme del fumetto italiano (autori che collaborano da anni con la Sergio Bonelli Editore e con la Walt Disney Italia) con storie pensate e realizzate ad hoc per la lettura su smartphone e tablet tramite un'apposita App.
Il particolare formato in 16:9, che è stato pensato e prodotto per essere facilmente fruito sui device mobili, pubblicato su carta ha creato anche una nuova linea di prodotti: storie di fumetti in cui ogni pagina è composta da una singola vignetta, in molti casi un vero e proprio dipinto di grande accuratezza e impatto visivo.

Il progetto Shockdom nasce nel 2000 come prima realtà italiana a produrre fumetti digitali, diventando, col tempo, la casa editrice italiana punto di riferimento per i webcomics e una delle realtà in maggiore crescita nell’editoria tradizionale. Un’azienda innovativa, che si pone come obiettivo l’evoluzione e il cambiamento del fumetto in Italia, con un parterre di autori giovani e italiani (da eriadan a Sio, da Bigio ad Angela Vianello). Una ‘taverna company’ che punta sul lavoro artigianale, collaborativo e di qualità, credendo anche in talenti ancora sconosciuti. Una realtà con numerosi progetti in divenire, sia b2b (ha collaborato con Goodyear, Akuel, Lancia, Nivea, Riso Gallo, Universal Music, Parmareggio), sia per lettori di ogni età.

Al via il Bando per diventare Ballerino Professionista

Dal 2014 l'Ateneo della Danza è Agenzia Formativa accreditata dalla Regione Toscana
Per partecipare è necessario presentare domanda entro e non oltre il 27 novembre 2015

Pubblicato il bando messo a disposizione dall'Ateneo della Danza per accedere ai corsi di alta formazione per Ballerino Professionista in “Addetto all'ideazione, esecuzione ed interpretazione di coreografie in spettacoli di danza e balletti classici”.
Dal 2014 la prestigiosa scuola senese è infatti Agenzia Formativa accreditata dalla Regione Toscana, e annualmente organizza corsi come previsto dalla Legge Regionale 32/2002. La nascita del centro di formazione professionale dell'Ateneo è inoltre avvalorato dal patrocinio del Comune di Siena, della Regione Toscana e delle Nazioni Unite, tramite l’UNRIC di Bruxelles, ed  anche membro del Consiglio Internazionale della Danza UNESCO

Qualifiche legalmente riconosciute e valide su tutto il territorio nazionale che verranno rilasciate, attraverso attestato, ai 12 allievi ammessi. Per partecipare è necessario presentare domanda entro e non oltre il 27 novembre 2015. Il corso spazierà dalla teoria e pratica della Danza Classica a quella Contemporanea, dalla Biomeccanica Teatrale alla Fisiodanza soffermandosi sulla Storia del balletto e dell'arte.
Le lezioni, che si svolgeranno presso la nuova sede dell'Ateneo della Danza in Piazza Maestri del lavoro numero 31, saranno attive dall' 11 gennaio al 15 luglio 2016 per un totale 900 ore di cui 270 di stage.   
Una grande opportunità messa a disposizione dalla scuola, da sempre molto attenta sia alla formazione professionale qualificata, che all'avviamento dei propri allievi verso il mondo del lavoro. L'obiettivo è infatti quello di aiutarli ad intraprendere la carriera più consona alle proprie aspirazioni e alle proprie qualità.

Oltre al bando ber Ballerino Professionista l'Ateneo della Danza organizza anche corsi di formazione professionale riconosciuti in Tecnico Luci (scadenza 10 gennaio) e Insegnante di Danza (scadenza 21 febbraio). 

Bofrost presenta la nuova macchina del caffè: il design è di Guzzini e le miscele di Caffè Hausbrand

Disponibile dal 16 novembre, può già essere prenotata dai clienti Bofrost. Oltre a caffè, prepara infusi e tisane. E le capsule sono riciclabili.

