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26 novembre 2021

#Sport 25 Novembre 2021. È trascorso già un anno dalla morte di Diego Armando Maradona


Ci avvolge il suo ricordo con calore, ammirazione ed emozione, per i momenti sul campo da calcio da sogno, spettacolari, condivisi con il mondo intero 


Diego Armando Maradona è stato un allenatore di calcio, dirigente sportivo e calciatore professionista argentino, di ruolo centrocampista offensivo, Campione del Mondo nel 1986 e Vicecampione del Mondo nel 1990 con la Nazionale Argentina, ma anche giocatore nella Squadra del Napoli, Capitano nel 1988. Termine carriera

25 Ottobre 1997 - giocatore. 


Durante la sua carriera, Maradona ha spesso mostrato simpatia per ideologie di sinistra, sostenendo, nel tempo, diversi politici, o disapprovando alcuni. Molti suoi ex compagni di squadra del Napoli e della Nazionale Argentina lo hanno ricordato commossi per la sua grande umanità e generosità. In Argentina e a Napoli il Campione argentino è indicato come simbolo ed eroe dello sport


«Se fossi a un matrimonio con un vestito bianco e all'improvviso piovesse giù un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci.»


Soprannominato El Pibe de Oro ("il ragazzo d'oro"), è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, se non il migliore in assoluto. Diego Armando Maradona nacque il 30 ottobre 1960, al Policlínico Evita Hospital di Lanús da Diego Maradona Senior (1928-2015), di etnia guaraní, e Dalma Salvadora Franco (1930-2011), di origini parzialmente italiane e croate (suo nonno materno era Mateo Cariolichi, in croato Matej Kariolić). Quinto di otto figli, ha cinque sorelle, di cui quattro maggiori: Maria Rosa, Rita, Elsa, Ana Maria e Claudia; oltre a due fratelli Hugo e Raúl (detto Lalo), anch'essi calciatori


Era padre di cinque figli: Dalma Nerea (1987) e Gianinna Dinorah (1989), nate dal matrimonio con Claudia Villafañe (sposata il 7 novembre 1989 e dalla quale ha poi divorziato nel 2004, mantenendo comunque buoni rapporti), Diego Armando Maradona Junior (1986), nato dalla relazione con Cristiana Sinagra e riconosciuto da Maradona solo nel 2007 dopo una lunga battaglia legale, Jana (1996), dalla relazione con Valeria Sabalaín e Diego Fernando (2013), nato dalla relazione con Veronica Ojeda. 

Nel Novembre 2020, nel periodo appena successivo alla sua scomparsa, non meno di sei persone si sono fatte avanti, tramite vie legali, sostenendo di essere suoi figli biologici, e in taluni casi chiedendo anche la riesumazione della salma per poter procedere al test 

Nel 2009 è diventato nonno per la prima volta a seguito della nascita di Benjamin, figlio della figlia Gianinna e del genero Sergio Agüero, anch'egli noto calciatore.

Oltre a lui ed ai suoi fratelli, anche il figlio Diego jr. è un calciatore, così come lo sono i suoi nipoti Diego Hermán Valeri ed i gemelli Nicolás e Santiago Villafane 


In una carriera da professionista più che ventennale ha militato nell'Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell's Old Boys. Con la 

Nazionale argentina ha partecipato a ben quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986; i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in Nazionale costituirono due record, successivamente battuti. Contro l'Inghilterra ai quarti di Finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il gol del secolo, tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come mano de Dios), altro episodio per cui è spesso ricordato

