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22 luglio 2018

Novità Neri Pozza: autori italiani di Settembre






<>ll regno errante. L'Arcadia come paradigma politico, MONICA FERRANDO
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IL LIBRO - Da quando Virgilio, per ragioni che nessuno è riuscito finora a chiarire, decise di situare in Arcadia le sue Bucoliche, questa impervia regione della Grecia ha dato il suo nome a una tradizione letteraria fatta di idilli e di pastorelle, di paesaggi incantati e di delicati amori che, sebbene abbia prodotto dei capolavori in poesia come in pittura, è diventata sinonimo di uno stucchevole convenzionalismo. Il libro di Monica Ferrando rompe decisamente con questa tradizione e legge nell'Arcadia virgiliana un messaggio politico così eterogeneo al suo e al nostro tempo che la cultura occidentale ha dovuto calarvi sopra una sorta di pietra tombale. Attraverso una paziente, minuziosa indagine archeologica delle fonti storiche e letterarie, l'autrice ricostruisce punto per punto gli insospettati significati politici e religiosi che l'Arcadia e i suoi abitanti avevano nel mondo antico e che erano così forti che proprio a una donna arcade, Diotima, Platone affida nel Simposio la formulazione della sua filosofia dell'amore. Il libro getta così una luce nuova su alcuni dei concetti fondamentali della nostra tradizione politica: innanzitutto il nomos, la legge, che, smontando l'interpretazione schmittiana, viene restituito al suo originario significato musicale, ma anche e non meno un diverso rapporto fra città e territorio, che mette radicalmente in questione la supremazia della polis ateniese. Proprio quando la tradizione politica dell'occidente attraversa una crisi che sembra senza uscita, Monica Ferrando riscopre l'Arcadia come modello alternativo di una possibile esistenza felice degli uomini sulla terra.


Monica Ferrando ha pubblicato vari studi di filosofia e pittura. Ha curato le edizioni italiane di Triade e de I nomi degli Dei di Hermann Usener, di Ercole al bivio di Erwin Panofsky e di La pittura e lo sguardo di Avigdor Arikha. Dirige la rivista on-line 'de pictura' www.quodlibet.it/riviste/testata/80. Ha pubblicato L'oro e le ombre (Quodlibet, 2015).


Euro 18,00
352 pagine
EAN 9788854517103
I COLIBRÌ
 

<>Il mondo nell'abisso. Heidegger e i quaderni neri, EUGENIO MAZZARELLA
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IL LIBRO - Con la pubblicazione dei Quaderni neri di Martin Heidegger le domande, che da tempo aleggiano attorno alla figura del pensatore tedesco, si sono riproposte con forza: Heidegger era nazista? La sua filosofia si fonda su un aperto antisemitismo? Eugenio Mazzarella tenta di rispondere a questi interrogativi analizzando il controverso rapporto del filosofo con il nazismo. Il libro mostra come dopo l'esplicita adesione al nazismo, attestata chiaramente dal celebre discorso del rettorato del 1933 («Il Führer stesso e solo lui è la realtà tedesca dell'oggi e del domani e la sua legge»), Heidegger avvii un vero e proprio disimpegno dalla politica e dalla realtà storica del suo tempo. Disimpegno che assume un tono sempre più apocalittico man mano che, nell'inoltrarsi negli anni Trenta, diviene sempre più chiara, nella prospettiva filosofica di Heidegger, la deriva di mera potenza del Reich "millenario"; da contropotenza politico-spirituale alla crisi dell'Europa a mera variante del mondo moderno, del calcolo della "tecnica". Un giudizio che consegna l'intero presente – il mondo, la vita, la storia, e l'umanità che vi è coinvolta – al puro abisso di un anatema gnostico, di fronte a cui non c'è scampo se non quello di un'altra possibile storia dell'Essere a venire, sancita dalla celebre espressione: "Soltanto un dio ci può salvare"; di un dio che ci possa salvare. La storicità concreta, esistenziale e storica, così come si offriva in Essere e tempo, viene in tal modo completamente abbandonata.


Eugenio Mazzarella insegna filosofia teoretica all'Università Federico II di Napoli. È stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'ateneo friedericiano e deputato al Parlamento nella XVI legislatura. Tra le sue opere Vie d'uscita. L'identità umana come programma stazionario metafisico (Il melangolo, Genova 2004); L'uomo che deve rimanere. La smoralizzazione del mondo (Quodlibet, Macerata 2017); Sacralità e vita (Guida, Napoli 1998); Vita politica valori (Guida, Napoli 2010) e la raccolta di poesie Anima madre (ArtstudioPaparo, Napoli 2015).


Euro 12,50
128 pagine
EAN 9788854516977
PICCOLA BIBLIOTECA

 

<>Ognuno riconosce i suoi, ELENA RAUSA
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IL LIBRO - Milano, anni Novanta. Caterina è una giovane universitaria iscritta alla facoltà di Storia. Il cugino Michele, che ha vissuto nella sua famiglia fino all'età di 9 anni, è in coma. Spinta dal desiderio di raccontargli gli anni che si è perso da quando è andato a vivere col padre, e di mettere insieme le «tessere di memoria» della sua famiglia, Caterina tiene un diario, in cui si rivolge direttamente a Michele, svelando, pagina dopo pagina, la storia della loro famiglia. In questa indagine famigliare, i genitori Teresa e Sandro sono i primi a essere interrogati, e a rispondere in maniera evasiva. Si va a ritroso nel tempo, si arriva all'infanzia di Teresa, nella campagna leccese, e al rapporto tra i suoi genitori e con il fratello Nicola. La sorella di Sandro, Anna, è una ragazza problematica. Di lei in famiglia non si parla mai, poiché ha militato nelle frange della lotta armata ed è andata spesso in carcere con l'accusa di terrorismo. La sua storia affascina molto Caterina, che non si stanca di informarsi di lei presso amici o conoscenti, come la professoressa Visser, che è stata compagna di cella di Anna, prima che quest'ultima si togliesse la vita in carcere. Un gesto compiuto solo dopo aver scritto una lunga lettera in cui ha rivelato il suo più grande segreto…


Elena Rausa è nata a Milano e attualmente vive in Brianza. Ha tre figlie. Dopo la laurea in Lettere presso l'Università Cattolica di Milano, ha conseguito un dottorato di ricerca in Italianistica-Filologia umanistica. Oggi è docente di lettere al liceo scientifico. Con Neri Pozza ha pubblicato Marta nella corrente (2014).


Euro 17,00
256 pagine
EAN 9788854515802
I NARRATORI DELLE TAVOLE
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