Agenzia Stampa Aspapress

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31 agosto 2025

Lunedì 1 settembre alla 82.a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica presentazione del cortometraggio (IM)PERFETTA con Francesca Michielin e Valeria Solarino

 



verrà presentato tra gli EVENTI SPECIALI

della 82.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

 

 

LISA LUCHETTA, LUNA SHIRIN RASIA

 con

MATTEO BIANCHI

  e con la partecipazione di

VALERIA SOLARINO

 

 

 

 


29 agosto 2025

L'ALTA MODA ITALIANA INCONTRA LA CALABRIA

 










L’alta moda italiana incontra la Calabria
di Valentina Spagnolo

Nella serata ‘Incanto’, durante l’inaugurazione delle giornate di festa di metà agosto di Bivongi (Rc), in una splendida e autentica cornice tradizionale e sartoriale, abbiamo assistito al’esaltazione della maestria manuale e dell’eleganza femminile: l’arte nella ricerca del dettaglio definito dalla singolarità espressiva. Bivongi (Rc) è un dolce paese collinare poco distante dalle principali località marine dello Ionio, nella provincia di Reggio Calabria. Si respira l’amore e il rispetto delle tradizioni condivise e riscoperte. Il tipico ritorno estivo ai luoghi di appartenenza da parte di molti calabresi emigrati all’estero, o trasferitisi nelle grandi città del centro-nord, hanno segnalato come l’attaccamento ai luoghi natii sia forte nei bivongesi. E di essere proprio un calabrese doc, lo ha voluto sottolineare lui, che si è trasferito a Firenze, dove della sua arte manuale e 'scenica' ha forgiato uno stile di vita. Protagonista nell'eleganza della serata, Carlo Amato ha salutato il pubblico al termine della meravigliosa sfilata, impreziosita dei suoi gioielli scolpiti: “Ho sempre detto che sono della provincia di Reggio Calabria e di Bivongi. La Calabria è nel mio cuore”, ha poi aggiunto, esaltando i valori umani e civili di un’attualità globale, da ricordare ogni giorno. “Molti miei gioielli vengono dall’Afghanistan o da Paesi lontani, dove sappiamo cosa si sta vivendo. Questa ‘kefiah’, per esempio. me l’ha regalata una donna palestinese, come bandiera palestinese”.

Nel tema estetico della serata, si è dato ancor più un significato profondo al simbolo di un tessuto. Oggi come mai importantissimo nel contesto di una ridente località in cui la cultura e il confronto con il resto del mondo è vita. La ricerca della poesia, di un simbolismo che attraversa il passaggio dei calabresi, a Bivongi è magico. Le parole delle organizzatrici, tutte donne, hanno davvero trasmesso un alto valore aulico, nella dimensione già poetica e naturalistica di questa piccola gemma calabra, pregna di colori, di albe e tramonti sul verde collinare degli uliveti, di romantici scrosci delle sorgenti. Sapori, profumi, sguardi, sorrisi, strette di mano e tavolate di ricordi ritrovati negli spostamenti. Il rispetto delle tradizioni, grazie al sacrificio del lavoro e della passione dedicata all’arte. E la manualità radicata, in una cornice espressiva semplice, in cui cui lo scambio dei materiali fondamentali ha saputo riconoscerne il gusto. E la volontà delle donne, adoprate da sempre allo sviluppo degli abiti e nella realizzazione di un patrimonio vivo nel tempo.

