EBOLA E GLI ALTRI SINTOMI DI SISTEMI
SANITARI CARENTI“Dall’evidenza all’azione: cambiamenti sostenibili per la salute
in Africa”Conferenza Internazionale - Amref e
Organizzazione Mondiale della Sanità
Kenya
24-26 novembre
"Non possiamo continuare ad occuparci solo dei
sintomi, effetto della carenza dei nostri sistemi sanitari". Non si
riferisce solo ad Ebola il direttore di
Amref Teguest Guerma, nel suo intervento in occasione della conferenza
sulla salute dell'Africa, organizzata da Amref e Organizzazione Mondiale della
Sanità. Nella conferenza, che si chiude oggi in Kenya, l’intervento di Guerma
fa il quadro sulle drammatiche mancanze sanitarie in Africa, richiama i Governi
e segnala le strade da percorrere. Su tutte: sfruttare al meglio la tecnologica
e puntare sul lavoro con le comunità. Forte il richiamo ai Governi
"Dobbiamo smettere di contare solo sugli aiuti dai Paesi esteri, dobbiamo
occuparci direttamente del nostro sviluppo".
L'unica via per un cambiamento duraturo della salute
dell'Africa passa per la rimozione di alcuni blocchi del sistema sanitario.
L'Africa rappresenta l'11% della
popolazione mondiale eppure il 24% delle malattie globali pesa sul continente
africano, con un misero 3% di operatori sanitari mondiali. Ne servirebbe
quasi un milione in più. L'Africa ha circa 30milioni di persone affette da HIV,
cifra che rappresenta il 68% della popolazione mondiale che vive con il virus.
Secondo una ricerca, presentata alla conferenza dal
direttore dei programmi di Amref, Dr John Nduba, "in Africa il 20% dei decessi
prima dei 5 anni è causato dalla diarrea". Basterebbe una corretta
informazione nelle comunità e semplicissimi alimenti reidratanti.
Oltre alla tecnologia, fondamentali per Amref i Community Health Worker (operatori
sanitari comunitari). Risorsa sanitaria di livello intermedio, tra un medico e
un infermiere, la cui formazione prevede non solo un decimo del costo della
formazione di un medico, ma indicativamente anche la metà del tempo. Formate
dal 2012 oltre 5900 ostetriche. Un'ostetrica può prendersi cura di 500 madri
all'anno. Anche attraverso loro, nel 2013 l'aiuto di Amref ha raggiunto oltre
10 milioni 700 persone in Africa, tra queste oltre 8milioni e 700 erano donne e
bambini.
Un richiamo forte alle istituzioni è arrivato dal
Direttore di Amref Teguest Guerma "I Governi devono rispettare e onorare
la promessa fatta nel 2000 ad Abuja, destinare
il 15% dei bilanci nazionali alla spesa per la salute". Chiave del
cambiamento le comunità, che sono "parte della soluzione" afferma
Guerma. "Devono conoscere i benefici della vaccinazione, delle regole
basilari d'igiene, del rischio di rapporti sessuali non protetti".
Fondamentale che i Governi, la società civile e il settore privato lavorino
insieme. "I Governi africani devono guidare e stimolare questa
collaborazione".
"L'Africa
non è più il continente del futuro. É il continente dell'oggi - continua Guerma - La nostra economia sta crescendo
velocemente, la classe media sta aumentando in tutto il continente".
Secondo la Banca Mondiale il Pil dell'Africa sub-sahariana nel 2013 è cresciuto
ad un tasso annuo del 4,7% e dovrebbe accelerare fino al 5,1% nel 2015 e 2016.