2012 anno del governo tecnico Monti.
Francesca (Daniela Poggi) 59enne è un'esodata senza alcun reddito con una nipote a carico,
Mary (Carlotta Bazzu) un'adolescente che disprezza la miseria in cui riversa improvvisamente
con sua nonna.
Non trovando alcuna soluzione alla sua grave condizione economica, Francesca finisce a
mendicare in piazza della repubblica a Roma, con davanti a sé un cartello che la identifica.
I passanti vengono colpiti dall'immagine della donna che nonostante il gesto che compie ormai
quotidianamente, conserva l'aspetto di una persona distinta. Un aspetto che va contro ogni
stereotipo di chi chiede l'elemosina e che incarna la nuova povertà italiana.
La donna, pur mentendo a sua nipote sulla sua nuova "attività" riesce a superare l'imbarazzo
dei primi giorni e conosce diverse persone incuriosite dalla sua condizione.
Peter (David White) un Tedesco coetaneo della donna è uno dei primi che riesce a strapparle
un sorriso e con cui intraprende una tenera amicizia. Cesare ( Simone Desrero) è invece un
coatto dal fare misterioso ma affidabile che tenta di infervorire l'animo della donna.
Le cose si complicano quando Mary durante una manifestazione sorprende Francesca mentre
mendica in piazza. La reazione della giovane è sprezzante e da quel momento scompare
dalla vita di Francesca, gettando la donna in un amara solitudine ancor più dura di quanto la
loro condizione avesse fatto.
NOTE DI REGIA
L'Esodo è un film che racconta un mondo e una realtà assolutamente realistica, che prendendo come spunto
un fatto realmente accaduto, tenta di ricostruire e fermare nel tempo un anno fatidico della storia socio-politica
Italiana.
È un film che vuole muoversi liberamente tra i punti di vista dei diversi personaggi, con una fotografia
instabile, colori freddi, assenze totali di dissolvenze e morbidezze, costanti sfocature delle immagini che danno
un taglio duro, quasi rubato, di uno Street-movie senza carezze per lo spettatore.
Un movimento narrativo corale dove i protagonisti sono però molto attuali, e ruotano attorno a una mammanonna,
colei che incarna la nuova Italia, fragile, povera, insicura, piena di rabbia, che rivendica la promessa di
una benessere che le era stato promesso, ma che non è stato mantenuto.
L'idea di questo film l'ho avuta tre anni fa quando ho iniziato a seguire la vicenda degli esodati, identificandola
come quella che sarebbe stata la più dura conseguenza del governo dei "Professori" e della grave rottura di
un patto tra stato e cittadino.
Per anni ho continuato a seguire e filmare, raccogliere testimonianze di Esodati provenienti da tutta Italia,
durante le manifestazioni, i presidi, le dure proteste che però contraddistinguevano la categoria di queste
persone rispetto ad altre, per la loro enorme civiltà. Per una dignità mai persa, nonostante molte persone
conoscevano la miseria per la prima volta nella loro vita e dopo una vita di lavoro.
Inizialmente l'idea di questo film non fu bene accolta da molti del comitato degli esodati, in quanto
credevano che la storia di Francesca, se pur prendendo spunto da una vicenda vera, sarebbe stato un
caso limite che avrebbe dato ben poche identificazioni da parte degli stessi.
Più il tempo passava, meno soluzioni giungevano in aiuto dai nuovi governi, più la condizione
degli Esodati non salvaguardati andava inasprendosi e più l'idea del film L'Esodo trovava consensi.
L'enorme platea (400.000) degli Esodati ed Ex esodati cosiddetti "salvaguardati" attendono questo
film per ergerlo come simbolo di memoria e di lotta per quel numero ancora enorme di non
salvaguardati che è stato ancor meno fortunato della protagonista di questo film.
