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9 luglio 2020

Antonio Landolfi, il pianista napoletano che ha conosciuto e ha lavorato con i grandi.

 

Antonio Landolfi, il pianista napoletano che ha conosciuto e ha lavorato con i grandi.

Antonio Landolfi nasce a Napoli da una famiglia di musicisti. Il padre suonava con gli americani durante la guerra. Antonio Landolfi riceve il suo primo pianoforte da suo padre e da quel momento inizia a suonare.

Parlaci un pò di te.

Mi chiamo Antonio Landolfi e sono nato a Napoli in una famiglia di musicisti. Mio padre ha suonato con gli americani e durante la guerra e fu mio padre a comprarmi il primo pianoforte. Ho sempre avuto una forte passione per la musica. Nel 1962 ho partecipato e vinto ad un festival salesiano come concorrente esterno. Ho sempre studiato da autodidatta fino a quando non ho conosciuto delle persone che mi hanno accompagnato a livello tecnico dandomi degli insegnamenti molto importanti. Ascoltavo la musica per radio e studiavo come riprodurla con il mio pianoforte, ho fatto pianobar nei locali e frequentavo la galleria. Dopo il diploma da perito elettrotecnico ho lavorato come elettrotecnico nelle resistenze. Dopo un anno di lavoro come elettrotecnico ho conosciuto i fratelli Muti. Da quel momento la mia vita è cambiata, ho scelto di seguire la passione per la musica e ho seguito le lezioni di un mio caro amico musicista che si chiama Salvatore Orlando. Salvatore Orlando mi invogliò a studiare così mi iscrissi nell'accademia di Taccogna a Vittorio Veneto. Ho suonato per diverso tempo nell'orchestra a piazza plebiscito, poi mi diplomai con Carmine Dattilo che è il maestro di Beppe Vessichio. In quel periodo conobbi anche il maestro Bruno Cattaneo che mi preparò per l'esame del quinto anno del conservatorio oltre che per l'esame di solfeggio. Nel 1973 sono stato assunto da Achille Pinto e ho partecipato allo spettacolo su Raffaele Viviani come sostituto di De Simone. Nel 1975 ho partecipato canzonissima con Raffaella Carrà e ho vinto con: "Michele e ma" e nel 1977 a ho partecipato a Domenica In. Una volta diplomato al conservatorio ho suonato al teatro Verdi di Salerno con il brano "jesce o sole". Mi sono affacciato anche al teatro con uno spettacolo su Enrico Caruso prima al teatro Trianon di Napoli e poi al San Nazzaro sempre a Napoli. Nel 1991 ho fatto uno spettacolo al teatro Mercadante con Sergio Bruni. Con tutti gli artisti che ho conosciuto c'è stato sempre un bel rapporto pensate che Achille Millo e Antonio Casagrande venivano da me a fare le prove. Ho imparato molto da loro, da Achille Millo ho appreso il teatro brechtiano. Ho fatto anche 5 anni a canzonissima, ero il pianista di Marina Pagano. Sono anche uno scrittore, ho scritto un libro di poesie ermetiche, questa mia opera ha avuto una bellissima recensione dal direttore di repubblica. Ho insegnato sia al conservatorio in calabria che in basilicata a potenza nel famoso conservatorio potentino "Gesualdo da Venosa", poi ho insegnato anche al Cimarosa di Avellino. Al san ferdinando nel 2009 feci un concerto spettacolo dal titolo " La torre del lago a marechiaro".

Antonio Landolfi continua a suonare nella sua bella Napoli e continua a comporre sempre nuove opere. Il maestro ha fatto uno spettacolo dal titolo: "Generi a confronto" nel 2019 che è uno spettacolo su diversi generi teatrali unendo il vecchio e il nuovo in una vera e propria sintonia, in atmosfere che si intrecciano tra loro, uno spettacolo godevole e molto interessante.

 

Vincenzo Giannone. Intervista in esclusiva per Agenzia Stampa Aspapress luglio 2020