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30 marzo 2015

"Mater Dolorosa – L’Addolorata nella Pietà Popolare"

Il culto dell’Addolorata dalle sue origini ad oggi


Si è svolta venerdì 27 marzo presso la Sala Guglielmo Marconi della Radio Vaticana, la presentazione del volume di suor Maria Marcellina Pedico, «Mater Dolorosa – L’Addolorata nella pietà popolare», pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. All’incontro è intervenuto il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.
Suor Maria Marcellina Pedico delle Suore Serve di Maria Riparatrice, è docente presso la Facoltà Teologica Marianum di Roma ed è membro sia dell’Associazione mariologica interdisciplinare italiana che del Consiglio direttivo della Pontificia Accademia Mariana Internazionale.


Il volume è strutturato in otto capitoli.
Partendo dal dato biblico, analizza il culto dell’Addolorata nella tradizione teologica e liturgica dalle sue origini e racconta delle preghiere, dei canti e dell’iconografia popolare, soprattutto le icone presenti nei rioni storici di Roma, per finire con un approfondimento sui Santuari della Mater Dolorosa e sulle Confraternite.


Tra i diversi argomenti affrontati, anche l’iter storico della memoria liturgica (15 settembre), alcune espressioni di pietà popolare della settimana santa in Italia legate al mistero dell’Addolorata, le forme di preghiera popolare in suo onore, lo studio della «Mater Dolorosa» nel canto popolare, un approfondimento sui santuari intitolati all’Addolorata, sull’iconografia popolare e sulle confraternite e le associazioni che si dedicano al suo culto.


"A differenza di altri aspetti cultuali, che vedono la Vergine Maria come creatura privilegiata che si eleva sul resto dell’umanità, in questo culto la si coglie nella condizione più umana possibile, quella di una Madre colpita da un immenso dolore per la perdita del Figlio" nota l’autrice nella presentazione dell’opera.

Una ricerca storica doviziosa che sottolinea il nesso fortissimo tra devozione mariana e pietà popolare, con un approfondimento dedicato al culto della Settimana Santa, soprattutto nel sud Italia. Un culto nel quale la Vergine è colta nella condizione più umana possibile, quella di una madre colpita dall’immenso dolore della perdita di un figlio. Ed è in questa sofferenza, spiega l’autrice, che i fedeli riscontrano un valido motivo per accettare i propri momenti di dolore.