Mondo accademico,
giuridico e religioso a confronto a Roma il 25 ottobre
Procreazione
assistita tra scienza e religione
Il
25 ottobre p.v., presso l’Hotel Minerva a piazza della Minerva a Roma, si terrà
il quinto Convegno di Bioetica
dal titolo “Di chi sono questi figli? Problematiche della
Procreazione medicalmente assistita”.
Un’analisi
e un confronto sulle ragioni che negli ultimi anni hanno portato i temi della
bioetica sotto i riflettori. Una materia diventata oggetto di attenzione anche
da parte dei Governi e dei Parlamenti di molti paesi, nonché di Istituzioni
internazionali come il Consiglio d'Europa, la Commissione Europea, il
Parlamento Europeo e quello italiano.
“Anche in Italia occorre
favorire un più ampio dibattito nazionale sui temi della
bioetica, un dibattito che coinvolga tutta la società civile in ogni sua articolazione,
istituzionale e spontanea, come accade già negli USA e in altri paese europei”
– sottolinea il Professor Antonio Binni, avvocato e promotore
dell’iniziativa per conto della Gran Loggia d’Italia.
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Secondo
i dati che il Ministero della Salute ha presentato al Parlamento nel luglio
2014, si conferma la tendenza a un aumento del numero dei centri privati
– 218 nel 2012, erano 185 al 31 gennaio 2009 - e a una diminuzione di quelli
pubblici e privati convenzionati– 137 nel 2012, erano 156 al 31
gennaio 2009.
Complessivamente,
considerando tutte le tecniche, si ha una lieve flessione del numero delle
coppie che vi accedono dell’1,4% (da 73.570 a 72.543), una diminuzione del 2,9%
dei cicli eseguiti (da 96.427 a 93.634), un lieve aumento di gravidanze
ottenute (da 15.467 a 15.670) e dei nati (da 11.933 a 11.974). Nell'insieme, si
tratta di piccole variazioni delle percentuali che configurano una
sostanziale invarianza negli anni delle percentuali di successo delle tecniche:
il 10,3% di gravidanze rispetto ai cicli iniziati per le tecniche di I livello.
Per quelle di secondo e terzo livello, per le procedure da tecniche a
fresco, si va dal 19,5% del 2011 al 20% nel 2012 rispetto ai cicli iniziati, e
diminuiscono lievemente i nati vivi (8.680 nel 2012 rispetto a 8.734 nel 2011).
Aumentano lievemente i parti gemellari, mentre quelli trigemini sono stabili
all’1,4%, significativamente superiore all’1,0% della media europea relativa al
2010.
Le
procedure di scongelamento e congelamento aumentano per gli embrioni e
diminuiscono per gli ovociti. Le gravidanze vanno dal 17,6% nel 2011 al 18,9%
nel 2012 rispetto agli scongelamenti da embrioni, e dal 14% nel 2011 al 15,4%
nel 2012 rispetto agli scongelamenti da ovociti. Per tutte le tecniche di
scongelamento aumenta il numero dei nati vivi, da 924 nel 2011 a 1138 nel 2012.
Le
problematiche bioetiche che scaturiscono da questa situazione sono numerose e
complesse. Occorre chiarire alcune questioni cruciali: la gestione delle
differenze tra le diverse “forme” della genitorialità, il diritto all’anonimato
dei donatori contrapposto al diritto dei generati a conoscere la propria
origine, la gestione dei possibili conflitti tra le diverse “maternità” che
entrano in gioco (com’è successo recentemente con lo scambio di embrioni
nell’Ospedale Pertini di Roma), le eventuali derive eugenetiche che potrebbero
generarsi, in futuro.
Sono
evidenti quindi le notevoli connessioni di questi temi con la religione e, alle
diverse interpretazioni bioetiche religiose, si aggiunge quella laica. Questi
diversi punti di vista saranno presi in esame in occasione del convegno.
Il
professor Giovanni Plotti, Primario di Ginecologia e Ostetricia
dell'Azienda Ospedaliera San Filippo Neri di Roma, si occupa di spiegare la posizione
cattolica sul tema. “In qualunque situazione avviene la manipolazione
dell’embrione, la Chiesa è contraria” afferma Plotti. Il rischio è che
qualche embrione non venga inserito nell’utero, provocando quindi un aborto.
Gli ovuli, una volta fecondati, diventano embrioni: ma se ad essere fecondati
sono quattro e ne vengono trasferiti tre, il quarto viene congelato e c’è una
sospensione della vita. “Il concetto di partenza è la centralità dell’uomo
che la Chiesa prevede. In quest’ottica, il figlio è un dono e averlo a dispetto
della natura inaccettabile”.
Il
Professor Silvestro Duprè, già Ordinario di Chimica Biologica alla
Facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, è invece
esponente del mondo valdese. “Non esistono posizioni ufficiali della
Chiesa valdese, strutturata in maniera diversa da quella cattolica: non esiste
infatti un magistero che pronuncia regole e disposizioni che bisogna
ottemperare, ma ci sono solamente documenti elaborati da una commissione di
bioetica che propongono linee di pensiero che vengono proposte ai credenti per
aiutarli a districarsi in questi ambiti” sostiene Dupré. “Per i valdesi
solo Dio è sacro, non ciò che ha creato, quindi neppure la vita, che viene
invece intesa sia come vita biologica che come vita biografica, di relazione”.
Sono critici verso i cosiddetti diritti dell’embrione, in particolare se
contrastano con quelli della donna. È un punto di vista molto complesso: è una
posizione pur sempre religiosa, si parla di dio, di fede, di sacro, ma con una
concezione differente da quella cattolica.
Ancora
diversa, è la posizione laica, come illustra Luisella Battaglia,
professore ordinario di ‘Filosofia Morale’ e di ‘Bioetica’ nella Facoltà di
Scienze della Formazione all’Università degli Studi di Genova e all’Università
Suor Orsola Benincasa di Napoli. Battaglia ha combattuto contro legge 40,
definita una legge illiberale, che impediva la fecondazione eterologa. “Si
trattava di imposizioni legate ad una precisa impostazione teorica. Ora restano
numerosi altri temi su cui legiferare: i costi, l’anonimato di donatore, le
bio-banche e altro ancora”. Battaglia pone la domanda cruciale della
bioetica: “è lecito eticamente realizzare tutto ciò che è tecnicamente
possibile realizzare?” Questo è l’interrogativo fondamentale. Esistono
la possibilità tecnica e la liceità etica, che sono due concetti differenti.
Bisogna esaminare ogni risvolto, ma non perché alcune possibilità vadano
escluse, ma perché tutte vanno discusse. Per questo anche il ruolo dello Stato
è importante: deve fornire una maggiore informazione e limitare gli interventi
più pesanti, senza però imporre veti e comportamenti. Su questo l’Italia è in
ritardo, a causa di una pigrizia atavica di giuristi e politici che non hanno affrontato
a tempo debito le questioni di inizio vita e fine vita.
Questi
i diversi punti di vista di un tema attuale ed in continua evoluzione.
Un dibattito di questa portata può costituire un passo importante per favorire
anche un maggiore coinvolgimento tanto delle istituzioni quanto della società
civile.
Mattina
ore 10,00
Introduzione al Convegno da parte del
PROF. AVV. ANTONIO BINNI
Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro
della Gran Loggia d’Italia
Presentazione degli Atti del Convegno di Bioetica
del 2013 “Bioetica dell’alimentazione”
ore 10,30
“La procreazione assistita nel dibattito bioetico”
PROF. LUISELLA BATTAGLIA
Professore ordinario di “Filosofia Morale”
e di “Bioetica” presso l’Università di Genova
Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica
ore 11,00
“La procreazione medicalmente assistita nel
panorama legislativo e giurisprudenziale italiano”
PROF. AVV. IVAN IURLO
Direttore del dipartimento di Bioetica
dell’Università di Ryki - Varsavia
ore 11,30
“Procreazione medicalmente assistita, stato dell’arte”
PROF. GIOVANNI COLPI
già Direttore dell’Unità di Andrologia, Ospedale
San Paolo-Polo Universitario, Milano
Direttore Scientifico dell’ISES, Milano
ore 12,00
“Presente e futuro della Genetica”
PROF. EDOARDO BONCINELLI
Genetista
Docente presso Istituto San Raffaele, Milano
Ordinario di Biologia, già Direttore della SISSA,
Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati
ore 13,00 – 15,00 Pausa pranzo
Pomeriggio
ore 15,00
Tavola Rotonda : “Panoramica sulle prospettive future
della Procreazione medicalmente assistita”
Moderatori:
PROF. LUISELLA BATTAGLIA E
DOTT. RENATO ARIANO
Ogni partecipante avrà a disposizione quindici
minuti per un primo intervento e cinque minuti per
la replica finale.
ore 15,00
“Esperienze di procreazione assistita in Roma”
DOTT. FRANCESCO TIMPANO
Responsabile del Centro di Medicina della
Riproduzione Ospedale San Filippo Neri, Roma
ore 15,15
“Il punto di vista dei Ginecologi Cattolici”
PROF. GIOVANNI PLOTTI
già Primario di Ginecologia - Ospedale San
Filippo Neri, Roma
ore 15,30
“I diritti dei genitori biologici”
AVV. FILOMENA GALLO
Avvocato. Docente a contratto “Legislazione ed
etica nelle biotecnologie in campo umano”
Università di Teramo, Segretario Associazione
Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
ore 15,45
“La posizione della Chiesa evangelica valdese”
PROF. SILVESTRO DUPRÈ
già Ordinario di Chimica Biologica, I Facoltà di
Medicina, Università La Sapienza, Roma
ore 16,00
“Coppie omosessuali e diritto alla genitorialità”
DOTT. MASSIMO FRANA
Docente e Scrittore
ore 17,30 Conclusioni
Moderatore: DOTT. RENATO ARIANO, Presidente Commissione Bioetica del la Gran Loggia d’ Italia