Agenzia Stampa Aspapress

Autorizzazione Tribunale di Forlì 6/91 del 8 marzo 1991 - Anno XXXII - Registro Nazionale della Stampa 02659 - Registro Operatori Comunicazioni n. 1187 - Direttore Editoriale e responsabile Enzo Fasoli - Casella postale 19152 - 00173 Roma Cinecittà est - Responsabile dati: Carlo Carbone - Capo redattore Cristiano Rocchi. Associazione Periodici Associati: Presidente Enzo Fasoli - Responsabile settore: Angelo Misseri - Redazione: Vincenzo Giannone, Daniela Zappavigna.

Cerca nel blog

Pagine

10 maggio 2018

al Teatro Belli fino al 13 maggio "Siamo tutti Libertini

      INVITO AL TEATRO BELLI
DAL 10 AL 13 MAGGIO

Edoardo Siravo in
SIAMO TUTTI...LIBERTINI
di Alma Daddario

con (in ordine alfabetico)
Giuseppe Argirò
Gabriella Casali
Guenda Goria
Silvia Siravo
costumi Annalisa Di Piero – aiuto regia Angelica Fei Barberini
Regia di Giuseppe Argirò
Produzione Teatro Belli in collaborazione con Teatro dei Due Mari

Nota dell'autore
Lo spunto di questa storia è nato dalla lettura del carteggio amoroso tra Denis Diderot e Louise Henriette Volland, detta Sophie. Il loro è un amore prevalentemente epistolare, che dura, nell'arco di quindici anni, fino alla morte dei due. L'argomento che mi ha maggiormente intrigato, è stato quello della totale mancanza delle risposte di Sophie all'amante filosofo. Infatti, nella realtà del carteggio amoroso di circa cinquecento lettere, ne sono rimaste ai posteri soltanto 187, e tutte di Diderot. Ho immaginato Sophie come una donna indipendente, scanzonata, ma anche sensibile ed appassionata. Una donna estremamente ironica e disincantata (quando incontra Diderot ha circa quarant'anni), eppure entusiasta e curiosa della vita. Mi è sembrata tanto vicina ad una donna contemporanea, da immaginarla addirittura come un personaggio dei nostri tempi: un'intellettuale, ispirata e auto determinata. Così nella versione teatrale di "Siamo tutti... libertini" i protagonisti sono due studiosi, Lorenzo e Francesca, che per schietta convinzione l'uno, e per puro gioco l'altra, scelgono di calarsi nel ruolo dei due amanti- filosofi, sublimando così l'incapacità di realizzare un vero incontro, di affrontare l'altro-da-sè. Cosa c'entra il libertinaggio in tutto questo? Il libertinaggio alla Diderot rimane, filo sottile e presente, nella vita dei due personaggi. In lei è rappresentato dalla voglia di essere svincolata da pesanti doveri, dalla curiosità per sempre nuove esperienze. In lui, in senso più puro e più legato alla terminologia originale, è proprio costituito dal voler togliere "peso" alle incombenze materiali, è l'ironia e il disincanto, l'insofferenza nei confronti di obblighi e dictat imposti dalla società e dalla religione, è infine il voler vivere anche il sesso attraverso la parola. Verbalizzare e idealizzare, questa è la caratteristica di Lorenzo. E l'idealizzazione dell'ideale, è una tentazione troppo forte. (A.D.)

Ricevi questa newsletter perché sei iscritto nel nostro database. Se non desideri ricevere più le nostre comunicazioni, rispondi a questa email inserendo nell'oggetto "CANCELLAMI"

Teatro Belli di Antonio Salines
Piazza Sant'Apollonia 11/A 00153 Roma
tel 06 58 94 875 • fax 06 58 97 094
WHATSAPP 392 4793702       


.