Il design di Guzzini, la qualità del Caffè Hausbrandt e l’affidabilità di Bofrost insieme per dare vita a un’esclusiva macchina caffè. È il nuovo progetto che ha per protagoniste tre aziende d’eccellenza che hanno unito i rispettivi punti di forza per realizzare un prodotto unico e di qualità.
«Gustare un buon caffè è uno dei piccoli piaceri della vita, per questo Bofrost ha voluto realizzare un progetto esclusivo dedicato ai propri clienti. Con la collaborazione di Guzzini, marchio nato nel 1912, e Hausbrandt azienda fondata a Trieste nel 1892, è così nata la nuova macchina per caffè, infusi e tisane» dice Graziano Francescon, direttore acquisti e marketing di Bofrost Italia.
Dal design moderno e raffinato, la macchina Guzzini è disegnata dal famoso designer Carlo Colombo. Oltre che all’estetica, Guzzini ha tenuto d’occhio anche la praticità: semplice da usare, grazie alla presenza di un solo pulsante, è a basso contenuto energetico, dotata di un dispositivo di stand by automatico. Presenta inoltre un sistema automatico per l’espulsione delle capsule usate, che sono raccolte in un cassetto estraibile dalla capienza massima di dodici capsule.
Caffè Hausbrandt ha creato in esclusiva per Bofrost delle miscele per riscoprire il piacere del vero caffè, che vanno dai sapori più intensi della miscela Espresso a quelli più delicati dell’Aroma Lungo. Oltre al caffè, è possibile degustare altre specialità come orzo, bevanda al ginseng, camomilla e tè. Le capsule presentano inoltre un sistema di Hausbrandt rivoluzionario e brevettato che permette di affrontare i più rigidi criteri di riciclaggio.
Per i clienti Bofrost è possibile prenotare la macchina già da oggi. Sarà poi disponibile a partire dal 16 novembre.

È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Ha sede a San Vito al Tagliamento (PN) e conta oltre 2.100 dipendenti e 300 collaboratori incaricati alla vendita. A oggi, sono oltre un milione le famiglie italiane che apprezzano e conoscono i prodotti di bofrost* Italia. La qualità, il gusto e un eccellente servizio rappresentano i fattori di successo di questa azienda. www.bofrost.it
Guzzini: L’innovazione, il design e l’entusiasmo nel creare oggetti che uniscano le novità tecnologiche con le esigenze sempre più raffinate del consumatore caratterizzano questo importante marchio dal 1912. Nata all’inizio degli anni ’90 grazie alla mente brillante e all’energia di Enrico Guzzini, l’azienda si caratterizza, intorno al 1938, per una grande rivoluzione: l’introduzione del plexiglas nella fabbricazione di oggetti per la casa. Da quel momento in avanti altri passi importanti caratterizzano questo importante marchio, nei primi anni ’60 l’approdo agli acrilici da stampaggio, con il coinvolgimento di alcune tra le menti più brillanti del design fino all’attuale ricerca sui nuovi materiali plastici e sulle loro infinite potenzialità, diventando un importante marchio di riferimento per il design, orientato alla costante ricerca del nuovo.
Caffè Hausbrandt: Riempire di piacere ogni singola tazzina di caffè: in Hausbrandt, da oltre cent’anni, tradizione ed esperienza si completano con conoscenza e innovazione tecnologica per dare vita ad una profonda ed autentica cultura del buon caffè. Una storia fatta di passione che parte nel 1892 quando viene fondata l’azienda, la quale in quegli anni si contraddistingue per essere la prima ad offrire prodotti lavorati e confezionati in contenitori metallici sigillati già all’interno dello stabilimento. Competenza, conoscenza perfetta delle metodologie di lavorazione del caffè e tensione verso la perfezione del risultato hanno portato Hausbrandt ad essere ora presente in oltre 70 paesi nel mondo. Grazie al lungo e attento lavoro, adottando elevati sistemi di verifica e di controllo, Hausbrandt permette di ottenere una tazzina di caffè espresso perfetta.

Vinicio Capossela, concerto al Teatro La Fenice per celebrare i 25 anni di carriera



Con “Qu’ART de Siècle” in scena il 20 dicembre.
Ospite Mario Brunello.



Vinicio Capossela celebra con “Qu’ART de Siècle” i venticinque anni di carriera con uno speciale tour europeo che tocca, fra quattro città italiane, anche Venezia. Ad ospitare il cantore, band lieder, songwriter, chansonnier e intrattenitore, compositore di libri e scrittore di canzoni, sarà per la prima volta nella storia dell’artista il Teatro La Fenice nel concerto dal titolo “Naufragi” organizzato da Veneto Jazz per la rassegna Cultnet, in programma domenica 20 dicembre (inizio ore 20.00). Il concerto vedrà come ospite il violoncellista Mario Brunello. Le prevendite sono aperte sul circuito Ticketone e, a breve, sul circuito Hello Venezia.

