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15 agosto 2025

Kangoo Jumps: gli stivaletti a molla di Paperinik sono diventati realtà

 







Kangoo Jumps: gli stivaletti a molla di Paperinik sono diventati realtà

di Alessandra Satriani

A cosa servono e quali benefici comportano le scarpe, simili agli scarponi da sci o anche ai pattini in linea, che grazie al loro effetto rebound (rimbalzo) permettono di ammortizzare e ridurre l'impatto sulle articolazioni durante l'attività fisica

Dimagrire, rassodare, allenarsi, divertirsi, migliorare la salute e l'umore tutto allo stesso momento e a suon di musica. Come? Con le scarpe Kangoo Jumps! Forse poco conosciute, ma estremamente efficaci, le Kangoo Jumps sono delle innovative scarpe, simili agli scarponi da sci o anche ai pattini in linea, che grazie al loro effetto 'rebound' (effetto rimbalzo, ndr) permettono di ammortizzare e ridurre l'impatto sulle articolazioni durante l'attività fisica, i salti, il jogging e in generale ogni tipo di allenamento fitness e non solo.

Qual è la loro particolarità?

La struttura della scarpa, che ha 2 grandi molle a forma di arco (dette shell, ndr), la cui forma ricorda un occhio,  posizionate subito sotto la suola integrate direttamente con le scarpe, al cui centro c'è una molla supplementare, in posizione orizzontale, chiamata T-Spring e che consente di saltare e rimbalzare in sicurezza. Ideate inizialmente per essere impiegate nel campo della riabilitazione terapeutica, per aiutare i pazienti nella ripresa dopo gli infortuni, furono riprese, rivisitate e poi brevettate dallo svizzero, Denis Naville. L'obiettivo era quello di trovare un modo che consentisse di eseguire esercizi a basso impatto e, vista l'ottima riuscita, furono utilizzate anche nel campo del fitness in generale.

In che modo?

Grazie alla loro particolarità - l'Impact Protection System o Ips - un sistema brevettato, che con l'effetto rebound o effetto rimbalzo riesce a ridurre notevolmente l'impatto sulle articolazioni, non si arriva mai a toccare terra durante gli esercizi, i movimenti e i salti negli allenamenti. Proprio per questo motivo, eccetto che per le donne incinte (per ovvi motivi, ndr), quanti soffrono di labirintite non curata o, comunque, abbia problemi di equilibrio, oppure ancora soffrano di patologie che causano problemi di movimento (se non dopo parere medico, ndr), le scarpe Kangoo Jumps sono indicate per tutti. Sono particolarmente utili per coloro che hanno problemi alle articolazioni, ma non vogliono rinunciare alla ginnastica, a rimanere o rimettersi in forma o per coloro che desiderano fare esercizio fisico senza però stressare la schiena, le ginocchia e le caviglie. Soprattutto per quanti, anche se in sovrappeso, intendano allenarsi e ritrovare la forma fisica, considerando che l'allenamento con le Kangoo Jumps, che è di tipo aerobico, si bruciano una quantità di calorie superiori rispetto ad altre attività, senza sovraccaricare le articolazioni. Ricordiamo di eseguire gli esercizi in modo corretto e di utilizzare sempre le scarpe in modo sicuro, possibilmente affiancati da professionisti della disciplina.

Muscoli coinvolti

Durante una normale sessione di allenamento, vengono coinvolti diversi gruppi muscolari, come quelli delle gambe, dei glutei e i muscoli del core (dell'addome, ndr). Poiché come postura si mantiene la testa alta, le spalle ben aperte e la colonna vertebrale tende a mantenere le sue curve naturali, rafforzandosi proprio grazie alla contrazione continuativa dei muscoli erettori del tronco - che si estendono lungo la colonna e ci aiutano a mantenere una postura eretta e i muscoli addominali costantemente attivati e contratti - otterremo una postura corretta, che poi faremo nostra nel tempo. Durante tutto il tempo di utilizzo delle scarpe, si mantenga costante l'attivazione muscolare e così avremo come risultato il miglioramento della tonicità muscolare, della forza e dell'equilibrio. Oltre all'aspetto sicurezza, le Kangoo Jumps sono apprezzate per le varie tipologie di allenamenti che si possono fare e rientrano nell'ambito dell'allenamento aerobico e pliometrico, con un'intensità che può variare da minore a maggiore rimanendo a basso impatto. Coinvolgenti, divertenti, dinamiche, efficaci e anche coreografiche, poiché ricordano i mitici 'stivaletti a molla' di Paperinik, non si rischia mai di cadere nella solita routine, che il più delle volte fa allontanare le persone dall'attività fisica. Con le Kangoo Jumps ai piedi, invece, si riesce a mantenere alto e costante nel tempo l'interesse al fitness grazie all'aspetto del divertimento e della novità.

Qual è la loro particolarità?

La struttura della scarpa, che ha 2 grandi molle a forma di arco (dette shell, ndr), la cui forma ricorda un occhio,  posizionate subito sotto la suola integrate direttamente con le scarpe, al cui centro c'è una molla supplementare, in posizione orizzontale, chiamata T-Spring e che consente di saltare e rimbalzare in sicurezza. Ideate inizialmente per essere impiegate nel campo della riabilitazione terapeutica, per aiutare i pazienti nella ripresa dopo gli infortuni, furono riprese, rivisitate e poi brevettate dallo svizzero, Denis Naville. L'obiettivo era quello di trovare un modo che consentisse di eseguire esercizi a basso impatto e, vista l'ottima riuscita, furono utilizzate anche nel campo del fitness in generale.

In che modo?

Grazie alla loro particolarità - l'Impact Protection System o Ips - un sistema brevettato, che con l'effetto rebound o effetto rimbalzo riesce a ridurre notevolmente l'impatto sulle articolazioni, non si arriva mai a toccare terra durante gli esercizi, i movimenti e i salti negli allenamenti. Proprio per questo motivo, eccetto che per le donne incinte (per ovvi motivi, ndr), quanti soffrono di labirintite non curata o, comunque, abbia problemi di equilibrio, oppure ancora soffrano di patologie che causano problemi di movimento (se non dopo parere medico, ndr), le scarpe Kangoo Jumps sono indicate per tutti. Sono particolarmente utili per coloro che hanno problemi alle articolazioni, ma non vogliono rinunciare alla ginnastica, a rimanere o rimettersi in forma o per coloro che desiderano fare esercizio fisico senza però stressare la schiena, le ginocchia e le caviglie. Soprattutto per quanti, anche se in sovrappeso, intendano allenarsi e ritrovare la forma fisica, considerando che l'allenamento con le Kangoo Jumps, che è di tipo aerobico, si bruciano una quantità di calorie superiori rispetto ad altre attività, senza sovraccaricare le articolazioni. Ricordiamo di eseguire gli esercizi in modo corretto e di utilizzare sempre le scarpe in modo sicuro, possibilmente affiancati da professionisti della disciplina.

Muscoli coinvolti

Durante una normale sessione di allenamento, vengono coinvolti diversi gruppi muscolari, come quelli delle gambe, dei glutei e i muscoli del core (dell'addome, ndr). Poiché come postura si mantiene la testa alta, le spalle ben aperte e la colonna vertebrale tende a mantenere le sue curve naturali, rafforzandosi proprio grazie alla contrazione continuativa dei muscoli erettori del tronco - che si estendono lungo la colonna e ci aiutano a mantenere una postura eretta e i muscoli addominali costantemente attivati e contratti - otterremo una postura corretta, che poi faremo nostra nel tempo. Durante tutto il tempo di utilizzo delle scarpe, si mantenga costante l'attivazione muscolare e così avremo come risultato il miglioramento della tonicità muscolare, della forza e dell'equilibrio. Oltre all'aspetto sicurezza, le Kangoo Jumps sono apprezzate per le varie tipologie di allenamenti che si possono fare e rientrano nell'ambito dell'allenamento aerobico e pliometrico, con un'intensità che può variare da minore a maggiore rimanendo a basso impatto. Coinvolgenti, divertenti, dinamiche, efficaci e anche coreografiche, poiché ricordano i mitici 'stivaletti a molla' di Paperinik, non si rischia mai di cadere nella solita routine, che il più delle volte fa allontanare le persone dall'attività fisica. Con le Kangoo Jumps ai piedi, invece, si riesce a mantenere alto e costante nel tempo l'interesse al fitness grazie all'aspetto del divertimento e della novità.

