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2 agosto 2020

Federico De Luca giovane promessa tra teatro e cinema.

 

Federico De Luca giovane promessa tra teatro e cinema.

L'attore romano Federico de Luca classe 91 ha iniziato la sua formazione con un Master di alta formazione diretto da Massimiliano Bruno, un progetto dove partecipavano grandi attori e attrici. Questo Master gli ha dato la possibilità di sperimentare le sue abilità in grandi teatri.

Presentati

Ciao a tutti i lettori di Aspapress, mi chiamo Federico De Luca, sono un attore, ho iniziato con un Master di alta formazione all'accademia "C.A.F.T" (Centro Alta Formazione Teatrale) diretta da Massimiliano Bruno. Questo mi ha permesso di lavorare con grandi attori e attrici e di solcare numerosi palchi. Ho completato la mia formazione studiando con Denny Lemmo che proveniva dall'actor studios di New York. Ho vinto un bando Europeo che mi ha permesso di studiare alla Lee Strasberg Theatre & Film istitute di Los Angeles. Quest'esperienza mi ha permesso di confrontarmi con un altro tipo di recitazione e soprattutto con un altro mondo, cioè dell'industria cinematografica Amaricana che è molto diversa dalla nostra. Ho partecipato a tantissime opere teatrali, infatti Io vengo dal teatro. Una delle esperienze che sono più legato è stata quella che ho fatto al "Teatro dell'opera" per i Mahagonny di Brecht. Fu una prova molto importante sia di parola che fisica, perchè è una forma di teatro danza molto particolare. Ho partecipato a molte opere di cinema indipendente,  è stata la mia seconda casa dopo il teatro. Ho partecipato a vari cortometraggi, ma anche a lungometraggi con la quale ho avuto molte soddisfazioni perchè ancora oggi girano in vari festival. Stop è il cortometraggio che mi porto dentro con grande gioia. In questi mesi di Pandemia ho continuato a promuovere opere, una di queste si intitola: " Il sogno lucido" che è un cortometraggio. A livello teatrale "il Pataffio" che abbiamo già portato in giro in rassegne molto importanti come quella di Anagni e che sto provando a portare all'estero. Questo spettacolo verrà portato in scena a Settembre a Roma. Nell'opera."La Ricerca della Libertà" con Giuseppe Torcasso, oltre che attore ero anche co sceneggiatore e co regista. Lo scorso hanno ha ricevuto la mensione speciale per il documentario a tema sociale. Il documentario che parla della libertà ritrovata dopo un periodo di tossicodipendenza. Per poter essere un ottimo attore bisogna anche conoscere gli altri mestieri sia nel campo cinematografico che in quello teatrale.

Progetti futuri

C'è la possibilità di portare all'estro il "Pataffio". Ci sono due opere cinematografiche che ho scritto che voglio portare avanti. Ho uno spettacolo teatrale nel cassetto sul tema della società che ci circonda. Uno spettacolo interpretato da  4 attori. A livello teatrale mi soffermo sugli attori e sul ruolo autoriale. A livello cinematografico su opere più narrative con anche la mia partecipazione come attore,regista e sceneggiatore. Vedendo l'apertura dei set mi sento più ottimista. Ho molto che bolle in pentola.

Ritorno al passato

Pensando al passato ripenso a tutti i progetti realizzati e a coloro che ho conosciuto sul set, che ancora oggi ci lavoro anche grazie alla forte alchimia che si è creata. La forte Alchimia tra le persone conosciute per i vari progetti aiuta a crearne di nuovi e nuove alchimie.

Con chi vorresti lavorare?

A livello teatrale mi piacerebbe lavorare con "Carrozzeria Orfeo", loro sono una certezza del teatro che sta emergendo. Carrozzeria Orfeo nei loro spettacoli danno immediatezza a livello emotivo e di concetti. Hanno una forma drammaturgica spettacolare. A livello cinematografico i grandi maestri continuano ad essere: Sorrentino, Tornatore e Garrone che continuano a portare alta la bandiera del cinema italiano. Invece per quanto riguarda le nuove leve: Ron Johnson come anche Gabriele Mainetti. Gabriele Mainetti è riuscito a ribaltare un genere e a portarlo a qualcosa di innovativo. Il cinema italiano può continuare a splendere. Questo periodo di crisi per il covid può portare a due strade: o si rimane statici o ci si trasforma. Il cinema italiano si è trasformato. Mi piacerebbe lavorare anche con Bellocchio e Guadagnino.

Riflessioni

Io credo che il cinema e il teatro debbano portare avanti un discorso di fotografia del presente e di comprensione del mondo che ci circonda e anche di cambiamento.Cambiamento non inteso come rivoluzione, ma come evoluzione e una maggiore comprensione.

Federico De Luca è un'artista a 360 gradi che spazia dal teatro al cinema, dalla scrittura alla recitazione e alla regia, un'artista moderno che si è rinnovato dopo questo periodo di lockdown.

 

Vincenzo Giannone.

Intervista per Agenzia Stampa Aspapress di libera condivisione citando la fonte (agosto 2020)