Agenzia Stampa Aspapress

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28 aprile 2016

PRESS - "Don Bosco International" riguardo alla situazione dei migranti



SALESIANI DI DON BOSCO




We Salesians of Don Bosco work on the inclusion of migrants and refugees in Europe and other continents and are concerned about the implications of the Agreement between the European Union (EU) and Turkey. Whilst recognising that it may bring a temporary improvement to a currently chaotic situation, we believe that the accelerated provisions in the Agreement go against at least the spirit of the Convention on the Rights of the Child (Art. 3, 22), the Geneva Refugee Convention (1951/1967) and the Charter of Fundamental Rights of the European Union (Art. 18).

Since the phenomenon of irregular migration is part of the emerging European reality, we are confident that rather than being pushed back at the borders, unaccompanied minors, young people and families seeking asylum in the EU can be afforded a chance to rebuild their lives in the European Union through the provision of quality services that meet their needs.

As Salesians of Don Bosco we believe that inclusion promotes citizenship and participation in society. For us, diversity is a value and our presence in 23 EU Member States seeks to include young migrants in society, offering them educative opportunities and a high standard of services adapted to their needs, that they may have a real chance to start again in life.


As Salesians of Don Bosco we believe in a European Union that is not indifferent to suffering, that assumes its responsibility towards people, and that respects their rights and dignity. Asylum seekers should experience a rights-based approach when presenting at Europe's borders regardless which EU Member State they happen to arrive in. It is a pity that the Agreement is not about rights or responsibilities, assistance or protection, but rather about 'stopping boats' and smashing "the people smugglers' business model". (1)

1. We wish those who serve in government to keep in mind that irregular immigrants and asylum seekers are more than numbers. As Pope Francis said in Mexico "The human tragedy that is forced migration is a global phenomenon today. This crisis, which can be measured in numbers and statistics, we want instead to measure with names, stories, families." (2)

2. The principle of non-refoulement becomes problematic in the context of sending people back to what, until recently, was not considered a "safe third country" for asylum-seekers.

3. We are concerned that safeguards which are meant to protect the interests of minors and other vulnerable asylum-seekers will be deemed insufficient and dispensed with, in the context of the current crisis.

4. We fear that regardless of the procedures established, people will continue to unnecessarily risk their lives: in the absence of a safe route people will keep dying trying to enter, or cross into, Europe until such time as the indicated Voluntary Humanitarian Admission Scheme is activated.

5. Though the Agreement is meant to help Greece manage its border with Turkey, we draw attention to the urgent situation of asylum seekers trapped in the Balkan route, which is still not being adequately addressed.

Noi, Salesiani di Don Bosco, lavoriamo a favore dell'integrazione dei migranti e dei rifugiati in Europa e in altri continenti, e siamo preoccupati per le implicazioni dell'accordo tra l'Unione europea (UE) e la Turchia. Pur riconoscendo che potrebbe portare un miglioramento temporaneo ad una situazione attualmente caotica, riteniamo che le frettolose disposizioni dell'Accordo vadano contro almeno allo spirito della Convenzione sui Diritti del Fanciullo (art. 3, 22), la Convenzione di Ginevra sui Rifugiati (1951/1967) e la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione europea (art. 18).

Dato che il fenomeno delle migrazioni irregolari è parte della realtà europea emergente, siamo fiduciosi che invece di essere respinti alle frontiere, ai minori non accompagnati, ai giovani e alle famiglie in cerca di asilo nell'UE possa essere concessa la possibilità di ricostruire le loro vite nell'UE, grazie alla fornitura di servizi di qualità che soddisfino le loro esigenze.

Come Salesiani riteniamo che l'inclusione promuova la cittadinanza e la partecipazione alla vita sociale. Per noi, la diversità è un valore e la nostra presenza in 23 Stati membri UE mira ad includere i giovani migranti nella società, offrendo loro opportunità educative ed un elevato livello di servizi secondo le loro esigenze, affinché possono avere una reale possibilità di iniziare una nuova vita.

Come Salesiani crediamo in una UE non indifferente alle sofferenze, che sappia assumere la propria responsabilità nei confronti delle persone, e che rispetti i loro diritti e la loro dignità. I richiedenti asilo dovrebbero sperimentare un approccio basato sui diritti quando si presentano alle frontiere dell'Europa, indipendentemente da quale Stato membro dell'UE gli capiti di raggiungere. È un peccato che nell'Accordo non parli di diritti o responsabilità, assistenza o protezione, ma piuttosto di "fermare i barconi" e di distruggere "il modello di business dei trafficanti di esseri umani".