Vinicio Capossela festeggia il vincolo con l’arte altisonante per natura, la musica. Venticinque anni di carriera, un quarto di secolo bello e buono. Un arco di tempo teso e vibrante, a scoccare parole.
14 dischi, centinaia di canzoni, migliaia di concerti e poi romanzi, documentari, racconti, infiniti progetti e un disco in uscita. Un lungo percorso, umano e artistico, evocato in un breve tour europeo per tappe salienti: Parigi, Berna, Bruxelles, Girona, Madrid, Berlino, Londra, Salonicco. E poi l’Italia, con Catania, Milano, Venezia e Roma. Città come momenti. Un abbraccio di date nel vecchio continente dei ricordi, in straordinari club e teatri dove la memoria cova ancora e in quattro teatri italiani mai affrontati in questi venticinque anni.
L’unicità di queste esibizioni consiste nella loro differenza. Un personale canovaccio musicale la cui integrità è garantita dalle variabili, a partire dagli ospiti: 
Mario BrunelloPascal ComeladeMarc Ribot, Victor Herrero, i Cabo San Roque, La Banda della Posta, Manolis Pappos, Dimitri Mistachidis e l’Orchestra Maderna sono mirabili capoversi di alcune delle pagine più entusiasmanti di tutta la vicenda.
Lo stesso discorso vale per il repertorio, che sarà ogni volta diverso, scelto con cura per rispetto al luogo, agli ospiti e alla memoria. Sarà così ovunque, da Parigi a Bruxelles, da Catania a Milano. Questo tour racconta una storia, e ogni concerto è un capitolo a parte. Sonetti, serenate, marcette, gran balli, classici dimenticati, lamenti e pezzi di profondità. Brani corali e d’euforica solitudine. Uno spettacolo di varietà. Di grande varietà. Pirotecnici capovolgimenti di fronte in un turbinio di suggestioni. Non sai mai dove si andrà a parare. Piano bar, folk ancestrale, ballate desertiche: ogni esibizione è una vera sorpresa.
Testimone uditivo del comune sentire, Capossela compone la meraviglia in una geografia sonora, fisica e politica. Sempre a caccia dello spettro armonico e del repertorio delle sue anime. Diverse ma figlie dello stesso spirito, come canzoni. Quelle di Capossela sono radici che camminano. Questa è l’occasione per meglio conoscere il mondo di quest’artista pluridecorato, performer di viscerale istintività. Autore di storie miniate, magicamente condensate nell’astuccio delle canzoni. Si parla di ascese vorticose e cadute edificanti, che solo la musica consente di avvicinare. Pochi precisi accordi e anche le sconfitte suonano bene. Sono canzoni proverbiali. E questi sono concerti speciali, date uniche e irripetibili. Come questi 25 anni, passati, a cambiare d’abito per non cambiare pelle.

Biglietti:
65 € + diritto di prevendita: platea, palchi ordine parapetto
55 € + diritto di prevendita: palchi ordine dietro.
45 € + diritto di prevendita: galleria e loggione centrale
35 € + diritto di prevendita: ridotta visibilità
25€ + diritto di prevendita: solo ascolto

Prevendite:

