Si è svolta sabato mattina, nella Sala del Concistoro del
Palazzo Apostolico, in Vaticano, la cerimonia di consegna della quarta edizione
del Premio Ratzinger, attribuito quest’anno ad Anne-Marie Pelletier,
francese, docente di Sacra Scrittura ed Ermeneutica biblica presso lo Studio
della Facoltà Notre Dame del Seminario di Parigi, e a monsignor Waldemar
Chrostowski, polacco, docente di Esegesi del Vecchio Testamento e di
Teologia presso la Facoltà di Teologia dell’Accademia di Varsavia. A motivo dei
numerosi impegni della mattinata, Papa Francesco ha chiesto al cardinale Gerhard
Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e
curatore dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, di rappresentarlo
e di tenere il discorso.
Nel suo
saluto introduttivo, monsignor Giuseppe Antonio Scotti, presidente della
Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, ha fatto cenno a concetti
quali “parresia, audacia, voglia di camminare, speranza”, notando: “È la
fotografia spirituale delle due persone che abbiamo davanti a noi. Di loro si
può dire, con verità, che hanno svelato quanto sia vero che ‘l’amore spinge
l’intelligenza sul cammino dell’uomo come una madre spinge il figlio verso il
futuro’, come diceva Methol Ferré. E nello stesso tempo aggiungeva che ‘Cristo
è il cammino, ma attraverso molti cammini storici sempre nuovi, che esigono
nuove letture del tempo’ ”. “Lasciandosi afferrare dalla Parola di Gesù che,
sola, è in grado di zittire le nostre chiacchiere – ha concluso monsignor
Scotti –, loro due hanno accompagnato generazioni di giovani ad avvicinarsi a
Cristo nella complessità del tempo che ci è dato”.
Al
cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato Scientifico della
Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, è toccato delineare il
profilo dei premiati. “La Prof. francese Anne-Marie Pelletier, studiosa
di ermeneutica e di esegesi biblica, si è anche dedicata alla questione della
donna nel cristianesimo e nella Chiesa: si tratta della prima donna che
consegue il Premio Ratzinger” ha detto il porporato. “È una personalità di
forte rilievo nel cattolicesimo francese contemporaneo – ha osservato –, che
unisce a un meritato prestigio scientifico e a una grande e versatile vivacità
culturale un’autentica dedizione a cause assai importanti per la testimonianza
cristiana nella società”. “Il Prof. Waldemar Chrostowski – ha sostenuto
il cardinal Ruini – è un infaticabile e apprezzatissimo divulgatore della
conoscenza della Bibbia, attraverso corsi di formazione, esercizi spirituali,
pellegrinaggi. È inoltre impegnato nel dialogo cattolico-giudaico e
polacco-giudaico. Unisce dunque al rigore scientifico la passione per la Parola
di Dio, il servizio alla Chiesa e la sollecitudine per il dialogo
interreligioso. È il primo polacco che consegue il Premio Ratzinger”.
Presenti alla cerimonia numerosi vescovi e cardinali, tra i
quali il Decano del Collegio cardinalizio Angelo Sodano; il Comitato
Scientifico e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Vaticana Joseph
Ratzinger-Benedetto XVI; diversi studiosi insigniti negli anni precedenti con
il Premio Ratzinger.