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13 gennaio 2015

DISSERVIZIO ACEA, CHIUSI 10 PUNTI VENDITA BEAUTY POINT


90 DIPENDENTI A CASA SENZA STIPENDIO, DANNI INGENTI 
E L’EMERGENZA CONTINUA

Ad inizio dicembre, La Gardenia Beauty ha rilevato 27 punti vendita Beauty Point, tramite procedura di concordato preventivo. Di questi, 20 negozi (per un totale di 90 dipendenti) avevano Acea come fornitore di energia elettrica.
Dopo l'acquisizione, La Gardenia Beauty avrebbe voluto mantenere Acea come fornitore di energia, ma l’azienda ha rifiutato asserendo di non essere interessata all’acquisizione dei punti vendita sia per dimensioni, sia per rating. A questo punto è stato necessario procedere con la risoluzione del contratto.
Acea, nonostante abbia ricevuto il decreto del giudice di autorizzazione alla disdetta del contratto, ha interrotto deliberatamente l’utenza dal 17 dicembre, senza però consentire ad Enel la possibilità del subentro.

Dal 17 Dicembre, 10 dei 20 punti vendita sono ancora senza corrente elettrica, situazione che ha determinato la completa cessazione di ogni attività commerciale.
I lavoratori, dal 17 al 23 dicembre compreso, sono stati impiegati per attività accessorie, non a contatto con il pubblico ma, dal 24 dicembre, La Gardenia Beauty è stata costretta, suo malgrado, a lasciare a casa 90 dipendenti con permessi non retribuiti. Ad oggi sono ancora 46 i dipendenti a casa senza stipendio.

Dopo innumerevoli richieste di spiegazioni e kafkiane situazioni per il mancato passaggio di consegne, Acea ha comunicato a La Gardenia Beauty che non si sarebbero attivati per il passaggio dell’utenza prima del 2/7 gennaio. Tuttavia, fino all'8 gennaio questo non è ancora avvenuto.

“In uno scenario di mercato in grande sofferenza, con aziende che chiudono quotidianamente, è quantomeno assurda la situazione che ci troviamo a dover affrontare. Abbiamo salvato Beauty Point dal collasso e abbiamo offerto posti di lavoro a chi, diversamente, avrebbe allargato le fila della disoccupazione e ora siamo costretti a lasciare a casa gran parte di queste persone, sostenendo peraltro forti costi di affitto, senza contare il mancato guadagno del mese di dicembre che, nel nostro settore, cuba il 25% dell’intero anno”, sostiene Fabio Pampani, Amministratore Delegato LLG Leading Luxury Group Srl, cui fa capo La Gardenia Beauty Srl.