Città di Torino LUCI D’ARTISTA - XVIII^ EDIZIONE

31 OTTOBRE 2015  – 10 GENNAIO 2016

La collezione di opere luminose di Luci d’Artista - progetto della Città di Torino realizzato da Teatro Regio e IREN Servizi e Innovazione, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT – vede rappresentati artisti italiani (molti dei quali torinesi) e internazionali.
Sabato 31 ottobre, con un Défilé creato da Torinodanza/Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e dalla Biennale de la Danse de Lyon nel 2014 - con il sostegno di Compagnia di San Paolo - si inaugura la XVIII^ edizione di Luci d’Artista (31 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016), evento di punta della Città all’interno del programma di ContemporaryArt Torino Piemonte che, rinnovandosi ogni anno, continua ad accrescere il ruolo di spicco di Torino nell'arte contemporanea.
Partendo alle 18.30 da piazza Palazzo di Città, 120 danzatori di varie scuole del Piemonte e 35 musicisti dell'Unione Musicale Condovese sfileranno fino in piazza San Carlo (passando per via Garibaldi, piazza Castello e via Roma). La versione ridotta del Défilé è curata da Elena Rolla sulla base della coreografia originale di Denis Plassard, con marionette ideate da Emilie Valantin. 
Peculiarità della rassegna, giunta alla diciottesima edizione, è mettere in mostra opere che interagiscono con gli spazi pubblici - vie e piazze di Torino - con allestimenti d’arte realizzati utilizzando l’elemento luce come mezzo di espressione. Le installazioni, riconosciute in tutto il mondo, sono diventate un importante simbolo della città.
L’edizione 2015/16 - che conta 25 installazioni, di cui 20 appartenenti alla collezione di Luci d’Artista - è caratterizzata da:
·         una nuova opera Migrazione (Climate change) dell’artista Piero GILARDI in Galleria Subalpina, realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT,
·         13 Luci temporanee della collezione,
·         6 lavori permanenti,
·         Mosaico di Enrica BORGHI (via Montebello e via Verdi) e Il Mito di Nello FERRIGNO (via San Francesco d’Assisi) provenienti dalla Città di Salerno,
·         altri tre progetti, Mattang Lucente. La rete celeste di Gaia - ideato da Ugo Locatelli per la curatela scientifica INAF–Istituto Nazionale di Astrofisica, Mariateresa Crosta e Davide Groppi per il lighting design - piazza (piazza Castello), Mai visti e Altre storie di ARTECO e Atelier dell’Errore (piazza IV marzo) e Lumen Flumen a cura dell’Associazione Culturale Nomen Omen (facciata del Palazzo Servizi Sociali, Lungo Dora Savona).
Le opere della collezione che si potranno ammirare quest’anno sono: Vele di Natale di Vasco ARE in via Lagrange; Ancora una volta di Valerio BERRUTI in via Accademia delle Scienze; Palle di neve di Enrica BORGHI in via Carlo Alberto; Volo su… di Francesco CASORATI in via Pietro Micca e via Cernaia; Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola DE MARIA in piazza San Carlo; Giardino Verticale, Giardino Barocco, Come se a Torino ci fosse il mare e La Maschera di Richi FERRERO in via Alfieri 6-Palazzo Valperga Galleani; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco GASTINI in Galleria Umberto I (Porta Palazzo); Planetario di Carmelo GIAMMELLO in via Roma; Migrazione - Piero GILARDI (nuova opera) in Galleria Subalpina; Illuminated Benches di Jeppe HEIN in piazza Carignano; Piccoli Spiriti Blu di Rebecca HORN al Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo JAAR in piazza Carlo Alberto 3 (facciata Biblioteca Nazionale); Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi MAINOLFI in via Garibaldi; Il volo dei numeri di Mario MERZ sulla cupola della Mole Antonelliana; Vento solare di Luigi NERVO  Porta Palatina; L’amore non fa rumore di Domenico Luca PANNOLI in piazza Bodoni; Palomar di Giulio PAOLINI in via Po; Amare le differenze di Michelangelo PISTOLETTO sull’Antica Tettoia dell’Orologio a Porta Palazzo; My noon di Tobias REHBERGER in piazza Palazzo di Città (accesa tutto il 2015 in omaggio al gemellaggio “Torino incontra Berlino”) e Luce fontana ruota di Gilberto ZORIO al Laghetto Italia ’61.
NUOVA INSTALLAZIONE: La novità di questa edizione è l’opera Migrazione (Climate change) dell’artista torinese Piero GILARDI, direttore artistico del PAV, Centro sperimentale d’arte contemporanea, realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT. Il progetto si riferisce alle grandi migrazioni animali causate dal riscaldamento globale. Nell’installazione è rappresentato uno stormo di pellicani che migra in volo alla ricerca di climi più freschi. Sono disegnate 12 sagome di pellicani sospesi all’interno della Galleria.

OPERE OSPITI
Nell’ambito del progetto Luci d’Artista sono ospitate 2 opere della Città di Salerno:
-  Mosaico di Enrica BORGHI - l’opera è già stata ospitata con grande successo a Torino durante l’edizione 2009/2010 - via Montebello e via Verdi
Il Mito di Nello FERRIGNO - via San Francesco D’Assisi