Non è mai potuto entrare nelle graduatorie del Pallone d'Oro perché fino al 1994 il Premio era riservato ai giocatori europei: per questo motivo nel 1995 vinse il Pallone d'Oro alla carriera. Ha comunque ricevuto altri numerosi riconoscimenti individuali: condivide con Pelé il Premio Ufficiale FIFA come Miglior giocatore del XX secolo, e nel 1993 è stato insignito del titolo di miglior calciatore argentino di sempre, tributatogli dalla Federazione Calcistica dell'Argentina. Nel 2002 è stato inserito nella FIFA World Cup Dream Team, selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali, ottenendo, tra gli undici della squadra ideale, il maggior numero di voti. Nel 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, stilata in occasione del Centenario della Federazione. Nel 2012 viene premiato come Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards e nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del Calcio Italiano tra i giocatori stranieri


Tra le figure più controverse e iconiche della storia dello sport per la sua personalità eccentrica e polarizzante dentro e fuori dal campo, fu sospeso due volte dal calcio giocato per uso di prodotti ad azione stimolante: una prima volta per uso di cocaina nel 1991 ed una seconda per positività ai test antidoping, al Mondiale degli Stati Uniti 1994, per uso di efedrina, sostanza illegale spesso utilizzata per perdere peso. Commissario Tecnico dell'Argentina per un breve periodo alla fine degli anni duemila, dopo il ritiro ufficiale dal calcio nel 1997, Maradona ha subito un aumento eccessivo di peso (risolto con l'aiuto di un bypass gastrico) e le conseguenze della dipendenza dalla cocaina,  dalla quale si è liberato dopo lunghi soggiorni in centri di disintossicazione 


Il 2 Novembre 2020, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni, viene portato d'urgenza in una clinica di La Plata a causa di un crollo emotivo e il 4 Novembre, a Buenos Aires, subisce una delicata operazione al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale di origine traumatica

Tornato nella sua casa di Tigre per un lungo periodo di convalescenza e di riabilitazione dopo la buona riuscita dell'intervento, muore improvvisamente il 25 Novembre per un edema polmonare acuto conseguente a insufficienza cardiaca.


Il feretro è stato esposto in una camera ardente allestita all'interno della Casa Rosada  a Buenos Aires, dove migliaia di persone si sono messe in coda per tributare l'ultimo saluto al Campione argentino. I funerali si sono tenuti due giorni dopo, e Maradona è stato sepolto accanto ai genitori nel Cimitero Jardin Bella Vista di Buenos Aires 


L'improvvisa morte, oltre ad aver innescato molte polemiche, ha suscitato un grande cordoglio in tutto il mondo, particolarmente in Argentina (dove il Presidente Alberto Fernández ha dichiarato tre giorni di Lutto Nazionale) e a Napoli dove si sono tenute veglie per strada durante la notte seguente. Migliaia di tifosi hanno sfilato per il centro della città fino ad arrivare in Piazza del Plebiscito, dove è stata allestita una coreografia con fumogeni rossi. Contemporaneamente, il tifo organizzato si è ritrovato all'esterno dello Stadio San Paolo che è rimasto illuminato per tutta la notte in suo omaggio. Il giorno seguente, il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris annuncia la decisione di intitolare lo Stadio a Maradona (avvenuta il 4 Dicembre seguente), in concomitanza con la decisione della Federazione Argentina di intitolargli la neonata Copa de la Liga Profesional. Altre commemorazioni in suo onore sono state predisposte da UEFA e FIGC che hanno deciso per il lutto al braccio ed un minuto di silenzio prima delle gare di Champions League, Europa League e Serie A 


Sicuramente Maradona poteva evitare di morire tanto prematuramente, se gli interessi della sua cerchia di sfruttarlo come professionista non sovrastavano al calore dovuto per la persona che era. Personaggi loschi hanno stroncato i contatti con la sua famiglia, e ogni loro tentativo di recuperarlo veniva usato come forma di insulto, ridicolo e raggiro, per poterlo rassicurare che fa la cosa giusta ad obbedire a determinati meccanismi di sfruttamento. Forse verranno alla luce ancora nuove verità sui suoi ultimi giorni di vita, motivo di dolore per i suoi famigliari e per noi che lo ammiriamo per sempre

Ciao, Diego Armando Maradona  



Articolo di Nadie Micu Galiano