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15 dicembre 2017

Alla Libreria del Duomo di Forlì la presenta “Siamo sono” , il secondo libro di poesie del giornalista Marco Colonna


 Alla Libreria del Duomo di Forlì presenta "Siamo sono" il secondo libro di poesie del giornalista Marco Colonna

La presentazione pubblica di: "Siamo sono" , il secondo libro di poesie del giornalista Marco Colonna, opera segnalata dal concorso nazionale di poesia Faraexcelsior 2017, VII edizione. La silloge (FaraEditore, 2017, Rimini) contiene la prefazione dello scrittore e poeta Antonio Vittorio Guarino e la cover del pittore Nicola Vaccari.
Saranno presenti all'incontro aperto al pubblico: l'autore Marco Colonna, la giornalista Laura Stradaroli, e l'artista Nicola Vaccari.
L'incontro prevede: lettura di poesie , intervista all'autore da parte del moderatore e dialogo libero con il pubblico. Seguirà un brindisi natalizio.
"Siamo sono" comprende 56 componimenti in forma perlopiù epigrammatica e in distribuiti in quattro sezioni: Ho camminato, Tra cielo e ferro, C'è, e Vita verrà.
«Ambiguità dell'opera / umana essere noi»; «Questo nostro resistere / visibile, fare muro, / che si misura con il tempo / altrui, ché la breccia / è altrove nello spazio»; «Se
chiudo gli occhi in cielo / oggi vedo i lividi del mondo»; «Noi parole di pietra scolpite nell'acqua»; «C'è dunque tutto il coltello del mondo piantato nei tuoi occhi»: alcuni versi tratti dalle sezioni del libro per invogliare alla scoperta di questa seconda opera in poesia del giornalista (fondatore di SestoPotere.com) Marco Colonna, che in passato aveva già pubblicato libri , prevalentemente di critica cinematografica, e l'anno scorso "Ani+ma", la sua prima silloge poetica.

"Nei suoi versi l'autore evidenzia la grande responsabilità di ciascuno di noi nel fare del nostro esistere un nodo di relazioni di senso e foscolianamente amorose affinché le immancabili e tragiche cesure della vita non siano solo ferite sanguinanti ma varchi di empatia": scrive l'editore, Alessandro Ramberti, nella post fazione dell' opera.
E Antonio Vittorio Guarino evidenzia il peso quotidiano di ogni essere umano che affiora nelle poesie di Marco Colonna traducendone quell'invito insistente nei versi, quasi un obbligo morale a: "prenderci carico di tutte le relazioni che ci hanno costruito, formato, ospitando in noi quelle identità perdute, quei vuoti, quel "siamo" in cui non siamo più ma che permette a ciascuno di noi di dire ancora "Sono".»
"La parola 'siamo' volutamente barrata, cancellata, e trattenuta nel titolo evidenzia un intralcio che pone il lettore di fronte a un' interrogativo. Come nella mia precedente silloge il segno + segnava una cesura nella parola fin troppo abusata di: anima. Sottolineo i passi di una ricerca poetica – spiega lo stesso autore Marco Colonna – che si misura nella volontà di superare le consuetudini del linguaggio, attribuendo o riassegnando alle parole non soltanto il loro significato etimologico ma anche un valore che si contrappone al senso corrente, all'abuso quotidiano dei messaggi, della comunicazione, dello sproloquio verbale e scritto. E poi c'è il mio voler continuare in un percorso letterario e culturale: interrogarsi sui fatti e sul senso della vita senza approdare necessariamente a risposte consolatorie e prevedibili. Semmai, inchinarsi e sospendersi di fronte a segni di realtà e trascendenza, che emergono nel vuoto e nello spaesamento cosmico che avvolge la persona umana per destino. Oltre il rumorio che ci confonde e ci allontana dalla verità, ogni giorno": conclude Marco Colonna.