 

I benefici per la salute: ne elenchiamo qui di seguito alcuni

1)  I muscoli, i tendini e i legamenti si rinforzano, così come le ossa, poiché ne aumenta la mineralizzazione, rendendole più dense;

2) il corpo si tonifica;

3) protegge le articolazioni;

4) migliora l'equilibrio e la coordinazione;

5) migliora la resistenza del sistema cardiovascolare e la capacità respiratoria, apportando maggior ossigeno ai tessuti;

6) si ottiene una significativa perdita di peso, grazie all'aumento del dispendio calorico;

7) aiuta a ridurre gli inestetismi della cellulite, riducendo la ritenzione idrica e il grasso corporeo;

8) stimola il sistema linfatico con miglioramento della circolazione;

9) si drenano le tossine, aiutandone l'eliminazione;

10) stimola la produzione di endorfine;

11) si riduce lo stress e si ritrova il buonumore.
 
L’aspetto psicologico-umorale

La lista di benefici altrettanto importanti, sarebbe ancora lunga, ma per finire vorremmo porre l'attenzione sull'aspetto del miglioramento non solo fisico, ma anche psicologico, derivante dall'esercizio con le Kangoo Jumps. Questo tipo di attività consente non soltanto di fare allenamenti efficaci, ma anche - e forse è l'aspetto più coinvolgente e divertente - lezioni coreografiche a tempo di musica in gruppi più o meno grandi, che danno un senso di appartenenza, durante le quali saltare e rimbalzare coinvolgendo tutto il corpo dà una sensazione di leggerezza e di libertà. Il divertimento che si prova aiuta a scaricare lo stress psico-fisico accumulato, facendo passare la fatica in secondo piano ritrovando il buonumore grazie alla produzione di endorfine, che mantengono vivo l'interesse e la motivazione aiutando a sentirsi bene con se stessi. Questo tipo di allenamento, insomma, è divertente e allenante: grazie a queste scarpe si migliorano tutte le attività che si fanno, dalla più semplice camminata allo jogging, dalla preparazione atletica agli esercizi per la riabilitazione, fino ad arrivare alle divertenti coreografie più o meno complesse.

In ultimo ricordiamo che i programmi Kangoo Jumps Fitness sono diversi:

a) Kangoo Power, allenamento intenso ed efficace dove, a tempo di musica e attraverso l'alternanza di esercizi a bassa e alta intensità - secondo le modalità dell'Interval Training - miglioriamo la capacità cardio-respiratoria, la forza e potenza muscolare;

b) Kangoo Dance, un programma divertente e motivante dove si eseguono passi di danza, balli e coreografie a tempo di musica;

c) Kangoo Boot Camp, che prevede esercizi vari e di varia intensità e complessità, ispirandosi anche ai percorsi militari;

d) Kangoo Kick & Punch, che usa alcune delle figure e mosse tipiche delle arti marziali, come calci e pugni unite agli esercizi aerobici;

e) il Kangoo Discovery, un programma rivolto specificamente ai bambini e agli adolescenti che, con attività fisiche divertenti e coinvolgenti, aiuta a stimolare e migliorare la coordinazione, la resistenza e l'autostima. A questo punto non ci sono più scuse per non provare.

5 agosto 2025

CALCIO FEMMINILE: DAI CAMPIONATI EUROPEI UNA NETTA SENSAZIONE DI CRESCITA TECNICA E TATTICA

 




CALCIO FEMMINILE: DAI CAMPIONATI EUROPEI
UNA NETTA SENSAZIONE DI CRESCITA TECNICA E TATTICA

di Maria Pia Cantarini

Il cuore e la passione della nostre azzurre, l’amore e orgoglio per quello che hanno dimostrato sul campo, meritano un applauso scrosciante solamente per loro 

La nazionale di calcio femminile, impegnata ai recenti campionati europei tenutisi in Svizzera, è stata eliminata  in semifinale dopo una prestazione orgogliosa e tenace, che avrebbe meritato un esito ben diverso. Ai quarti, le azzurre avevano battuto la Norvegia per 1-0, con un gol di Cristiana Girelli, la capitana della squadra, che proprio al 90* minuto è riuscita a portare l'Italia alla semifinale. Lei confessa: "Sentivo che era il momento dell'impresa e una donna non sbaglia mai". Tuttavia, anche con questo sostanziale terzo posto, il cammino percorso nel torneo continentale rappresenta un'impresa: quella di una giovane squadra piena di speranze e desiderosa di portare a casa la vittoria. 

