Abbiamo
appreso dalla stampa – dichiara Pietro
Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – dell’incontro
già avvenuto e di quello previsto per il 22 luglio tra il Ministero dello
Sviluppo economico-Banca d’Italia-Ministero dell’Economia e Consorzio
Bancomat-Abi, operatori del mercato dei pagamenti elettronici e organizzazione
di categoria di commercianti, artigiani e professionisti.
Nessun invito
a sentire le istanze dei consumatori, che pure sono i principali attori di
questi pagamenti insieme ai commercianti, artigiani e professionisti, ci è
pervenuto da parte del Ministero, al quale Giordano chiede se
e quando verranno convocate le Associazioni Consumatori.
Non
è in un’ottica di presa di posizione dall’alto o solo dialogando con alcune
parti - prosegue Giordano - che
si risolvono gli “scontri”, ma in un’ottica di condivisione dei problemi,
finalizzata alla risoluzione delle criticità con l'individuazione degli
strumenti più adatti a ridurle al minimo.
Adiconsum
si chiede – conclude Giordano - se
sia veramente questa la strada per combattere l'evasione fiscale, tenuto anche
conto che norme senza sanzioni non hanno alcuna efficacia, o se la strada
giusta sia invece quella della defiscalizzazione di prodotti e servizi di largo
consumo sul modello già sperimentato con i mutui (19%) mobili ed
elettrodomestici (50%) e risparmio energetico (65%). Si tratta, ad avviso di Adiconsum, di
realizzare un parziale contrasto di interessi che non graverebbe sul bilancio
pubblico, in quanto farebbe emergere Iva, Irpef e contributi previdenziali,
sino ad oggi occultati, pari a 120 miliardi di euro di evasione fiscale annua.