Al padre dei dolci Waferini il riconoscimento per avere trasformato
un’impresa familiare in un’azienda leader nel mondo. La consegna domenica 22
novembre 2015 a BolognaFiere nell’ambito della 15a edizione del
Festival della Cucina Italiana.
Cesena - Scrivi Babbi
e il pensiero subito vola a sapori di prodotti impareggiabili: i dolci Waferini
e i mitici Viennesi, i Babbini, i Cremini, le praline Bon Bon e Babette e le
finissime Creme spalmabili… Un’irresistibile tentazione che ha il suo cuore in
Romagna grazie al lavoro, alla creatività e all’intraprendenza di una famiglia
giunta alla quarta generazione, con a capo Giulio Babbi,
classe 1928, al timone dopo il passaggio del testimone ricevuto dal padre
Attilio, il fondatore. E proprio a Giulio sarà assegnato il Premio Nazionale Galvanina
all’Imprenditoria nell’ambito del Festival della Cucina Italiana, negli anni passati
consegnato a Lorenzo Ercole (Fratelli Saclà), Joe Vitale della Italpasta di Toronto,
Surgital, Carla Latini e Leonardo Spadoni.
Questa la motivazione: “Per la sezione Imprenditoria, il Premio va a
Giulio Babbi, il padre dei dolci Waferini che
ha trasformato un’impresa familiare in un’azienda leader nella produzione di
specialità dolciarie uniche e irripetibili a livello mondiale”.
Il tributo gli sarà consegnato domenica
22 novembre alle ore 16,30 nello spazio del Teatro Food all’interno
della kermesse Food&Pastry
a BolognaFiere. Il palcoscenico
della premiazione è il Festival della Cucina
Italiana giunto
alla 15ª edizione, uno degli appuntamenti
enogastronomici più longevi che raccoglie il meglio del cibo e del vino.
Questa edizione si svolgerà all’interno di Food&Pastry a BolognaFiere (20-22 novembre
2015), in un’apposita area dedicata agli show cooking insieme a grandi
firme della cucina italiana e internazionale, tra le quali Vissani, Uliassi, Hiro, Bowerman, Zonfa,
per citare solo alcuni nomi. Quattordici personalità della cucina che hanno
saputo innovare la tradizione italiana e che si alterneranno per far conoscere
in presa diretta il ‘buono’ e il ‘bello’ delle loro
preparazioni, tanto per utilizzare una terminologia cara all’Artusi. Contestualmente al Festival avrà luogo la
consegna del Premio Nazionale Galvanina nelle quattro sezioni che lo
caratterizzano (Cultura, Cucina, Giornalismo, Imprenditoria), negli anni
passati assegnati a personalità dello spessore di Gualtiero Marchesi, Tonino
Guerra, Gianfranco Vissani, Carlo Cracco, Gino Angelini, Niko Romito, e molti
altri nomi di prestigio.
Chi
è Giulio Babbi.
Classe 1928, Giulio è
un personaggio istintivo, pacato, accomodante. Un uomo di provincia, tanto
attento ai rapporti umani quanto accorto negli investimenti. Quasi un
contraltare al padre Attilio che, sotto certi punti di vista, si proponeva come
uno straordinario innovatore, un geniale apripista, pronto a rischiare e a buttarsi
quando l’occasione bussava alla porta.
E poi i tre figli,
pilastri e paladini del presente. In altre parole la terza generazione, anche
se la quarta è già presente in azienda. Tutti ragazzi cresciuti con principi
sani – orgoglio di padre – anche perché in passato c’erano i campanili, ossia
le chiese e gli oratori dove i ragazzi potevano crescere in ambienti a loro
dedicati.
Un presidente,
Giulio, pronto a brindare al loro ruolo, a giovani capaci di far cambiare la
mentalità operativa in un’azienda sana e dalla lunga storia alle spalle.
“Grazie ai miei figli, abbiamo
vinto una scommessa non facile, ricca di grandi soddisfazioni
– racconta Giulio Babbi. - Una scommessa supportata
dal lavoro del nostro Ufficio Ricerca e Sviluppo che ha saputo rimpiazzare,
negli ultimi quindici anni, le intuizioni di mio padre Attilio, facendo così
diventare i sogni una realtà. Si è trattato di un passaggio culturale, tanto
lungo quanto impegnativo. Siamo piccole pulci che si nutrono del proprio
lavoro, del proprio impegno quotidiano, amanti di un territorio fatto di
eccellenze e di benessere, felici ed orgogliosi quando riusciamo a creare nuovi
posti di lavoro”.
Info Festival della Cucina Italiana: