Giustamente questo nuovo libro su Joseph Ratzinger – Benedetto XVI porta il sottotitolo: Immagini di una vita, poiché ciò che lo caratterizza rispetto ad altre opere analoghe è proprio l’ampio corredo di immagini che accompagna tutto
lo sviluppo del testo, fin dagli anni dell’infanzia
e della giovinezza, per i quali era probabilmente più difficile trovare le fotografie desiderate. Il volto sereno e regolare del protagonista ci si presenta così lungo le pagine nelle diverse età della vita, ma sempre perfettamente riconoscibile nella sua identità, nell'acutezza del suo sguardo; uno sguardo che pare interpellarci continuamente e
lasciarci intuire la profondità del pensiero e la limpidezza dello spirito che vengono verso di noi attraverso
gli
occhi e le parole di quest’uomo e di questo sacerdote. Anche se le circostanze e i luoghi cambiano
e il colore degli abiti passa da nero a rosso a bianco, non c’è alcun dubbio
che
quella che ci accompagna attraverso le pagine di questo libro è sempre la stessa persona e che il filo interiore che si sviluppa lungo
la sua vicenda manifesta un’unità di orientamento e
una continuità d’ispirazione straordinaria.
Nel volume non ci sono solo le immagini. C’è anche il racconto di una vita giunta al
traguardo dei novant'anni e complessivamente
compiuta. Infatti la tappa attuale
della vita ritirata
nel Convento Mater Ecclesiae è
importantissima nell'itinerario umano e spirituale di Joseph Ratzinger, ma può essere considerata conclusiva ed
è spoglia di un ulteriore moltiplicarsi di eventi. Il racconto della vita, quindi, ha già senso anche fermandosi qui.
La narrazione dei
novant'anni viene divisa in
nove capitoli, dando così un ritmo piacevole ed incalzante alla lettura, e
aiutandoci effettivamente a ripercorrere quasi un secolo di storia rendendoci conto del
graduale arricchirsi ed allargarsi dell’esperienza personale, culturale ed
ecclesiale di Joseph Ratzinger. Dalla vita familiare serena nei piccoli centri della
natia Baviera, alla tragedia immane della
guerra mondiale; alla vocazione
e alla formazione sacerdotale; alla scoperta meravigliosa delle profondità della riflessione sulla fede; al gusto dell’insegnamento della teologia;
alla chiamata a
dare un
contributo importantissimo al Concilio, partecipandovi
in
dialogo con i
maggiori teologi
del tempo; al governo pastorale
di una grande diocesi; alla collaborazione con
Giovanni Paolo II per oltre vent'anni, nel suo magistero dottrinale
e morale, per aiutare la comunità della Chiesa a
comprendere, pensare e conservare correttamente
la sua fede; alla chiamata più alta e impegnativa, quella della guida della comunità universale dei fedeli…
Il pensiero di Joseph Ratzinger
si sviluppa nella direzione della profondità e della consapevolezza delle sfide del contesto culturale odierno, ma
allo stesso tempo il suo orizzonte si
allarga progressiva- mente in ampiezza, fino a diventare universale e onnicomprensivo: l’esperienza vissuta
del Concilio, la responsabilità della Congregazione per la Dottrina della Fede, vicino al
Papa, fanno sì
che il teologo Ratzinger abbia una visione sempre più chiara delle domande
e delle attese spirituali
più fondamentali e urgenti dell’umanità
e della Chiesa del
nostro tempo.
Di qui l’orientamento e
le preoccupazioni del magistero di Benedetto XVI, chiaramente segnato dal primato di Dio e dal rischio drammatico del suo oblio nella società
contemporanea, concentrato
infine sulla fede dei credenti e quindi sulla ricerca del volto di Gesù, rivelazione di Dio per ogni uomo, per ogni donna di ogni tempo e luogo.
Siamo così al cuore della missione della Chiesa, quindi del servi-
zio
del Papa. Mi pare che non si sia ancora messo sufficientemente in rilievo che la conclusione del pontificato coincide praticamente
con la conclusione della trilogia
di Benedetto XVI su Gesù. Questa trilogia – come egli ha detto – non è propriamente opera di magi- stero, ma frutto della sua personale ricerca del volto vivo di Gesù. Ma egli era il Papa che «conferma i
suoi fratelli»: la sua ricerca e la sua testimonianza personale
di fede non può essere separata dal
suo servizio ecclesiale
e ha un valore immenso per tutta la Chiesa. Il teologo Joseph Ratzinger, che alla fine è stato chiamato ad essere
il Papa Benedetto XVI, compie l’unica e
unitaria missione della sua vita cercando il volto vivo di Gesù e aiutando tutti a incontrarlo. E questo è ciò che continua a
fare anche ora, nella preghiera, nel silenzio del Convento Mater Ecclesiae.
Naturalmente ci sono molti aspetti ed eventi del pontificato che
vengono ricordati in una biografia
come questa. Ci
sono
ad esempio quelli dei viaggi nei
diversi continenti
o quello – a mio avviso estremamente significativo – dell’impegno di purificazione della Chiesa provata dal male degli abusi sessuali;
ci sono anche i momenti difficili, già abbondantemente noti dalle cronache
degli anni passati.
Ma, per concludere, mi sia permesso di insistere che l’utilità maggiore di una biografia complessiva non mi
sembra tanto quella della moltiplicazione
delle curiosità o di particolari
che col tempo diventeranno sempre più marginali, quanto quella di aiutarci a capire qual è
il senso più profondo
della vita che si racconta. E
dato che questa biografia è fatta anche con le immagini, per comprenderlo
invito ancora una volta a
guardare il volto di Joseph Ratzinger, i
suoi
occhi. Sono quelli di qualcuno che
cerca la
verità e che la intuisce. E
noi ne cogliamo il riflesso nei
suoi
occhi e lo abbiamo colto tante volte nelle sue parole. E
alla fine questa Verità risplende –
per lui e per noi –
nel volto di Gesù.
Federico Lombardi S.i.
Presidente Fondazione Vaticana
Joseph Ratzinger - Benedetto XVI