La sfilata è stafa intermezzata dalla lirica di Mariagrazia Tringale: il soprano di Catania, presentata da un bivongese doc e presentatore d'eccezione, Mimmo Bova. Il quale, ha voluto incorniciare la serata con l'importanza di un “nuovo umanesimo”. Aprendo le arie sulle note di Casta Diva, la soprano ha enfatizzato e reso unico, con il suo talento, il valore della serata. Un momento magico, coinvolgente, dove il valore del femminile ha riscoperto anche le donne del dopoguerra. Quelle che hanno saputo, con il loro estro, ricostruire un'identità italiana attraverso l’arte della scelta delle stoffe, presso i rivenditori di tessuti comprati a Napoli o a Messina. Si rintraccia a Bivongi una comunità in passaggio in cui “l’anima è attraversata dalla memoria, all'ombra delle colline”. Di sicuro, un luogo da scoprire nella sua unicità, metà tra le mete, dove poter capire i valori mai dimenticati e protetti dal tempo. Dove l’autenticità è un tesoro inestimabile, nella bellezza naturale e incontaminata del nostro territorio italiano.



20 agosto 2025

Musica sulle bocche si sposta a Castelsardo. Il 21 agosto i concerti di SAXARI Ensemble, Giuliani & Mirabassi, Makatini-Favata-Di Bonaventura-Padovani, Cadeddu e DJ Nazar

 

A Castelsardo entra nel vivo il festival Musica sulle Bocche!

 

Il programma di giovedì 21 agosto 2025:

 

19:00 – Vento Lounge Bar

SAXARI Ensemble

19:30 – Terrazza Sala XI (Tramonto)
Rosario Giuliani & Giovanni Mirabassi

21:30 – Piazza Santa Maria
Nduduzo Makatini, Enzo Favata, Daniele Di Bonaventura, Simone Padovani

23:00 – Terrazza Torre Castello
Deliaurora Cadeddu

23:00 – Scalette
DJ Nazar

 

Info e dettagli su

https://www.musicasullebocche.it/


Il festival Musica sulle Bocche entra nel vivo della sua programmazione con una giornata intensa e ricchissima di appuntamenti a Castelsardo, dove i concerti si susseguiranno fino al 24 agosto, prima di proseguire tra Ploaghe, Bulzi, Tergu, Chiaramonti e Alghero. La giornata del 21 agosto si preannuncia come una delle più varie e coinvolgenti dell’intera edizione, con proposte che spaziano dal jazz più raffinato alla sperimentazione sonora, attraversando i linguaggi della tradizione e della contemporaneità.

 

Si comincia alle 19:00 al Vento Lounge Bar con il Saxari Ensemble, un giovane quartetto di sassofoni che nasce con l’intento di esplorare e diffondere il repertorio scritto per questa formazione cameristica. I quattro musicisti – Gian Piero Carta (sax soprano), Edoardo Rosa (sax contralto), Sarah Cannoni (sax tenore) e Luca Chessa (sax baritono) – si presentano con un programma dedicato al grande George Gershwin, alternando le sue celebri composizioni a brani di Kurt Weill e Javier Girotto. Una performance che unisce eleganza e vivacità, attraversando il confine tra classica e jazz con spirito giocoso e raffinato.

 

Poco dopo, alle 19:30, sulla suggestiva Terrazza Sala XI al tramonto, saliranno sul palco due maestri del jazz contemporaneo: Rosario Giuliani & Giovanni Mirabassi. Il loro progetto Live & Kicking, nato e registrato dal vivo a Parigi nello storico Ferber Studio, è il frutto di un lungo percorso artistico condiviso. Il concerto sarà un omaggio ai grandi maestri del jazz italiano e americano, da Massimo Urbani a Bill Evans, con composizioni originali e una reinterpretazione personale di Yesterday’s Dream di Freddie Hubbard. Giuliani e Mirabassi, con il loro stile lirico e profondamente radicato nella cultura italiana, daranno vita a un dialogo musicale di grande intensità ed eleganza.

 

Alle 21:30, in Piazza Santa Maria, si incontrano quattro artisti di eccezionale personalità per dare vita a un concerto che promette forti emozioni: Slow Dances è il titolo dell’incontro tra Nduduzo Makatini, Enzo Favata, Daniele Di Bonaventura e Simone Padovani. Le loro esperienze si intrecciano in un rito sonoro carico di pathos, tra canti sacri, tradizione zulu, jazz, Mediterraneo e improvvisazione. Makatini, figura di riferimento del nuovo jazz sudafricano, utilizza il pianoforte come strumento rituale e spirituale. Favata, Di Bonaventura e Padovani aggiungono alla tavolozza timbrica flauti, clarinetti, bandoneon, elettronica e percussioni, costruendo un paesaggio musicale che abbraccia culture e mondi lontani, con una forza evocativa rara.

 

Alle 23:00, la musica si fa più intima e sperimentale sulla Terrazza della Torre del Castello, con la performance di Deliaurora Cadeddu. Giovane artista sonora e compositrice elettroacustica, Cadeddu propone un lavoro che esplora spazi sonori fluidi, trasformabili, aperti alla contaminazione creativa e all’innovazione. Il suo live fonde sound design, elettronica e performance audiovisiva in una proposta audace e immersiva, capace di catturare lo spettatore in un’esperienza fuori dagli schemi.

 

Contemporaneamente, alle 23:00, le scalette del centro storico si animeranno con il dj set di DJ Nazar. Un momento di festa e condivisione, tra ritmi pulsanti e atmosfere notturne, che chiude la giornata con energia e leggerezza, nel segno della musica che unisce e fa muovere.

 

Un'iniziativa in collaborazione con: il Comune di Castelsardo, la Camera di Commercio di Sassari, la Fondazione Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna


I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL

CASTELSARDO

 

22 agosto

Alba – Castello Itinerante
Coro “Gavino Gabriel” - Tempio Pausania

11:30 – Sala XI Mattino / Cantina / Aperitivo
Adriano Murgia – Pianoforte

19:00 – Piazza Pianedda
Banda di Aggius (Gli Sbandati)

19:30 – Terrazza Sala XI (Tramonto)
Rain Sultanov & Hikmat Baba-Zada

21:30 – Piazza Santa Maria
Bill Laurance

23:00 – Chiesa Santa Maria
Arild Andersen

23:00 – Scalette
Federico Bonetti – Techno

 

23 agosto

Alba – Roccia dell’Elefante

Enzo Favata Rain Sultanov Roberto Ottaviano

11:00 – Sala XI Mattino / Cantina / Aperitivo
Umbra Song Comics

19:30 – Piazza delle 4 Contonate
Alessandro Cau

19:30 – Terrazza Sala XI (Tramonto)
Roberto Ottaviano, Danilo Gallo & Ferdinando Faraò

21:30 – Piazza Santa Maria
Gianluigi Trovesi, Paolo Damiani, Ettore Fioravanti

23:00 – Terrazza Torre Castello
6zure & Liminal

23:00 – Piazza Pianedda
TUN – Torino Unlimited Noise

 

24 agosto

Alba – Porto
Maurizio Brunod

11:30 – Sala XI Mattino / Cantina / Aperitivo
Déja Vu

19:30 – Terrazza Sala XI  (Tramonto)
Anja Lecher & François Couturier

22:00 – Piazza Santa Maria
Cristiano Godano con Guano Padano

23:00 – Piazza Pianedda
Kabaret Maker e Hilmar Arnason

 

25 agosto

21:30 – Ploaghe, Chiesa di Sant’Antonio da Padova
Nico Gori Sestetto

 

26 agosto

21:30 – Bulzi, Piazza del Comune
Max Ionata & Hammond Groovers

 

27 agosto

21:30 – Tergu, Nostra Signora di Tergu
Mihály Borbély, Zoltán “Batyu” Farkas, Lőrinc Mohácsy & Ildikó “Fecske”Tóth

 

28 agosto

21:00 – Ploaghe, Chiesa di Sant’Antonio da Padova
6zure & Liminal

21:45 – Ploaghe, Chiesa di Sant’Antonio da Padova
Francesco Turrisi

 

29 agosto

20:30 – Chiaramonti, Castello dei Doria
Alessandro Di Liberto Quartetto

 

30 agosto

20:30 – Cantine Delogu, Tenute Delogu Alghero
Trio Maltana Peghin Favata

22:00 – Tenute Delogu

DJ Marshall

 

31 agosto

19:00 – Alghero, Cattedrale Santa Maria
Il Suono delle Janas & Dante Tangianu

Con i bambini del Corso di launeddas – Educazione ai suoni

Scuola primaria “La Pedrera” (classe 3^ B) dell’Istituto comprensivo di Alghero

21:00 – Alghero, Cattedrale Santa Maria
Trygve Seim & Andreas Utnem

15 agosto 2025

Kangoo Jumps: gli stivaletti a molla di Paperinik sono diventati realtà

 







Kangoo Jumps: gli stivaletti a molla di Paperinik sono diventati realtà

di Alessandra Satriani

A cosa servono e quali benefici comportano le scarpe, simili agli scarponi da sci o anche ai pattini in linea, che grazie al loro effetto rebound (rimbalzo) permettono di ammortizzare e ridurre l'impatto sulle articolazioni durante l'attività fisica

Dimagrire, rassodare, allenarsi, divertirsi, migliorare la salute e l'umore tutto allo stesso momento e a suon di musica. Come? Con le scarpe Kangoo Jumps! Forse poco conosciute, ma estremamente efficaci, le Kangoo Jumps sono delle innovative scarpe, simili agli scarponi da sci o anche ai pattini in linea, che grazie al loro effetto 'rebound' (effetto rimbalzo, ndr) permettono di ammortizzare e ridurre l'impatto sulle articolazioni durante l'attività fisica, i salti, il jogging e in generale ogni tipo di allenamento fitness e non solo.

Qual è la loro particolarità?

La struttura della scarpa, che ha 2 grandi molle a forma di arco (dette shell, ndr), la cui forma ricorda un occhio,  posizionate subito sotto la suola integrate direttamente con le scarpe, al cui centro c'è una molla supplementare, in posizione orizzontale, chiamata T-Spring e che consente di saltare e rimbalzare in sicurezza. Ideate inizialmente per essere impiegate nel campo della riabilitazione terapeutica, per aiutare i pazienti nella ripresa dopo gli infortuni, furono riprese, rivisitate e poi brevettate dallo svizzero, Denis Naville. L'obiettivo era quello di trovare un modo che consentisse di eseguire esercizi a basso impatto e, vista l'ottima riuscita, furono utilizzate anche nel campo del fitness in generale.

In che modo?

Grazie alla loro particolarità - l'Impact Protection System o Ips - un sistema brevettato, che con l'effetto rebound o effetto rimbalzo riesce a ridurre notevolmente l'impatto sulle articolazioni, non si arriva mai a toccare terra durante gli esercizi, i movimenti e i salti negli allenamenti. Proprio per questo motivo, eccetto che per le donne incinte (per ovvi motivi, ndr), quanti soffrono di labirintite non curata o, comunque, abbia problemi di equilibrio, oppure ancora soffrano di patologie che causano problemi di movimento (se non dopo parere medico, ndr), le scarpe Kangoo Jumps sono indicate per tutti. Sono particolarmente utili per coloro che hanno problemi alle articolazioni, ma non vogliono rinunciare alla ginnastica, a rimanere o rimettersi in forma o per coloro che desiderano fare esercizio fisico senza però stressare la schiena, le ginocchia e le caviglie. Soprattutto per quanti, anche se in sovrappeso, intendano allenarsi e ritrovare la forma fisica, considerando che l'allenamento con le Kangoo Jumps, che è di tipo aerobico, si bruciano una quantità di calorie superiori rispetto ad altre attività, senza sovraccaricare le articolazioni. Ricordiamo di eseguire gli esercizi in modo corretto e di utilizzare sempre le scarpe in modo sicuro, possibilmente affiancati da professionisti della disciplina.

Muscoli coinvolti

Durante una normale sessione di allenamento, vengono coinvolti diversi gruppi muscolari, come quelli delle gambe, dei glutei e i muscoli del core (dell'addome, ndr). Poiché come postura si mantiene la testa alta, le spalle ben aperte e la colonna vertebrale tende a mantenere le sue curve naturali, rafforzandosi proprio grazie alla contrazione continuativa dei muscoli erettori del tronco - che si estendono lungo la colonna e ci aiutano a mantenere una postura eretta e i muscoli addominali costantemente attivati e contratti - otterremo una postura corretta, che poi faremo nostra nel tempo. Durante tutto il tempo di utilizzo delle scarpe, si mantenga costante l'attivazione muscolare e così avremo come risultato il miglioramento della tonicità muscolare, della forza e dell'equilibrio. Oltre all'aspetto sicurezza, le Kangoo Jumps sono apprezzate per le varie tipologie di allenamenti che si possono fare e rientrano nell'ambito dell'allenamento aerobico e pliometrico, con un'intensità che può variare da minore a maggiore rimanendo a basso impatto. Coinvolgenti, divertenti, dinamiche, efficaci e anche coreografiche, poiché ricordano i mitici 'stivaletti a molla' di Paperinik, non si rischia mai di cadere nella solita routine, che il più delle volte fa allontanare le persone dall'attività fisica. Con le Kangoo Jumps ai piedi, invece, si riesce a mantenere alto e costante nel tempo l'interesse al fitness grazie all'aspetto del divertimento e della novità.

Qual è la loro particolarità?

La struttura della scarpa, che ha 2 grandi molle a forma di arco (dette shell, ndr), la cui forma ricorda un occhio,  posizionate subito sotto la suola integrate direttamente con le scarpe, al cui centro c'è una molla supplementare, in posizione orizzontale, chiamata T-Spring e che consente di saltare e rimbalzare in sicurezza. Ideate inizialmente per essere impiegate nel campo della riabilitazione terapeutica, per aiutare i pazienti nella ripresa dopo gli infortuni, furono riprese, rivisitate e poi brevettate dallo svizzero, Denis Naville. L'obiettivo era quello di trovare un modo che consentisse di eseguire esercizi a basso impatto e, vista l'ottima riuscita, furono utilizzate anche nel campo del fitness in generale.

In che modo?

Grazie alla loro particolarità - l'Impact Protection System o Ips - un sistema brevettato, che con l'effetto rebound o effetto rimbalzo riesce a ridurre notevolmente l'impatto sulle articolazioni, non si arriva mai a toccare terra durante gli esercizi, i movimenti e i salti negli allenamenti. Proprio per questo motivo, eccetto che per le donne incinte (per ovvi motivi, ndr), quanti soffrono di labirintite non curata o, comunque, abbia problemi di equilibrio, oppure ancora soffrano di patologie che causano problemi di movimento (se non dopo parere medico, ndr), le scarpe Kangoo Jumps sono indicate per tutti. Sono particolarmente utili per coloro che hanno problemi alle articolazioni, ma non vogliono rinunciare alla ginnastica, a rimanere o rimettersi in forma o per coloro che desiderano fare esercizio fisico senza però stressare la schiena, le ginocchia e le caviglie. Soprattutto per quanti, anche se in sovrappeso, intendano allenarsi e ritrovare la forma fisica, considerando che l'allenamento con le Kangoo Jumps, che è di tipo aerobico, si bruciano una quantità di calorie superiori rispetto ad altre attività, senza sovraccaricare le articolazioni. Ricordiamo di eseguire gli esercizi in modo corretto e di utilizzare sempre le scarpe in modo sicuro, possibilmente affiancati da professionisti della disciplina.

