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15 giugno 2020

Manuel Stabile l' attore per scoprire il prima, duranre e dopo la quarantena. una evoluzione

 

Manuel Stabile, prima, durante e dopo la quarantena.

Manuel Stabile é un attore di 33 anni di Montecorvino Rovella. Manuel non si è mai fermato neanche durante il lookdown. Manuel ha avuto una formazione prettamente teatrale, ma ha fatto anche un pò di cinema e tv.

Parlami di te e delle tue esperienze.

Mi chiamo Manuel Stabile sono di Montecorvino Rovella, ho 33 anni. Mi sono laureato in comunicazione di impresa e pubblica. Ho da sempre la passione per la letteratura, per il teatro e per tutto ciò che è arte. Ho iniziato stesso all'università con Enzo De Caro  che mi ha fatto scoprire questo nuovo mondo. Ho iniziato un percorso di formazione all'accademia dello spettacolo e del musical di Baronissi diretta da Gaetano Stella. Lì ho avuto l'opportunità di poter lavorare con lo stesso Gaetano, con Letizia Netti, Serena Stella, Elena Parmense, Matteo Salsano, Chiara de Vita, Roberto Matteo Giordano e tanti altri. Grazie all'accademia di Baronissi e teatronovanta ho avuto l'opportunità di fare stage di altissimo livello, tra cui: Vittorio Matteucci (Frollo in Notre dame de Paris), Manuel Frattini (Pinocchio), Andrea Verzicco (grillo parlante), Lena Biolcati, Silvia Di Stefano (gatto in pinocchio), Gary Brackett (Living Theatre), Gianluca Merolli (attore cinematografico di ama e cambia il mondo) e tanti altri.

Parlando di Living Theatre, definito il teatro della verità, com'è stata la tua esperienza al Living Theatre?

Ho sempre fatto un teatro diverso da quello che ho appreso con il living theatre. Il Living Theatre è un teatro molto fisico, dove l'attore deve mettere se stesso, con tutta la sua creatività all'interno di regole ben definite. E' un teatro diverso che viene fatto al dì fuori dei teatri, ti cambia la percezione delle cose ed entri in una sorta di catarsi.

 

Dopo questa esperienza cos'è successo?

Dopo lo stage di living theatre, mi sono reso conto che quello che facevo come un gioco ha assunto un volto più professionale. Ho iniziato a lavorare in tutti i teatri d'italia grazie a Teatronovanta (Serena Stella e Alessandro Caiazza). Teatri come il Sistina di Roma.

 

C'e stato un teatro dove hai lasciato il cuore?

Quest'anno mi è capitato di trovare un teatro dove ho lasciato il cuore. I teatri mi piacciono tutti, recitando tanto mi sono accorto che mi piacciono i teatri piccoli. Sono belli i teatri grandi, ma per realizzare il teatro con gli attori che si mettono e lavorano su un progetto, forse le realtà piccole di 80 e 90 posti ti danno una maggiore forza. Ho lasciato il cuore nel "Centro teatro spazio" dove hanno iniziato: "Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo de Caro". Dopo anni di spettacoli in quel teatro ho trovato attori come Vincenzo Borrelli (https://www.teatro.it/professionisti/attore/vincenzo-borrelli).

Con quale attore vorresti lavorare?

Più che attori io vorrei lavorare con registi di livello come Peter Brook (https://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Brook). Io credo che un attore diventa più bravo se incontra un regista di un certo livello, perchè è il regista che lo mette in difficoltà e gli fà tirare fuori il meglio di se.

Preferisci più il cinema o il teatro?

Preferisco più il teatro per una questione fisica, perchè essendo una persona molto sensibile ho bisogno della presenza. Il teatro ha bisogno della presenza, è un'esperienza diversa è un dialogo che so costruisce con il pubblico. Quest'anno mi diplomo nella scuola di Michele Monetta (http://www.icraproject.it/chi-siamo/direzione-artistica/michele-monetta-2/). Lui mi dice sempre: "Che la forza del teatro è il gioco, il gioco può nascere se l'artista ha raggiunto una tale consapevolezza da potersi gestire in scena in modo poetico, cioè da offrisri. Monetta dice anche che "Il silenzio è il luogo del pensiero". Credo che oggi manchi il silenzio, cioè il coraggio di stare con se stessi.

Il silenzio che c'è stato in questo periodo di lookdown, Manuel Stabile cosa hai fatto in questo periodo di lookdown?

Ho avuto il tempo di sedermi e lavorare ad un mio progetto. Il progetto su un pugile Sinti (che è stato ucciso durante la seconda guerra mondiale nei campi di concentramento), su cui ha scritto un libro Dario Fò. Ho letto più libri che potevo e ho raccolto musiche. Ho fatto ricerche anche sul tema dei migranti capire cosa viene fatto all'essere umano. Il teatro per me deve mettere in risalto l'essere umano, è molto pratico.

Hai mai pensato di realizzare un'opera sul lookdown?

Si, in realtà sto scrivendo una piccola commedia e ho fatto un piccolo fumetto per divertimento. Grazie alle "fake news" ho avuto una grande fonte di ispirazione. Anche l'opera sui migranti mi è venuta in mente in questo periodo. Ho riflettuto sulle loro condizioni di vita. Mi sono detto che se noi abbiamo avuto difficoltà a stare chiusi in casa per due mesi, immagina loro che sono rinchiusi in dei luoghi angusti, come in un barcone. Questo progetto in questo momento può essere sentito maggiormente, perchè senti quella sensazione ancora oggi.

Progetti per il futuro?

Sto lavorando per creare una mia compagnia qui a Montecorvino Rovella. Continuo a studiare con Michele Monetta, vorrei approfondire la biomeccanica per avere una maggiore consapevolezza. Studiare un po' di regia teatrale. Credo che bisogna conoscere anche la regia per entrare in sintonia. Bisogna sapere fare il lavoro di tutti ma, poi specializzarsi nel proprio, mi piacerebbe recitare con Enzo Borrelli (il mio insegnante di Napoli). Infine mi piacerebbe studiare in Inghilterra.

In questo momento così difficile Manuel Stabile ha saputo concretizzare la frase del suo maestro: "Il silenzio è il luogo del pensiero". Ha scritto una commedia e ha sfruttato le fake news di questi giorni per creare un fumetto. Ha avuto un ruolo anche nella seconda stagione "Dell'amica Geniale"(una serie targata Rai e HBO che ha riscosso un emorme successo; https://it.wikipedia.org/wiki/L%27amica_geniale_(serie_televisiva)

 Vincenzo Giannone (intervista in esclusiva per Agenzia Stampa Aspapress giugno 2020)

 

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