COMPRO ORO
Vivere jazz vivere swing Da un'idea di: TONI LAMA Soggetto e Sceneggiatura: MARINO BRONZINO, MONIKA CRHA e GIULIA PASSERA Regia: MARINO BRONZINO e TONI LAMA Fotografia: ANGELO SANTOVITO Camera – Centro Italiano per la fotografia via delle Rosine 18 - Torino Introdurrà la serata un breve concerto swing di: Guido Scategni - sax Riccardo Zegna - piano Giulio Camarca - chitarra Aldo Sperti - contrabbasso Sergio Bevione – batteria A seguire: proiezione del docu-film COMPRO ORO Presentato ed illustrato dai due registi Marino Bronzino e Toni Lama Concluderà la serata un concerto di giovani swingers Luca Begonia - trombone Fabio Giachino - pianoforte Davide Liberti - contrabbasso Ruben Bellavita - batteria Verrà presentato, e proiettato in anteprima giovedì 22 ottobre al Centro Italiano per la fotografia di Torino, il docu-film COMPRO ORO. Vivere Jazz e Vivere Swing, ritratto di uno spaccato della città di Torino tra gli anni 60/70 che mira ad esaltarne caratteristiche di città industriale, ma anche di fucina di fermenti letterari, sociali e musicali. Diretto da Marino Bronzino e Toni Lama, da un'idea di quest'ultimo, il film rappresenta una piccola parte del grande mosaico sociale e culturale di quel periodo, ricostruendo attraverso le testimonianze e i suoni di alcuni dei protagonisti, il fermento musicale dell'epoca. Partendo dagli anni '50, si narra la storia dei jazzisti di colore che, lasciati gli States, si trasferirono in Europa stabilendosi principalmente a Parigi e da lì raggiunsero anche Torino, e lo Swing Club, allora "cave" con sede nella cantina di un vecchio palazzo del centro storico (attualmente negozio "Compro Oro"), casa del jazz alla pari di locali come lo Chat Qui Pèche di Parigi, il Domicile di Berlino e il Capolinea di Milano. I grandi musicisti americani, leggende per gli appassionati, si trasformavano qui in uomini in "carne ed ossa": artisti come Kenny Clarke, Art Blakey, Mal Waldrom, Gato Barbieri o Chet Baker, autentiche leggende del jazz, frequentavano infatti il locale che, durante il loro passaggio in Italia, diveniva un crocevia obbligato. Raccontare la storia dello Swing Club è il pretesto per raccontare anche il Jazz come stile di vita: attraverso alcune interviste a rappresentanti di due generazioni a confronto nella Torino di oggi – tra questi alcuni protagonisti dell'epoca come Pupi Avati, Tullio De Piscopo, Enrico Rava, Dino Piana, Piero Angela e Franco Cerri – l'opera approfondisce la valenza sociale del circolo ed il suo inserirsi nel contesto storico, politico e sociale nella Torino industriale di quegli anni. Un confronto che non si limiterà alla memoria di un'epoca, ma giungerà fino ai giorni nostri. |
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