Muscoli coinvolti

Durante una normale sessione di allenamento, vengono coinvolti diversi gruppi muscolari, come quelli delle gambe, dei glutei e i muscoli del core (dell'addome, ndr). Poiché come postura si mantiene la testa alta, le spalle ben aperte e la colonna vertebrale tende a mantenere le sue curve naturali, rafforzandosi proprio grazie alla contrazione continuativa dei muscoli erettori del tronco - che si estendono lungo la colonna e ci aiutano a mantenere una postura eretta e i muscoli addominali costantemente attivati e contratti - otterremo una postura corretta, che poi faremo nostra nel tempo. Durante tutto il tempo di utilizzo delle scarpe, si mantenga costante l'attivazione muscolare e così avremo come risultato il miglioramento della tonicità muscolare, della forza e dell'equilibrio. Oltre all'aspetto sicurezza, le Kangoo Jumps sono apprezzate per le varie tipologie di allenamenti che si possono fare e rientrano nell'ambito dell'allenamento aerobico e pliometrico, con un'intensità che può variare da minore a maggiore rimanendo a basso impatto. Coinvolgenti, divertenti, dinamiche, efficaci e anche coreografiche, poiché ricordano i mitici 'stivaletti a molla' di Paperinik, non si rischia mai di cadere nella solita routine, che il più delle volte fa allontanare le persone dall'attività fisica. Con le Kangoo Jumps ai piedi, invece, si riesce a mantenere alto e costante nel tempo l'interesse al fitness grazie all'aspetto del divertimento e della novità.

 

I benefici per la salute: ne elenchiamo qui di seguito alcuni

1)  I muscoli, i tendini e i legamenti si rinforzano, così come le ossa, poiché ne aumenta la mineralizzazione, rendendole più dense;

2) il corpo si tonifica;

3) protegge le articolazioni;

4) migliora l'equilibrio e la coordinazione;

5) migliora la resistenza del sistema cardiovascolare e la capacità respiratoria, apportando maggior ossigeno ai tessuti;

6) si ottiene una significativa perdita di peso, grazie all'aumento del dispendio calorico;

7) aiuta a ridurre gli inestetismi della cellulite, riducendo la ritenzione idrica e il grasso corporeo;

8) stimola il sistema linfatico con miglioramento della circolazione;

9) si drenano le tossine, aiutandone l'eliminazione;

10) stimola la produzione di endorfine;

11) si riduce lo stress e si ritrova il buonumore.
 
L’aspetto psicologico-umorale

La lista di benefici altrettanto importanti, sarebbe ancora lunga, ma per finire vorremmo porre l'attenzione sull'aspetto del miglioramento non solo fisico, ma anche psicologico, derivante dall'esercizio con le Kangoo Jumps. Questo tipo di attività consente non soltanto di fare allenamenti efficaci, ma anche - e forse è l'aspetto più coinvolgente e divertente - lezioni coreografiche a tempo di musica in gruppi più o meno grandi, che danno un senso di appartenenza, durante le quali saltare e rimbalzare coinvolgendo tutto il corpo dà una sensazione di leggerezza e di libertà. Il divertimento che si prova aiuta a scaricare lo stress psico-fisico accumulato, facendo passare la fatica in secondo piano ritrovando il buonumore grazie alla produzione di endorfine, che mantengono vivo l'interesse e la motivazione aiutando a sentirsi bene con se stessi. Questo tipo di allenamento, insomma, è divertente e allenante: grazie a queste scarpe si migliorano tutte le attività che si fanno, dalla più semplice camminata allo jogging, dalla preparazione atletica agli esercizi per la riabilitazione, fino ad arrivare alle divertenti coreografie più o meno complesse.

In ultimo ricordiamo che i programmi Kangoo Jumps Fitness sono diversi:

a) Kangoo Power, allenamento intenso ed efficace dove, a tempo di musica e attraverso l'alternanza di esercizi a bassa e alta intensità - secondo le modalità dell'Interval Training - miglioriamo la capacità cardio-respiratoria, la forza e potenza muscolare;

b) Kangoo Dance, un programma divertente e motivante dove si eseguono passi di danza, balli e coreografie a tempo di musica;

c) Kangoo Boot Camp, che prevede esercizi vari e di varia intensità e complessità, ispirandosi anche ai percorsi militari;

d) Kangoo Kick & Punch, che usa alcune delle figure e mosse tipiche delle arti marziali, come calci e pugni unite agli esercizi aerobici;

e) il Kangoo Discovery, un programma rivolto specificamente ai bambini e agli adolescenti che, con attività fisiche divertenti e coinvolgenti, aiuta a stimolare e migliorare la coordinazione, la resistenza e l'autostima. A questo punto non ci sono più scuse per non provare.