ALTRE LUCI IN CITTÀ
Mattang Lucente. La rete celeste di Gaia – ideato da Ugo Locatelli per la curatela scientifica INAF–Istituto Nazionale di Astrofisica, Mariateresa Crosta e Davide Groppi per il lighting designpiazza Castello - E' la ricostruzione luminosa di un antico "Mattang" polinesiano, una mappa in bambù dei sistemi di onde, correnti marine e venti. Metafora della navigazione esplorativa aperta, richiama il concetto della mappatura relativistica della nostra Galassia attraverso la luce stellare che la rivoluzionaria missione europea Gaia sta effettuando nello spazio.
Torino detiene la leadership della partecipazione italiana che vede coinvolti diversi tra i più prestigiosi, osservatori astronomici dell’INAF e ALTEC.
-  Mai visti e Altre storie di ARTECO e Atelier dell’Errore - Progetto di valorizzazione dell’arte irregolare in piazza IV marzo - Una serie di insegne luminose bifacciali che popolano la piazza di animali rari e meravigliosi; un Bestiario di luce realizzato dall’Atelier dell’Errore, laboratorio di Arti Visive per la Neuropsichiatria Infantile, ideato e condotto da Luca Santiago Mora, dove si disegnano solo animali, dove il contrario di ‘guardare’ è ‘vedere’ e il contrario di ‘normale’ è ‘speciale’. Per gentile concessione di Fondazione MAI di Sospiro (CR). www.associazionearteco.it   www.atelierdellerrore.org  
-  Lumen Flumen (17 dicembre 2015 - 31 gennaio 2016) - Guizzi di luce sollecitano l’attenzione del passante ai luoghi e testimoniano la necessità di costruire un territorio migliore. Uno scorcio bellissimo che ha stimolato la fantasia dei giovani artisti torinesi che hanno dato corpo a questa settima edizione di Lumen Flumen. A cura dell’Associazione Culturale Nomen Omen. Sulla facciata del Palazzo Servizi Sociali,  Circoscrizione 7 - lungo Dora Savona
A GREAT SYMPHONY FOR TORINO
Dal 31 ottobre 2015 al 7 gennaio 2016
A Great Symphony for Torino è un progetto realizzato da Associazione Situazione Xplosiva per il British Council. Confermato nella terza edizione il coinvolgimento di Hyperdub - la prestigiosa etichetta di musica contemporanea inglese - e del suo fondatore Steve Goodman aka Kode9, direttore artistico dell’iniziativa. Quindici composizioni di giovani artisti danno vita ad una colonna sonora unica che abbraccia luoghi di interesse culturale e urbanistico della città, dialogando in 9 postazioni con le installazioni di Luci d’Artista. Ogni brano sarà associato a un totem e ascoltabile fotografando con smartphone o tablet il QR Code, dando vita a un’esperienza musicale di “realtà aumentata”, riproducibile anche dal sito ufficiale http://agreatsymphony.net arricchito con fotografie a 360° delle location.
Il progetto è anche il tema del panel C2C & British Council - Progettare con la musica / focus on A Great Symphony (giovedì 5 novembre dalle 17 all’AC Hotel - via Bisalta 11, Torino) nel programma di Club To Club Symposium.

Questi i luoghi dove sarà possibile ascoltare le composizioni legate a Luci d’Artista:
·         PIAZZA BODONI: Dave Saved (Italia, Astro:Dynamics)
·         PIAZZA SAN CARLO: IED Milano (studenti di Sound Design/docente Painé Cuadrelli)
·         PALAZZO NUOVO: Scratcha DVA (Gran Bretagna, Hyperdub)
·         PIAZZA CARLO ALBERTO: IED Milano
·         GALLERIA UMBERTO I: Bienoise
·         PIAZZA PALAZZO DI CITTÀ: 2L8
·         PIAZZA CARIGNANO: OOBE
·         MONTE DEI CAPPUCCINI: Morkebla
·         PIAZZA CASTELLO: Kode9 (Gran Bretagna, Hyperdub)

POLITO IN LIGHT (da gennaio 2016)
Esposizione degli esiti del Progetto PoliTo in Light, concorso di idee e workshop per l’ideazione di un’installazione luminosa temporanea per la Corte d’Onore del Castello del Valentino - Sala delle Colonne, viale Pier Andrea Mattioli, 39 - www.politoinlight.polito.it  – a cura del gruppo studentesco PoliTo in Light, sostenuto dalla Commissione Contributi e Progettualità Studentesca del Politecnico di Torino.

IN TRAM SOTTO LE LUCI D’ARTISTA 
7 novembre, notte delle arti contemporanee
Percorso in tram storico con transito sotto le principali installazioni di Luci d’Artista dalle 21 alle 24 a offerta libera. Partenza da piazza Castello (di fronte al Teatro Regio) ogni 20 minuti.

HALLOWEEN 2015: UNA NOTTE DA BRIVIDI PER TUTTI I SINGLE ROMANI

Il leader nei servizi di dating celebra il 31 ottobre con 2 Eventi speciali all’insegna del mistero per offrire alla sua community nuove e originali occasioni d’incontro
E se tra dolcetti e scherzetti si conosce qualcuno d’interessante e inaspettato? 8 single italiani su 10 accetterebbero volentieri l’invito per ‘un ultimo drink insieme’ approfondendo la conoscenza

Halloween, la festa anglosassone ormai entrata a far parte della cultura italiana, è alle porte e Meetic si prepara a far vivere ai single un’atmosfera speciale nella notte più misteriosa dell’anno con unici che coinvolgono la città di Roma. Sarà infatti possibile festeggiare il 31 ottobre con un appassionante Walking Tour, per scoprire i segreti nascosti tra le principali architetture urbane e un esclusivo Halloween Party per lasciarsi sorprendere da scherzi e intrattenimenti a base di zucche, streghe e pipistrelli.
E se durante i festeggiamenti s’incontra un affascinante fantasma o un divertente mostro? L’81% dei single si dichiara assolutamente disposto ad accettare l’invito a bere ‘un ultimo drink insieme’. Proposta che porta con sé non poca malizia: stando al 54% degli italiani infatti essa cela un’ovvia e chiara intenzione di trascorrere la notte insieme, mentre sembra più romantica per quel 40% dei single che la vede come un modo per proseguire una piacevole chiacchierata. E’ infine solo il 6% che legge nell’invito il desiderio di mostrare all’altro un luogo intimo - la propria casa - come riflesso di tratti salienti della personalità.

Le iniziative per Halloween confermano l’impegno del brand nell’offrire ai suoi utenti una gamma sempre più ampia e completa di servizi che rispondano alle loro esigenze e valorizzino la predisposizione all’incontro in un clima famigliare e rilassato, vivendo un’esperienza coinvolgente.
Di seguito il calendario di Halloween dettagliato:

  • ROMA
  • Walking Tour - Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello 50, Roma, Ore 19:30
  • Special Happy Hour - 33 Testaccio, Via di Monte Testaccio 33, Roma, Ore 19:30

Al via il "Premio Oscar" della fotografia naturalistica.


Cecchi Paone presenta la nuova edizione dell'OPC
"Cerchiamo i migliori fotografi naturalistici della Regione"
30.000 euro in palio per le più belle foto di natura del mondo

Alba, (Cuneo), nel corso di una conferenza stampa, Alessandro Cecchi Paone ha presentato ufficialmente tutte le novità della nuova edizione del Premio Internazionale di Fotografia Naturalistica Oasis PhotoContest. 
Tra le tante eccellenze italiane - ha detto Cecchi Paone - sta emergendo fortemente la fotografia naturalistica. I nostri fotografi primeggiano nei concorsi internazionali e l’Oasis PhotoContest rappresenta nel mondo il meglio della fotografia naturalistica italiana”. 
Si tratta Infatti di uno dei più importanti eventi internazionali del settore, considerato il “Premio Oscar della fotografia naturalistica” 
Ad assegnare gli ambiti titoli di “Oasis World Best Photographer” e “Oasis Italian Best Photographer” sarà una giuria intercontinentale d’eccezione. Ne fanno parte i fotografi Paul Souders (Stati Uniti), Luis Sandoval (Messico), Guo Jing (Cina), Norbert Rosing (Germania), Joe Petersburger (Ungheria), Sergio Pitamitz (Francia) e Mosè Franchi (Italia). 
La giuria determinerà altresì il podio delle nove sezioni in cui è diviso il concorso (Paesaggio, Mammiferi, Uccelli, Altri animali, Storyboard, Gente e popoli, Mondo vegetale, Subacquea, Amici di casa). 
Le immagini che raggiungeranno la fase finale saranno pubblicate sul web per consentire a tutti di esprimere il proprio voto per l’assegnazione del premio Oasis Web. La grande novità di questa edizione riguarda le classifiche Regionali. I fotografi partecipanti, oltre a confrontarsi a livello internazionale con appassionati di tutto il mondo, potranno ambire a salire sul podio della propria Regione e ottenere il titolo di Campione Regionale di fotografia naturalistica.

Venerdì 30 Ottobre 2015 - Ore 18.00, L'età della saggezza nell'era digitale - Silvana Buzzo Patucchi

Gli appuntamenti letterari di Palazzo Venturi
Presentazione a cura di Pino Ammendola
Sala Conferenze di Palazzo Venturi
(Campagnano di Roma, Corso Vittorio Emanuele II, n° 4)
Intervengono:
Francesco Mazzei, Sindaco di Campagnano di Roma
Maria Giovanna Bozzo, Consigliere delegato alla Cultura
Letture a cura di: Fiorella De Angelis, Carla Feudi e Franco De Santis

