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2 ottobre 2019

MAXXI BVLGARI PRIZE | Presentata a Londra la seconda edizione | Giulia Cenci, Tomaso De Luca, Renato Leotta sono i tre finalisti



MAXXI e Bvlgari insieme per sostenere i giovani talenti nell'arte

PRESENTATA A LONDRA LA SECONDA EDIZIONE
DEL MAXXI BVLGARI PRIZE

I tre finalisti scelti dalla giuria internazionale sono
GIULIA CENCI,TOMASO DE LUCA, RENATO LEOTTA

A maggio 2020 in mostra le loro opere site specific
al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

www.maxxi.art | www.bulgari.com | #MAXXIBvlgariPrize


Sono Giulia Cenci (Cortona, 1988, vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana), Tomaso De Luca (Verona, 1988, vive e lavora a Berlino) e Renato Leotta (Torino, 1982, vive e lavora ad Acireale) i tre finalisti della seconda edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, il progetto che unisce il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, e Bvlgari, da oltre 130 anni emblema di eccellenza italiana, per il sostegno e la promozione dei giovani artisti.

I 3 finalisti e la nuova edizione del PREMIO, frutto della consolidata partneship tra MAXXI e Bvlgari, sono stati presentati oggi al Bvlgari Hotel di Londra da Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI e Nicola Bulgari, Vice Presidente del Gruppo Bvlgari, grande sostenitore del MAXXI BVLGARI PRIZE, appassionato collezionista d'arte e mecenate.

I membri della giuria internazionale Hou Hanru, Direttore Artistico del MAXXI, Bartolomeo Pietromarchi Direttore del MAXXI Arte, Manuel Borja-Villel, Direttore del Museo Reina Sofía, Madrid ed Emma Lavigne, Presidente del Palais de Tokyo, insieme con Lucia Boscaini, Bvlgari Brand and Hertitage Curator, hanno illustrato il PREMIO in una conversazione con la giornalista Suzanne Trocme.
Erano presenti gli artisti finalisti Giulia Cenci, Tomaso De Luca e Renato Leotta, insieme con Giulia Ferracci, curatrice della mostra che vedrà esposte al MAXXI le opere site-specific realizzate per il PREMIO, a partire dal 7 maggio 2020. A ottobre 2020, la giuria decreterà il vincitore, la cui opera verrà acquisita dal museo.

Evoluzione del Premio MAXXI, nucleo fondante della collezione del museo, che dal 2000 ha lanciato sulla scena internazionale tanti nuovi talenti, grazie al prezioso supporto di Bvlgari il Premio si è rinnovato, rafforzato e proiettato ancora di più sulla scena artistica internazionale. La prima edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, nel 2018, è stata vinta da Diego Marcon con la potente video installazione Ludwig, entrata a far parte della Collezione MAXXI.

"Nel 2020 il museo compie 10 anni – dice Giovanna Melandri - e il MAXXI BVLGARI PRIZE sarà uno degli appuntamenti per celebrare questo importante anniversario, a sottolineare come l'impegno per sostenere i giovani talenti sia una delle missioni principali del Museo nazionale di arte contemporanea. I lavori dei 3 finalisti Giulia Cenci, Tomaso De Luca e Renato Leotta, intensi ed evocativi, riflettono sulla società di oggi ed esplorano il futuro. Sarà un piacere averli al MAXXI, ed è un privilegio avere accanto Bvlgari, azienda che tanto ha dato alla creatività italiana e internazionale, a ulteriore riprova dell'importanza dell'alleanza strategica non effimera tra pubblico e privato per la cultura".
Dice Jean Christophe Babin, CEO di Bvlgari: "Ancora una volta, il MAXXI BVLGARI PRIZE si conferma come una piattaforma d'eccezione per i talenti più promettenti nel panorama dell'arte contemporanea. La molteplicità dei linguaggi adottati dagli artisti stimola una riflessione sulla complessa situazione sociale e culturale odierna, innescando una diversa percezione della realtà e dei valori a cui essa si ispira. La costante tensione alla sperimentazione e il desiderio di promuovere i giovani artisti sono il comune terreno d'azione di BVLGARI e del MAXXI: sono certo che questa nuova edizione del premio segnerà un momento importante nella ricerca artistica internazionale".
Hou Hanru osserva che "La scelta dei finalisti di quest'anno riflette una svolta generazionale significativa, con artisti nati negli anni '80 che condividono un nuovo senso critico rispetto a un mondo sempre più incerto e in crisi politica, economica, ecologica e psicologica. Rappresentano una nuova tendenza dei giovani artisti profondamente allarmati dal pericolo della distruzione del nostro ambiente, sia fisico che virtuale. Nel far fronte a questo momento, sviluppano linguaggi plastici che reintroducono la materialità, in un'evoluzione fluida e segnata dall'inquietudine. Ne deriva un'esplorazione ossessiva di un nuovo Zeitgeist.
Il MAXXI BVLGARI PRIZE gioca un ruolo leader, proponendo una visione del futuro prossimo del panorama artistico italiano e internazionale, attraverso i destini singoli, ma organicamente congiunti, di questi creativi".

