Si tiene a Nettuno (Roma) dal 21 al 27 luglio 2014 – a ingresso gratuito fino
a esaurimento posti - presso il complesso di Forte Sangallo, la dodicesima
edizione del Guerre
& Pace Filmfest, vetrina unica per il cinema di genere bellico,
organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi. Una settimana dedicata al cinema di guerra e di pace con proiezioni di lungometraggi e documentari (in
collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà), la presentazione di libri,
una mostra fotografica sui temi della guerra e della pace. Apertura del
festival, lunedì 21
luglio con un omaggio ai 90 anni
dell’Istituto Luce e a seguire la proiezione del lungometraggio Il venditore di medicine, di Antonio Morabito, interpretato da Claudio
Santamaria, Isabella Ferrari e Marco Travaglio. La storia di Bruno, informatore
medico per un’importante azienda farmaceutica, il cui lavoro è in sostanza
vendere medicinali. E, in linea con la strategia commerciale dell’azienda, li
piazza come si piazzerebbe qualsiasi altro prodotto. Il risultato numerico è
ciò che conta. E non importa se per conseguirlo si compra, si corrompe, si
ricatta…
Quella di quest’anno, sarà
un’edizione dedicata a Le
guerre dei diritti e tra i lungometraggi
presentati, due storie basate su fatti realmente accaduti, Diaz – Don’t clean up this blood,
di Daniele Vicari, incentrato sulla violenta irruzione
della polizia nella Scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001 e Philomena, di Stephen
Frears, la storia di una madre che per tutta la vita cerca suo figlio. Era
il 1952, in Irlanda: le suore del convento dove la giovane era stata mandata
dopo la scoperta della sua gravidanza, decidono che per il bene del bambino e
della madre è giusto affidare il piccolo ad una coppia regolarmente sposata. La
giovane deve rinunciare al figlio di soli tre anni. A raccontare un’altra
“guerra” che sta avvenendo in Italia, il documentario di Filippo Soldi, rifiutato
dalle televisioni italiane, Suicidio Italia – Storie di estrema dignità.
Un viaggio in un’Italia che sembra essere stata
devastata da una guerra. A parlare sono vedove e figli che hanno perso i
genitori. Ma la guerra non è quella di sempre, non ci sono stati bombardamenti,
non ci sono state esplosioni o stragi. Ci sono state decisioni politiche, ci
sono stati movimenti finanziari, spostamenti di capitali. Queste azioni, che
spesso sono state compiute con un semplice click su un computer, hanno determinato
la vita e la morte di cittadini inconsapevoli e inermi. A volte portandoli al
suicidio.
La sezione documentari, realizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà sarà dedicata ai 100 anni della Grande Guerra. 2014: sono passati cento anni da quel fatidico 1914
che vide l’inizio di uno degli eventi bellici più devastanti della storia
dell’umanità: la Prima Guerra Mondiale. Grande per il numero di morti, grande
per il numero di paesi coinvolti. Grande, per noi, forse anche per l’assurdità
delle motivazioni che portarono a questo massacro inaudito. Si parte con la
proiezione de La Grande Guerra,
di Nicola Caracciolo, documentario che indaga e fa rivivere, con l'ausilio
di documenti filmici spesso inediti, gli episodi che hanno portato allo scoppio
della Prima Guerra Mondiale. Quindi, Gloria – La Grande Guerra, di Roberto Omegna, uno straordinario documento d’epoca:
nel 1934 l’Istituto Luce produsse questo film che aveva lo scopo di raccontare
la Grande Guerra attraverso filmati di repertorio e con una narrazione di forte
impatto emotivo. Sempre lo stesso Istituto Luce, nel 2011 ne ha curato la
ri-masterizzazione e il restauro, rendendolo disponibile anche per il pubblico
di oggi. Uno degli episodi più straordinari della Guerra avvenne sulle Dolomiti
per il controllo del monte Lagazuoi, raccontato in Explosive War – La montagna che esplode, di Marco Rosi, mentre in Scemi di guerra – La follia nelle
trincee, il regista Enrico
Verra racconta l'enorme diffusione della malattia mentale tra i combattenti
della Grande Guerra. Quindi, Il Milite Ignoto,
diretto da Leonardo Tiberi racconta di quando nell’estate del 1921
l’Italia decise di onorare i caduti della Grande Guerra scegliendo a simbolo i
resti di un combattente che non è stato possibile identificare. Il francese Jean-François
Delassus racconta quindi in 14-18 Amore e furore il
racconto agghiacciante di quattro anni d’inferno nelle trincee dello
sterminato fronte della Grande Guerra.
La XII edizione di Guerre & Pace Filmfest è resa possibile grazie al patrocinio e contributo di Regione Lazio; Città di Nettuno e la sua Amministrazione Comunale; al supporto e alla collaborazione di Istituto Luce Cinecittà; Comitato Atlantico Italiano; libreria Fahrenheit 451 di Nettuno; Università Civica di Nettuno “Andrea Sacchi”; Pro Loco di Nettuno; ai partner Nero Digitale; Trattoria Romolo; Ciprari Legnami; al partner tecnico ALittleBIT Studio; al media partner Four Magazine.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
www.guerreepacefilmfest.it
organizzazione@guerreepacefilmfest.it
cell. 339 2781522