E’ stato un battesimo nel segno dell’internazionalizzazione, della promozione e anche del binomio vino-archeologia quello dell’Irpinia alla 53^ edizione di Vinitaly, che si è aperta oggi a Verona. Sotto la regia della Camera di Commercio di Avellino, infatti, lo spazio dedicato alla collettiva di aziende di questa grande regione vitivinicola della Campania (90 espositori - di cui 83 cantine, 3 produttori di liquori e distillati, 3 consorzi ed una rete d’impresa) ha inaugurato il ricco programma della quattro giorni scaligera con i primi appuntamenti targati Taste4Test, gli incontri b2b tra stampa specializzata e produttori, la visita di una delegazioni di buyer arrivati da Est Europa, Russia e Kazakistan, e la presentazione della speciale etichetta Taurasi DOCG Riserva 2012 “Vino Blu”, realizzata in omaggio al prezioso vaso icona rinvenuto a Pompei il 1 dicembre 1837. Il tutto nel segno del nuovo claim Irpinia goccia a goccia, che per tutto il 2019 accompagnerà le collettive fieristiche del settore agroalimentare e vitivinicolo promosse dalla CCIAA, proprio per raccontare sotto un unico brand queste due eccellenze produttive, il vino e l’olio, fiori all’occhiello del patrimonio enogastronomico del territorio. Protagonisti, inoltre, i prodotti tipici, da quelli caseari a quelli olivicoli come la DOP Irpinia Colline dell'Ufita “Ravece”, proposti in diversi banchi d’assaggio e in abbinamento agli spumanti irpini e alle grandi Docg Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo.
“Tre autentiche espressioni del territorio – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Avellino, Oreste La Stella - che continuano a dimostrare il loro forte appeal dentro e fuori dai confini nazionali, così come in manifestazioni fieristiche come quella di Verona, dove si confermano potenti attrattori per i tantissimi operatori presenti. Non è un caso infatti se oggi hanno conquistato la delegazione di buyer est-europei, russi e kazaki, coinvolti in una full tasting session guidata dagli stessi produttori. La volontà è infatti quella di rendere le aziende irpine protagoniste assolute di ogni nostra operazione di promozione e incoming. E poter sfruttare una vetrina importante come quella di Vinitaly ci sembrava una tappa obbligata per rafforzare questo intento che, tra l’altro, trova campo fertile anche negli incontri che anche quest’anno organizziamo coinvolgendo in prima persona alcuni delle più importanti testate di settore per i consueti incontri di Taste4Tes”.
Nove, in particolare, le etichette al centro dell’incontro di oggi con i buyer, che ha visto il coinvolgimento di altrettante aziende: Tenuta del Meriggio; Nardone Nardone; Tenuta Cavalier Pepe; Donnachiara; D’Antiche Terre; Vigna Villae in Taurasi; Filadoro; Historia Antiqua; F.lli Urciuolo. A fare breccia, la spiccata e nota longevità del Fiano, punta di diamante dell’enologia bianca meridionale; la grande struttura del Greco di Tufo, non a caso considerato ‘un rosso vestito di bianco’, e la potenza espressiva del Taurasi, a ragione uno dei più pregiati vini rossi del Meridione e di tutto lo Stivale, fino al 2003 l’unico del Centro-Sud a fregiarsi del riconoscimento Docg.
E a proposito di eccellenze, la giornata di apertura dell’Irpinia a Vinitaly è stata anche l’occasione per presentare un progetto che celebra uno storico ritrovamento a Pompei, avvenuto addirittura alla presenza di re Ferdinando II di Borbone, e soprattutto la capacità del vino di sapersi declinare e ‘abbinare’ alla storia, alla cultura e all’arte in genere. Si chiama “Vino Blu”, in onore di questa preziosa anfora vinaria (dal colore blu cobalto) decorata con la tecnica del vetro-cammeo, custodisce il Taurasi Docg Riserva 2012, porta la firma dell’azienda Di Meo e vede come prestigioso partner il Museo Archeologico Nazionale di Napoli- MANN. E’ questo in sintesi l’identikit della nuova special edition dell’etichetta che ha ‘sfilato’ nell’area Irpinia (Tensostruttura B Campania), alla presenza del direttore del MANN, Paolo Giulierini, del presidente dell’Associazione Di Meo Vini ad Arte, Generoso Di Meo e del titolare dell’azienda Di Meo, Roberto Di Meo.
“Con questa etichetta – ha detto Roberto Di Meo - intendiamo celebrare e porre l’accento sul ricco patrimonio culturale del nostro territorio, ma anche sulla vocazione millenaria della nostra regione per il viticoltura, testimoniata da questa anfora vinaria a cui il Vino blu si inspira. Quindi arte e vino sono due eccellenze che comunicano tra di loro da secoli e in questo senso oggi più che mai il vino è un driver straordinario per valorizzare le risorse del nostro territorio”.
Dopo la partenza sprint, i riflettori sono già puntati sulla seconda giornata di lavori, con la Piazza Irpinia pronta ad animarsi con la visita delle delegazioni in arrivo da Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Messico e Perù per il Centro e Sud America e da Belgio, Francia e UK per l’Europa del Nord. Spazio infine ad una spumeggiante degustazione guidata di bollicine irpine con l’azienda La Molara Luogosano, all’incontro dedicato agli abbinamenti tra vini Doc-Docg, formaggi tipici e rarità d’Irpinia (a cura della Condotta Slow Food Colline Ufita e Taurasi con le cantine Case D’Alto, Cennerazzo e Fiorentino e con i produttori caseari) e alla presentazione della prossima edizione di CiakIrpinia con il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia.
Il programma dalla Camera di Commercio di Avellino a Vinitaly e l’elenco completo delle aziende partecipanti sono disponibili su www.irpiniawinefood.it