Calo
rilevato anche negli altri comuni capoluogo di provincia laziale, ad eccezione
di Frosinone
Dal
2008 al 2014 a Roma il tasso di motorizzazione (e cioè le autovetture
circolanti ogni 1.000 abitanti) è passato da 747,1 a 619,5, con un calo del
17,1%. Anche negli altri comuni capoluogo di provincia laziali, ad eccezione di
Frosinone (+0,8%), il tasso di motorizzazione è in calo: si va dal -2,9% di
Rieti al -6,1% di Viterbo, per arrivare al -9,1% di Latina.
In
Italia dal 2008 al 2014 il tasso di motorizzazione è passato da 633 a 602,7 con
un calo del 4,8%. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Studi
Continental su dati Aci e Istat.
Il
tasso di motorizzazione italiano è minore rispetto al tasso di motorizzazione
dei paesi del Nord America (649 auto ogni 1.000 abitanti) ma, nonostante il
calo degli ultimi anni, è ancora sensibilmente maggiore rispetto a quello
europeo (546 auto ogni 1.000 abitanti), ed a quello di Giappone e Corea del Sud
(544 auto ogni 1.00 abitanti). A questo bisogna aggiungere il fatto che l’età
media del parco di autovetture circolanti in Italia è molto alta, soprattutto
nelle regioni del meridione.
Il
calo del tasso di motorizzazione registrato negli ultimi anni trova le sue
cause nelle sempre maggiori difficoltà da parte degli abitanti delle città ad
utilizzare l’auto: sono infatti aumentate nei centri cittadini le piste
ciclabili e le zone ZTL (in cui la circolazione è vietata per la grande
maggioranza delle autovetture). Al contempo è drasticamente diminuito il numero
parcheggi gratuiti disponibili. Occorre però evidenziare che ancora oggi in
molti casi l’uso delle autovetture non ha alternative praticabili, soprattutto
se si pensa che in molte città i trasporti pubblici funzionano male e costano
sempre di più e che alcuni servizi di grande importanza, come la consegna delle
merci, non possono essere fatti se non con l’uso di mezzi a motore.
Da
quanto detto finora emerge che, nonostante la diminuzione degli ultimi anni,
nelle città italiane sono ancora in circolazione molte autovetture, con un’età
media piuttosto alta e quindi inquinanti e poco sicure. Questa situazione
meriterebbe un’attenzione particolare da parte delle Istituzioni, con
provvedimenti che favoriscano un ricambio accelerato del parco circolante.
Vista la particolare situazione economica che il nostro Paese sta attraversando,
però, tali provvedimenti non sembrano all’ordine del giorno. Come fare, quindi,
per rendere le auto circolanti più sicure e meno inquinanti a breve termine? Vi
sono degli accorgimenti che possono aiutare gli automobilisti a viaggiare su
mezzi più ecologici e più sicuri: ad esempio, una grande importanza ha la
manutenzione periodica dei veicoli ed in particolare il controllo delle
condizioni esterne e della pressione di gonfiaggio dei pneumatici, che sono
fattori che influiscono direttamente sulla sicurezza del veicolo (dal momento
che i pneumatici sono l’unico punto del veicolo a contatto con il fondo
stradale), sui consumi di carburante ed anche sulle emissioni di sostanze
nocive. E’ particolarmente importante assicurarsi che sui pneumatici non siano
presenti tagli o rigonfiamenti sospetti e che la pressione sia uniforme ai
valori riportati nel libretto d’uso del veicolo. Per fare questi controlli è
bene rivolgersi a personale qualificato, che ha a disposizione i macchinari più
avanzati per svolgerli in totale sicurezza.
Gruppo Continental
Con
un fatturato di circa 34,5 miliardi di euro per il 2014, Continental è tra i
leader mondiali nelle subforniture per il settore automotive. Nella veste di
produttore di impianti frenanti, sistemi e componentistica per motore e telaio,
strumentazione, soluzioni per infotainment, elettronica di bordo, pneumatici e
prodotti tecnici in elastomeri, Continental fornisce un importante contributo
alla sicurezza e alla salvaguardia del clima globale. Continental, inoltre, è
un partner competente nel campo della comunicazione in rete per autoveicoli.
Attualmente Continental ha un organico di circa 208.000 persone in 53 paesi.
Divisione Pneumatici
La
Divisione Pneumatici riunisce i comparti dedicati a pneumatici per autovetture,
autocarri, autobus, per l’industria e per veicoli a due ruote. Fra i produttori
di pneumatici leader a livello mondiale, la Divisione Pneumatici ha realizzato
nel 2011, con un organico di oltre 41.000 persone, un fatturato di oltre 8,8
miliardi di euro. La Divisione Pneumatici attualmente conta 22 centri di
produzione e sviluppo nel mondo. L'ampia gamma di prodotti ed i continui
investimenti nella ricerca e sviluppo costituiscono un importante contributo
per una mobilità più efficiente dal punto di vista economico ed ecologico.
Pneumatici per autovetture e trasporto leggero
Continental
è fra i produttori di pneumatici per autovetture leader a livello europeo, ed è
il quarto più grande produttore di pneumatici per autovetture al mondo nel
settore del primo equipaggiamento e del rimpiazzo. Lo sviluppo dei prodotti di
Continental, marchio premium, si concentra sull’ottimizzazione di tutte le
caratteristiche rilevanti per la sicurezza, mirando contemporaneamente a
ridurre la resistenza al rotolamento. Il focus dello sviluppo dei prodotti di
Continental, marca premium, consiste nell’ottimizzazione di tutte le
caratteristiche di sicurezza dello pneumatico in armonia con la riduzione della
resistenza al rotolamento.
Pneumatici per veicoli commerciali
Il
comparto degli pneumatici per veicoli commerciali rientra fra i maggiori
produttori a livello mondiale di pneumatici per autocarri, autobus e per
l'industria. La business unit è in costante sviluppo da semplice produttore di
pneumatici a service provider, con un’offerta ad ampio raggio di prodotti,
servizi e soluzioni orientate ai pneumatici.
Sponsorizzazioni
La
Divisione Pneumatici è sponsor ufficiale del campionato mondiale di calcio FIFA
World Cup 2014™ che si è disputato in Brasile, del campionato europeo UEFA Euro
2016™ che si disputerà in Francia, della Coppa di Germania DFB-Pokal.