Quanto sta accadendo
alla GKN Driveline di Campi Bisenzio non è accettabile:
422 lavoratrici e
lavoratori licenziati con una mail,
una realtà industriale, che affonda le sue radici nella storia fiorentina,
chiusa senza appello.
È uno sfregio al
mondo del lavoro in Toscana, già duramente provato dalla vicenda della Bekaert
di Figline e da altri episodi di crisi e licenziamenti.
Il nostro territorio
sta soffrendo da tempo e non merita che la situazione venga aggravata da
decisioni unilaterali sottratte ad ogni forma di dialogo sociale.
La nostra Regione non
può essere un terreno di conquista per multinazionali senza scrupoli attente
solo al profitto immediato e alla speculazione finanziaria e non alla
produzione e al lavoro.
Associazioni,
Organizzazioni sociali e sindacali, personalità politiche e istituzionali,
della società, movimenti e partiti politici e associativi, cittadinanza devono
mobilitarsi.
Chiamiamo a raccolta
tutta la società toscana per sostenere e dare valore alla lotta dei
lavoratori della GKN, che stanno conducendo una battaglia difficile e
complicata per riaprire una nuova prospettiva alla loro azienda, rimettendo al
centro i diritti e la vita delle persone.
Nella nostra Regione
da sempre è esistita un’attenzione forte alle condizioni dei lavoratori, con la
convinzione che per affermare l’interesse generale sia necessario sviluppare
l’inclusione sociale e il benessere diffuso.
Per questo abbiamo
deciso di promuovere un Comitato di Sostegno alla lotta dei lavoratori
GKN Driveline di Campi Bisenzio allo scopo di contribuire a dare più
forza a questa vertenza con il supporto di tutti coloro che vorranno aderire.
La Toscana non deve
lasciare soli quei lavoratori.
La loro battaglia è la battaglia di tutti
noi.