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28 giugno 2017

Michele Cantanna Ballerino, Coreografo e ora anche stilista di Moda con un suo marchio: MCS.


By Enzo Fasoli

Michele Cantanna nato a Taranto il 24-gennaio-89 cresciuto a Montalabano Jonico. Ballerino professionista, performer,  Coreografo. Vice Campione del mondo in danze latine show dance. Vive e lavora o, meglio balla a Brema, in Germania dove partecipa a varie gare e insegna danza
Un Italiano che si è trasferito nella comunità europea dove con caparbietà ha saputo in breve tempo raggiungere importanti risultati.

Quando è nato il desiderio della Danza? 
La voglia del ballo è nato addormentandomi da quando ero bambino con walzer, mazurka e chachacha. Diciamo che sono nato in una scuola di ballo perché mia mamma è maestra di ballo. Lei mi ha insegnato i primi passi e l' amore per la danza. Poi sono cresciuto e ho perfezionato la mia tecnica e le mie esperienze altrove.

Che emozioni ricevi dalla Danza?
La danza mi rende libero. Libero di esprimere la mia creatività. Libero di essere quel che voglio e ciò che voglio.  Libero di esprimere quello che non so dire a parole.

Hai lasciato il tuo paese, la tua famiglia, la scuola per trasferirti in Germania a Brema; perché e come quali sono state le difficoltà maggiori che hai avuto?
Sono oramai 4 anni che ho fatto questa drastica scelta.  Le motivazioni sono tante. Purtroppo io sono una persona che ha bisogno sempre di nuovi stimoli,  di nuove cose.  Nella mio piccolo paese ho cercato di dare il mio meglio ma avevo sempre la sensazione di non fare abbastanza,  non ero appagato. Tutto quello che creavo, facevo, rimaneva e moriva li.  
Proprio 4 anni fa al ritorno da un provino feci un incidente stradale nel quale persi mio fratello. Per me fu difficile riprendermi dal dolore di aver perso una parte di me. Entrai in depressione ma la danza mi ha reso libero da essa. 
Poi nell'estate del 2014 un maestro di ballo molto famoso in Germania, Roberto Albanese, mi scrisse che aveva visto i miei video in youtube ed era interessato ad avermi nel suo team di maestri di ballo.  All'inizio la cosa mi fece paura. Paura di poter fallire ma poi presi coraggio e andai una settimana in Germania. Lui mi vide ballare e mi disse " con il tuo talento potresti fare tanta strada qui "

Quindi? la tua scelta!
Tornai a casa e pensai per una settimana alla mia risposta finché decisi di partire diviso in due parti..  La parte positiva di iniziare una nuova avventura che forse mi avrebbe portato a nuova soddisfazioni e la la parte triste.... Dover lasciare tutti i miei allievi,  la mia famiglia la mia casa,  tutto, tutto quello che avevo vissuto per 25 anni. 
All'inizio non fu facile,  dovevo imparare la lingua, dovevo inserirmi anche nella mentalità tedesca ed ambientarmi al clima. Ma dopo tanti sacrifici adesso sono ancora qui a Bremen e sono felice di quello che sto creando.

Come trascorri una tua giornata?
Trascorro le mie giornate a creare nuove coreografie,  lezioni private alle coppie che alleno, e insegno nei miei 20 corsi settimanali. In più alleno due formazioni di Street Jazz che fanno le gare in giro per la Germania e ballo nei vari show. In più mi alleno con la Mia ballerina perché ancora ballo da professionista.

A Brema fai anche l'insegnante in una scuola di Danza ma credo non solo forse partecipi anche a dei concorsi o a delle esibizioni. Il tuo genere di ballo che preferisci, quante ore al giorno dedichi al ballo.
Io nasco come ballerino di danze latino americane.  Ho dedicato tanti anni a questa disciplina e ancora oggi dedico il mio tempo nel suo studio ballando nella categoria Professional. Io dedico dalle 6 alle 12 ore al ballo giornalmente. Il ballo è la mia vita.

Balli con i Tacchi, perché ma non è faticoso, hai i miei poveri piedi non reggono un lento….. e tu sui tacchi!
Hahhahaha si ballo anche  sui tacchi!
Perché? 
Perché io sono una persona creativa e in continuo sviluppo e sperimentazione. A me piace provare nuovi stili e cose difficili da fare,  ed una di queste è ballare sui tacchi. Le mie gambe sono ben allenate per poter stare su 15 centimetri. Mi attrae molto insegnare a ballare sui tacchi perché amo la sensualità dei movimenti.

Come vedi la danza oggi e come vedi il Ballo, esiste davvero differenza tra i due concetti di disciplina!
Io penso che ci sia già una grande differenza. Il ballo per me è tutto quello che raggruppa persone che vivono la danza divertendosi oppure per mantenersi in forma. La danza per me è sacrificio, sofferenza, cercare ogni difetto è portarlo alla perfezione, studio, disciplina,  per me la danza è uno stile di vita.

Quanto è difficile insegnare. E gli allievi che ti frequentano da che età (0-99)
Danzare e insegnare sono due cose totalmente differenti e penso che non tutti i ballerini sappiano insegnare.  Io Adoro insegnare perché per me significa tramandare e trasmettere Emozioni, solo la tua passione ma tramandare la tua esperienza, la tua tecnica. È come se un pezzo di te rimanga in ogni allievo. E' una sensazione indescrivibile.  Io ho tanti allievi. Partono dai più piccolini 4-5 anni fini ai più grandi 40-50 anni e anche 60 anni.