L'attenzione mediatica che ha raccolto questo progetto fin dalla sua prima comunicazione del 2013
promette un ottimo riscontro divulgativo da parte di tv e giornali (sono moltissimi i programmi
televisivi che hanno parlato della vicenda degli esodati e che attendono di poter parlare dell'uscita
di questo film con Daniela Poggi come ospite) e naturalmente di pubblico.
Il prossimo 15 novembre L'Esodo verrà proiettato in mia presenza e con una delegazione di esodati
al parlamento europeo di Bruxelles.
IL REGISTA
CIRO FORMISANO
È nato a Torre del Greco nel 1976. Inizia la sua carriera come cameraman realizzando, per
Telemontecarlo 2.
Lavora come videomaker presso
Il Soldato Beve, suo cortometraggio d'esordio, vince, nel 2004, è selezionato al Festival Cinema
Giovani di Torino, in concorso nella sezione "Spazio Italia".
Seguono
Il Muro (corto 6') 2005
Querido Francesco (doc30') 2006 – vincitore di numerosi festival italiani
L'ultima spiaggia (corto 10') – Selezionato in numerosi festival italiani e vincitore del premio "ambiente
web"
Un Grande Talento (corto 12') 2007
L'esordio cinematografico è nel 2010 con Anime in Saldo – Film sperimentale finalista al R.I.F.F. e
vincitore di numerosi festival italiani
Tutto quel che abbiamo vissuto - (Mediometraggio didattico 50')
Tarok (serie web in 12 puntate) 2015 pubblicato settimanalmente su ilfattoquotidiano.it
L'Esodo è il suo Primo lungometraggio.
IL CAST
Daniela Poggi (Francesca)
Debutta in teatro nel 1978 con Walter Chiari e si divide tra cinema (dove lavora
principalmente in numerose commedie all'italiana), teatro e televisione. Dal 2000 al
2004 ha anche condotto lo storico programma televisivo di Rai 3, Chi l'ha visto? e
nel 2005 il programma Una Notte con Zeus in onda sempre su Rai 3 in seconda
serata. Nel 2000 ha interpretato il ruolo di Maria Madre di Gesù nella fiction San
Paolo, e nel 2010 quello del magistrato Flavia Conti nella serie Io e mio figlio -
Nuove storie per il commissario Vivaldi.
Il 24 luglio 2010 è stata premiata con il Grand Prix Corallo Città di Alghero per
l'attività di attrice e ambasciatrice Unicef. Nel gennaio 2012 debutta al teatro
Argentina di Roma con Tutto per bene di Luigi Pirandello per la regia di Gabriele
Lavia; a ottobre dello stesso anno riprendono le repliche di questo spettacolo. Nel
2015 riceve il premio Anita Ekberg. Nel 2016 riceve il PREMIO MIGLIOR
ATTRICE per il cortometraggio L'Amante Sjogren.
Rosaria De Cicco (Zingara)
Nata a Napoli inizia a recitare a teatro affiancando artisti come Nello Mascia e registi
come Ugo Gregoretti. Nel 2000 conosce Ferzan Özpetek, che le affida ruoli in film di
successo come Le fate ignoranti (2001), La finestra di fronte (2003) e Un giorno
perfetto (2008), la vuole inoltre testimonial di uno spot pubblicitario. Antonio
Capuano la vuole co-protagonista al fianco di Valeria Golino nel film La guerra di
Mario. Paolo Sorrentino la sceglie per il film L'uomo in più. Renzo Arbore, invece, la
vuole nel suo programma Speciale per me - Meno siamo, meglio stiamo!. Dal 1996
inizia a lavorare come coach nella soap Un posto al sole, dove successivamente
interpreta i due ruoli di Vera e di Aida. Parallelamente all'attività di attrice, Rosaria
coltiva la sua vena comica, vincendo il Premio Charlot al Festival Nazionale del
Cabaret in Rosa di Torino e il premio Cabaret in pillole. È rappresentante
dell'associazione culturale "La piccionaia".