Nella semifinale con l’Inghilterra, la compagine poi laureatasi campione d’Europa, la formazione italiana era passata in vantaggio al 33' minuto del primo tempo, grazie a un goal di Barbara Bonansea, che con il suo sinistro vincente mandava la palla in rete. Si avvicinava la possibilità, per le azzurre, di raggiungere la loro prima finale in una competizione internazionale. La capitana, Cristiana Girelli, al 64° si è vista costretta a lasciare il campo in lacrime, per un infortunio alla gamba. Naturalmente, la sua uscita di campo ha influito non poco sugli equilibri in campo, sia tecnicamente, sia emotivamente. E infatti, al sesto minuto di recupero (96°) del secondo tempo regolamentare, Michelle Agyemang segnava il pareggio tra le due squadre: si è andati, quindi, ai tempi supplementari. Le inglesi hanno aumentato la loro pressione, schiacciando nella loro area di rigore le ragazze di Soncin. La Agyemang, ancora una volta, sfiorava la rete colpendo una traversa. E nel finale, l'episodio che ha chiuso le sorti della partita: al 15° minuto del secondo tempo supplementare, il direttore di gara, la croata Ivana Martincinc, ha assegnato un tiro dal dischetto alle inglesi per un contatto in area avvenuto fra la Severini e la Mead. Un rigore che non ha convinto il nostro Ct, Andrea Soncin, sebbene abbia superato anche il vaglio del Var. L'attaccante inglese Chloe Kelly ha perciò segnato il penalty decisivo al 119° minuto, con un tiro respinto, sulle prime, da Laura Giuliani, ma poi ribadito in rete dalla stessa Kelly, assegnando così la vittoria alle inglesi. Dunque, il sogno della prima finale era svanito.

L'Inghilterra ha vinto per 2-1 ai tempi supplementari grazie a un geneorso rigore. Una beffa tremenda per le ragazze di Soncin, che hanno lottato oltremodo fino alla fine della partita. E proprio negli ultimi istanti dei supplementari, è stata loro soffiata loro la possibilità di accedere a quella finale in cui avevano tanto creduto. Il loro allenatore, Andrea Soncin, ha definito la sconfitta "dolorosa", per il modo in cui è maturata e per la prestazione delle sue ragazze. Lo sconforto è stato notevole: il Ct della nazionale azzurra è apparso, allo stadio di Ginevra, scuro in volto e visibilmente arrabbiato per quel rigore assegnato alle inglesi al 118' minuto dall'arbitro Ivana Martincinc. A tal proposito, Soncini, in conferenza stampa post partita, si posto una domanda: "A noi lo avrebbe dato"? A un passo dalla finale europea si è infranto il sogno delle nostre azzurre per un contatto involontario fra la Severini e la Mead, innanzi al nostro portiere, Laura Giuliani. La calciatrice inglese è caduta a terra e la direttrice di gara, Ivana Martincinc, le ha assegnato un rigore discutibile. Afferma la nostra centrocampista, Sofia Cantore: “Perdere all'ultimo fa malissimo: ci credevamo tanto. Sono contenta di aver regalato emozioni, ma dobbiamo continuare il percorso, perché abbiamo dimostrato forza, bravura e cuore. La voglia di fare bene è tanta, come quella di continuare questo percorso ed essere un esempio”. La Cantore ha poi sottolineato come la squadra fosse cresciuta, durante il torneo. Elena Linari, nostro roccioso difensore, ha ammesso che "la stanchezza ha pesato nel finale di partita", ma ha anche sottolineato la forza di un gruppo di ragazze che hanno saputo unirsi, partita dopo partita. E’ stata una serata amara per le nostre ragazze, dalla quale abbiamo tratto, tuttavia, la netta sensazione di una crescita tecnica e tattica evidente. 