1. Speriamo che quanti operano nei Governi tengano a mente che gli immigrati irregolari e richiedenti asilo sono più che numeri. Come ha detto Papa Francesco in Messico "questa tragedia umana che la migrazione forzata rappresenta, al giorno d'oggi è un fenomeno globale. Questa crisi, che si può misurare in cifre, noi vogliamo misurarla con nomi, storie, famiglie".

2. Il principio di non-refoulement diventa problematico se si intende rimandare la gente in quello che, fino a poco tempo, non veniva considerato un "paese terzo sicuro" per i richiedenti asilo.

3. Temiamo che le garanzie che hanno lo scopo di tutelare gli interessi dei minori e degli altri richiedenti asilo vulnerabili saranno considerati insufficienti e ignorate, nel contesto della crisi attuale.

4. Temiamo che a prescindere dalle procedure stabilite, la gente continuerà a rischiare inutilmente la vita: in assenza di rotte sicure le persone continueranno a morire cercando di entrare o attraversare l'Europa, fino a quando verrà attivato lo Schema Volontario di Ammissione Umanitaria raccomandato.

5. Sebbene l'accordo abbia lo scopo di aiutare la Grecia a gestire il suo confine con la Turchia, richiamiamo l'attenzione sulla situazione urgente dei richiedenti asilo intrappolati nella rotta dei Balcani, che non è ancora adeguatamente affrontata.



DON BOSCO INTERNATIONAL
Salesians of Don Bosco in European Institutions

MISSION STATEMENT

DON BOSCO INTERNATIONAL (DBI) è una organizzazione che favorisce il dialogo tra la Congregazione Salesiana e le istituzioni e organizzazioni internazionali in Europa.


1. MISSIONE

DBI è una associazione che rappresenta il volto civile della Congregazione Salesiana presso le diverse organizzazioni europee attraverso:

- una presenza significativa e di qualità presso tali istituzioni

- un canale di comunicazione con le diverse realtà salesiane per quanto concerne le politiche internazionali nel campo dell'educazione, cultura e gioventù che nascono all'interno delle istituzioni

- uno strumento di animazione e accompagnamento delle iniziative e azioni salesiane che hanno una relazione con le diverse organizzazioni internazionali

- il coordinamento delle sinergie ed iniziative in atto nei diversi ambiti salesiani.


2. VISIONE

Nell'ambito dell'azione educativa e pastorale a favore dei giovani, DBI è:

- presenza e voce del carisma salesiano nei fori internazionali

- servizio di qualità per la comprensione e sensibilizzazione delle realtà internazionali ed europee negli ambiti salesiani

- organismo di riferimento per le regioni e le ispettorie in relazione alle istituzioni e alle organizzazioni internazionali.




3. VALORI


I valori che ispirano l'azione del DBI sono:

- l'umanesimo cristiano
- il modello educativo e pastorale di Don Bosco
- la dignità della persona e i diritti umani
- lo sviluppo integrale della persona
- la solidarietà e la sussidiarietà
- la diversità culturale e interculturalità
- la lotta alla povertà attraverso l'inclusione sociale
- la sinergia tra i differenti stakeholders, istituzioni educative salesiane e altri partner, impegnati sulla frontiera dell'educazione e della promozione integrale dei giovani.


OBIETTIVI

POVERTÀ E INCLUSIONE SOCIALE - Ci prendiamo cura dell'inclusione di ogni persone, specialmente dei giovani, attraverso programmi educativi e sociali, dando priorità a chi incontra maggiori difficoltà. Lavoriamo per l'applicazione effettiva di programmi come Garanzia Giovani.

MIGRAZIONI - Promuoviamo l'accoglienza delle persone che arrivano in Europa alla ricerca di una vita migliore, migranti o rifugiati, attraverso programmi di cura e inclusione specializzata. Tuteliamo il diritto di queste persone a vivere una vita piena in Europa.

TRANSIZIONE SCUOLA/LAVORO - Puntiamo sulla promozione della Formazione Professionale e dell'apprendimento in contesto non formale, per aumentare l'occupabilità dei giovani. Crediamo nella cooperazione cone le imprese per promuovere apprendistati, tirocini e lavori di qualità per la gioventù.

DON BOSCO INTERNATIONAL
Clos André Rappe, 8 B -1200 Brussels
+32 473 500 529
dbi@sdb.org