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24 marzo 2015

"UNA VITA BELLISSIMA", la storia di Annamaria Cancellieri

Presentazione del libro giovedi 26 marzo ore 18.30


Si terrà nella Sala della Camera di Commercio di Roma, al Tempio di Adriano presso la piazza di Pietra a Roma, la presentazione del libro "Una vita bellissima" di Annamaria Cancellieri
E' Mondadori Electa a pubblicare i ricordi dell'ex ministro, libro in cui l'autrice racconta le sue esperienze di vita, gli incarichi e i ruoli di grande responsabilità che ha ricoperto. Nata a Roma quando la guerra stava per finire, Annamaria Cancellieri è stata testimone della storia recente del nostro Paese, lavorando con passione ed entusiasmo al servizio dello Stato e dei cittadini, vivendo esperienze di grande valore umano e professionale. Negli anni quaranta nella Libia italiana, il nonno, antifascista convinto di purissima fede repubblicana, è un funzionario dello Stato a Tripoli. Il padre, ingegnere, in Libia costruisce pozzi e centrali elettriche: due uomini di grande levatura morale, che certamente influiscono in modo determinante sulla formazione e sul percorso professionale di Annamaria Cancellieri. Vive l'infanzia e l'adolescenza tra Tripoli e Roma dove, terminato il liceo, si iscrive all'università e contemporaneamente partecipa e vince il concorso per segretario al Servizio Informazioni e Proprietà letteraria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, occupandosi della diffusione della cultura italiana nel paese. Alla fine del 1969 si trasferisce a Milano e dal 1970 lavora all'ufficio stampa della Prefettura. Poco tempo dopo, fa domanda per partecipare al concorso per il ruolo di consigliere di Prefettura, lo vince e viene assegnata alla Prefettura di Milano: è una delle prime donne prefetto in Italia. È l'inizio di una lunga carriera che la porterà in molte città italiane, da Nord a Sud, fino a raggiungere i vertici della pubblica Amministrazione: prefetto, commissario straordinario, poi Ministro dell'Interno con il governo Monti e Ministro della Giustizia con Letta. Da Roma, a Milano, Parma, Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania, Genova e Bologna, sono molti i problemi ,le situazioni , le tematiche che Annamaria Cancellieri ha affrontato nei diversi ruoli che ha ricoperto in un periodo di tempo complicato, difficile, ma estremamente interessante dagli anni del terrorismo, a "Mani pulite", alla nascita dell'Unione Europea . Una carriera esemplare al servizio dello Stato. Conclude il libro un capitolo dedicato all'episodio della cosiddetta "vicenda Ligresti", sulla quale l'autrice non si sofferma se non per ribadire la verità dei fatti e l'immediata 'archiviazione del fascicolo da parte della magistratura, non essendo stata ravvisata alcuna ipotesi di reato.


"Pensando a tanti giovani sfiduciati, disamorati, ho deciso di raccontare i fatti salienti della mia vita come testimonianza di speranza, di entusiasmo, per esortarli a coltivare e realizzare i loro sogni. Come abbiamo fatto noi che, alla fine della guerra, non avevamo niente eppure credevamo nel futuro che avremmo costruito e nei valori che danno senso all'esistenza."
(Annamaria Cancellieri)



Annamaria Cancellieri, nata nel 1943, trascorre gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza tra Roma, dove studia, e Tripoli, dove raggiunge il padre per l'estate. A vent'anni vince un concorso e inizia a lavorare presso il Servizio informazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 1974 diventa funzionario di Prefettura a Milano. Sposata con due figli, percorre lì tutti i livelli della carriera sino al 1993, quando viene nominata prefetto e trasferita al Ministero dell'Interno con la qualifica di direttore centrale per la Documentazione generale. Dopo una parentesi quale commissario straordinario al Comune di Parma, è nominata prefetto a Vicenza; nel corso degli anni ricoprirà questo incarico a Bergamo, Brescia, Catania, infine a Genova nel 2009, dove conclude la carriera. Nel febbraio 2010 viene chiamata come commissario straordinario al Comune di Bologna; vi rimane fino a maggio del 2011. Il 16 novembre 2011 presta giuramento come Ministro dell'Interno del Governo Monti e resta in carica fino al 28 aprile 2013, quando diviene Ministro della Giustizia del Governo Letta, che cessa la sua attività il 22 febbraio 2014.