5 agosto 2025

CALCIO FEMMINILE: DAI CAMPIONATI EUROPEI UNA NETTA SENSAZIONE DI CRESCITA TECNICA E TATTICA

 




CALCIO FEMMINILE: DAI CAMPIONATI EUROPEI
UNA NETTA SENSAZIONE DI CRESCITA TECNICA E TATTICA

di Maria Pia Cantarini

Il cuore e la passione della nostre azzurre, l’amore e orgoglio per quello che hanno dimostrato sul campo, meritano un applauso scrosciante solamente per loro 

La nazionale di calcio femminile, impegnata ai recenti campionati europei tenutisi in Svizzera, è stata eliminata  in semifinale dopo una prestazione orgogliosa e tenace, che avrebbe meritato un esito ben diverso. Ai quarti, le azzurre avevano battuto la Norvegia per 1-0, con un gol di Cristiana Girelli, la capitana della squadra, che proprio al 90* minuto è riuscita a portare l'Italia alla semifinale. Lei confessa: "Sentivo che era il momento dell'impresa e una donna non sbaglia mai". Tuttavia, anche con questo sostanziale terzo posto, il cammino percorso nel torneo continentale rappresenta un'impresa: quella di una giovane squadra piena di speranze e desiderosa di portare a casa la vittoria. 

Nella semifinale con l’Inghilterra, la compagine poi laureatasi campione d’Europa, la formazione italiana era passata in vantaggio al 33' minuto del primo tempo, grazie a un goal di Barbara Bonansea, che con il suo sinistro vincente mandava la palla in rete. Si avvicinava la possibilità, per le azzurre, di raggiungere la loro prima finale in una competizione internazionale. La capitana, Cristiana Girelli, al 64° si è vista costretta a lasciare il campo in lacrime, per un infortunio alla gamba. Naturalmente, la sua uscita di campo ha influito non poco sugli equilibri in campo, sia tecnicamente, sia emotivamente. E infatti, al sesto minuto di recupero (96°) del secondo tempo regolamentare, Michelle Agyemang segnava il pareggio tra le due squadre: si è andati, quindi, ai tempi supplementari. Le inglesi hanno aumentato la loro pressione, schiacciando nella loro area di rigore le ragazze di Soncin. La Agyemang, ancora una volta, sfiorava la rete colpendo una traversa. E nel finale, l'episodio che ha chiuso le sorti della partita: al 15° minuto del secondo tempo supplementare, il direttore di gara, la croata Ivana Martincinc, ha assegnato un tiro dal dischetto alle inglesi per un contatto in area avvenuto fra la Severini e la Mead. Un rigore che non ha convinto il nostro Ct, Andrea Soncin, sebbene abbia superato anche il vaglio del Var. L'attaccante inglese Chloe Kelly ha perciò segnato il penalty decisivo al 119° minuto, con un tiro respinto, sulle prime, da Laura Giuliani, ma poi ribadito in rete dalla stessa Kelly, assegnando così la vittoria alle inglesi. Dunque, il sogno della prima finale era svanito.

