Da una storia reale alla macchina da presa:
biografie di vita sul set di produzione per un Docufilm
autobiografico dai risvolti surreali
L'autore Maiorano ed il suo Best Seller L'usciere maledetto, versione inglese. |
Da sinistra: Avv. Taormina, A.Maiorano, M.C.Acquaotta, Dott.ssa C.Laziosi, conferenza Hotel Villa Medici. |
Quando una storia di vita vera dai risvolti surreali diviene un documentario ed un’avventura avvincente, tutte le sue si trame si sono intrecciate, inevitabilmente ed inesorabilmente, forse ignari, di quanto sta avvenendo, vivendo le nostre storie quotidiane non sapevamo di esser finiti in un vero e proprio giallo d’autore: thriller, intrighi di palazzo, cronistoria con colpi di scena e stesure di paesaggi pirandelliani. Questo è quanto accaduto ad Alessandro Maiorano e che ha presentato a Firenze il 18 febbraio scorso.
Una sala gremita di vasto pubblico eterogeneo ad attenderci
nelle sale dell’Hotel Villa Medici a Firenze (è stato necessario aprirne una contigua
per accogliere il flusso dei partecipanti in piedi); una sala attenta e
partecipativa, dove dopo la conferenza stampa pubblica si è reso possibile un
breve ma esauriente dibattito col tavolo dei relatori, con fare rispettoso ed
amichevole ma anche sobrio e assertivo, il tutto svolto senza sconti né accenti
fuori luogo sui contenuti trattati, di certo non troppo lievi quando si tratta
di palesare verità scomode che rischiano di far cadere e ritrovarsi in territori
sdrucciolevoli, in cui può essere facile perdere la misura e la gestione sia
dei fatti che nell’uso verbale delle parole.
Questo fare ha accompagnato tutto il percorso di Alessandro
Maiorano, già primo attore protagonista delle vicende vissute in prima persona,
sulla sua pelle e sulla persona a lui più cara al mondo, mamma Graziella, e
sicuramente la vera musa ispiratrice che ha rinnovato il già insito spirito
battagliero che lo contraddistingue, la grinta e l’audacia a tratti osata e
sfrontata in apparenza, ma assolutamente naturale per il Maiorano, quando si
tratta di far valere il diritto abusato, la dignità lesa e offesa di un
cittadino comune, che potrebbe essere ognuno di noi, in qualsiasi momento. E
come un sogno tutto questo sta per trasformarsi in una regia dietro una
macchina da presa che vedrà romanzata questa biografia di vita vissuta dei
nostri giorni e già narrata nei due libri da cui verrà tratta.
A presenziare la serata di sabato 18 Febbraio, con tutti
dovuti crismi di ufficialità, un tavolo aperto alla stampa, i media, ed a tutti
i cittadini, la Dott.ssa Cristina Laziosi, sceneggiatrice, Maria Cristina
Acquaotta, addetta alle relazioni e promozione, Alessandro Maiorano, già autore
dei testi…e di un fumetto, ed infine l’immancabile Avv. Taormina, legale e
difensore del Maiorano che lo assiste in questa crociata da ben sette anni “Questa
storia" – le sue testuali parole – "deve rappresentare un momento di riflessione per tutti noi e la nostra
capacità di reagire, per non dimenticare e saper riannodare le fila delle
nostre storie in cui troviamo un riflesso di violenze subite, che a volte
vorremmo sopprimere, ma invece poi riemergono più forti” – ed ammette
l’avvocato – “la drammaticità e i toni esilaranti delle situazioni con cui ci
siamo dovuti confrontare per addirittura sette anni, sono stati una enorme
fatica … un processo nel quale ‘facevamo la storia del gatto e del topo’, noi
andavamo puntualmente a tutte le udienze che venivano celebrate, con la
speranza che venisse il nostro contraddittore, ….e il topo non arrivava mai a
causa dei suoi impegni istituzionali, come chiunque altro che avesse avuto la sua posizione, e così tra
un rimando e l’altro son trascorsi i sette anni…”
Infine l'avvocato ha colto l'occasione per ricordare l'importanza dell'avvicinare la cittadinanza alle istituzioni, tessere rapporti che accocicino le distanze, e più che solo lamentarsi e solo scontrarsi quale migliore opportunità per i presenti in sala, e non solo, se non quella di presenziare alla prossima udienza indetta il 12 aprile p.v. alle 12,30? Siamo tutti invitati.
Identikit in breve di A. Maiorano
L’autore Maiorano prima di essere scrittore, è un buon
cittadino, e tal ritenuto fin oggi e sin a prova contraria, un buon dipendente
comunale a Palazzo Vecchio dal 1979 al 2017. Già in quegli anni giungono voci
di scorrettezze amministrative compiute dall’allora Primo cittadino di Firenze,
nella carica di Sindaco. Approfondendo le questioni si va presto dipanando un
mondo spettrale ed oscuro di malefatte e trame di corte tessute nel sottobosco
del Reame negli anni della storia di Firenze. Un vero Robespierre a spada
tratta che contribuirà, sempre affiancato dal suo avvocato, a tutte le indagini
che sveleranno oltre a gli sperperi ed enormi ingiustificabili spese folli
fatte coi soldi dei cittadini, anche l’attribuzione di cariche e nomine
dirigenziali ad personam non avente requisiti per i ruoli ricoperti, e fino ad
arrivare a coinvolgimenti parentali stretti, cui già son note le vicende
mediatiche rese pubbliche.
Da qui l’uscita dei libri Il bandito da Firenze e L’usciere maledetto, di cui l’ultimo risulta il più venduto tanto da diventare un Best Seller tradotto anche in lingua inglese. L’opera letteraria di Maiorano è evocativa e non si arresta, nasce in seguito Gli amici miei di Firenze che sarà a breve trasposto nel comics d’autore Il diavolo e l’acqua santa, corredato dai disegni di Vito Ventura.
Ed eccoci giunti all’idea del film. Il passo è breve. Gli elementi ormai ci son tutti, saputi tener
in caldo, curati e sostenuti con lo stesso zelo e fervore dei suoi albori, e
finalmente questa tenacia verrà premiata, inizierà ad attrarre produttori,
sceneggiatori e tutti gli addetti ai lavori necessari per rendere ancora più
palpabile e visiva una storia vera, che potrebbe essere quella di ognuno di
noi, su un set… Di una cosa siamo certi:
il pubblico non mancherà, gran parte è già pronto in vivida attesa.. tanto
altro sta per arrivare..ciak ..Si gira!
Daniela Zappavigna