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6 settembre 2014

Festival del Cinema di Venezia: ecco i più importanti premi collaterali

Nell’ambito della 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, si svolge la consueta cerimonia di consegna dei premi collaterali, presso lo Spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1) all’interno dell’Hotel Excelsior, sabato 6 settembre alle ore 11.00: 

Nella foto, scattata da Karen Di Paola:
Viggo Mortensen e Reda Kateb protagonisti di "Loin des hommes"
PREMIO SIGNIS a “LOIN DES HOMMES” di David Oelhoffen e MENZIONE SPECIALE a “99 HOMES” di Ramin Bahrani
La giuria SIGNIS composta da Joachim Valentin (Germania), Presidente, Massimo Giraldi (Italia), Segretario, Michèle Debidour (Francia), Sergio Joel Ascencio Casillas (Messico) e Sergio Perugini (Italia), ha deciso di assegnare il Premio SIGNIS a “Loin des hommes” (Francia) di David Oelhoffen con la seguente motivazione: «Prendendo le mosse da un racconto di Albert Camus ambientato in Algeria nel 1954, il film descrive la fuga di due uomini, un europeo e un arabo, molto diversi tra loro. Con il costante rischio di morire, i due sperimentano profondi valori umani quali la fraternità, l’umiltà, il coraggio e il rispetto, arrivando anche alla possibilità di sacrificare la loro vita. Loin des hommes aiuta a comprendere l’importanza della formazione e del dialogo fra religioni e culture». La giuria SIGNIS ha inoltre deciso di assegnare la Menzione speciale a “99 Homes” (USA) di Ramin Bahrani con la seguente motivazione: «Nell’odierna società globalizzata dove molte persone soffrono le conseguenze della profonda crisi finanziaria, il film mette in evidenza l’importanza della responsabilità individuale. Disperato per la difficile situazione economica della propria famiglia, il giovane protagonista è spinto a compiere una scelta tra il denaro e la giustizia. 99 Homes lancia il messaggio che un cambiamento è sempre possibile, schiudendo così un orizzonte di speranza»

PREMIO “CIVITAS VITAE - Rendere la longevità risorsa di coesione sociale” a Ivan Gergolet per “DANCING WITH MARIA”. 
Il Premio “Civitas Vitae - Rendere la longevità risorsa di coesione sociale”, giunto alla sua terza edizione alla 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, viene assegnato a un regista o interprete capace di veicolare un'immagine al di fuori degli schemi di una persona longeva.  La Giuria composta dalla scrittrice Antonia Arslan (presidente); il sociologo e presidente del Censis Giuseppe De Rita; l’ex direttore generale di RAI e Sole24Ore GIanni Locatelli; l’amministratore delegato di Banca Prossima Marco Morganti; l’attore Alberto Terrani; il musicista e direttore dei Solisti Veneti Claudio Scimone;  la regista Costanza Quatriglio e il critico cinematografico Federico Pontiggia assegna il Premio Civitas Vitae 2014 a Ivan Gergolet per “Dancing with Maria”, con la seguente motivazione: «Non solo l’emozionante biopic di una danzatrice, ma un film che danza con la vita: Dancing with Maria ci fa incontrare Maria Fux, 90enne pioniera della danza terapia, e ce ne fa innamorare. Nella sua sala prove di Buenos Aires, Maria accoglie tutti, sani e malati, uomini e donne, e anche noi spettatori: la danza non ha età, la cura nemmeno, la felicità è possibile, in punta di piedi. Anche la storia di Maria è una concreta dimostrazione che la longevità può essere una risorsa». 

PREMIO INTERFILM a “LOIN DES HOMMES” di David Oelhoffen
"Premio per la Promozione del Dialogo Interreligioso" assegnato dalla Giuria Internazionale di INTERFILM vuole richiamare l'attenzione su film che rafforzano la mutua comprensione, il rispetto e la pace tra diverse tradizioni religiose e filosofiche. Il Premio INTERFILM 2014 è stato assegnato a “LOIN DES HOMMES” di David Oelhoffen.

PREMIO CGS LANTERNA MAGICA a “LE DERNIER COUP DE MARTEAU” di Alix Delaporte
La Giuria C.G.S. - Cinecircoli Giovanili Socioculturali, in collaborazione con il Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi CCR, assegna il Premio “Lanterna Magica” all’opera più vicina per tematiche e linguaggi al mondo giovanile contemporaneo, al film: “Le dernier coup de marteau” di Alix Delaporte con la seguente motivazione: «per la capacità di raccontare il percorso di crescita e maturazione del giovane protagonista in un contesto di rapporti familiari che, pur minati dalle difficoltà risultano aperti alla speranza. Muovendosi in punta di piedi sulle tematiche della separazione, della malattia, della crescita nell’età più critica, della scoperta dell’affettività e, non da ultimo, dello sport come mezzo di crescita personale, il regista si serve di un linguaggio apparentemente semplice ed immediato che rivela, in realtà, una ricchezza di sfumature e dettagli, indizi, questi, di una sceneggiatura molto studiata ed efficace. Si apprezza particolarmente l’attenzione al linguaggio musicale qui ben utilizzato all’interno del racconto con funzioni narrative ed evocative. Si distingue per una narrazione, discreta e significativa e per la leggerezza nel trattare tematiche forti con equilibrio senza incorrere nella facile emozione».

PREMIO FEDIC a “IO STO CON LA SPOSA” di Gabriele del Grande, Khaled  Soliman  Al  Nassiry, Antonio Augugliaro e MENZIONE SPECIALE a “ITALY IN A DAY” di Gabriele Salvatores.
La Giuria del premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) presieduta da Roberto Barzanti e composta da Ugo Baistrocchi, Lorenzo Bianchi Ballano, Daniele Corsi, Giuliano Gallini, Ferruccio Gard, Carlo Gentile, Fausto Ghiretti, Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Italo Moscati, Elisabetta Randaccio  e Giancarlo Zappoli, ha attribuito il Premio FEDIC destinato “all’opera che meglio rifletta l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore” al film “Io sto con la sposa” di Gabriele del Grande, Khaled  Soliman  Al  Nassiry, Antonio Augugliaro, con la seguente motivazione: «perché  è il prototipo di un possibile modello di cinema indipendente e partecipato sia a livello produttivo, in quanto finanziato attraverso il contributo di migliaia di potenziali spettatori divenuti mecenati del cinema che vorrebbero, sia a livello autoriale attraverso il coinvolgimento degli stessi autori nella realizzazione dell’opera. Il film incarna un’ idea di cinema eticamente combattiva, e quindi di grande rilievo dal punto di vista conoscitivo e didattico». La Giuria assegna inoltre una Menzione Fedic - Il Giornale del Cibo  al film “ITALY IN A DAY. Un giorno da italiani” di Gabriele Salvatores con la seguente motivazione: «perché nel ritratto dell’ Italia raccontato attraverso 632 video di persone comuni la preparazione del cibo e il suo consumo vengono rappresentati come momenti di gioia, creatività, identità».

Tommaso Martinelli