L’abnorme ritardo consente di evitare la stangata
Un automobilista di Torino salva la patente grazie ai devastanti ritardi della burocrazia: il Ministero dei Trasporti ha impiegato così tanto tempo a dar comunicazione della revoca della patente che un giudice è stato propenso all'annullamento del provvedimento. L’abnorme ritardo lo avrebbe inoltre impossibilitato ad iscriversi a un corso in scuola guida per recuperare i punti persi. Non sapendo l'ammontare dei punti da togliere e soprattutto non sapendo della prossimità di revoca del foglio di guida, aveva continuato a guidare violando il codice indisturbatamente.
Dopo la sottrazione di circa venti punti, si è invece visto recapitare a casa una lettera dalla Motorizzazione. «Revisione della patente», il timore di ogni automobilista corretto. Per il recupero bisogna rifare nuovamente corsi ed esami di teoria e pratica. In attesa, il divieto assoluto di guida fino al superamento dell’esame, includendo anche i costi di iscrizione, pratiche, tasse, lezioni.
L'automobilista, grazie alla stessa Motorizzazione da cui aspettava il responso del fermo ha avuto beneficio. Gli uffici infatti, muovendosi con estremo ritardo han fatto si che il Giudice di Pace di Torino annullasse tutti gli atti in corso e soprattutto il provvedimento di revisione della patente. A distanza di mesi dall’ultimo verbale, l’automobilista non sapendo di aver esaurito i punti, continuava a guidare liberamente nonostante la revoca del foglio di guida, non ancora comunicata. Ritardo che - secondo i giudici - «non trova alcuna giustificazione».
L'automobilista, grazie alla stessa Motorizzazione da cui aspettava il responso del fermo ha avuto beneficio. Gli uffici infatti, muovendosi con estremo ritardo han fatto si che il Giudice di Pace di Torino annullasse tutti gli atti in corso e soprattutto il provvedimento di revisione della patente. A distanza di mesi dall’ultimo verbale, l’automobilista non sapendo di aver esaurito i punti, continuava a guidare liberamente nonostante la revoca del foglio di guida, non ancora comunicata. Ritardo che - secondo i giudici - «non trova alcuna giustificazione».
La sentenza scritta dal giudice Francesco Fontana stabilisce: "Non dovrà rifare l’esame daccapo....Queste lungaggini violano l’essenza dalle legge che ha introdotto i punti, che presuppone, per ragioni di sicurezza della circolazione la verifica della competenza di guida e proprio un accertamento tempestivo, costante e prudenziale del possesso per requisiti per mantenerla".