La presentazione è inserita all'interno della mostra personale della pittrice Ioana Pirlea.
Una lucida e positiva analisi sulla società degli over 50 - ieri, oggi e domani – quella compiuta da Silvana Buzzo Patucchi nel suo nuovo libro 'L’età della saggezza nell’era digitale' (E se fossero gli anni più belli?), edito da Francesco Brioschi editore e in uscita a fine maggio in tutte le librerie e negozi digitali online.
Già soggettista e sceneggiatrice per molte fiction televisive ed esperta in materia di Diversità Sociale, l’autrice affronta con solerzia, ironia e distacco una acuta riflessione su un argomento che riguarda tutto l'occidente: l'allungamento della vita e la sua conseguenza inevitabile, la vecchiaia, tabù del nostro tempo, spazio della vita negato e temuto che è vietato nominare e che in molti Paesi è abolito dagli elenchi di parole utilizzabili su Internet perché causa di insuccesso garantito.
Oscillando tra storia, società, culture e individui, la Buzzo usa linguaggi diversi e li incrocia per scuotere gli stereotipi accumulati sulla terza età, invitando a sorridere e ad attraversare questa fase con un po’ di leggerezza, ma soprattutto con coraggio e lasciando comunque – nonostante l’arduo e apparentemente fastidioso argomento - un buon sapore in bocca, poiché – come celebrava un noto spaghetti western con il compianto Giuliano Gemma - “chi ha paura muore un po’ tante volte, mentre chi non ha paura, muore una volta sola”.

Come dichiara la stessa autrice, “questo piccolo libro non pretende di fornire analisi storiche dettagliate, né di esplorare a fondo una condizione umana tanto complessa: assume punti di vista provvisori per mostrare un paesaggio; si propone di segnalare alcune zone del malessere privato nelle quali l’invecchiamento è solitudine e sgomento; cerca di mettere in guardia chi ancora pensa che si tratti di un accidente che capita solo agli altri; di indicare a chi ne ha ancora il tempo qualche soluzione già praticabile adesso; invita a vincere la riluttanza verso l’innovazione e a tenere conto che basta cambiare prospettiva per vedere il mondo con occhi diversi. Certo, non crediamo che esistano formule risolutive, ma sappiamo di trattare un argomento che interessa donne e uomini di qualsiasi età.”
Dalla  generazione “young  old”  agli  “old  old”  (sopra  i  75  anni)  la  ricerca,  filtrata  da  una scrittura molto scorrevole e ricca di ragionamenti soggettivamente condivisibili, parte dall’indispensabile concetto di Percezione nel cambiamento degli stati d’animo, indipendentemente dalle trasformazioni della realtà, per poi interagire con i repentini e drastici  cambi  causati  dal  progresso  tecnologico.  Dalla  vita  alla  virtualità,  dallo smantellamento della struttura familiare tradizionale al recupero di se stessi nell’epoca del computer, l’anzianità viene ritratta come il periodo della raccolta, della panchina dopo la partita giocata, del tempo supplementare che offre l’ultima, ma anche forse la migliore occasione per vivere una vita ancora non interamente vissuta, un pezzo dell'esistenza in cui i doveri e le preoccupazioni lasciano posto alla voglia di fare ripartendo da se stessi: come il buon finale di un film che ribalta la storia, stupisce, diverte e fa dire “chapeau!”.
Un libro essenziale, tenero e spietato che si interroga sul senso della vita nella nostra società liquida, scivolosa e creativa nella quale si può vivere e sognare a qualsiasi età.

Hanno detto del libro:
“Questo libro fa bene. Mi ha tolto la paura di vivere i miei prossimi 54 anni”.
“Impegnativo. Per andare fino in fondo ci vogliono coraggio, intelligenza e una buona dose di autoironia. “
“Risana le ferite, distende le rughe e fa venire voglia di cantare”

A.S.D. IL SAGITTARIO

TORNEO NAZIONATE DI BURRACO A PERUGIA: IL SAGITTARIO FESTEGGIA I SUOI
10 ANNI DI VITA
ll Sagittario, il più blasonato club di burraco perugino ed umbro festeggia i suoi 10 anni di vita nel modo migliore, ospitando a Perugia il Torneo Nazionale FITAB con oltre 100 tavoli e 400 giocatori provenienti da tutta Italia.
I Soci fondatori; Alessandra Felicioni, Fabrizio Platoni, Roberto Quartesan, Paolo Rossi e Gabriella Taddei nell'accogliere numerosissimi ospiti presenti al Relais Alla Posta dei Donini coglieranno l'occasione per celebrare il 10" compleanno del proprio club. L'appuntamento alla Posta dei Donini conferma la brillante presenza del Sagittario nel panorama italiano e incoraggía i suoi soci ad essere ancora più attivi nel continuare a promuovere sempre più numerose iniziative associative e di beneficenza.
L'augurio del Sagittario è di festeggiare i prossimi 10 anni con lo stesso entusiasmo dei suoi primi 5 fondatori.
Perugia, 30 e 31 ottobre 2O15

Premio Nazionale Galvanina per l’Imprenditoria a Giulio Babbi

Al padre dei dolci Waferini il riconoscimento per avere trasformato un’impresa familiare in un’azienda leader nel mondo. La consegna domenica 22 novembre 2015 a BolognaFiere nell’ambito della 15a edizione del Festival della Cucina Italiana.