Le nostre ragazze si sono dimostrate coraggiose, sempre con la speranza nel cuore di riuscire a donare una vittoria all'Italia. Hanno speso tanto e ci hanno messo l'anima. Il sogno è svanito, ma il percorso di crescita prosegue, perché tra due anni ci sono i mondiali. Secondo la nostra capitana, Cristiana Girelli: "Questa nazionale deve tornare a vincere, ad alzare quel trofeo che le manca da troppo tempo". Parole coraggiose, belle, emozionanti. Dichiarazioni d’amore e di orgoglio per l'Italia, per quello che queste ragazze hanno fatto e dimostrato sul campo: un applauso finale, forte e scrosciante, è tutto per loro. Le azzurre hanno al loro seguito un pubblico vasto e un tifoso speciale: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che le ha seguite, passo dopo passo, fino alla dolorosa semifinale. "Il vostro è stato un percorso magnifico", ha detto il nostro presidente, esaltando le ragazze. La squadra è stata infatti invitata al Quirinale per onorare le azzurre. E il presidente Mattarella lo ha fatto con un discorso profondo e toccante, con un richiamo all'articolo 3 della Costituzione: quello che parla di “uguaglianza e pari opportunità. E’ sempre stato difficile il cammino delle donne, sin dalla preistoria”, ha aggiunto il presidente, “c’è ancora tanto da fare, ma lo sport serve a migliorare la condizione delle relazioni sociali: le consolida e le rafforza. E voi lo avete fatto, dando un contributo importante per rendere il Paese più consapevole". L'attaccante Cristiana Girelli ha poi risposto con un discorso altrettanto toccante, emozionandosi ed interrompendosi con qualche lacrima: "Signor presidente, tornare al Quirinale oggi, per noi, è un onore immenso. Sei anni fa, dopo i quarti ai Mondiali, siamo state qui con la sorpresa nel cuore, ma oggi ci torniamo con la consapevolezza di valere e di poter pensare in grande". Parole impegnative, che dimostrano la voglia e l'impegno delle nostre azzurre nel continuare a inseguire il loro sogno nel cassetto. Nessun rimpianto dunque, ma solo ringraziamenti per questa squadra esemplare, che ci ha regalato una semifinale tanto importante, quanto esaltante. Grazie, ragazze!

31 luglio 2025

Salute: come rimanere in forma dopo i 40 anni


Salute: come rimanere in forma dopo i 40 anni

 

di Antonio Festa

 

Con il passare degli anni, il corpo cambia davvero, ma questi cambiamenti non 

rappresentano una condanna, bensì una nuova fase da affrontare in modo consapevole e strategico

 

"Non smetti di allenarti perché invecchi. Invecchi perché smetti di allenarti". 

(George Bernard Shaw)

 

Non è solo una sensazione: con il passare degli anni, il corpo cambia davvero. Non è uno dei tanti 'falsi miti' che, spesso, sentiamo dire, ma una realtà biologica ben documentata. La buona notizia? Questi cambiamenti non rappresentano una condanna, ma una nuova fase da affrontare in modo consapevole e strategico. Ora vediamo insieme come farlo. 

 

Cosa dice la scienza

Già a partire dai 30 anni inizia un lento e fisiologico declino della massa muscolare, noto come 'sarcopenia'. Ma non tutte le fibre muscolari sono coinvolte allo stesso modo. Le fibre a contrazione rapida — quelle impiegate nei movimenti esplosivi come gli sprint — tendono a risentire di più dell'età rispetto alle fibre a contrazione lenta, più coinvolte negli sforzi di resistenza. Anche per questo, molti atleti di endurance raggiungono il loro 'picco' intorno ai 40 anni, mentre chi pratica sport di potenza osserva spesso un calo più precoce. Anche tendini e legamenti possono diventare gradualmente più rigidi e meno resistenti, in parte per la fisiologica riduzione del collagene (lo stesso responsabile delle rughe cutanee, ndr). Ciò comporta tempi di recupero più lunghi e una maggior attenzione nella gestione dei carichi. Qualunque sia il punto di partenza, si può sempre migliorare. Ecco alcune indicazioni utili da adattare al vostro caso. Soprattutto, se state iniziando da zero.

