“Una luce nel muro dell’oscurità” Un film prodotto da Piero Melissano, con la
collaborazione di Jack Gallo, regia di Tony Paganelli, scritto da Francesca
Currieri.
Il trailer di recente uscita, riproduce immagini che guardano la solitudine
e l’abbandono degli anziani. Immagini
che scavano nella sofferenza silenziosa che, non conosce la dimensione del
tempo.
Di Francesca Currieri
Il
trailer relativo al film “Una luce nel muro dell’oscurità”,
realizzato da un esperto e qualificato professionista, riproduce immagini che
guardano la solitudine e l’abbandono degli anziani. Immagini che scavano nella sofferenza
silenziosa che, non conosce la dimensione del tempo. Una richiesta di aiuto alla ricerca di un
porto sicuro dove ritirarsi. Un trailer che invoglia alla visione dell'intero film, senza
rivelarne i particolari, creando emotività,
dando al pubblico un assaggio del prodotto finale, per stimolarne
l’interesse.
Nel
trailer, “Una luce nel muro
dell’oscurità” il montaggio, la
cromia, la musica, hanno creato delle immagini in corsa che permettono, a chi guarda, di
comprendere il viaggio che spinge l’uomo verso la vecchiaia. Pugni chiusi, sguardo perso nel vuoto, occhi
umidi di pianto mai sfogato, senso di vuoto che impregna e avvolge, scalfisce e
travolge. Un cuore che grida rabbia e
dolore. Le immagini scorrono. Due mani si stringono, si intrecciano, creano un legame e nasce la speranza. Oltre il buio dei pugni chiusi, c'è un
orizzonte luminoso che pulsa.
«La realizzazione di un trailer cinematografico (dichiara il produttore Piero Melissano), richiede immaginazione, fermezza e capacità professionale.
L’artista che ha provveduto al montaggio
cinematografico del trailer “Una luce nel muro dell’oscurità”, ha
cercato di catturare le emozioni dello spettatore e, tratteggiando la linea invisibile ch, attraversa la mente e i
desideri del produttore, del regista e della sceneggiatrice, è riuscito a
indirizzarsi verso il messaggio finale, diretto in particolare ai giovani. La
buona riuscita di un progetto filmico, dipende
principalmente dagli addetti al montaggio.
Il montaggio è qualcosa che deve
prendere lo spettatore e trascinarlo nella magia del cinema, trasmettendo le stesse
emozioni che vivono i personaggi, all’interno della storia e credo proprio che,
il nostro professionista, abbia centrato l’obiettivo» (conclude Melissano.)
“Una
luce nel muro dell’oscurità” è un
progetto ambizioso, che presto diventerà cortometraggio, la cui pellicola è
destinata a trasmettere valori
universali che vanno verso il rispetto e la solidarietà. Un film non retorico, luminoso, emozionale, sagace,
che tratta la condizione degli anziani con delicatezza, a conferma che, la vecchiaia
è una fase inevitabile della vita e deve
rappresentare, per il contesto sociale, un arricchimento umano e culturale.
Ogni
individuo ha un suo vissuto, una sua storia, che determina necessariamente il
suo modo di vivere la terza età.
Se
consideriamo il cinema come uno specchio, entro cui la società si riflette, notiamo
che i volti della vecchiaia cambiano. A
volte il vecchio appare come un peso e
un ostacolo che, impedisce lo sviluppo sereno delle generazioni future. A volte viene considerato una risorsa preziosa, per la
famiglia e per la società.
Guardare
un film è sempre una buona occasione per riflettere e leggersi dentro. Il
cinema è fascino e passione. Quando il film è avvolto da umanità e socialità, diventa un ottimo modo per rivedere la propria scala
di valori. Alcuni raccontano con leggerezza
ed ironia questa fase della vita, altri puntano alla commozione, altri ancora
all'impegno sociale.
Noi,
vogliamo proporre un film che guarda oltre i sentimenti e tenga conto che,
l'essere anziani, è solo una stagione della vita, da rispettare e tutelare.
Tutti
invecchiando avremo bisogno di cura, di affetto, di servizi accoglienti, tutti abbiamo bisogno di un luogo in cui
pregare.
Succederà
a tutti prima o poi. Diventeremo anziani e solo allora scopriremo la coltre che avvolge
questa ciclo della vita.
Voglio
concludere con un aforisma tratto dal film Ratatouille:
“Non
tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in
chiunque”. Un messaggio questo rivolto a tutti gli artisti del set “Una luce
nel muro dell’oscurità”
E’ GRADITA CONDIVISIONE
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