«Dopo il successo della Prima Riunione Nazionale di dicembre scorso, nella quale il Comitato 10 Febbraio ha presentato un nuovo organigramma e un comitato scientifico autorevole (presieduto dal prof. Giuseppe Parlato), l’associazione ha deciso di stringere i legami con gli italiani che ancora vivono nelle terre rimaste al di là del confine, rappresentati da Maurizio Tremul, presidente della Giunta Esecutiva dell'Unione Italiana».
«L'intento del Comitato è infatti quello di superare il solo "ricordo" delle tragedie accadute nel Novecento, che rischia di diventare sterile nel XXI secolo, e di dare nuova linfa alla 10 Febbraio trasformandolo nel giorno del ricordo di un profondo legame tra le due sponde dell'Adriatico, che dura da duemila anni e che vede nella lingua italiana un insostituibile valore identitario comune».
«In questo quadro si inserisce l'iniziativa allegata: è la prima volta che la nostra associazione si confronta con i cosiddetti "rimasti", e la prima volta che raccontiamo il Giorno del Ricordo oltre confine, nella splendida Capodistria, patria di Nazario Sauro e di tutti noi, oggi in Slovenia».
«Centinaia di migliaia furono gli italiani costretti a lasciare la propria terra per rimanere italiani, dando vita al più grande esodo della nostra storia. Ma ci furono anche quelli che rimasero in Istria, per scelta o perché impossibilitati a partire. Fra questi ci furono anche tanti che aderirono all’utopia titina, e si fecero silenziosi complici del massacro delle foibe, come invece ci furono quanti dovettero rimanere per accudire un parente malato, o perché non ottennero il diritto di opzione».
«Ma al di là delle motivazioni dei singoli, nel 2016 oggi quelle terre sono ancora abitate da italiani, figli e nipoti di quanti rimasero allora, che ancora parlano la nostra lingua e riscoprono le proprie origini nazionali: questo rappresenta un’opportunità da non perdere nel dialogo tra le due sponde dell’Adriatico».
«Per questo ci incontreremo venerdì 19 febbraio a Capodistria, in un evento organizzato dall’Unione Italiana e dal Comitato 10 Febbraio dal titolo “La consapevolezza della storia per costruire la pace”. Sarà un’occasione di confronto schietto e onesto, che deve rappresentare un nuovo passo nel percorso di ricostruzione del legame fra gli italiani delle due sponde dell'Adriatico».