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22 gennaio 2020

HI KEN! HI BARBIE! SIGNORE E SIGNORI RODRIGO ALVES A "SPETTACOLANDIA"


Ci troviamo qui, nell'incomprensibile mondo di "spettacolandia". Le sue regine, i suoi re e tutte le corti sono sempre presenti. Tra sceneggiate, travolgenti costumi e parole pronunciate che fluttuano nell' aria, la nostra mente e' rapita come quella di un bambino in un grande circo. Musica, sorrisi e luci, abbagliano la nostra capacita' di razocinio. E spesso, ci ritroviamo al di la' dello schermo, basiti e interdetti ma  per la maggiore non riusciamo a staccare. Specialmente quando a condurre sono le cosiddette "regine di cuore"!
Piu' o meno inutili e poco interessanti i temi che si affrontano solitamente ma ultimamente ce ne e' stato uno che ha indignato seriamente molte persone: Ken è diventato Barbie. Rulli di tamburi, le campane suonano a festa e gli applausi sono assordanti! quando entra lui, Rodrigo Alves, famoso per essere stato per anni celebre, perché' definito il Ken umano.
Ora: Ve li ricordate ken e Barbie? la coppia della casa di giocattoli "Mattel" che ha ideato e costruito centinaia di bambole con questo nome? Ci sono collezionisti in tutto il mondo che non hanno perso neanche una delle tante versioni dei due personaggi. E Rodrigo Alves in tutto cio? Rodrigo ha il primato di interventi chirurgici piu' o meno invasivi che, volutamente, lo hanno reso molto simile al bamboccio della "Mattel". Nonostante la sua fama, i suoi finti muscoli e la sua faccia a dir poco deturpata "ken" ha un sogno: essere Barbie!
In poco tempo per "spettacolandia" il gioco e' fatto. Un bel bustino, capelli lunghi e sontuosi, abiti accompagnati da un make up a dire poco femminile, e sul podio sale "Barbie". " Una donna!" grida sorridente e fintamente sorpresa qualche "regina". "Una donna a cinque stelle, una Barbie in carne ed ossa". " Come ti senti adesso che sei una donna?" e poi ancora " Com'e' il tuo rapporto con gli uomini?", qualche "circense" addirittura esagera" e prosegue " Adesso che sei una donna, come cambier° la tua vita?"
Adesso facciamo un passo indietro. Ho deciso di scrivere questo articolo perché mi sono occupato, insieme ad altre persone di transizione sessuale e ho visto, ascoltato e riconosciuto, l'indignazione delle centinaia di persone ( solo nel nostro paese), che ogni giorno lottano, per raggiungere un'identità sessuale moralmente e legalmente vera.
Rodri ( il suo momentaneo nome d'arte, dichiara la " bambola"), racconta che questo e' sempre stato il suo vero sogno, e' felice. Tutto fantastico e gioioso, se non fosse che per l'ennesima volta, è il fenomeno mediatico poco rispettato e solamente assecondato. Perché'? Perché Rodrigo e' disponibile e la sua effimera felicita' lo rende ancora piu' comunicativo. Infatti nonostante lui, in tanti programmi, tenti di spiegare, che il suo percorso e' solo iniziato, che dovrà affrontare molti e difficili interventi chirurgici, c'e' chi continua a fare spettacolo. Anche se io direi a Dare spettacolo.
Premesso che, io nello specifico, ma tutte le persone che lavorano nelle varie redazioni in cui scrivo, siamo convinti che non sia il corpo a definirci maschi o femmine c'e' da comprendere l'indignazione delle persone che hanno da anni intrapreso questo percorso e che magicamente hanno sentito chiamare donna, un personaggio che purtroppo ancora non lo e', e non lo sara' per parecchio. Infatti i social anche stavolta hanno dato voce, (la vera voce) a chi questo argomento lo tocca con i guanti, proprio per rispettarne la delicatezza. Dietro la transizione sessuale, si nascondono: Paura; incertezza; solitudine e tante altre emozioni non troppo facili con cui convivere. Non sempre si incontrano le persone giuste, medici compresi, e addirittura spesso queste persone arrivano a gesti estremi dettati dalla disperazione. Per cui meno spettacolo e piu' informazione sarebbero d'obbligo. Ma io vorrei chiudere, augurandomi che il popolo transessuale, comprenda che spesso i cattivi comunicatori siamo noi, e le persone come Rodrigo Alves dei "fenomeni" biecamente utilizzati per alzare ancora un po' gli ascolti. Grande stima per chi ha il coraggio di essere se stesso lottando ogni giorno e accoglie i più deboli, se pur accecati dallo spietato mondo dello showbusiness! Per cui, tanta fiducia nei transessuali che sicuramente capiranno quale e' il gioco e tanti auguri Rodri!
Cristiano Rocchi


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