Dal 7 al 30 dicembre al Teatro Argentina
Giacomo Bisordi ci accompagna alla scoperta di un classico per bambini dimenticato
SUSSI E BIRIBISSI, scritto da Collodi Nipote
– nome d’arte di Paolo Lorenzini, per l’appunto nipote di Collodi – e pubblicato da Salani nel 1902.
Il racconto delle peripezie di una coppia di giovani amici, il grasso Sussi e lo smilzo Biribissi, e di un curioso Gatto parlante,
che li accompagna nel loro viaggio per raggiungere il nucleo del pianeta passando attraverso le fogne della loro città natia, Firenze.
SUSSI E BIRIBISSI
Storia di un viaggio verso il centro della Terra
dal romanzo di Collodi Nipote
regia Giacomo Bisordicon Anna Chiara Colombo, Paolo Minnielli, Duilio Pacielloscene Alessandra Solimene - costumi Eleonora Terzi - musiche Giuseppe Vadalà
ideazione e realizzazioni video Igor Renzetti e Lorenzo Bruno - illustrazioni Isaak Friedl e Yi Yang
regia Giacomo Bisordicon Anna Chiara Colombo, Paolo Minnielli, Duilio Pacielloscene Alessandra Solimene - costumi Eleonora Terzi - musiche Giuseppe Vadalà
ideazione e realizzazioni video Igor Renzetti e Lorenzo Bruno - illustrazioni Isaak Friedl e Yi Yang
Produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale
Dal 7 al 30 dicembre in scena al Teatro Argentina SUSSI E BIRIBISSI, un classico per bambini da riscoprire. Pubblicato da Salani nel 1902 e scritto da Paolo Lorenzini, in arte Collodi Nipote (poiché nipote per l’appunto, del celebre autore di Pinocchio). A riportare alla luce questa pagina di letteratura dimenticata, Giacomo Bisordi, che incanterà grandi e piccini con il racconto giocoso di un viaggio strampalato: quello di due giovani amici, il grasso Sussi e lo smilzo Biribissi che, esaltati dalla lettura di Viaggio al centro della Terra, decidono – veri e propri aspiranti scienziati esploratori, fanatici di Verne come potrebbero esserlo oggi di Harry Potter – di raggiungere il nucleo del pianeta infilandosi nelle fogne della loro città natia, Firenze. Una produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Sul palcoscenico tre giovani attori, Anna Chiara Colombo, Paolo Minnielli e Duilio Paciello raccontano le peripezie di questa coppia di amici e del loro fantasioso viaggio. Guidati e al tempo stesso derisi da un gatto parlante di nome Buricchio, Sussi e Biribissi si inerpicheranno in un periplo di avventure via via più rocambolesche, omaggiando e parodiando capisaldi della letteratura d’Occidente come l’Odissea, Don Chisciotte, il Barone di Munchausen e - senza sorpresa - Pinocchio. «Guai a quei bimbi che disobbediscono ai propri genitori» sentenzia il Grillo parlante al burattino Pinocchio. Ed anche in Sussi e Biribissi è un animale parlante, il Gatto Buricchio, a farsi portatore della morale della favola: «Se il desiderio di leggere vi stimola, sappiate leggere libri buoni…». “Libri buoni”, sì, perché del resto di libri si muore, nella storia di Collodi Nipote. Leggere Viaggio al centro della Terra, seguirne le fantasie, può essere molto pericoloso, come capiranno rapidamente i due protagonisti della storia. “Qual è il prezzo da pagare per seguire una propria fantasia, una propria illusione? A quali rischi ci espone?”: è la domanda fondamentale che scaturisce dalle pagine di questa lunga favola. Sussi e Biribissi sembrano avere una risposta, chiara: nessun prezzo è tanto alto quando a spingerci all’avventura e alla fantasia sono la scienza e l’amore per il progresso. Raggiungere il centro della Terra è, come nel libro di Verne, il simbolo del progresso scientifico e tecnologico. Ma non è un’autentica sete di conoscenza, quella che anima i due bambini. È piuttosto una esibita, ossessiva fama di gloria e notorietà: conferenze in giro per il mondo, onorificenze sotto forma di croci di ferro, le ricompense, i premi, sono ciò che davvero la coppia di amici sogna e ambisce. Un’ambizione che li porterà presto a mentire, a millantare scoperte che non hanno mai compiuto: «e, senza fare troppe peripezie mentali, questo desiderio di fama spicciola dei nostri protagonisti, – commenta il regista Giacomo Bisordi – non è forse crudelmente assimilabile, oggi, al prepotente, insidioso, narcisismo che un bambino che brandisce uno smartphone può iniziare ad incubare fin dai suoi primi anni di scuola? “La gloria è una bella cosa. Per conseguirla, però, non bisogna affidarsi ai sogni, alle peregrinazioni di un cervello balzano”, parola di Gatto Buricchio».
Che dite di partecipare con una donazione per contribuire
all’ acquisto di un pulmino con pedana per trasporto disabili e anziani con
difficoltà?
Puoi versare quanto puoi o vuoi
POSTA PAY 5333 1710 6407 7791 – IBAN
IT84O3608105138219438319445
BIC/SWIFT PPAYITR1XXX
SOSTENETE L'Associazione Stampa Periodici Associati ASPAPRESS
l'
Agenzia Stampa diretta da Enzo Fasoli,
dal 8 marzo 1991,
gli
articoli pubblicati sono frutto di un lavoro quotidiano di selezione e pubblicazione gratuita. WWW.ASPAPRESS.IT –
CRONACHEDEL2000.IT dal 1991 – ROMAGNASERA.IT dal 1982 - ENZOFASOLI.COM-
LEMUSEINSCENA-IT dal 2003 – TEATRODELLEMOZIONI.IT dal 2004 SOCIAL
FACEBOOK – GOOGLE – TWITTER – PINTEREST - E ALTRI 8 SITI COLLEGATI
ISCRIVITI ALLA PAGINA FACEBOOK AGENZIA STAMPA
ASPAPRESS
E IN Yutube AL CANALE ASPAPRESS
Se ti piace ciò che leggi e lo trovi utile, che ne dici di
sostenerci ON LINE CON CARTA DI CREDITO con un piccolo
contributo/DONAZIONE della somma che credi tu che potrai detrarre dalla
dichiarazione dei redditi.
1) DONAZIONE ATTIVITA’
REDAZIONE
2) DONAZIONE PER
L’ACQUISTO DI UN MEZZO PER TRASPORTO DIVERSAMENTE ABILI E ANZIANI ANCHE
CARROZZATI
SEGUIRA’ RICEVUTA DETRAIBILE DALLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
POSTA PAY 5333 1710 6407 7791 – IBAN
IT84O3608105138219438319445
BIC/SWIFT PPAYITR1XXX
Info:
Mail priva di virus. www.avg.com |