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6 ottobre 2022

FAI Firenze: la cultura siamo noi - Sabato 15 e Domenica 16 ottobre aperte al pubblico 5 perle

 



Il 6 ottobre 2022 alle ore 13:00 si è tenuta la conferenza stampa organizzata dalla fondazione FAI, fondo per l’ambiente italiano, per la presentazione di quelle che saranno le giornate FAI d’autunno 2022 che si svolgeranno fra sabato 15 e domenica 16 ottobre. La conferenza, tenutasi nella Sala Ennio Macconi di Palazzo Vecchio, si è aperta con quello che è da sempre il motto di questa organizzazione “Ricordiamoci di salvare l’Italia”.

Presenti la vicesindaca Alessia Bettini, il capo delegazione FAI Firenze Carlo Francini e il Generale Marina Marinelli. In occasione di queste giornate dedicate interamente alla scoperta, per il pubblico fiorentino, della cultura italiana, verranno aperte al pubblico 5 perle nascoste generalmente chiuse alle visite: Villa Favard sui Lungarni, Villa Favard a Rovezzano, Villa La Favorita, Villa del Poggio Imperiale e Castello di Montauto all’Impruneta. Ciò che è sicuramente stato posto in primo piano durante la presentazione di ognuno di questi 5 beni è la ricerca di un grande coinvolgimento dei giovani in questa iniziativa e nella fondazione stessa. 

Non a caso oggi molte di queste strutture ospitano l’istruzione dei più giovani, come Villa Favard sui Lungarni, che è attualmente sede di Polimoda e che ospita quindi studenti internazionali; ma ancora Villa Favard a Rovezzano, che ospita invece gli studenti del Conservatorio Cherubini, e la Villa Poggio Imperiale che ancora conserva il suo ruolo di Educandato Statale. 

L’unione di tradizione, cultura e futuro, di questo si occupa FAI che da sempre opera soprattutto grazie ai suoi attuali 160 volontari, di cui 40 studenti. Fondamentale anche l’intervento del Generale Marinelli che nell’illustrazione di Villa Favorita, sede della forestale e dell’accademia delle scienze forestali, ha trattato di un argomento molto discusso negli ultimi tempi: la salvaguardia dell’ambiente. Villa Favorita infatti non apre le sue porte solo al suo edificio ma anche e soprattutto al suo parco naturale con percorso naturalistico, che garantisce la presenza di un’ulteriore zona verde proprio nel centro di Firenze.

“Un’occasione inoltre di osservare da vicino il ruolo svolto dalla forestale e per trattare la prevenzione dell’ambiente per la sostenibilità fra natura e attività umana” puntualizza il Generale Marinelli.

L’organizzazione punta dunque, in un momento storico contraddistinto sempre di più sul bene economico, a un futuro in cui, senza lucro alcuno, ci sia il coinvolgimento della comunità italiana nella salvaguardia della propria storia che però, se conservata adeguatamente, può essere proiettata nel futuro. 

Carlo Francini afferma infatti “il tema della cultura esce dalle logiche di investimento, va sentita sul piano dell’identità. Se perdiamo la cultura perdiamo noi stessi”. 

La cultura in fondo non è altro che la storia dell’umanità, la quale si serve di essa per raccontarsi al mondo. Senza cultura saremo destinati a perdere piccole parti della nostra storia che si disperderanno e che non saremo più in grado di riacquistare. Un’organizzazione che si basa quindi su un’ideologia cosmopolita che ricerca il coinvolgimento degli italiani nella scoperta delle opportunità che questo Paese può ancora offrire, l’opportunità di un futuro diverso ma che può essere acquisito solo dando uno sguardo al nostro passato, alla storia della nostra esistenza.

Laura Nasali


www.giornatefai.it