Dopo anni di gavetta vedo che ti stai cimentando anche in settori che si avvicinano alla Danza. Hai creato un tuo marchio e un genere di abbigliamento giovanile e casual. Da dove ti è venuta questa idea e chi ti ha suggerito di creare una tua linea che esprima il tuo concetto di Danza o ballo e abbigliamento?
Come sai il mio creare non si ferma solo in coreografie di Danza.. Mi è sempre piaciuto disegnare da quando ero bambino. Diciamo che la danza e il disegno sono andati avanti insieme nel mio percorso. Purtroppo non ho avuto la possibilità di studiare ma ho fatto tutto da me. Ho sempre disegnato abiti da ballo, ho creato i miei vestiti da ballo e poi anche giacche particolari. E adesso finalmente ho registrato il mio marchio in modo che sia un po' tutto ufficiale. Diciamo che il coraggio me lo ha dato un mio grande amico e collega della Germania Alexander Martens. Lui è un maestro di salsa nella scuola dove insegno. Grazie a lui ho un grande sostegno.

Questa tua nuova linea MCS con un'ala soltanto a quale uccello è legata e perché. Hai un tatuaggio che ti sei imposto sulla tua spalla quasi a voler spiccare il volo. Per volare bisogna avere due ali o essere in due per poter volare.
Ho voluto ispirare questa linea ad uno dei miei ultimi tatuaggi appunto un ala sulla parte destra. L' ala per me ha molteplici significati. Il sentirsi soli,  sentirsi imperfetti, ma anche la consapevolezza di avere qualcuno al.tuo fianco che ti protegge e io la sento la sua presenza in ogni istante. una presenza delle stelle.  E come dici tu si vola in due o si vola quando arriva il tuo momento,  solo allora potrai avere il dono di avere due ali. L'ala è legata alla perdita di mio fratello di 4 anni fa. E dire il vero la danza mi ha aiutato a rialzarmi dalla mia sofferenza. Quello è l'aiuto dal cielo ma, ricevo molto da chi amo e da persone che condivido molto. Loro sono la mia forza.

Sei anche modello della tua linea. Una libera scelta anche d'immagine? Abbigliamento solo maschile?
A me piace indossare abiti e penso sia stata un ottima scelta anche per poter vendere il prodotto a persona che mi conoscono non solo per i miei allievi.

Il successo è stimolo o hai paura.
Il successo è uno stimolo ad andare avanti e affrontare nuove mete. Il successo è conoscere nuova gente e poter relazionare e confrontare la tua professionalità non ho paura ma vado con i piedi di piombo, Ho imparato molto da mia mamma, camminare passo dopo passo per raggiungere i propri sogni per farli diventare realtà.

L'Italia ti manca?  Pensi di affrontare il mercato italiano sia con la danza e la tua nuova linea di abbigliamento giovane.
L'Italia mi manca molto, in primis la mia famiglia e poi amici, ambienti, clima. Un po' tutto. Devo dire che nei primi 25 anni di carriera l'Italia non mi ha offerto le opportunità o i successi che la Germania mi ha dato in soli 3 anni. Qui in Germania sto realizzando ciò che avrei amato realizzare in Italia. Sono un ballerino e per questo mi sono trasferito ma, non dimentico le mie radici. Se avessi un ottimo motivo lavorativo o un opportunità ci tornerei volentieri in Italia.
Momentaneamente non ho nessuna richiesta da parte del mercato italiano ma chissà forse i miei pullover voleranno fin lì. Magari trovassi un distributore per le mie creazioni ne sarei molto felice.

Hai realizzato tutto da solo o hai dei consiglieri che ti sostengono nelle tue iniziative e quanto hanno importanza i loro suggerimenti?
Tutto ciò che ho creato fanno parte delle mie idee e sono frutto della mia fantasia. 
Certo devo ringraziare tante persone che mi aiutano e sostengono sempre.  Il mio ragazzo che è sempre lì a sostenermi, in questi anni mi ha permesso di stimolare la mia follia della creatività, senza di lui forse non avrei, probabilmente nemmeno iniziato. Il mio maestro Roberto Albanese che mi ha dato l'opportunità di lavorare in Germania nella sua scuola,  la mia amica Jenny che mi aiuta nel tradurre cose difficili in tedesco e mi porta la contabilità.

Allora Jenny è la parte severa della tua vita?
Se io creo lei è la parte che mi manca e anche in Germania i numeri e le tasse vanno controllate. Senza una persona speciale come Jenny sarebbe ancor più difficile crescere e guardare al futuro. Loro sono la mia famiglia a Brema a cui voglio un mondo di bene e sono anche molto ricambiato.

Vedo molto entusiasmo nelle tue iniziative e nei tuoi sogni; ne hai uno che vuoi realizzare?
Il mio sogno è poter entrare nel mondo televisivo e poter collaborare come ballerino, coreografo o chissà far parte di una giuria di un talent show.

La danza è prioritaria o pensi di dedicarti ad altro commercialmente parlando.
Momentaneamente il mio focus principale è sempre la danza e tutto quello che gli gira intorno è solo una cornice per renderla più completa.