Cesena - Scrivi Babbi e il pensiero subito vola a sapori di prodotti impareggiabili: i dolci Waferini e i mitici Viennesi, i Babbini, i Cremini, le praline Bon Bon e Babette e le finissime Creme spalmabili… Un’irresistibile tentazione che ha il suo cuore in Romagna grazie al lavoro, alla creatività e all’intraprendenza di una famiglia giunta alla quarta generazione, con a capo Giulio Babbi, classe 1928, al timone dopo il passaggio del testimone ricevuto dal padre Attilio, il fondatore. E proprio a Giulio sarà assegnato il Premio Nazionale Galvanina all’Imprenditoria nell’ambito del Festival della Cucina Italiana, negli anni passati consegnato a Lorenzo Ercole (Fratelli Saclà), Joe Vitale della Italpasta di Toronto, Surgital, Carla Latini e Leonardo Spadoni.
Questa la motivazione: “Per la sezione Imprenditoria, il Premio va a Giulio Babbi, il padre dei dolci Waferini che ha trasformato un’impresa familiare in un’azienda leader nella produzione di specialità dolciarie uniche e irripetibili a livello mondiale”.

Il tributo gli sarà consegnato domenica 22 novembre alle ore 16,30 nello spazio del Teatro Food all’interno della kermesse Food&Pastry a BolognaFiere. Il palcoscenico della premiazione è il Festival della Cucina Italiana giunto alla 15ª edizione, uno degli appuntamenti enogastronomici più longevi che raccoglie il meglio del cibo e del vino.
Questa edizione si svolgerà all’interno di Food&Pastry a BolognaFiere (20-22 novembre 2015), in un’apposita area dedicata agli show cooking insieme a grandi firme della cucina italiana e internazionale, tra le quali Vissani, Uliassi, Hiro, Bowerman, Zonfa, per citare solo alcuni nomi. Quattordici personalità della cucina che hanno saputo innovare la tradizione italiana e che si alterneranno per far conoscere in presa diretta il ‘buono’ e il ‘bello’ delle loro preparazioni, tanto per utilizzare una terminologia cara all’Artusi. Contestualmente al Festival avrà luogo la consegna del Premio Nazionale Galvanina nelle quattro sezioni che lo caratterizzano (Cultura, Cucina, Giornalismo, Imprenditoria), negli anni passati assegnati a personalità dello spessore di Gualtiero Marchesi, Tonino Guerra, Gianfranco Vissani, Carlo Cracco, Gino Angelini, Niko Romito, e molti altri nomi di prestigio.

Chi è Giulio Babbi.
Classe 1928, Giulio è un personaggio istintivo, pacato, accomodante. Un uomo di provincia, tanto attento ai rapporti umani quanto accorto negli investimenti. Quasi un contraltare al padre Attilio che, sotto certi punti di vista, si proponeva come uno straordinario innovatore, un geniale apripista, pronto a rischiare e a buttarsi quando l’occasione bussava alla porta.
E poi i tre figli, pilastri e paladini del presente. In altre parole la terza generazione, anche se la quarta è già presente in azienda. Tutti ragazzi cresciuti con principi sani – orgoglio di padre – anche perché in passato c’erano i campanili, ossia le chiese e gli oratori dove i ragazzi potevano crescere in ambienti a loro dedicati.
Un presidente, Giulio, pronto a brindare al loro ruolo, a giovani capaci di far cambiare la mentalità operativa in un’azienda sana e dalla lunga storia alle spalle.
“Grazie ai miei figli, abbiamo vinto una scommessa non facile, ricca di grandi soddisfazioni – racconta Giulio Babbi. - Una scommessa supportata dal lavoro del nostro Ufficio Ricerca e Sviluppo che ha saputo rimpiazzare, negli ultimi quindici anni, le intuizioni di mio padre Attilio, facendo così diventare i sogni una realtà. Si è trattato di un passaggio culturale, tanto lungo quanto impegnativo. Siamo piccole pulci che si nutrono del proprio lavoro, del proprio impegno quotidiano, amanti di un territorio fatto di eccellenze e di benessere, felici ed orgogliosi quando riusciamo a creare nuovi posti di lavoro”.
Info Festival della Cucina Italiana: