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24 marzo 2015

Tornerà attivo lo storico Ostello del Foro Italico romano?

Finalmente accolto l’appello dell'AIG


Dopo i recenti appelli lanciati da Anita Baldi, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, "finalmente qualcuno rimette al centro di un progetto politico credibile, una soluzione per l'Ostello della Gioventù a Roma, in modo che si contribuisca a rilanciare i flussi turistici nella Capitale; qualcuno interviene per il rilancio del turismo giovanile, studentesco e sociale a Roma."

Turismo, in particolare quello giovanile, che non può decollare (e che infatti a Roma non decolla) senza uno o più Ostelli per la Gioventù che facciano parte della storica rete mondiale degli Ostelli, la IYHF - International Youth Hostel Federation, di cui l'AIG fa parte dal 1945. La decisa presa di posizione dell'Assessore ai Servizi sociali del Comune di Roma, Francesca Danese, accoglie i ripetuti appelli dell’AIG; ha sentito l'urgenza e quindi la necessità di impegnarsi, anche in previsione del prossimo Giubileo, per dare finalmente, e di nuovo, una “casa lontano da casa” a tutti i giovani in visita alla Capitale, un Ostello per la Gioventù a Roma. E, sono sue le parole che invitano a «restituire pezzi di storia a Roma», proprio come l'Ostello del Foro Italico che con l’AIG ha fatto la storia dell'ospitalità giovanile nella Capitale per oltre 50 anni.

Dopo aver gestito questa struttura, l'AIG ha provato in ogni modo con le Istituzioni romane a cercarne una che fosse alternativa; non può non essere il soggetto ideale con cui dialogare e lavorare per questa importante opportunità, pur rimarcando che una sola struttura ricettiva, non può essere considerata sufficiente nell'accogliere migliaia di giovani di tutto il mondo che considerano Roma una meta irrinunciabile, anche davanti all'estrema carenza di strutture dedicate al turismo giovanile capitolino, strutture che spesso desistono dall’idea. Ed è anche per questo, che con la stessa attenzione, vanno valutate le ipotesi della riconversione delle strutture del Santa Maria della Pietà e del Forlanini, su cui l’AIG sta lavorando da tempo.

"Abbiamo più volte spiegato a tutte le Istituzioni coinvolte - prosegue il Presidente Baldi - che aver estromesso l'Ostello del Foro Italico dalla rete AIG degli Ostelli italiani ha significato in questi anni una gravissima penalizzazione per il turismo giovanile nella Capitale che ha comportato una perdita diretta di oltre 100.000 presenze turistiche ogni anno, quelle assicurate da decenni dalla storica struttura ricettiva". 

Di queste oltre il 75 % era rappresentato da flussi provenienti dall’estero, da ogni parte del mondo. Questo ha significato un consistente calo del Turismo Giovanile a Roma, quindi di tutto il comparto economico correlato, con perdita di associati e di entrate per la stessa AIG (ente morale senza fini di lucro) ma anche perdita di prestigio, visto che Roma, tra le grandi capitali europee (che possono contare sulla presenza, in svariati casi, anche di cinque o sei strutture dedicate), è dal 2010 l'unica priva di Ostello per la Gioventù.

Da questo è peraltro scaturito l’inevitabile ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti dell'Ostello fin dal gennaio 2011, dipendenti che per anni si sono dedicati, con professionalità e passione, all’accoglienza di milioni di giovani in arrivo a Roma da tutto il mondo e che per la sopravvivenza delle proprie famiglie ora pesano (incomprensibilmente) sulle finanze dello Stato.

Roma e tutta l’Italia attendono da tempo il rilancio come meta privilegiata del turismo giovanile. Nonostante il trend generale del turismo in Italia sia positivo, la Caput Mundi (proprio perché priva di Ostelli per la Gioventù, unico vero volano del Turismo Giovanile) non è altrettanto attrattiva come città e meta privilegiata per i giovani, allo stesso livello delle maggiori capitali europee.