 

Primo mese

a) 3 sessioni a settimana da 20–30 minuti di attività aerobica leggera (camminata, bicicletta, nuoto, corsa leggera);

b) 2 sedute settimanali di esercizi a corpo libero, puntando sui movimenti fondamentali: squat, affondi, piegamenti, ponte per i glutei, plank.

 

Dalla quinta settimana in poi

1) aumentare gradualmente la durata del cardio a 30–40 minuti;

2) introdurre brevi intervalli di intensità leggermente superiore;

3) iniziate ad aggiungere elastici o piccoli pesi agli esercizi di forza.

 

Dopo 2 mesi

a) inserire un programma cardiovascolare più strutturato, con alternanza di giornate a intensità moderata ad altre con brevi intervalli intensi;

b) per la forza, si possono aumentare i carichi, ma con attenzione alla tecnica (l'ideale sarebbe farsi seguire da un professionista, ndr), soprattutto se state riprendendo dopo una lunga pausa.

 

Prime 2–3 settimane

1) dare priorità alla mobilità articolare e di flessibilità;

2) riattivare la memoria muscolare: il corpo ricorda, ma ha bisogno di tempo.

 

In seguito

a) ripartire da versioni semplificate degli esercizi che già si conoscono;

b) curare la qualità del movimento, non la quantità;

c) rispettare i segnali del corpo: il dolore non va ignorato, soprattutto con l'età.

 

Attenzione ai segnali

E' necessario cominciare a distinguere il naturale affaticamento da allenamento, da quei sintomi che potrebbero indicare un sovraccarico o un infortunio imminente. Sviluppare questa sensibilità fa parte del percorso di consapevolezza


 

Non dimenticare il sonno

Il recupero avviene soprattutto durante il sonno. Dopo i 40 anni, una buona qualità del riposo diventa ancora più importante, per facilitare il recupero e sostenere i miglioramenti. Puntare ad almeno 8 ore di sonno a letto: tra la fase di addormentamento e risvegli notturni, il sonno effettivo tende a essere inferiore. Allenamento, recupero e progressi dipendono anche da quanto e come si dorme. E ricordate: con un approccio intelligente e progressivo potete migliorare la vostra forma fisica a ogni età. Non si tratta di "tornare giovani", ma di costruire oggi la

migliore versione possibile del vostro corpo.




Gradita  condivisione citando la fonte


28 luglio 2025

Cronaca: il mistero del Perini Bayesan



Cronaca: il mistero del Perini Bayesan

 di Virginia Imbriani


Recuperata l'imbarcazione affondata repentinamente l'estate scorsa a Porticello, il proticciolo in provincia di Palermo: il superyacht è stato trasportato nel porto di Termini Imerese per le analisi forensi 


A Porticello (Pa), il 19 agosto 2024, è affondato un Perini (uno dei cantieri più importanti della nautica, ndr): lo yacht Bayesian di 56 metri. Si trattava di una barca a vela amata e sognata da tanti velisti, i quali, putroppo, hanno dovuto assistere a questo fatto di cronaca ancora tanto discusso e irrisolto. La perplessità di molti esperti del settore è la seguente: il Cantiere nautico Perini aveva costruito la barca a vela più bella del Mediterraneo, considerata addirittura "inaffondabile". Eppure, essa è colata a picco in meno di 16 minuti. A bordo c'erano 22 persone: 15 superstiti e 7 vittime, tra cui figure di spicco come Mike Lynch e sua figlia Hannah. 


La tragedia ha scosso tutto il mondo della nautica e quello finanziario. Il fatto è accaduto in condizioni di calma apparente, anche se era stata prevista una 'allerta meteo'. Ma il Perini è una barca molto solida: nessuno si è preoccupato per una perturbazione in arrivo. I fatti sono accaduti intorno alle 3.55 del 19 agosto: uno skipper ha registrato un video della tempesta imminente e ha avvertito il comandante solo quando il vento ha raggiunto i 30 nodi, come da ordine del comandante stesso. Tutto è precipitato in pochissimi minuti: il vento ha superato i 60-70 nodi, con raffiche fortissime. E il Bayesian è affondato in meno di 15 secondi. Le prime ipotesi avevano ipotizzato che fossero rimasti aperti i boccaporti e che fosse entrata acqua rapidamente nella sala macchine o in altri compartimenti. 

Secondo alcuni esperti, il portellone di poppa, rimasto anch'esso aperto, avrebbe accelerato l'allagamento a ritmi di una tonnellata d'acqua al secondo. Nonostante ciò, la Italian Sea Group - un'azienda di costruzioni navali molto seria - ha affermato che tali condizioni o coincidenze potevano essere evitate "se si fosse gestito tutto correttamente". Alle ore 4.00 del mattino, quando l'equipaggio ha tentato di mettere in moto i generatori e preparare il salvataggio, è stata attivata l'illuminazione di emergenza. Alcuni ospiti hanno cercato di mettersi in salvo, mentre altri sono rimasti intrappolati nello yacht: perché?


Alle 4.24 venne lanciata la zattera di salvataggio e una squadra del vicino yacht, il Sir Robert Baden Powell, è arrivata in soccorso. Eppure, nonostante il tentativo di salvataggio, sono morte 7 persone, di cui 6 ospiti più una che faceva parte dell'equipaggio. Tra i deceduti, Mike Lynch, imprenditore britannico del settore 'high tech', insieme a sua figlia Hannah di 18 anni. 

Ancora oggi, a quasi un anno di distanza dai fatti, la dinamica dell'incidente non risulta chiarita. Tantissime sono le ipotesi: un sabotaggio, il vento troppo forte, l'instabilità della nave, eventuali errori umani. Lo scorso mese di giugno, l'imbarcazione è stata recuperata. Con i boccaporti chiusi. Quindi, le varie ipotesi di partenza sono già state smentite. In questi giorni, la nave è stata trasportata nel porto di Termini Imerese (Pa), per le analisi forensi. Il Bayesian verrà sottoposto a una serie di perizie tecniche, finalizzate a determinare le cause dell'affondamento e chiarire - si spera - una dinamica più precisa dell'accaduto.

25 luglio 2025

Boxe francese: gli italiani ottengono risultati mondiali



Boxe francese: gli italiani 

ottengono risultati mondiali

 di Cristian Cacace

L'Italia raggiunge obiettivi confortanti ai campionati mondiali di Savate Combat in Bulgaria: un risultato che sottolinea la qualità e la dedizione dei nostri atleti

La nazionale italiana di Savate Combat ha raggiunto ottimi risultati ai recenti Campionati mondiali tenutisi a Plovdiv, in Bulgaria, dal 2 a 6 luglio scorsi. Nonostante una formazione un po’ ristretta, composta da soli tre atleti – uno junior e due senior – l'Italia è riuscita a portare a casa ben tre medaglie: un  dato confortante, che sottolinea la qualità e la dedizione dei nostri atleti.

I protagonisti

1) Lo junior, Samuele Criniti, si è distinto per aver combattuto un bellissimo torneo, gestito al meglio, che lo ha portato a conquistare la medaglia di bronzo della sua categoria. Un risultato che fa ben sperare per il futuro del movimento, soprattutto per ciò che riguarda il nostro vivaio giovanile.

2) Nelle categorie senior femminili, Chiara Vincis ha brillato vincendo il proprio torneo e accedendo alla finale per la medaglia d'oroche si terrà durante un prestigioso galà. Un percorso incredibile, che dimostra il suo straordinario valore.

3) Anche Ilaria Lo Iacono ha contribuito al medagliere  italiano aggiungendo una medaglia di bronzo e salendo meritatamente sul podio.

La Commissione tecnica italiana, guidata dai Maestri Masani e Anelli (direttori tecnici della nazionale di Savate Combat Senior), insieme al Maestro Scaramuzzino (direttore tecnico della nazionale di Savate Combat Junior) e al dirigente di settore, il Maestro Luigi Alessandri, ha espresso grande felicità per i risultati raggiunti. 
Sebbene ci fosse l'ambizione di “fare anche meglio", l'arrivo sul podio di tutti e tre gli atleti italiani rappresenta un segnale sicuramente positivo. Questo successo è di buon auspicio per il futuro della nazionale italiana e conferma l'ottima direzione intrapresa dal settore della Savate Combat. 

Ora attendiamo i risultati degli altri due team: la nazionale di Savate Assalto Senior, impegnata negli europei in Austria e la nazionale di Savate assalto junior, impegnata ai mondiali in Uzbekistan.