MAXXI BVLGARI PRIZE 2020: I FINALISTI
Giulia Cenci (Cortona, 1988. Vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana) è stata scelta "per la tensione estetica del suo lavoro che restituisce alla scultura un ruolo centrale nel dibattito delle arti visive e per la riflessione sugli scenari della società del futuro".
È stata indicata da Marianna Vecellio, curatrice al Castello di Rivoli di Torino, che scrive: "Le opere di Cenci sono forme ibridate e il frutto di una compresenza tra essere vivente e un ambiente pesantemente aggredito dall'essere umano. Attraverso l'indagine della forma, le sue opere affrontano la nozione dell'essere vivente, alla luce delle riflessioni filosofiche contemporanee che definiscono l'epoca attuale con il termine di Antropocene, era geologica frutto dell'azione irreversibile dell'essere umano sull'ambiente. I suoi lavori sono il risultato di un compostaggio formale, politico e ontologico, e incoraggiano cambiamenti al modo di vedere il mondo, la materia e l'essere umano".
Tomaso De Luca (Verona, 1988. Vive e lavora a Berlino) è stato scelto dalla giuria "per la capacità di esplorare le diverse identità della storia attraverso l'indagine del ruolo degli oggetti nel contesto sociale e politico contemporaneo".
Scrive Lorenzo Benedetti, curatore presso il Kunstmuseum di St.Gallen, che lo ha segnalato: "Attraverso l'uso di disegni, sculture, video e installazioni intrise di fonti letterarie, filosofiche e di cultura generale, Tomaso De Luca sperimenta soluzioni formali in cui viene messo in dialogo l'immaginario collettivo con un più ampio spettro culturale. De Luca indaga i sintomi della nostra società, e un carattere di obsolescenza sembra essere presente nelle sue opere, creando una forma di resistenza al carattere consumistico della nostra epoca.
Renato Leotta (Torino, 1982. Vive e lavora ad Acireale), è stato scelto "per l'indipendenza della sua ricerca nel panorama artistico nazionale e per la forza narrativa delle sue opere che riflettono la condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo".
È stato indicato da Marianna Vecellio, curatrice al Castello di Rivoli di Torino, che scrive: "Come un vero archeologo del reale, Leotta osserva il paesaggio per esaminarne gli elementi costitutivi e catturarne le manifestazioni effimere. Attraverso l'uso di differenti media, come la scultura, la fotografia, il video e il disegno e materiali umili come la terra, la sabbia e il sale, cattura frammenti di esperienza e li trasforma in immagini mentali. Attraverso le sue opere, offre la ricostruzione di un immaginario e con esso la ristrutturazione di un'identità culturale dell'essere umano di oggi, operando inoltre una sintesi poetica tra elementi spesso distanti tra loro come la storia e il mediterraneo, la memoria dei luoghi e la realtà, il mare e la terra, il nord e il sud del mondo".

Commenta Bartolomeo Pietromarchi: "Anche quest'anno abbiamo artisti giovani ma con un lavoro dall'identità già molto definita. Per loro la sfida del PREMIO – che continua a crescere ed è divenuto il riconoscimento più importante per la ricerca artistica contemporanea in Italia - è uno straordinario banco di prova e di crescita. I finalisti sono stati scelti in una rosa di nomi proposti da alcuni tra i più attenti e internazionalmente riconosciuti giovani critici e curatori italiani. Li ringrazio tutti".
Dice Lucia Boscaini: "L'impegno a fianco del MAXXI si pone nel solco delle attività di mecenatismo che Bvlgari promuove per tutelare il patrimonio artistico e culturale della Città Eterna. Il MAXXI è un museo che nasce a Roma e da sempre è aperto al mondo, proprio come Bvlgari. Questa partnership all' insegna dell'innovazione e della costante ricerca creativa nasce da una forte condivisione di valori. Ad ogni edizione, il Premio vanta la collaborazione di professionisti di spicco a livello internazionale e contribuisce a rendere Roma un polo d'attrazione per chi ama l'arte del passato, del presente e del futuro."

