Paola
Iezzi, artista, cantante, produttrice e oggi anche dj, nella sua continua
esigenza di evolversi, distinguersi, sperimentare e tentare strade nuove e
diverse si mette di nuovo alla prova nella produzione di un EP dal sapore
internazionale ricercando un sound e un’espressione artistica ed estetica
molto differente da tutto quello che esce in italia. Esce il 6 Novembre '
i.Love', Ep di tre cover per il mercato digitale e arricchito da 4 remix,
nuova fatica della cantante e dj Paola iezzi. Sono brani scelti dall’ Artista
unicamente per il desiderio di reinterpretare alcune canzoni del repertorio
internazionale, molto amate dalla cantante. Da qui il titolo i.Love (Io Amo).Il
titolo fa riferimento anche al linguaggio delle nuove tecnologie e social media,
che fanno oramai parte della vita di tutti noi, e alle quali l’artista stessa è
molto appassionata. La prima cover è la oramai celeberrima “Get Lucky” dei Daft
Punk. L'Artista ne propone una versione più lenta e ricca di atmosfera e
sospensioni armoniche, ma con un andamento sempre fedele al “mondo daft”,
funkeggiante, anche se è un “funk” molto più vicino agli anni ’80 che ’70
e questa è la particolarità, oltre all’uso della voce che non è “falsettata” ma
è suadente, gioca su tonalità molto basse e sensuali, a volte quasi
“gutturali”. Gli arrangiamenti sono curati da Michele Monestiroli (Aka Cat
Paradox). Seguono altre due cover che appartengono al repertorio degli anni
’80. Periodo storico musicale molto amato dall’artista. “The Sun Always Shines
On Tv” degli A-Ha e “Live To Tell “ di Madonna. Paola iezzi ci vuole
riproporre entrambe le canzoni in versione “electro-western-country”. Gli
arrangiamenti sono curati da Cristiano Norbedo e Andrea Rigonat (produttori che
vantano importanti collaborazioni con eccellenti artisti italiani come Elisa,
Marco Mengoni, Tiziano Ferro, Francesca Michielin e altri ancora). L'immagine
di copertina realizzata a New York e firmata dal fotografo e regista di moda
Paolo Santambrogio. A fare da sfondo ci sono i grattacieli della città. I
grattacieli della città si ergono come moderni ‘totem’ e l’Artista appare come
uno sciamano indiano dei tempi d’oggi, che, con le mani giunte, sembra raccolto
in preghiera sotto un cielo color vaniglia.
Tommaso Martinelli