Cluster Covid Christian Dior: raddoppio dei casi in un solo giorno
Iacovone: il nostro delegato, malato oncologico, ha tosse e febbre e potrebbe essere il prossimo
Un Natale di apprensione per i lavoratori della boutique Christian Dior di vai dei Condotti, al numero 1. Contravvenendo alla direttiva imposta dalla multinazionale a livello europeo, i manager del punto vendita hanno inscenato un brindisi con flute di champagne per le festività nataliz
e che ha causato un focolaio Covid in piena espansione. Per poi andare a cena al ristorante Otello alla Concordia.
«Un comportamento inspiegabile e gravemente irresponsabile – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – che mette a rischio la trentina di lavoratori di via dei Condotti e i colleghi di piazza di Spagna e di Rinascente Tritone che condividono gli stessi locali spogliatoio. Per un totale di circa 50 lavoratori. Senza contare i familiari e i contatti che saranno favoriti dalle feste natalizie.»
«Mentre la variante Omicron desta preoccupazione ed esplode in maniera prepotente – prosegue il dirigente sindacale – non è possibile abbassare le difese, ma sarebbe opportuno mantenere la massima attenzione e le accortezze del caso. Il nostro delegato, malato oncologico, ha chiesto e ottenuto i tamponi quotidiani per tutti i lavoratori. E questo ha permesso quanto meno di tracciare con solerzia i casi quotidianamente. E da ieri a oggi i casi sono raddoppiati e passati da 4 a 8. Mentre il nostro delegato ha tosse e febbre e potrebbe essere il nono, ho tentato di chiamare l'azienda che non risponde e non ci consente così di avere il quadro completo.»
«L'atteggiamento omertoso, comune a moltissime aziende del commercio, atto a salvare l'immagine del marchio commerciale per meri fini di profitto, è il più grande alleato della pandemia» – conclude Iacovone