"Avoid,
Shift, Improve: evitare le emissioni risparmiando traffico, orientare la
mobilità verso modi di trasporto a minori emissioni, migliorare
tecnologicamente i veicoli, riducendo i consumi o usando combustibili non
fossili"(Maria Rosa Vittadini – docente IUAV Sviluppo Sostenibile Urbano).
Queste, le tre parole che indicano il senso di ciascuna strategia per ridurre
le emissioni nei trasporti.
Questi, i tre temi da cui prende spunto Muoversi in città per guidarci sul
sentiero evolutivo dei trasporti urbani nel nostro paese.
Muoversi
in città
Esperienze e idee per la mobilità nuova in Italia
di Anna Donati e Francesco Petracchini
Mentre
l’irrazionalità della mobilità urbana motorizzata favorisce l’emersione
di nuove soluzioni in grado di fornire un servizio migliore, a minor costo,
consentendo di decongestionare strade e liberare parcheggi, la rivoluzione
digitale propone oggi la diffusione di forme evolute di carsharing e di
una molteplicità di soluzioni tese ad ottimizzare l’uso dei veicoli
aumentando il numero di passeggeri trasportati e le ore di utilizzo rispetto
all’auto tradizionale di proprietà.
Come
si legge nel libro, "i dati riportati nel compendio statistico sul
trasporto in Europa nel 2014, portano ad attribuire all’aviazione civile il
12,6% delle emissioni di gas serra del settore, al trasporto stradale il 71,9%,
al trasporto ferroviario lo 0,6% e alla navigazione il 13,9% delle emissioni
complessivamente attribuibili ai trasporti."
E "maggiormente spostato sul trasporto su strada, risulta il peso delle
emissioni settoriali registrate in Italia (dato 2012). Nel nostro paese
l’aviazione civile contribuisce con il 9,6% alle emissioni di gas
climalteranti, il trasporto su strada con l’81%, il trasporto ferroviario con
lo 0,04%, la navigazione con l’8,8%."
Si prospettano grandi novità nel settore dei trasporti.
Tuttavia, per intervenire in maniera radicale sull’attuale mobilità, occorre
una profonda conoscenza dell’evoluzione delle varie forme di trasporto, delle
loro criticità, dei possibili varchi e opportunità che si aprono.
Muoversi in città parte dal passato e guarda al presente per ragionare sul
futuro.
La sinergia di tre rivoluzioni – sharing, connessione e propulsione
elettrica – consentirà di ridurre drasticamente il numero di auto; in
parallelo anche il trasporto pubblico evolverà fornendo servizi più efficienti
e flessibili, consentendo ai cittadini di scegliere di volta in volta la
soluzione più interessante.
Anche nel campo della movimentazione delle merci, oggi in Italia
dominato dai camion, l’avanzata di soluzioni spinte di "smart manufacturing"
e di tecnologie emergenti potrebbe portare a una ricollocazione di alcune
imprese ed evitare nel medio lungo periodo la spedizione di prodotti in
magazzini in giro per il mondo.
Infine, il trasporto urbano delle merci, che oltre a contribuire a emissioni e
congestione è
responsabile di un quarto delle emissioni climalteranti nelle città, affrontato
con gli ingredienti della regolazione e dell’innovazione tecnologica, tende
verso una logistica "smart".
Nel volume sono analizzate le esperienze più significative degli enti locali,
delle aziende del trasporto, delle imprese private del settore, dei progetti
europei, delle associazioni che si occupano di mobilità.
Si presentano gli strumenti finanziari utilizzabili e si inquadrano le scelte
di trasporto nel contesto delle strategie urbanistiche e della valutazione
ambientale dei loro impatti.
"Dopo l’entrata in vigore del decreto del Ministero per l’ambiente per la
mobilità sostenibile nelle aree urbane (Gazzetta ufficiale n. 179 del 3 agosto
1998) nasce Euromobility, l’associazione dei mobility manager (
www.euromobility.org).
Secondo il decreto tutte le imprese e gli enti pubblici con più di 300
dipendenti devono dotarsi di un mobility manager aziendale, per governare la
domanda di spostamenti casa-lavoro, per promuovere forme di condivisione
dell’auto e l’uso del trasporto collettivo." (Cit.Muoversi in città)
Vengono sottolineati anche i punti critici della mobilità urbana odierna:
i mezzi di trasporto collettivo obsoleti, il taglio delle risorse al trasporto
pubblico, la carenza di investimenti per le reti tramviarie, metropolitane e
ciclabili, l’esigenza di strumenti di governo di area vasta, la necessità di
intervenire sulla logistica urbana delle merci, il bisogno di aggiornare il
codice della strada da "autocentrico" verso la condivisione dello
spazio, dei veicoli e dei servizi.
"In Italia vi è una storica scarsa presenza di reti tramviarie, di linee
metropolitane, di servizi ferroviari urbani e metropolitani, assenza che
alimenta l’uso dell’automobile da parte dei cittadini per i propri spostamenti
nelle aree urbane.(…). Dal confronto tra i dati e in relazione alla popolazione
emerge un vero e proprio "spread" del trasporto pubblico su ferro
in Italia rispetto all’Europa quantificato in un -52% di dotazione di reti
metropolitane e un -68% di reti tramviarie." (Cit. Muoversi in città)
Dalla raccolta e analisi dei dati sulla mobilità ai Piani urbani della mobilità
sostenibile, dalla definizione delle linee strategiche per le città
metropolitane allo smart ticketing, dall’analisi delle criticità dei pendolari
alle azioni per "risparmiare traffico", dalle innovazioni
tecnologiche delle aziende ai processi di partecipazione dal basso.
Questo libro fornisce interessanti idee per affrontare le ambiziose sfide
della mobilità urbana del futuro, un testo di riferimento che mancava su un
tema così delicato e decisivo come quello dei trasporti.
Gli autori
Anna Donati,
è esperta di mobilità sostenibile e infrastrutture di trasporto. Ha lavorato al
WWF Italia, come Direttore generale Acam e collabora con il Gruppo mobilità
sostenibile del Kyoto Club. Negli anni Novanta è stata assessore alla mobilità
del Comune di Bologna e di recente assessore alla mobilità e infrastrutture del
Comune di Napoli. Ha fatto parte del Consiglio di amministrazione delle
Ferrovie dello Stato. Ha fondato i Verdi in Italia ed è stata eletta in
Parlamento per i Verdi e l’Ulivo. È presidente onoraria di CoMoDo, la
Confederazione
della mobilità dolce, fa parte dell’Assemblea delegati di Legambiente e
presiede il Comitato scientifico della Rete mobilità nuova.
Francesco Petracchini, ingegnere ambientale e
dottorato in scienze ambientali, è esperto di inquinamento atmosferico e
gestione di progetti di ricerca nazionali e internazionali. È ricercatore presso il Cnr-Iia (Consiglio nazionale delle
ricerche, Istituto sull’inquinamento atmosferico) presso cui è responsabile
dell’Ufficio progettazione. Presidente dell’associazione Corrente in movimento,
nel 2012 ha organizzato un viaggio elettrico a zero emissioni in Italia alla
scoperta delle eccellenze nel campo delle fonti rinnovabili e della mobilità
sostenibile. Nel 2014 ha organizzato il Cleanweb Hacakthon Roma per lo sviluppo
di app legate all’energia ambiente e mobilità.