Nell'anniversario della rivolta del ghetto di Varsavia l'ambasciatore di Polonia Anna Maria Anders ospite alla cerimonia commemorativa organizzata dall'UCEI.
75 anni prima alla cerimonia alla Sinagoga di Roma partecipò suo padre, il generale Władysław Anders, con i suoi soldati.
77 anni fa, il 19 aprile 1943, nel ghetto di Varsavia gli ebrei iniziavano una disperata rivolta contro la cosiddetta "soluzione finale" che le SS dovevano attuare secondo gli ordini di Himmler. Fu la prima rivolta in una città nell'Europa occupata, la più grande rivolta degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale e anche la prima in cui un gruppo di ebrei si difendeva in modo organizzato. Quest'anno alla cerimonia commemorativa on line organizzata dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane parteciperà l'ambasciatore di Polonia a Roma Anna Maria Anders. Tra i temi dell'incontro il ricordo della visita del II Corpo d'Armata Polacco del generale Władysław Anders alla Sinagoga di Roma nel 1945 documentata in un film che verrà trasmesso durante la cerimonia. La storica visita di 75 anni fa fu una dimostrazione di solidarietà polacca contro la barbarie nazista che portò all'Olocausto.
Nel 1945, due anni dopo l'Insurrezione del Ghetto di Varsavia, ebbe infatti luogo nella Sinagoga di Roma una cerimonia in memoria delle vittime della rivolta, a cui parteciparono rabbini militari polacchi, rabbini degli alleati, delegazioni di varie autorità e i soldati del II Corpo Polacco che contava nei suoi ranghi numerosi ebrei. Inizialmente i soldati di origine ebraica erano circa 4 mila, ma prima dello sbarco dell'Armata polacca in Italia, durante la sua permanenza in Palestina, patria storica della nazione ebraica, molti di loro lasciarono l'esercito polacco, mossi dalla volontà di lottare per la creazione di uno stato ebraico indipendente: Israele. Tra di loro anche il futuro premier di Israele Menachem Begin. Essi lasciarono l'Armata con il tacito consenso del generale Władysław Anders che così si espose alla disapprovazione delle autorità britanniche.
Il II Corpo di Armata polacco, giunto sulla penisola tra dicembre 1943 e aprile 1944 dall'Egitto, diede un contributo decisivo alla liberazione dell'Italia. Durante la Campagna d'Italia i soldati polacchi, guidati dal generale Władysław Anders, con il sacrificio della loro vita spianarono la strada agli alleati verso Roma grazie alla vittoria nella battaglia di Montecassino e liberarono numerose città, tra cui Bologna e Ancona.
Durante l'incontro di domenica organizzato dall'UCEI sarà trasmesso un documentario storico del 1945 con le immagini della visita del II Corpo Polacco alla Sinagoga, nel quale si ricorda anche la partecipazione dei soldati polacchi alla lotta per la liberazione dell'Italia.
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