Sabato 23 gennaio ore 21 e domenica 24 ore 18
Teatri Uniti - Napoli Teatro Festival Italia
Con un prologo da I pensionati della memoria di Luigi
Pirandello
regia Francesco Saponaro
con Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano
scene e costumi Lino Fiorito
luci Cesare Accetta
suono Daghi Rondanini
produzione Teatri Uniti – Napoli Teatro Festival Italia
in collaborazione con Università della Calabria
Un dittico realizzato nel nome di Eduardo De Filippo,
a oltre trent’anni dalla sua scomparsa, che riunisce i due atti unici Dolore
sotto chiave e Pericolosamente.
Con questa messinscena, Francesco Saponaro, regista di lunga
consuetudine con la drammaturgia napoletana, da Scarpetta a Moscato, fino al
successo internazionale di Chiòve di Pau Mirò e dell’edizione castigliana di
Io,l’erede, affronta un Eduardo meno frequentato, dove incombe, silenzioso, il
tema della morte (sia essa reale, presunta o, semplicemente invocata) tra
sfumature grottesche colorate di umorismo nero. Lo spettacolo si arricchisce di
un’ouverture, adattamento in versi e in lingua napoletana della novella del
1914 di Luigi Pirandello I pensionati della memoria. In scena tre interpreti Tony
Laudadio, Luciano Saltarelli e Giampiero Schiano. Scene e costumi Lino Fiorito,
luci Cesare Accetta, suono Daghi Rondanini.
Dolore sotto chiave nasce come radiodramma nel 1958, andato
in onda l’anno successivo con Eduardo e la sorella Titina nel ruolo dei
protagonisti, i fratelli Rocco e Lucia Capasso. Viene portato in scena due
volte con la regia dell’autore, con Regina Bianchi e Franco Parenti nel 1964
(insieme a Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello) per la riapertura del
Teatro San Ferdinando di Napoli e nel 1980 (insieme a Gennareniello e Sik-Sik)
con Luca De Filippo e Angelica Ippolito.
“Dolore sotto chiave – così il regista Francesco Saponaro –
parte da un’intensa ispirazione pirandelliana. Il tema della morte incombe
silenzioso e il dolore del lutto viene nascosto e soffocato da un gioco sottile
di ricatti e sottintesi: i buoni sentimenti come la carità cristiana, la
compassione o la mania borghese della beneficenza diventano armi improprie per
dissimulare, negli affetti, quella segreta predisposizione dell’essere umano al
controllo e al dominio sull’altro”.
Dall’interno borghese dei fratelli Capasso, in Dolore Sotto
chiave, si passa al salotto dei coniugi Arturo e Dorotea, in Pericolosamente
(del 1938). L’atto unico, dall'apparente fulmineità di uno sketch, grande
successo del Teatro Umoristico dei De Filippo, gioca tutto sul classico litigio
coniugale. Ogni volta che Dorotea dà sfogo alle sue intemperanze Arturo, per
ripristinare l’ordine familiare, impugna la rivoltella caricata a salve e le
spara, scatenando la comica reazione di terrore da parte dell’ignaro amico
Michele appena rientrato a Napoli da un lungo viaggio di lavoro.
Francesco Saponaro ha recentemente diretto due
documentari, entrambi prodotti da Rai Cinema e Digital Studio in collaborazione
con Teatri Uniti: Eduardo la vita che continua, sull’impegno civile e
sociale del grande drammaturgo napoletano, andato in onda in prima visione su
Rai 5 in occasione del trentennale della sua scomparsa, e Eduardo e i
burattini, originale allestimento di due atti unici eduardiani con le
guarattelle di Brunello Leone, presentato all’ultimo Festival di Giffoni Valle
Piana, alla presenza di Luca De Filippo, magistrale doppiatore dei ruoli
paterni.
Biglietti:
10 € intero
7 € ridotto
Teatro del Lido di Ostia
Via delle Sirene, 22
00121 Ostia (Roma)
