LADRO IN UNA FATTORIA UCCIDE SENZA MOTIVO UN MONTONE
LNDC ANIMAL PROTECTION SPORGE DENUNCIA
Entrato per rubare, l'uomo ha poi aggredito brutalmente l'animale senza che ce ne fosse alcun motivo. LNDC Animal Protection denuncia l'uccisione e ricorda la pericolosità di individui che sfogano i propri istinti in questo modo. Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection: "Le pene per questi reati sono ancora troppo blande, è necessario che vengano inasprite quanto prima per dare un segnale e per fare da deterrente".
È successo alcuni giorni fa in una fattoria in via di Tor Bella Monaca. Un uomo si è introdotto in una fattoria per rubare ma, sorpreso dal proprietario, prima lo ha aggredito e poi ha iniziato a infierire su un montone prendendolo a calci, pugni e morsi per poi scappare tra i campi. L'uomo è stato acciuffato grazie ai vicini che, sentendo le urla provenienti dalla fattoria, hanno chiamato i soccorsi. Per il montone non c'è stato purtroppo nulla da fare, nonostante l'arrivo tempestivo del veterinario, è morto dissanguato.
"Secondo quanto riportato dalla stampa, l'uomo dovrà rispondere delle accuse di tentato furto e aggressione, ma anche di uccisione di animale perché noi di LNDC Animal Protection abbiamo sporto denuncia in tal senso", fa sapere Piera Rosati – Presidente dell'Associazione. "L'art. 544-ter del Codice Penale punisce con la reclusione da 4 mesi a 2 anni chi uccide un animale per crudeltà e senza necessità e sicuramente ci troviamo davanti a un caso di questo genere. Non c'era davvero nessun motivo né giustificazione per prendersela in questo modo con il povero montone, aggredito in maniera brutale ed efferata e morto tra atroci sofferenze."
"Considerando l'esiguità della pena in questione, auspico che questa – in caso di sentenza di colpevolezza – vada a sommarsi a quella per le altre accuse in modo che l'uomo sconti quanto meno un periodo di reclusione per aver tolto la vita a un animale solo perché si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato. Questo genere di crudeltà non è mai accettabile e denota una personalità pericolosa che non ha alcun rispetto per la vita di nessun essere vivente. Per questo ribadiamo ancora una volta che è necessario inasprire le pene per i reati a danno degli animali", concludeRosati.
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