L'Inghilterra ha vinto per 2-1 ai tempi supplementari grazie a un geneorso rigore. Una beffa tremenda per le ragazze di Soncin, che hanno lottato oltremodo fino alla fine della partita. E proprio negli ultimi istanti dei supplementari, è stata loro soffiata loro la possibilità di accedere a quella finale in cui avevano tanto creduto. Il loro allenatore, Andrea Soncin, ha definito la sconfitta "dolorosa", per il modo in cui è maturata e per la prestazione delle sue ragazze. Lo sconforto è stato notevole: il Ct della nazionale azzurra è apparso, allo stadio di Ginevra, scuro in volto e visibilmente arrabbiato per quel rigore assegnato alle inglesi al 118' minuto dall'arbitro Ivana Martincinc. A tal proposito, Soncini, in conferenza stampa post partita, si posto una domanda: "A noi lo avrebbe dato"? A un passo dalla finale europea si è infranto il sogno delle nostre azzurre per un contatto involontario fra la Severini e la Mead, innanzi al nostro portiere, Laura Giuliani. La calciatrice inglese è caduta a terra e la direttrice di gara, Ivana Martincinc, le ha assegnato un rigore discutibile. Afferma la nostra centrocampista, Sofia Cantore: “Perdere all'ultimo fa malissimo: ci credevamo tanto. Sono contenta di aver regalato emozioni, ma dobbiamo continuare il percorso, perché abbiamo dimostrato forza, bravura e cuore. La voglia di fare bene è tanta, come quella di continuare questo percorso ed essere un esempio”. La Cantore ha poi sottolineato come la squadra fosse cresciuta, durante il torneo. Elena Linari, nostro roccioso difensore, ha ammesso che "la stanchezza ha pesato nel finale di partita", ma ha anche sottolineato la forza di un gruppo di ragazze che hanno saputo unirsi, partita dopo partita. E’ stata una serata amara per le nostre ragazze, dalla quale abbiamo tratto, tuttavia, la netta sensazione di una crescita tecnica e tattica evidente. 

Le nostre ragazze si sono dimostrate coraggiose, sempre con la speranza nel cuore di riuscire a donare una vittoria all'Italia. Hanno speso tanto e ci hanno messo l'anima. Il sogno è svanito, ma il percorso di crescita prosegue, perché tra due anni ci sono i mondiali. Secondo la nostra capitana, Cristiana Girelli: "Questa nazionale deve tornare a vincere, ad alzare quel trofeo che le manca da troppo tempo". Parole coraggiose, belle, emozionanti. Dichiarazioni d’amore e di orgoglio per l'Italia, per quello che queste ragazze hanno fatto e dimostrato sul campo: un applauso finale, forte e scrosciante, è tutto per loro. Le azzurre hanno al loro seguito un pubblico vasto e un tifoso speciale: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che le ha seguite, passo dopo passo, fino alla dolorosa semifinale. "Il vostro è stato un percorso magnifico", ha detto il nostro presidente, esaltando le ragazze. La squadra è stata infatti invitata al Quirinale per onorare le azzurre. E il presidente Mattarella lo ha fatto con un discorso profondo e toccante, con un richiamo all'articolo 3 della Costituzione: quello che parla di “uguaglianza e pari opportunità. E’ sempre stato difficile il cammino delle donne, sin dalla preistoria”, ha aggiunto il presidente, “c’è ancora tanto da fare, ma lo sport serve a migliorare la condizione delle relazioni sociali: le consolida e le rafforza. E voi lo avete fatto, dando un contributo importante per rendere il Paese più consapevole". L'attaccante Cristiana Girelli ha poi risposto con un discorso altrettanto toccante, emozionandosi ed interrompendosi con qualche lacrima: "Signor presidente, tornare al Quirinale oggi, per noi, è un onore immenso. Sei anni fa, dopo i quarti ai Mondiali, siamo state qui con la sorpresa nel cuore, ma oggi ci torniamo con la consapevolezza di valere e di poter pensare in grande". Parole impegnative, che dimostrano la voglia e l'impegno delle nostre azzurre nel continuare a inseguire il loro sogno nel cassetto. Nessun rimpianto dunque, ma solo ringraziamenti per questa squadra esemplare, che ci ha regalato una semifinale tanto importante, quanto esaltante. Grazie, ragazze!