Nell’ambito della 71esima Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica della Biennale di Venezia, si svolge la consueta cerimonia di
consegna dei premi collaterali, presso lo Spazio della Fondazione Ente dello
Spettacolo (Sala Tropicana 1) all’interno dell’Hotel Excelsior, sabato 6
settembre alle ore 11.00:
Nella foto, scattata da Karen Di Paola: Viggo Mortensen e Reda Kateb protagonisti di "Loin des hommes" |
PREMIO
SIGNIS a “LOIN DES HOMMES” di David Oelhoffen e MENZIONE SPECIALE a “99 HOMES”
di Ramin Bahrani
La giuria SIGNIS composta da Joachim Valentin (Germania),
Presidente, Massimo Giraldi (Italia), Segretario, Michèle Debidour (Francia),
Sergio Joel Ascencio Casillas (Messico) e Sergio Perugini (Italia), ha deciso
di assegnare il Premio SIGNIS a “Loin des hommes” (Francia) di David Oelhoffen
con la seguente motivazione: «Prendendo le mosse da un racconto di Albert Camus
ambientato in Algeria nel 1954, il film descrive la fuga di due uomini, un
europeo e un arabo, molto diversi tra loro. Con il costante rischio di morire,
i due sperimentano profondi valori umani quali la fraternità, l’umiltà, il coraggio
e il rispetto, arrivando anche alla possibilità di sacrificare la loro vita.
Loin des hommes aiuta a comprendere l’importanza della formazione e del dialogo
fra religioni e culture». La giuria SIGNIS ha inoltre deciso di assegnare la
Menzione speciale a “99 Homes” (USA) di Ramin Bahrani con la seguente
motivazione: «Nell’odierna società globalizzata dove molte persone soffrono le
conseguenze della profonda crisi finanziaria, il film mette in evidenza
l’importanza della responsabilità individuale. Disperato per la difficile
situazione economica della propria famiglia, il giovane protagonista è spinto a
compiere una scelta tra il denaro e la giustizia. 99 Homes lancia il messaggio
che un cambiamento è sempre possibile, schiudendo così un orizzonte di speranza»
Il Premio “Civitas Vitae - Rendere la longevità risorsa di
coesione sociale”, giunto alla sua terza edizione alla 71. Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica, viene assegnato a un regista o interprete capace di
veicolare un'immagine al di fuori degli schemi di una persona longeva. La
Giuria composta dalla scrittrice Antonia Arslan (presidente); il sociologo e
presidente del Censis Giuseppe De Rita; l’ex direttore generale di RAI e
Sole24Ore GIanni Locatelli; l’amministratore delegato di Banca Prossima Marco
Morganti; l’attore Alberto Terrani; il musicista e direttore dei Solisti Veneti
Claudio Scimone; la regista Costanza Quatriglio e il critico
cinematografico Federico Pontiggia assegna il Premio Civitas Vitae 2014 a Ivan
Gergolet per “Dancing with Maria”, con la seguente motivazione: «Non solo
l’emozionante biopic di una danzatrice, ma un film che danza con la vita:
Dancing with Maria ci fa incontrare Maria Fux, 90enne pioniera della danza
terapia, e ce ne fa innamorare. Nella sua sala prove di Buenos Aires, Maria
accoglie tutti, sani e malati, uomini e donne, e anche noi spettatori: la danza
non ha età, la cura nemmeno, la felicità è possibile, in punta di piedi. Anche
la storia di Maria è una concreta dimostrazione che la longevità può essere una
risorsa».
PREMIO
INTERFILM a “LOIN DES HOMMES” di David Oelhoffen
"Premio per la Promozione del Dialogo
Interreligioso" assegnato dalla Giuria Internazionale di INTERFILM vuole
richiamare l'attenzione su film che rafforzano la mutua comprensione, il
rispetto e la pace tra diverse tradizioni religiose e filosofiche. Il Premio
INTERFILM 2014 è stato assegnato a “LOIN DES HOMMES” di David Oelhoffen.
PREMIO
CGS LANTERNA MAGICA a “LE DERNIER COUP DE MARTEAU” di Alix Delaporte
La Giuria C.G.S. - Cinecircoli Giovanili Socioculturali, in
collaborazione con il Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi CCR, assegna
il Premio “Lanterna Magica” all’opera più vicina per tematiche e linguaggi al
mondo giovanile contemporaneo, al film: “Le dernier coup de marteau” di Alix
Delaporte con la seguente motivazione: «per la capacità di raccontare il
percorso di crescita e maturazione del giovane protagonista in un contesto di
rapporti familiari che, pur minati dalle difficoltà risultano aperti alla
speranza. Muovendosi in punta di piedi sulle tematiche della separazione, della
malattia, della crescita nell’età più critica, della scoperta dell’affettività e,
non da ultimo, dello sport come mezzo di crescita personale, il regista si
serve di un linguaggio apparentemente semplice ed immediato che rivela, in
realtà, una ricchezza di sfumature e dettagli, indizi, questi, di una
sceneggiatura molto studiata ed efficace. Si apprezza particolarmente
l’attenzione al linguaggio musicale qui ben utilizzato all’interno del racconto
con funzioni narrative ed evocative. Si distingue per una narrazione, discreta
e significativa e per la leggerezza nel trattare tematiche forti con equilibrio
senza incorrere nella facile emozione».
PREMIO
FEDIC a “IO STO CON LA SPOSA” di Gabriele del Grande, Khaled Soliman
Al Nassiry, Antonio Augugliaro e MENZIONE SPECIALE a “ITALY IN A
DAY” di Gabriele Salvatores.
La Giuria del premio FEDIC (Federazione Italiana dei
Cineclub) presieduta da Roberto Barzanti e composta da Ugo Baistrocchi, Lorenzo
Bianchi Ballano, Daniele Corsi, Giuliano Gallini, Ferruccio Gard, Carlo
Gentile, Fausto Ghiretti, Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Italo Moscati,
Elisabetta Randaccio e Giancarlo Zappoli, ha attribuito il Premio FEDIC
destinato “all’opera che meglio rifletta l’autonomia creativa e la libertà
espressiva dell’autore” al film “Io sto con la sposa” di Gabriele del Grande,
Khaled Soliman Al Nassiry, Antonio Augugliaro, con la
seguente motivazione: «perché è il prototipo di un possibile modello di
cinema indipendente e partecipato sia a livello produttivo, in quanto
finanziato attraverso il contributo di migliaia di potenziali spettatori divenuti
mecenati del cinema che vorrebbero, sia a livello autoriale attraverso il
coinvolgimento degli stessi autori nella realizzazione dell’opera. Il film
incarna un’ idea di cinema eticamente combattiva, e quindi di grande rilievo
dal punto di vista conoscitivo e didattico». La Giuria assegna inoltre una
Menzione Fedic - Il Giornale del Cibo al film “ITALY IN A DAY. Un giorno
da italiani” di Gabriele Salvatores con la seguente motivazione: «perché nel
ritratto dell’ Italia raccontato attraverso 632 video di persone comuni la
preparazione del cibo e il suo consumo vengono rappresentati come momenti di
gioia, creatività, identità».
Tommaso Martinelli