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13 ottobre 2018

Presentazione del libro "Paolina", l'ultimo romanzo di Marco Lodoli ALLA LIBRERIA ELI 16 OTTOBRE ORE 18




Cari amici della Libreria Eli, siamo felici di segnalarvi un nuovo, imperdibile appuntamento letterario: Martedì 16 Ottobre (ore 18:30) avremo l'onore di ospitare lo scrittore Marco Lodoli, che presenterà presso le nostre sale il suo ultimo lavoro "Paolina", pubblicato da Einaudi per la collana "I coralli".
Nota dell'autore: Paolina ha quindici anni e aspetta un figlio. Forse lo terrà e forse no: ha davanti a sé una giornata per capire, per decidere. E così cammina per Roma alla ricerca di qualcosa che le dia un senso, incontra i suoi tre piccoli amori, si sente sola. La sua giornata somiglia a un viaggio iniziatico, come un cavaliere errante si perde nella foresta metropolitana. La protegge la sua innocenza, la sua grazia. E alla fine del viaggio scoprirà qualcosa di sorprendente, perché solo chi è piccolo può contenere l'infìnito.

 


L'appuntamento è per Martedì 16 Ottobre alle ore 18:30
Libreria Eli, Viale Somalia 50A

interviene l'autore
Marco Lodoli

l'incontro sarà moderato dal professor Sergio Bonetti
reading a cura dell'attrice
Francesca Satto


Recensione a cura del prof. Sergio Bonetti:

In ventiquattro ore si svolge il racconto della giornata particolare di Paolina, un'adolescente di 15 anni, sostanzialmente sola, che scopre di essere incinta, più per caso che per amore. Nella descrizione che via via via farà dei suoi rapporti si vede sempre mentre assente osserva il cielo sopra di lei. Dallo studio medico Paolina comincia un viaggio alla ricerca dei possibili padri. Un vagare che ha tre tappe, tutte egualmente deludenti, ma che la porta a riflessioni che creano quasi un'iniziazione verso un finale che si concluderà all'alba di una Roma che comincia a svegliarsi e che anche per lei potrebbe significare un risveglio.

Paolina all'inizio, pur in un contesto sociale e narrativo molto diverso, può ricordare personaggi perdenti come Tommaso di una Vita Violenta di Pasolini. Ma quanto è cambiato il mondo. Oggi più che le borgate e le periferie urbane emerge quello delle periferie dell'anima. Anche Tommaso cammina molto, come fanno i poveri in tutto il mondo, ma per lui non c'è redenzione.

Paolina attraversa una Roma apparentemente meno violenta, ma forse più chiusa e cattiva, surreale e grottesca. Seguiamo il filo dei sui ragionamenti e delle sue emozioni, grazie ad una narrazione in soggettiva, con il suo sguardo che fugge i limiti della inautenticità delle facili interpretazioni sociologiche, dei toni letterari e della gergalità di un'adolescente come la nostra eroina.

L'autore conosce bene il mondo degli adolescenti come può solo chi sa ascoltarli e capirli fuori dagli schemi e dai pregiudizi. Si snoda il viaggio iniziatico da cui Paolina aspetta che venga la risposta alla domanda se diventare madre o abortire. Un racconto carico di significati simbolici come le tre rose sottratte ad una sepoltura e diventate il dono, segno di vita, ad ognuno dei tre possibili padri. Tre giovani ragazzi ognuno a suo modo debole e fragile, come icone di una crisi conclamata del ruolo maschile. Alla fine Paolina sarà la più forte. Un viaggio iniziatico in cui si dipana il pensiero interiore di Paolina, un pensiero semplice e lucidissimo, nitido al punto di diventare una riflessione sulla vita e sul mondo di una ragazzina sola, maltrattata dalla vita e dai tanti personaggi che trova, tranne per un solitario e sfìgato benzinaio sulla Olimpiaca e una giovane ragazza rom. Un Pensiero interiore alla ricerca del padre del bambino che porta in grembo come contra l'assenza del suo di padre.

La giornata particolare si svolge in una città descritta con la partecipazione e la capacità di interpretazione che già era stata la cifra vincente e di due precedenti libri di Lodali "Isole, guida vagabonda di Roma". La descrizione dello stadio Flaminio nel suo abbandono, con le pecore che pascolano sul prato del campo da gioco, le persone che vede per come realmente sono oltre le apparenze. "A parole odiava il mondo ma ¡l suo corpo chiedeva almeno un'ultima carezza tra le cosce." Episodi a volte surreali che mostrano oltre l'apparenza delle interpretazioni sociali, il rancore verso gli altri. Il vagabondare verso le tre diverse mete, da vita a situazioni, personaggi e prove da superare , che costituiscono una narrazione nella narrazione e danno il vero senso del viaggio iniziatico come ci ha insegnato Propp in Morfologia della Fiaba. Tutto questo lega il lettore alla narrazione assumendo i toni della suspense, della ^coperta e della attesa di un uno svelamento, come nelle fiabe appunto. L'episodio più bello è quello dell'incontro con Samira, la , ragazza rom, incinta come lei, che le farà ¡l dono che la metterà ¡n contatto con chi mágicamente sarà in grado di offrirgli una risposta. In pochissime pagine l'episodio di Samira ci da la realtà del popolo rom, con l'immagine favolistica del musicista che vola come nei quadri di Chagal. " Dio non c'entra niente- dice Samira- neppure sa che noi zingari esistiamo e suoniamo la fìsarmonica girando per le strade come cani."
Paolina cammina e cammina e ad ogni incontro una rosa e uno svelamento. Con Cosimo, a Forte Prenestino: "perché non stai a scuola ? "Non ci vado più da tre mesi." Fai bene, la scuola è uno schifo, ti mangia l'anima." La scuola è un luogo, senza empatia e non la aiuta nel suo compito primario se Paolina afferma "chi sa le parole, sa cosa dire e cosa fare,ma io non so parlare, dico tutto male e mi sbaglio". Echi da Don Milani, ma la nostra è un'eroina e conclude: " E' tardi, ¡o posso guardare e basta. E se avrò un figlio, lo guarderò mentre dorme, mentre mangia, gioca, piange, e se non lo avrò, continuerò a guardare il mondo". Il racconto assume sempre più, man mano che rimpianto narrativo si sviluppa e prende forma, il tono dei contes philosophiques. Io ho avuto troppo poco, per questo sono inutile e intelligente. Intelligente a modo mio, qualcosa che forse somiglia alla stupidità, perché non so mettere i pensieri in fila, ma non importa, io vedo. ... ma se io avessi potuto decidere di esistere o non esisterebbe cosa avrei scelto?. C'è un vero motivo per cui la mia presenza nella vita è indispensabile ?" Paolina si pone l'interrogativo fondamentale a cui le filosofie e le religioni hanno cercato di dare risposta.

Non capita speso di immergersi nella lettura di un piccolo libro e di sentire di doversi fermare, per centellinare il piacere e le idee che suscita. Per far durare più a lungo il piacere del lettore che, come afferma Umberto Eco, deve fare ¡l proprio lavoro nei confronti del testo che è una macchina pi'gra.




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