MAXXI BVLGARI PRIZE GIURIA INTERNAZIONALE
Hou Hanru, Direttore Artistico MAXXI; Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI Arte; Manuel Borja-Villel, Direttore Museo Reina Sofía, Madrid; Emma Lavigne, Presidente del Palais de Tokyo, Parigi; Victoria Noorthoorn, Direttrice del Museo di Arte Moderna di Buenos Aires (che non è potuta intervenire a Londra per impegni istituzionali).  
I 3 artisti finalisti dell'edizione 2020 sono stati scelti dalla giuria in una rosa di nomi proposti da: Cecilia Alemani, Direttrice High Line Art di New York; Laura Barreca, Direttrice Museo Civico di Castelbuono, Palermo; Lorenzo Benedetti, Curatore presso il Kunstmuseum di St.Gallen; Stefano Collicelli Cagol, Curatore alla Quadriennale di Roma; Caterina Riva, Curatrice all'Institute of Contemporary Arts di Singapore; Marianna Vecellio, Curatrice al Castello di Rivoli di Torino, Ilaria Marotta e Andrea Baccin fondatori della piattaforma indipendente CURA, Roma.

STORIA DEL PREMIO
Il Premio, nato nel 2000 come Premio per la Giovane Arte, costituisce il punto di partenza e la nascita della Collezione del MAXXI Arte. Negli anni, è stato un importante trampolino di lancio per molti artisti.
Sono 42 quelli che, dal 2001 al 2018, hanno preso parte alle precedenti 9 edizioni, tra questi, Mario Airò, Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Stefano Arienti, Rosa Barba, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Rossella Biscotti, Bruna Esposito, Lara Favaretto, Piero Golia, Adelita Husni-Bey, Avish Khebrehzadeh, Liliana Moro, Marinella Senatore, Nico Vascellari, Vedovamazzei, Francesco Vezzoli e molti altri. La prima edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, nel 2018, è stata vinta da Diego Marcon, finalista insieme a Talia Chetrit e Invernomuto, la cui opera Calendoola: SURUS è stata acquisita grazie al contributo degli Amici del MAXXI.

MAXXI E BVLGARI INSIEME PER LA GIOVANE ARTE
Il coinvolgimento di Bvlgari nel Premio MAXXI è nel solco delle collaborazioni di prestigio con artisti contemporanei del calibro di Zaha Hadid e Anish Kapoor che hanno rivisitato con il loro stile inconfondibile una delle icone più apprezzate della Maison, l'anello B.zero1. A Zaha Hadid si deve anche una magistrale interpretazione del celebre motivo Serpenti di Bvlgari con una suggestiva installazione artistica che debuttò nel 2011 al padiglione Bvlgari presso la Abu Dhabi Art Fair.
L'incontro tra il MAXXI e Bvlgari era già avvenuto nel 2014, in occasione della mostra Bellissima. L'Italia dell'alta moda 1945-1968, di cui la maison era main partner. Con il MAXXI BVLGARI PRIZE questa partnership - basata su valori comuni quali eccellenza, innovazione, passione, creatività e sperimentazione e sulla consapevolezza dell'importanza del sostegno alla cultura e del ruolo strategico dell'alleanza pubblico-privato - si rinnova e si consolida. Perché, condividono Giovanna Melandri e Jean Christophe Babin, "sostenere i giovani talenti significa investire sulla creatività del nostro tempo e sul nostro futuro".

La cartella stampa e le immagini dei finalisti sono scaricabili nell'Area Riservata del sito della Fondazione MAXXI all'indirizzo http://www.maxxi.art/area-stampa/ inserendo la password
areariservatamaxxi
                     
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
www.maxxi.art - info: 06.320.19.54; info@fondazionemaxxi.it
orario di apertura: 11.00 – 19.00 (mart, merc, giov, ven, sab, dom) | chiuso il lunedì

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