I BUCHI NERI DI SARAJEVO
e altri racconti
di Božidar Stanišić
Prefazione di Paolo Rumiz
e altri racconti
di Božidar Stanišić
Prefazione di Paolo Rumiz
il nuovo libro di Bottega Errante Edizioni
10 storie di uno dei maggiori scrittori bosniaci
raccontano l'anima dei Balcani
raccontano l'anima dei Balcani
La Bosnia degli anni Novanta, prima e dopo lo scoppio del conflitto, la meravigliosa Sarajevo distrutta dall'assedio, i momenti di incredulità che precedono la guerra e gli attimi di spaesamento immediatamente successivi; questi sono gli sfondi delle storie di uomini e donne che vedono cambiare all'improvviso il corso della loro vita. Uno stile tutto giocato sui movimenti, i pensieri, i silenzi di chi è sopravvissuto in un sottilissimo e precario equilibrio tra follia, proiezioni, ricordi e il riaffiorare dei fantasmi del passato e della vita prima del conflitto. I buchi neri non sono solo quelli subiti dalla città bosniaca, martoriata e distrutta nell'anima, ma sono gli abissi e le feroci solitudini di ognuno di noi di fronte alla pazzia di tutte le guerre.
Quando nel '92 Božidar Stanišić – bosniaco di cultura serba sposato a una bosniaca di famiglia croata – comparve sulla porta di casa mia, non capii subito di trovarmi di fronte a un déja vu. Non mi resi conto che egli arrivava impaurito, incredulo e spaesato esattamente come migliaia di profughi istro-dalmati quarant'anni prima di lui. Quel professore di lettere mite e silenzioso rappresentava la stessa tragedia e anche la stessa indecorosa mascherata.
(dalla prefazione di Paolo Rumiz)
Božidar Stanišić
E' nato a Visoko, Bosnia, nel 1956. Si è laureato in filosofia. Ha insegnato fino al 1992 quando fugge dalla guerra civile in Bosnia rifiutandosi di indossare qualunque tipo di divisa. Arriva in Italia e trova la sua residenza a Zugliano dove si ferma con la famiglia e vive tuttora. Nel 1993 pubblica I buchi neri di Sarajevo (MGS Press); negli anni successivi con l'associazione "E. Balducci" pubblica tre raccolte di poesie Primavera a Zugliano, Non-poesie, Metamorfosi di finestre, successivamente la raccolta di racconti intitolata Tre racconti. È presente con un testo nell'antologia della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento Racconti dalla Bosnia, a cura di G. Scotti. Riprende la produzione in prosa con Bon Voyage, Il cane alato e altri racconti. Nel 2011 pubblica il libro per ragazzi La cicala e la piccola formica, nel 2012 Piccolo, rosso e altri racconti. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese.